LEVI

Mi hanno dimessa dall'ospedale, semplicemente mi sono stancata troppo.

Li sento parlare di diverse teorie, eppure perché hanno negato a priori il fatto che siano passati oltre le mura?

Ci stiamo avviando verso un'ala che non avevo ancora visitato: le segrete.

Le pareti sono di pietra bianca ed una scala a chiocciola ci conduce qualche piano più in basso, dove l'aria è umida e fredda.

Un piccolo corridoio si apre davanti a noi e celle lo perimetrano.

Al termine di questo, Kim a torso nudo si sta sciacquando le mani.

Ci guarda e ci sorride, i capelli neri sono arruffati ed un po' bagnati, gli conferiscono un'aura fanciullesca che stride col petto muscoloso.

Ci avviciniamo <<abbiamo delle questioni interessanti>> e sul suo volto appare il ghigno provocatorio.

Procediamo oltrepassando quello che ho scoperto essere l'interrogatorio ed una stanza ampia dalle mura di mattoni bianchi su cui sono appese delle torce si apre davanti a noi.

Near è seduto a capo del grande tavolo in mogano al centro della stanza, Lit al suo fianco.

Alza lo sguardo e lo aizza contro quello di Kim, che prende posto alla tavolata e, come lui, anche noi.

<<dunque?>>

<<è una ragazza di 20 anni, la sua magia è curativa, non molto potente, penso sia di Champra, la capra madre. Purtroppo non posso assimilare grandi informazioni, ma in lei c'era una piccola quantità di componente magico che non so ben definire>> aspetta qualche secondo per poi continuare con fare teatrale <<è un misto tra la nostra magia e quella pura degli animali sacri. Ha un alto concentrato di magia, più elevato rispetto al nostro, ed una minore componente mortale.>>

<<il fatto che sia magia curativa e non di attacco può presupporre che si aspettassero di incombere in una battaglia>> dice Eric <<ciò dimostra che erano completamente coscienti del rischio>>

<<ma come facevano a sapere che Near fosse proprio al tempio? E perché gettarsi verso le mura?>> chiede Nikol.

<<probabilmente lo hanno seguito, e sicuramente proveranno un altro attacco, non hanno raggiunto il loro scopo>> interviene Lit.

Ma perchè cercare di uccidere il Gran Sacerdote?

Eric sta fissando un punto della tavola, poi si riscuote <<perché dovevi istruire un Sacerdote delle Ametista? Sono la capitale, i più vicini alle cinque Dee, la capitale della magia, eppure hanno chiesto a te>>

Near, che dall'inizio della conversazione ha tenuto lo sguardo basso, risponde <<lo ritenevo un grande onore, ma ora non più. La causa della morte di Luke verrà attribuita a noi, perché non lo abbiamo protetto, e solo Enthalia sa cosa potrà capitarci>>

Questa frase scaturisce la stessa reazione in tutti noi, che ci irrigidiamo sulla sedia.

La tensione è palpabile nell'aria.

<<ma non la abbiamo architettata noi, questa sommossa, no? E abbiamo preso uno degli attentatori, se scoprissimo da dove viene...>>

<<deve abitare nelle nostre mura, perchè tranne Luke e te, nessuno è entrato nelle nostre mura negli ultimi tempi>> interviene Near.

<<si, ma possono essere passati inosservati... e se invece sono interni alle mura organizziamo delle pattuglie per catturarli>>

<<non è così semplice, bellezza>> Kim mi sorride <<ci sono decine di Gilde minori alle dorate, per questo sarebbe più facile ipotizzare che siano morti, sarebbe comodo, ma rimane l'interrogativo della loro fine>>

<<buttiamo il cadavere sulle mura e vediamo dove finisce? Mettere un chip?>>

<<se veramente avessero utilizzato le mura come passaggio, non sappiamo come funzioni, quindi non è detto che il nostro fantoccio faccia lo stesso tragitto>> chiarisce Nikol.

Ma dev'esserci una soluzione.

Passano istanti di un silenzio che porta il peso di un omicidio e chissà cos'altro.

<<congedatevi pure, domani discuteremo ulteriormente, speriamo che la notte porti consiglio>> conclude Near.

Ci alziamo ed usciamo.

Questa torre è un Dedalo di corridoi.

Mi fermo <<Dedalo>> sento il cuore accelerare <<hanno usato il labirinto di Dedalo>>

Li vedo fermarsi, il primo ad azzannarmi è Near, che ha assunto un'aria torva <<come fai a conoscere l'esistenza di questa magia? È una delle magie secolari, è stato chiuso secoli fa e NESSUNO tranne i membri dominanti dovrebbe sapere della sua esistenza>>

Indietreggio, mi era parsa questa informazione in testa, non sapevo le circostanze che lo attorniavano.

<<glielo ho detto io prima>> interviene Eric, parandosi davanti a me, proteggendomi dallo sguardo assassino del Sacerdote <<stavamo parlando di magia ed avevo ipotizzato questa cosa>> mi guarda, i suoi occhi esprimono un misto di emozioni, preoccupazione, rabbia e distacco.

Near rimane in silenzio per un istante, poi prosegue <<non può essere. E ragazzo mio, fammi un favore, tieniti certe informazioni per te>> detto ciò, scompare sopra gli scalini, seguito da Lit e gli altri tranne Eric che mi guarda <<attenta a ciò che dici>> volta lo sguardo <<non tutti siamo dalla tua parte, ragazza>>

Lo seguo per la scalinata, mi ha protetta.

Mentre procediamo in un silenzio da funerale, mi chiedo il perchè io sia a conoscenza dell'esistenza di Dedalo, se, come dice Near, è una magia che nessuno dovrebbe conoscere.

Chi ero prima di svegliarmi su quel carretto?

Dopo essermi lavata indosso gli abiti che sono, non so come, riusciti ad arrivare nella nostra stanza.

La temperatura è mite, quindi indosso un paio di pantaloni corti neri ed una felpa corallo molto ampia.

L'acqua calda ha un potere rigenerante, cura le membra e trascina via i pesi della giornata ma, quando esco, il sollievo da questa prodotto si dissolve alla vista dei volti cupi davanti a me.

Manca Lit, penso sia rimasto con Near, ma, al suo posto, una donna dai capelli caramellati e gli occhi dorati mi guarda <<finalmente ci conosciamo>> mi sorride calorosamente.

Avanzo e mi siedo accanto a Nikol, dopo aver rivolto un sorriso alla donna bellissima davanti a noi <<sono Enthalia, la Dea delle mura Dorate>>

Per poco non mi soffoco con la mia stessa saliva, per poi guardarla sbalordita.

Non dovrei essere sorpresa dopo tutto ciò che è successo oggi, eppure... una Dea davanti a me?

Chino il capo, dopo essere arrossita per la mia reazione <<salve...>> seriamente? Salve? È una Dea e le rispondo "salve".

<<non serve tutta questa formalità, Levi>>

Conosce il mio nome?

<<ho assistito a ciò che è successo oggi>> prosegue <<e temo ci troviamo in una crisi senza precedenti. Quei ragazzi hanno attentato alla vita del Sacerdote, uccidendone un aspirante. Non possiamo immaginare ciò che le Ametista faranno. L'unico modo per evitare una guerra è dimostrare che non è nostra la causa, ma per farlo dobbiamo capire esattamente cos'è successo. Tre ragazzi, la cui provenienza è a noi sconosciuta hanno ucciso un aspirante Sacerdote e poi sono scomparsi collidendo contro le mura. Sono secoli che sono in vita eppure non so spiegarmi l'avvenuto>> appoggia gli occhi ambrati sui miei, la voce è elegante ed autoritaria <<però potrei avere una soluzione>> allunga la mano ed una mappa tridimensionale appare sul tavolo dorato <<queste sono le 5 mura e qui c'è il territorio dei lupi>> indica una porzione di territorio raffigurata in nero al centro della mappa <<come vedete il nostro territorio forma una mezzaluna, dopo questo c'è quello dei lupi. Noi siamo nella parte centro-occidentale della confederazione delle mura, accanto a noi le Zaffiro.>> sospira <<tra la terra dei lupi e quella di Zaffiro c'è la terra di nessuno, lì c'è un vecchio castello, abbandonato, con una vastissima libreria di documenti sacri, ho bisogno che andiate lì e scopriate il possibile riguardo alla situazione che si sta svolgendo. Sono profezie, libri della vecchia generazione, gli dei dell'olimpo>>

<<dovremmo andare nella terra di nessuno? È praticamente definita territorio dei lupi>> esclama Eric <<e noi siamo solo in quattro in grado di usare la magia!>>

<<lo so che vi sto chiedendo un enorme rischio, soprattutto perchè ho bisogno che andiate tu e Levi. Kim, Lit e Nikol devono rimanere assolutamente alle mura, in caso arrivi un altro attacco. La situazione è incerta qua, e non sono poi così sicura che l'interno sia meno pericoloso dell'esterno>>

<<ma solo Eric saprebbe usare la magia, sarei un peso, non è meglio che al mio posto vada qualcuno di più forte?>>

<<lo so, ma ho avuto una visione, ed eravate voi due ad uscire da queste mura>>

<<ti rendi conti di ciò che stai dicendo? Ci stai mandando al macello, mi sembra tu ti stia rincoglionendo!>> urla Eric, percepisco la sua magia crescere chiaramente, i pugni serrati e le iridi sembrano brillare illuminate da un incendio retrostante ad esse.

La Dea si alza ed un'ondata d'urto fa collidere Eric con la parete che si crepa <<modera il linguaggio ragazzino>> Piccoli lapilli dorati circondano la sua figura.

<<vuoi veramente che LEI muoia?>> ringhia Eric in risposta.

<<non morirà nessuno. È un ordine, non puoi opporti, Eric>>

Noto i muscoli flessi nel tentativo di sollevarsi, nonostante la magia di Enthalia lo stia tenendo stretto alla parete.

Nella sua immobilità quel ragazzo emana un'aurea così selvaggia che mi investe come uno tsunami quando mi guarda, poi l'ultimo barlume di opposizione scompare, lasciando il posto alla rassegnazione.

Finalmente Enthalia lo lascia andare <<partirete domani, all'alba, accanto al portone sud troverete due zaini con dentro tutte le provviste per il vostro viaggio. A Near Nikol e Kim diranno che siete partiti per una missione da me imposta, senza specificare altro>> guarda un'ultima volta Eric <<è il momento che tu mi restituisca il favore. Tornate sani e salvi>> poi distoglie lo sguardo <<vi prego>> e scompare in una pioggia di sabbia dorata.

Mi avvicino ad Eric offrendogli un aiuto per rialzarsi che lui declina.

<<mi dispiace, Levi>> mi guarda, nello sguardo tutte le tracce di ribellione sono scomparse.

Vi è solo apprensione.

Gli sorrido.

Siamo legati da una missione suicida.

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