45-Giornata in piscina

Una strana melodia svegliò il mio sonno, una melodia persistente.
<< Buongiorno amico, ho messo un po' di musica, su svegliati>> disse Paolo buttandosi sul mio letto.
<< Buongiorno, come hai fatto ad attivare l'impianto?>>.
<< Io sono amico dell'elettronica ci arrivavo prima o poi>>.
<< Com'è andata ieri sera?>>.
<< Molto bene, Sofia è simpaticissima e dopo ho trovato una somiglianza con te, gli piace leggere, disegnare però cose tecniche, poi gli piace studiare, sei tu al femminile>>.
<< Ah bene e quindi?>>.
<< L'ammiro come ammiro te>>.
<< Capito>>.
<< Sono di sotto>> dopo che andò via mi alzai e mi cambiai. 
Scesi di sotto e mente Paolo faceva colazione gli chiesi se potevo invitare Alessandra in piscina da me:<< Hey Pa.. avevo detto ad Alessandra che la invitavo in piscina, posso oggi o ti dispiace?>>.
<< La casa e tua, invitala>>.
<< Grazie... ah un favore, Alessandra non sta passando un periodo bellissimo e gli ho promesso conforto, non voglio che tu non stia con noi ma magari per un po' di tempo lasciamo solo con lei così riusciamo a parlare>>.
<< Capito, tranquillo io oggi devo studiare voi state insieme e dopo vengo con voi>>.
<< Grazie mille>> quando la colazione fu pronta mangiammo.
Paolo salì nello studio e io invia un messaggio ad Alessandra per invitarla e lei mi rispose semplicemente che ci sarebbe stata.
Quando salì nello studio trovai Paolo in libreria seduto per terra con tanti libri attorno, vedendomi arrivare ai preoccupò:<< Scusami, non ti voglio rovinare i libri ma così mi viene meglio>>.
<< Nessun problema tranquillo, ma cosa staresti facendo?>>.
<< Studio Platone, hai troppi libri che ne parlano e così li ho messi tutti attorno a me>>.
<< Capito, io devo studiare psicologia...vado giù>> presi i libri e andai fuori in giardino.
Attivai la piscina e mentre si riempiva di acqua io mi misi in veranda a studiare. Memorizzai buona parte delle lezioni fatte che mi sarebbero servite per le domande che avrebbe fatto e dopo scrissi anche qualche pagina del saggio.
Quando la piscina fu piena misi l'anti alghe e il cloro, dopo presi i libri e tornai dentro. Preparai il pranzo e andai a chiamare Paolo:
<< È pronto, scendi?>>.
<< Arrivo>> misi il pranzo nel piatto e quando scese Paolo pranzammo.
<< Come va con Platone?>>.
<< Bene, uno tra i miei filosofi preferiti>>.
<< Anche per me è il preferito>>.
<< Aspetta il mio preferito in assoluto è Aristotele e dopo Platone>> puntualizzò lui.
<< Io al contrario>>.
<< Beh la mia lista è meglio Aristotele è più importante>> mi fece la linguaccia e si alzò dalla tavola.
<< Peccato che Aristotele era allievo di Platone, rispettò e seguì il maestro per un periodo quindi è minore>> anch'io risposi con la linguaccia.
<< Come in questo caso l'allievo supera il maestro>> ribatté lui. 
<< Aristotele era sleale infatti va contro Platone>>.
<< Aristotele è più conosciuto>> continuammo, per gioco, ad andare avanti ad insultare la filosofia e i nostri rispettivi filosofi preferiti.
<< Ciao>> conclusi io la discussione.
<< Ciao>> ognuno andò nella sua stanza.
Aspettai Alessandra che arrivo con qualche minuto di anticipo, dopodiché andammo in piscina:<< È fredda?>> chiese prima di entrare.
<< Temperatura da piscina normale>>.
<< Va bene>> si tuffò e dopo aver riemerso aggiunse:<< Temperatura ottima, tuffati anche tu>>.
<< Arrivo>> mi levai le ciabatte, presi la rincorsa e mi tuffai.
<< Che hai fatto oggi?>>.
<< Niente ho studiato un po' e scritto il saggio, oggi è una giornata di quelle in cui ti rilassi, quindi non farò nulla>>.
<< Sta sera avete da fare?>>.
<< No, perché?>>.
<< Potremmo uscire, a proposito dov'è
Paolo?>>.
<< Dentro a studiare, sta sera si potrebbe fare appena ci raggiunse vediamo se viene anche lui. Rimani direttamente qua così facciamo prima>>.
<< Ma devo lavarmi>>.
<< Tranquilla, anch'io ho il bagno in casa>> dissi con tono ironico.
<< Va bene>> rimanemmo in silenzio per un po' e dopo aggiunse:<< Lo diciamo anche a Sofia?>>.
<< Se a te va si>>.
<< Sai in fondo è simpatica, forse l'apparenza inganna>>.
<< Prova a conoscerla, anch'io devo conoscerla, si vedrà con il tempo che persona è>>.
<< Hai ragione>> nuotammo un po' e dopo uscimmo.
Avevo già messo le tovaglie per terra, ci mettemmo là e in quell'istante arrivò Paolo:
<< Basta Platone, ciao Ale>> la salutò e dopo si buttò in acqua.
Quando riemerse affacciò la testa sul bordo della piscina:<< Aah bella fresca, ci voleva proprio, di cosa parlavate?>>.
<< Sta sera noi usciamo tu vieni?>> proposi a Paolo.
<< Sì>>.
<< Volevamo dirlo anche a Sofia, chi
l'avvisa?>>
<< Ci penso io>> uscì dall'acqua e andò dentro per prendere il suo telefono.
<< Siamo sicuri che a Paolo non piaccia
Sofia?>> mi chiese Alessandra in sottovoce mentre Paolo non c'era.
<< Non lo so>>.
<< Starebbero bene insieme, non pensi?>>.
<< Beh sì>> non sapevo cosa rispondere e l'argomento era abbastanza imbarazzante.
Fortunatamente tornò Paolo che disse:<< Sta sera Sofia c'è, è in linea e vorrebbe sapere dove incontrarci?>>.
<< Digli sul lungo mare>>.
<< Ok>> si allontanò di nuovo per rispondergli e dopo aver finito la conversazione tornò.
Il pomeriggio passò tranquillo, arrivata la sera, ci andammo a lavare a turno e dopo aspettano l'orario di cena per uscire.

<< Ecco Sofia>> disse Paolo mentre si avviava, ci avvicinammo e la salutammo.
<< Ciao, come state?>>.
<< Bene>> rispondemmo sia io che Alessandra, mentre Paolo rispose diversamente:<< Stanco di studiare Platone>>.
<< Bello, come lo trovi?>>.
<< Facile e bello>>.
<< Immagino>>.
La loro interrogazione a due fu interrotta da Alessandra che chiese a Sofia:<< Come ti è andata l'interrogazione di cui mi hai
parlato?>>.
<< Molto bene, tante paranoie per nulla>>| entrambe si misero a ridere e questo mi fece piacere.
<< Che interrogazione?>> chiesi io curioso.
<< Fisica nucleare, robe così, non era proprio interrogazione ma alcune domande>>.
< Capito>>.
<< Anche noi abbiamo interrogazione a breve di filosofia, cioè le domande>> disse Paolo rivolto a me.
<< Te l'ha detto tua madre?>>|
<< Sì>>.
<< Che bello avere la madre del tuo amico la tua professoressa inoltre che ti avvisa prima>> dissi io in tono ironico.
<< Sua madre è vostra professoressa di filosofia?>> chiese Sofia, alla domanda rispose Paolo con un semplice:<< Sì>>.
<< Wow>>.
Anche Alessandra mi ricordo dell'imminente interrogazione:<< Matto ti ricordo che anche noi abbiamo questa specie di interrogazioni a breve>>.
<< Lo so, oggi ho già studiato tutto>>.
<< Anch'io, andiamo insieme?>>.
<< Sì, volentieri>> parlammo un altro po' di scuola e dopo andammo in un locale per mangiare.
Entrati al locale Alessandra informò Sofia della questione:<< Sofia sai che Paolo e Matteo la prima volta si tengono e dopo ordinano come se non ci fosse un domani?>>.
<< Beh no>>.
<< Eccoli lì, ti conviene sedetti perché adesso prendono tutto loro anche per noi, tranquilla, già li conosco>> prendemmo di tutto e lo portammo al tavolo.
<< Per sicurezza abbiamo preso di tutto, così si assaggiano più cose possibili>> dissi felice io.
<< Va bene, quanto ti devo?>> chiese Sofia, alla sua domanda rispose Alessandra:<< Non prende soldi, è uno stupido a cui piace spendere>>.
<< No prendi i soldi, tieni>>.
<< Scordatelo>> li rimisi nella sua borsa e dopo aggiunsi guardando Alessandra:<< A me non piace spendere ma rendere felice le persone, se ho i soldi li spendo volentieri per gli altri, non mi pesa per niente>>.
<< Quindi sono importante per te?>> mi domandò Alessandra mettendo le mani sotto il mento e sbattendo le palpebre, esattamente come fanno le bambine quando devono convincere la mamma a comprargli qualcosa.
Rimasi scioccato da quella domanda e risposi:<< Beh sì, non saresti qua cara>>.
<< Capito>> mi fece un sorriso imbarazzato e io ricambiai, nel frattempo Paolo e Sofia parlavano per i fatti propri.
Mangiammo tutto e dopo andammo a fare una passeggiata, quando si fece tardi ci separammo.
Sofia andò via con la sua macchina, io e Paolo andammo a lasciare Alessandra e dopo ritornammo a casa nostra.

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