10 CAPITOLO
9ANNI DOPO
- Zio, zio gioca con me.
Sento gridare da una vocina felice in direzione di Elijah. Guardo ammirata quel piccolo bambino che adesso gioca con suo zio, lo guardo e mi ricorda lui sempre di più. Ha preso tutto da Klaus , le sue fossette, gli occhi, quell'accento indistinguibile, mentre da me ha preso solo il colore dei capelli e le labbra.
- E la fotocopia di Klaus.
Una voce alle mie spalle mi riporta con la mia più totale concentrazione verso Nick, si è così che lo chiamato come suo padre, Nick.
- Già, diventa uguale a lui ogni giorno che passa.
Rispondo a Rebekah seduta al mio fianco.
- Sono passati otto anni Caroline, non pensi che sia ora che Nickaus conosca suo figlio? Lo sai che lo sta cercando ancora, non si fermerà mai.
- Lo so Rebekah ma, conosci la storia sai come mi ha minacciata Valerie, non posso. Per quanto vorrei far conoscere a Nick suo padre e la sua sorellina, non posso, non ancora.
So che Elijah sta ascoltando la nostra conversazione, posso capirlo da come mi guarda mentre gioca con suo nipote.
- E quando allora? Quando Nick avrà 18 anni? E Klaus si sarà perso tutti i momenti più belli con suo figlio?
Rebekah ha ragione, ma io devo proteggere mio figlio da un mondo che da un momento all'altro potrebbe schierarsi contro di lui.
- Valerie mi ha detto che avrei potuto presentargli suo padre solo al compimento dei 16 anni.
Lo guardo, il mio bellissimo bambino, l'amore della mia vita. Vorrei tanto partire per Nola, andare da Klaus e presentargli suo figlio, ma non posso, non posso e basta.
- 16 anni o 18 non importa, sempre che Klaus si perderà tutta la vita di suo figlio, non immagini quanto soffra ancora oggi.
Guardo Rebekah, e una lacrima riga al mia guancia.
- Valerie è morta Caroline, e arrivato il momento di permettere a Nick di conoscere il padre.
La voce di Elijah mi arriva forte e chiara, mentre vedo sua sorella allontanarsi dal mio fianco e dirigersi dal nipote.
- Ho paura.
Ho paura che nonostante quella stronza sia morta abbia realizzato qualche incantesimo che mi impedisca ugualmente di essere felice.
- Lo sai che alla morte di una strega, i suoi incantesimi si annullano.
Elijah mi e stato accanto molto più di quanto io stessa possa ammettere, mi ha nascosta per tutti questi anni da suo fratello, rischiando la sua ira se mai lo fosse venuto a scoprire.
- E se Klaus non lo accetterà
- Lo sai che non è cosi. Ha incorniciato tutte le foto che gli hai inviato del bambino durante questi anni, lui ama questo bambino.
Durante questi lunghissimi otto anni e nonostante la maledizione di Valerie sono riuscita a recapitare a Klaus delle foto del figlio, cercando in tutti i modi di non far scoprire la mia posizione. Klaus sa che sono i fratelli hanno la possibilità di vedere il bambino, e da quello che mi racconta Rebekah, ogni volta che tornano a casa li tartassa di domande sul bambino, solo sul bambino. Come promesso Camille si è presa cura di lui, fino a diventare un vampiro meno di cinque anni fa. Elijah dice l'ama, Rebekah non fa altro che dirmi che finge solo per mascherare la mia mancanza, ebbene si può sembrare strano ma Rebekah tifa per me e Klaus, vede Camille troppo debole per essere regina. Io non so che cosa credere.
Quando Nick ha compiuto tre anni, avevo deciso che volevo andare a New Orleans e vedere Klaus, chissà avere la possibilità di parlargli, Valerie ha sempre detto che non potevamo crescere il bambino insieme, no che non potevo incontrarlo. Ma non appena l'ho visto seduto in un bar con la piccola Hope e Camille, ho capito che sarei stata di troppo, che lui finalmente aveva trovato un equilibrio e che sarebbe stato sbagliato da parte mia rovinarglielo. Cosi sono andata via e ho continuato a vivere da sola, anche se nessuno mi toglierà mai dalla mente che sapeva che ero lì, lo capivo da come si guardava a destra e sinistra come se mi percepisse.
- Nick festeggerà il suo nono compleanno tra tre giorni.
Mi rivolgo a Elijah, mentre lontano da noi Rebekah gioca a calcio con il nipote.
- E voglio che lo passi, nella sua città, in casa sua, ma soprattutto con suo padre.
Mi volto verso Elijah e posso notare ammirazione nei suoi occhi.
- Vi farò preparare una camera, quando vuoi partire?
Guardo prima il mio bambino, per accertarmi di aver preso la decisione giusta e poi mi volto verso Elijah.
- Stasera.
KLAUS
Camille dorme al mio fianco, serena, e beata , con il volto rivolto verso la finestra. Dalla mia posizione posso notare soltanto i suoi capelli biondi come il miele, sparsi sul cuscino, sono cosi belli e simili a quelli di.......
Non devo pensare a lei, non devo pensare alla donna che mi ha ferito di più nella mia vita. Ora sto con Camille, una vera donna, una donna che non mi lascerebbe mai. Una donna che si è presa cura di me per quasi nove anni. Nove anni, il mio bambino farà nove anni tra pochi giorni e io non potrò stare con lui.
Scendo dal letto, molto lentamente per non far svegliare Camille e mi dirigo nel mio ufficio. Prendo la chiave che nascondo in un cassetto segreto della scrivania e apro la porta dietro il grande specchio. E una stanza segreta, che ho fatto costruire dopo la partenza di Caroline, di cui nessuno sa l'esistenza se non i miei fratelli.
Non appena apro la porta e mi richiudo nella stanza, mi sento stranamente a casa, la mia vera casa. Il suo profumo echeggia della stanza come se lei ci fosse entrata da poco, ma so benissimo che non è cosi. Dopo che Caroline e andata via avevo bisogno di un posto che rappresentasse la sua essenza, perché si, in questi nove anni. Ho odiato Caroline ma non posso smettere al mio cuore di amarla, anche se ora sto definitivamente con Camille, anche se molto spesso cerco di pensare che lei è quella giusta per me, in realtà sto mentendo, mento spudoratamente con me stesso.
Su dei manichini ci sono i vestiti che prima tenevo nascosti nella cassaforte, e su due ripiani c'è il braccialetto che gli avevo regalato con la lettera che mi ha lasciato prima di andare via. E così consumata che ho dovuto metterla sotto una teca per paura che si potesse strappare, sui muri ci sono i suoi ritratti, e le foto che mi ha inviato di nostro figlio. E incredibile come quello sia la perfezione, sia la giusta unione di noi due. Hope mi ha sempre chiesto di poter andare con i suoi zii per conoscere il fratello, ma ho sempre rifiutato, un po' per invidia, un po' per paura.
Non dovrei avere questa stanza, non dovrei sentirmi cosi bene tra queste cose, dovrei stare nella mia camera da letto con Camille, cullarla tra le mie braccia e amarla come e molto di più di quanto abbia mai amato Caroline, ma nonostante ci provi, nonostante io tenti con tutto me stesso di lasciare andare il ricordo di Caroline, quest'ultimo ritorna e devo dire che questa stanza non aiuta affatto. Ho reso Camille un vampiro perché volevo che passasse l'eternità con me, perché una regina non può essere debole. Peccato che non sia mai riuscito a vederla come una regina. Forse perché questo paese ha già una regina che per nove anni ha lasciato il suo regno. E per il mio cuore e ancora la regina del mio cuore?
Mi rispondo di no, ma poi guardo questa stanza e non so più cosa rispondere.
Esco dalla stanza sereno come sempre ogni volta che trovo in contatto con tutto quello che Caroline ha anche solo toccato.
Mi dirigo al piano di sotto per fare colazione, ma nel corridoio vedo un gran baccano con in mezzo Marcel che da delle indicazioni alla servitù.
- Ma cosa succede qui?
Odio il chiasso soprattutto di prima mattina.
- Come non lo sai? La regina torna a casa.
Mi risponde con un sorriso a trentadue denti.
- Come?
- Caroline e tuo figlio stanno tornando a New Orleans.
Angolo autrice
Per chi conosce Che cosa sono? Andare a guardare c'è un regalo per voi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top