53-Decisione drastica

Dopo aver lasciato Chiara in periferia decisi di tornare a casa e pulire tutta la stanza. Levai la poltrona, conservai la busta del lavaggio dopo averla svuotata e con essa anche il tubicino che conduceva il sangue, la conservai per ricordo come con le altre cose.
Aggiustai anche la stanza dell'ipnosi, quando tutto fu sistemato salì di sopra e andai a dormire, prima passai dalla stanza di Paolo che stava seduto sul suo letto a leggere.
<< Notte>>.
<< Notte a te>>.

Il giorno seguente non avevo lezioni e decisi di impiegare la mattina a studiare, a breve avrei avuto l'esame finale di due materie e una specialistica d'affrontare, diciamo che il tempo era passato abbastanza in fretta.
Se vi starete chiedendo il perché di tale esame, semplice i professori hanno deciso che prenderò la mia laurea in anticipo poiché sono già preparato per questo traguardo importante.

~flashback~

<< Professore ci tenevo a dirle che il saggio è quasi completo, devo solo rileggerlo e aggiungere qualche parte>> dissi al mio professore di psicologia.
<< Impressionante, saresti disposto a conseguire la tua laurea in anticipo, scrivendo il saggio hai studiato più del dovuto e dalle domante che ti ho posto all'interrogazione ho capito che saresti già pronto, ti va?>>.
<< Assolutamente sì>>.
<< Ottimo, questa estate ci saranno le interrogazioni e le tesine da esporre, ti farò sapere il giorno>>.
<< Grazie mille>> uscì dall'università molto felice, non tutti riescono a bruciare le tappe fortunatamente io ero uno di quelli.

~fine flashback~

Stessa cosa accadde con la prof di filosofia.

~flashback~

<< Mamma cosa dobbiamo fare noi per la specialistica?>> chiese Paolo.
<< Per prima cosa la farete questa estate, sia la tesina per la laurea che la specialistica, va bene?>>.
Il primo a rispondere fui io:<< Per me si>>.
Seguito da Paolo:<< Anche per me>>.
<< Ottimo, vi vedo abbastanza pronti per affrontare questo traguardo, vi farò sapere il giorno, voi dovete solo presentare la tesina della laurea con tanto di approfondimento per la specialistica>>.
<< Tutto qui?>> chiese Paolo un po' sorpreso.
<< Cosa volevi?>>.
<< Un esperimento sul momento>> risposi io in tono ironico.
<< Divertente>> ci mettemmo a ridere e fui molto felice anche di quella notizia, finalmente mi stavo realizzando, stavo toccando il futuro con le mani.

~fine flashback~

Buttai giù qualche idea per una possibile tesina sia di psicologia che di filosofia. Di una cosa ero certo la specialistica di filosofia era su Platone in generale e il suo riscontro nel presente, vale a dire il mondo immaginario che tutti abbiamo e ci creiamo.
Quando arrivò l'ora di pranzo scesi di sotto e trovai Paolo ai fornelli:<< Che prepari?>>.
<< Pasta con pesto rosso e basilico>>.
<< Mai provata>>.
<< C'è sempre una prima volta>>.
<< Già...tu porti Aristotele per la specialistica vero?>>.
<< Sì e tu immagino che porti Platone>>.
<< Proprio così>> mangiammo e subito dopo riprendemmo entrambi a studiare.

Arrivato il pomeriggio per distrarmi un po' prima di andare a lezione di musica, decisi di guardare il telegiornale e con mio grande dispiacere sentì una notizia che non avrei mai voluto sentire e vedere.
C'era Chiara che obbligata a parlare diede informazioni troppo particolari su di me.
Il dialogo tra la telecronista e Chiara fu all'incirca questo:
La telecronista chiese:<< Ci racconti la sua avventura con questo presunto rapitore>>.
<< Per prima cosa di fa chiamare Osservatore e non si fa vedere mai in faccia, è una persona abbastanza crudele ed escogita diverse prove a seconda della gravità delle tua azioni. Quello che fa è difendere la vita umana e far capire alla gente dove sbaglia...beh...io ero autolesionista...mi ha fatto capire che si può arrivare alla morte>>.
<< Capito, ma quindi le è riconoscente?>>.
<< Tanto>>.
<< Cosa può dirci di lui?>>.
<< Da quello che ho capito è molto giovane, frequenta l'università, ha i capelli e gli occhi neri, non è tanto alto e ha un fisico robusto ma non grasso ma neanche troppo magro>>.
<< Quindi l'ha visto in faccia?>>.
<< No, l'ho visto con una maschera rossa sul viso, si vedevano solo gli occhi, i capelli e la bocca che era molto piccola>>.
<< Potrebbe associare queste caratteristiche a qualcuno che conosce? La polizia ha già delle notizie e grazie a lei indagherà più a fondo>>.
<< Non non ho idea di chi potrebbe essere, so solo che è un perfezionista, cura un suo gioco nei minimi dettagli, inoltre ha conoscenze in abito psicologico, ha frequentato il liceo delle scienze umane e penso che frequenti anche all'università un indirizzo collegato>>.
<< Come fa a dirlo?>>.
<< Mi ha ipnotizzato e ha controllato la mia psiche a quanto ho capito è una cosa che fa con tutti, è anche un perfetto manipolatore, mi da detto lui che scuola ha frequentato>>.
<< Grazie per le preziose informazioni. La polizia è già al lavoro e il loro campo d'azione nei prossimi giorni sarà l'università della cittadina, vi terremo aggiornati>>.

Questo non ci voleva, sapevo che qualcosa con il tempo non avrebbe funzionato, dovevo cancellare la memoria a tutti, anche se all'inizio i primi sospetti non erano fondati qualcuno è riuscito ad arrivare alla soluzione che esiste un presunto colpevole. Forse dovevo guardarmi meglio le spalle. Quando arrivai qua sapevo che la cittadina era troppo piccola per fare questi giochetti ma vivendoci dovevo farli per loro e per me. Non avevo altre scelte, come già pensato in principio, dovevo levarmi dai piedi.

Ero seduto in sala musica mentre aspettavo che finisse di suonare la persona prima di me. Pensai molto sul da farsi e purtroppo la soluzione era una sola...
<< Matteo tocca a te>> fui risvegliato dal mio professore che mi attendeva seduto.
Mi sedetti accanto a lui e presi a suonare.
<< Questo lo rifai, tutto bene?>>.
<< Sì, è solo che è successa una cosa e niente ci penso>>.
<< Come mai studi poco?>>.
<< Professore io ho pochissimo tempo come già sa frequento due corsi universitari e questa estate ho le lauree, una specialista è un saggio da presentare>>.
<< Quante cose fai? Di già la laurea?>>.
<< I professori mi hanno proposto di farla prima perché sono pronto>>.
<< Capito, un'altra cosa il concerto al teatro si terrà in estate, di domenica, non dovrebbe combaciare con lauree, giusto?>>.
<< Giusto...già che ci sono lo dico, è la prima persona che lo sa...io devo partire per un periodo, non so per quanto ma devo andare fuori per svariati motivi, dopo le lauree, la stesura del saggio e il concerto io partirò, forse torno forse no>>.
<< No, veramente, un altro flauto che se ne va, mi dispiace spero nulla di grave?>>.
<< No, assolutamente no devo andare fuori sempre per studio, naturalmente ci saluteremo al concerto ma ci tenevo a dirglielo così almeno lo sa>>.
<< Capito, in bocca al lupo allora>>.
<< Crepi, arrivederci>> andai via, la decisione era presa, dovevo solo comunicarla e quando sarebbe arrivato il tempo di preparare le valigie le avrei fatte, ma prima avevo un altro gioco da fare....

Tornato a casa mangiai da solo, Paolo era uscito con Sofia, andai a studiare un po' e dopo a suonare. Quando sentì la stanchezza pressare andai a dormire.

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