6 CAPITOLO
I miei occhi sono fissi su di lei, mentre gli occhi di tutti gli altri su entrambe.
- Ho mio dio Bonnie, cosa di fai qui?
Mi alzo dal tavolino rischiando di buttare per terra la sedia pur di abbracciare la mia migliore amica.
- Non abbiamo più ricevuto tue telefonate, cosi sono venuta a controllare che non ti sia successo nulla.
Mi risponde mentre ci abbracciamo forte. E da poco tempo che mi sono allontanata dai miei amici eppure già mi mancano come se fossero passati anni.
- Non ci presenti?
Interviene Marcel che si pone al mio fianco per fare la conoscenza dalla mia migliore amica.
- Bonnie, lui è Marcel, Marcel lei e Bonnie non che mia migliore amica.
- E una delle streghe più forti e furbe che io abbia mai conosciuto.
Interviene Klaus mentre sorride in direzione mia e di Bonnie che lo saluta con un cenno di testa.
- Scusatemi ma devo parlare con Caroline.
Mi prende per il braccio e ci allontaniamo il giusto necessario per poter parlare tranquillamente.
- Cosa fai adesso organizzi delle feste invece di occuparti del vero motivo per cui ti abbiamo mandata qui?
Mi chiede furibonda, ha ragione avrei dovuto dedicarmi alla ricerca di un modo per uccidere gli eretici invece di perdermi nei miei sentimenti per qualcuno che non mi ama più ( forse).
- Credimi mi sto occupando delle ricerche ma appena arrivata hanno già cercato di uccidermi quindi perdonami se mi sono presa un attimo per salvarmi la vita.
- Ok, ok ma ora devi parlare con Klaus e permetterci di consultare i grimori di sua madre.
Annuisco e nel momento esatto in cui mi volto per dirigermi verso l'unico che può aiutarmi, mi ritrovo a scontrarmi con un petto che riconoscere tra un milione.
- Vi permetterò di utilizzare tutti i libri che vorrete, lo promesso a Caroline e io mantengo sempre le mie promesse.
Fissa i suoi occhi nei mie, facendomi sentire nuda, sotto il suo sguardo, nuda ma completa.
- Dovremmo iniziare da ora, non abbiamo più tempo.
Interviene Bonnie, e lui annuisce alla sue parole prima di farci segno di seguirlo a casa.
Sono contenta che Bonnie sia qui, che mi possa aiutare, mi dispiace di essermi distratta da Klaus invece di pensare hai miei amici che si devono occupare di un nemico molto forte per noi.
- Questi sono i grimori di mia madre, potete stare in questa stanza quanto volete ma ricordate che tra circa sette ore ci sarà una festa e voglio che ci siate, entrambe.
Ci rivela Klaus mentre passa il suo sguardo da Bonnie a me, e mi fissa in un modo cosi intenso da farmi mancare l'aria.
I grimori sono grandi e per me incomprensibili sono scritti in latino, lingua che solo Bonnie riesce ha tradurre senza difficoltà.
- Hai trovato niente?
Gli chiedo mentre la vedo intenta ha sfogliare il secondo grimorio mentre io mi trovo ad affrontare ancora il primo.
- Niente.
Mi risponde distrattamente mentre è ancora intenta ha leggere il grimorio senza sosta. Ho bisogno d'aria per questo prendo il mio grimorio ed esco dalla stanza, vado alla ricerca di una stanza che abbia una grande finestra e se sono fortunata anche una sedia su cui sedermi.
Dopo essere entrata in una stanza dopo l'altra riesco a trovare una, diversa dalle altre, lussuosa ma non troppo con infiniti dipinti attaccati al muro, e una finestra che si affaccia sulle vie di New Orleans con tutta la sua bellezza.
Mi metto seduta sulla sdraio e riprovo a tradurre almeno una pagina di quell'enorme libro che potrebbe aiutare i miei amici.
E mentre sono concentrata a leggere una strana presenza si presenta alle mie spalle.
- Non dovresti seguirmi.
Non mi volto per fronteggiarlo, so che è lui.
- Non dovresti entrare in camera mia.
Avrei dovuto immaginarlo. Mi volto e poso i miei occhi nei suoi.
- Perdonami stavo cercando un posto tranquillo in cui prendere un po' d'aria.
Gli rispondo mentre lo vedo sedersi accanto a me.
- Non importa, puoi entrare quando vuoi.
Mi risponde mentre, mi sorride e io ritorno alla mia lettura.
- Di la verità non stai capendo nulla di quello che c'è scritto.
Attira la mia attenzione.
- Non sono una strega e non ho mille anni per conoscere tutte le lingue del mondo quindi no, non so cosa diamine dice questo grimorio.
Con molta delicatezza mi toglie il libro dalle mani per leggerlo al posto mio.
- Stai cercando qualcosa contro gli eretici vero?
Mi chiede mentre sfoglia il grimorio come se fosse un libro di favole.
- Già qualcosa che li possa distruggere e mandare via da Mystic Falls.
Lo ammiro mentre legge interessato il contenuto di quelle pagine ingiallite dal tempo, legge interessato ad aiutarmi.
- Ho trovato qualcosa, qui mia madre parla della pietra della Fenice.
Mi passa il grande libro indicandomi il punto in cui avrebbe trovato la salvezza dei miei migliori amici.
- Dice che chi ha la pietra può usare questo incantesimo e ucciderli.
Guardo il libro e poi lo pongo su di lui mi sembra di essere tornata indietro di quattro anni quando insieme collaborammo ha fermare Siles dall'uccidere 12 streghe.
- Io ho quella pietra.
Interviene Bonnie che compare dal nulla, mentre mi porge una piccola pietra rossa.
- Quindi se usi questa pietra e l'incantesimo che c'è scritto qui, potremmo uccidere gli Eretici?
Gli chiedo contenta che nonostante la mia distrazione iniziale a tutta questa storia siamo riusciti ha trovare la fine, una possibilità per distruggerli.
- Già dobbiamo tornare subito a casa Caroline.
Mi informa Bonnie contenta mentre il mio sguardo si alterna da lei a Klaus.
- Non potete partire stasera.
Ci informa.
- Tutti gli esseri più influenti di questa città si trovano qui e se vi vedono partire cosi dal nulla in piena notte penseranno che sto tramando qualcosa dovrete aspettare domani mattina.
- Che cosi sia.
Rispondo semplicemente mentre alterno il mio sguardo da lui a Bonnie e poi alla pietra la soluzione hai nostri problemi..
KLAUS.
Domani mattina partirà, lascerà New Orleans, lascerà me per tornare nella sua cittadina dimenticata da dio, mi lascerà e sicuramente non tornerà mai più da me.
Da me che ho deciso di dare una possibilità a me e Camille ma che non riesco a sopportare l'idea che lei stia per lasciarmi, che stia per andarsene, e qui da meno di un giorno e già mi manca l'aria senza di lei.
Lo so di essermi promesso di dimenticarla di lasciarla andare che Camille e la scelta giusta, che mi sfida, che mi fa riflettere, ma lo fa anche Caroline e lo fa in un modo che non saprei descrivere, lo fa con vigore, con forza, lo fa in un modo che non mi permette di cambiare idea. Più volte la mia mante mi dice di dimenticarla, che quello che provo per lei e infatuazione, ma non è cosi, io so che non è cosi, perché chiedermi di smettere di provare qualcosa per lei e come chiedere a un vampiro di smettere di bere sangue, è impossibile.
Ma dovrei farlo, Camille non si merita un uomo che pensa ad un'altra quando sta con lei, ma la mia oscurità ha bisogno della luce travolgente di Caroline, quella di Camille e troppo futile e delicata, per un'anima distrutta come la mia.
BONNIE.
Finalmente abbiamo trovato il modo di risolvere tutti i nostri problemi, ora resta solo cercare di capire che cosa sta succedendo a Caroline che si trova difronte allo specchio ad ammirare l'abito che Klaus ci ha portato per la festa che avverrà tra meno di due ore.
- A cosa pensi?
Gli chiedo attirando la sua attenzione su di me.
- Devo dirti una cosa Bonnie.
La sua voce e allertata, ferita dispiaciuta ma forte come lei.
- Valerie mi ha maledetta.
Non posso credere a quello che le mie orecchi hanno udito.
- Cosa vuol dire che ti ha maledetta?
Ci sediamo entrambe sul morbido letto e mi tiene le mani come se mi stesse per confessare un segreto oscuro e malvagio.
- Io e Valerie abbiamo litigato prima di venire qui e per punirmi mi ha maledetto, non posso bere il sangue di nessuna creatura che non sia umana, altrimenti.....
- Altrimenti cosa Caroline?
- Altrimenti scatenerò la prima fase della maledizione, per farmi restare incinta.
Non posso credere alle sue parole, ma non ha senso.
- E per rendere la cosa più veloce il mio corpo avvolte ha degli spasmi come se stessi per morire, e durante uno di questi spasmi si e trovato Klaus.
- Dimmi che non ti ha dato il suo sangue.
Mi guarda perduta mente silenziose lacrime scendono dalle mie guance.
- Qual è il secondo punto?
- Dovrei andare a letto con lui.
La cosa non sembra tanto difficile da fare, non andare a letto con Klaus qual è il problema? La guardo non capendo il suo malessere.
- Se non andrò a letto con Klaus e quindi permettere che ci sia una riproduzione il suo sangue diventerà veleno e morirò.
Questo si che è un problema. Delle lacrime amare scendono dai suoi bellissimi occhi celesti.
La abbraccio forte a me, come un pulcino ferito.
- Troverò un modo per annullare l'incantesimo di Valerie.
- Non puoi Bonnie, io devo farlo. Devo andare a letto con Klaus e poi scappare con il bambino.
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