19 CAPITOLO
Il sole entra nella stanza disturbando il mio sonno. Vorrei rimanere qui tra le braccia del mio bellissimo uomo, al sicuro lontano dalle cose brutte.
- Non andare.-
La sua voce non è rauca, ciò significa che deve essere sveglio già da un po di tempo.
Mi volto verso di lui restando stretta tra le sue forti braccia. Gli accarezzo la guancia non staccando i miei occhi dai suoi.
- Lo sai che devo andare.-
Sospira consapevole.
-Permetti a Kol di venire con te mi sentirei più sicuro.-
Gli sorrido continuando a passare la mia mano destra tra i suoi capelli scompigliandoli. Sto per dirgli che va bene quando qualcuno irrompe nella stanza.
- Perché devo andare io con la tua ragazza?-
Spesso Kol mi sembra quasi un bambino da come si comporta. Sorrido per il suo volto imbronciato. Mi viene ancora più da ridere quando vedo la furia attraversata gli occhi di Klaus è il tutto perché suo fratello ha interrotto la nostra conversazione l'una nella braccia dell'altro.
- Ci andrai tu Kol. Punto è basta.-
Kol lo guarda ancora imbronciato prima che la parole di Klaus lo portino a sorridergli.
- Ci andrai tu perché mi fido di te.-
Guardo Kol poi guardo Klaus dio mio sembrano veramente fratelli.
- Fratelloneeeee-
Si butta sul letto come se fosse un bambino.
Dalla soglia della porta compaiono Hope e Nick che non appena vedono lo zio sul letto si buttano anche loro mettendosi in mezzo a noi.
- Addio la possibilità di fare le coccole alla mia donna.-
Sento sospirare Klaus. Ho sorrido prima di baciarlo.
-Abbiamo l'eternità per farci le coccole.-
Gli rispondo prima di baciarlo dinuovo.
Dalla soglia della stanza compaiono anche Elijah, Hayley, Freya e Rebekah.
Quando la vedo resto a bocca aperta.
- Mi guardo come se avessi visto un fantasma.-
Mi sorride prima di venirsi a stendere accanto a me sul letto.
- Ed è così.-
La guardo ancora incredula.
- Sei tornata nel tuo corpo.-
Mi sorride prima di passarsi la mano tra i capelli biondi come i miei.
- Ero stanca e quel corpo umano. Amo essere un vampiro, amo il corpo con cui ho convissuto per mille anni.-
Gli sorrido e la abbraccio forte, sinceramente anche io preferisco il suo vero corpo.
Siamo tutti seduti e stesi sul letto della camera da letto mia è di Klaus. Lui fa finta di essere scocciato ma si vedr che gli fa piacere avere tutta la sua famiglia riunita in una stanza poco importa se ci troviamo seduti o stesi su un letto.
- Mamma ma devi andare per forza.-
Guardo il mio piccolo amore e poi guardo suo padre che se la ride inutile tutto suo padre
- Si amore mio devo andare, ma tornerò presto.-
Gli bacio la fronte.
Dopo che tutti ci siamo alzati dal letto lavato e vestiti e dopo aver fatto colazione ci dirigiamo tutti verso l'auto di Kol, a quanto pare non si fidano di farmi guidare a me.
Nick si trova tra le mie braccia, mi tiene stretta per non farmi andare via.
Dio quanto mi distrugge tutto questo.
- Mamma.-
Vedere la lacrima rifare gli occhi del mio piccolo mi frantuma il cuore in tantissimi pezzi.
- Tornerò presto amore mio, tu fai quello che ti dice papà e gli zii, ok?-
Mi guarda, annuisce e poi mi stringe sempre più forte.
Con il cuore che mi piange lo allontano da me e lo affido tra le braccia di Hayley, non ho bisogno di dirgli nulla, lei è una madre come me, sa cosa fare.
Saluto tutti fino ad arrivare a Klaus che mi guarda come se potessi cambiare idea da un momento all'altro.
- Torna presto è non fare stupidagini.-
Lo abbraccio, lo bacio è poi dopo un'ultima carezza entro un macchina.
Non ho bisogno di dirgli che farò la brava e che tornerò dalla mia famiglia, perché questo già lo sa.
Partiamo a tutta velocità allontanandomi sempre più rapidamente da New Orleans.
- Dove sei stato tutto questo tempo.-
Kol non ha bisogno di voltarsi per guardarmi o di chiedermi a cosa mi riferisco. Sa che mi riferisco agli ultimi nove anni.
- In missione.-
Lo guardo non capendo.
-Quando tu nove anni fa sei andata via con il bambino io sono tornato a New Orleans. Una città costantemente in guerra, vampiri, lupo, streghe, tutte le creature più forti scherate contro la mia famiglia.-
Concentro la mia attenzione sulla sua figura che guarda costantemente la strada.
- Quando sono tornato pensavo che mi sarei schierato con la mia famiglia per proteggerla ma Klaus mi ha affidato un compito più importante.-
Lo guardo ancora non capendo. Lui concentra giusto due secondi lo sguardo su di me prima di guardare nuovamente la strada.
- Mi ha mandato da te è dal bambino per proteggerci.-
Mi manca il respiro, ma che sta dicendo.
- Non capisco Kol che stai cercando di dirmi.-
-Cerco di dirti che Klaus ha sempre saputo dove ti trovavi e mi ha mandato per proteggervi dai suoi nemici. Per quanto ti poteva odiare non ti avrebbe mai lasciata senza protezione.-
Guardo il panorama dal mio finestrino raggionando sulle sue parole.
- Perché non me lo ha detto quando sono tornata?-
- Perché non vuole che tu ti preoccussi della guerra che c'è a New Orleans.-
Da quando ho messo piede per la prima volta piede a Nola non faccio altro che sentir parlare di guerra e non so il perché.
Kol sempre che mi abbia letto nella mente e risponde alla mia domanda.
-Le creature che abitano New Orleans vogliono Nick e Hope morti, li ritengono abominei. Una nata in modo naturale, l'altro da una maledizione. Sono creature troppo forti che secondo loro non possono vivere.-
Sbianco sentendo questa parola uscire dalla sua bocca.
- Noi ciò significa che...-
-Significa che dobbiamo risolvere la situazione con i tuoi amici e poi tornare a casa prima che si dia inizio ad una guerra.-
Mi sento mancare l'aria all'idea che possa succedere qualcosa alla mia famiglia.
Angolo Autrice.
Sto pubblicando questo nuovo capitolo per dirvi che da stasera inizierà la revisione di Che cosa sono? Spero che la nuova copertina vi posa piacere.
Un bacio è buona lettura.
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