Capitolo 11

Non appena il Sommo Sorin III finì il suo incoraggiante discorso, altre cinque persone lo raggiunsero sul balcone dal quale parlava. I sei si scambiarono una veloce occhiata e subito dopo Sorin III riprese a parlare: <<Bene, ora vi presenterò velocemente i cinque mentori e dopo, finalmente, inizieremo a formare le nuove squadre di lavoro. Parto presentandovi mia nipote, Earine Stella Del Mare.>>

La giovane e bellissima elfa avanzò vicino al nonno, sfoggiando un sorriso così lucente da incantare non solo i ragazzi, ma anche le ragazze e la somiglianza fu subito palese: anch'ella aveva lunghi capelli dorati elegantemente raccolti in uno chignon di trecce, la pelle diafana, chiara come la luna e due occhi grandi color tempesta, più scuri rispetto a quelli del Capo famiglia.

<<È bellissima.>> sussurrò Jregh verso gli amici ed effettivamente aveva ragione, nessuno riusciva a toglierle gli occhi di dosso.

<<Benvenuti a Palazzo delle Stelle, spero vivamente che ognuno di voi si mostri come un valido membro di quest'Ordine così importante.>> salutò con voce melodiosa, rimanendo accanto all'elfo <<Prego nonno, continua pure.>> pronunciò infine, facendo riportare lo sguardo di tutti verso Sorin III.

<<Grazie mille, Earine. Ora vi presento Thorell Ordin, il nostro chierico e grande amico di vecchia data!>>

Sorin si girò verso l'uomo di piccola stazza, ma sicuramente molto massiccio, dalla lunga tunica verde e argento, la barba castana che arrivava fino a metà del petto e gli occhi color legno d'albero appena cresciuto. L'uomo apparteneva sicuramente alla razza dei nani, di questo Ophelia ne era sicura, sembrava essere un tipo carismatico e molto simpatico.

<<Vecchio mio, così mi fai arrossire!>> esclamò ridendo il nano, mentre tirò una gomitata all'elfo <<Benvenuti giovanotti, ora diventerete veri uomini e vere donne, siate onorati di questa opportunità!>> concluse posizionandosi su uno scalino, mentre Sorin III gli diede una pacca sulla spalla.

<<Thorell ha pienamente ragione, ma sono sicuro che siano uomini e donne d'onore. Andiamo avanti, alla mia sinistra potete ammirare Darion Festiel!>>

Un uomo di circa quarantacinque anni occupò posto vicino a Thorell. Ophelia fu colpita dal fascino di Darion: capelli color biondo paglia legati in un piccolo codino e una leggera barba che gli decorava il viso, gli occhi invece erano tra i più belli che la ragazza avesse mai visto: color cobalto, come il cielo che si prepara ad accogliere il Sole di prima mattina.

Darion alzò semplicemente la mano in segno di saluto, sfoderando un gran sorriso, invitando l'elfo a continuare le presentazioni.

<<Immagino abbiate capito che Darion è un ragazzo di poche parole, lui è uno che punta più sull'azione!>> disse il Sommo, scatenando i risolini di tutti <<Bene, siamo quasi giunti alla fine... Prego Cora, vieni avanti!>>

Una donna minuta fece il suo ingresso e, con un'abile mossa, saltò in piedi sul bianco cornicione del balcone. Era alta sì e no meno di un metro, i capelli erano mossi, castani e le arrivavano alle spalle, pelle rosea e occhi color del miele.

<<Lei è la nostra barda e, per quanto sia un Ordine giusto che finalizza il bene, è anche la nostra abile ladra!>> finì di presentare l'elfo, mentre l'halfling fece un inchino. La piccola donna sorrise e poco dopo si portò alla bocca l'ocarina blu, iniziando a suonare una melodia tanto dolce quanto ipnotica, mentre lei leggiadra iniziò a danzare. Il suono durò per circa mezzo secondo, ma riuscì a portare tutti gli sguardi su di lei <<Buongiorno e benvenuti, io vi rallegrerò durante gli allenamenti più duri... Ma state ben attenti a non prendermi in giro.> cantò fiera, sedendosi infine sul muretto.

Un applauso caloroso partì dai ragazzi, tutti incantati anche dal suono della sua voce. Aegnor guardò Ophelia e mentre continuava ad applaudire, le fece l'occhiolino tutto sorridente. La rossa si emozionó vedendolo così entusiasta e lo capiva, tutto era così magico.

<<Cora, riesci sempre a conquistarci tutti!>> esclamò il vecchio Thorell, applaudendo freneticamente.

<<Ti ringrazio, maestro, è per me un onore essere qui come mentore e lo devo a te.>> esclamò la ragazza sorridente.

<<Esatto, per Cora è il primo anno da mentore ed è stata una delle nostre apprendiste migliori degli ultimi cinque anni! Ora forza, siamo giunti all'ultimo mentore, lui è...>>

Sommo Sorin III non riuscì a terminare la frase. Un uomo dalla pesante armatura nera si avvicinò agli altri mentori e una volta giunto, si sfilò elmo color pece che fino a quel momento gli copriva il volto; gli occhi color castagna osservarono velocemente ognuno dei ragazzi ed Ophelia ebbe un sussulto quando il suo sguardo si incatenò a quello del cavaliere, sentendosi scrutata più del dovuto.

<<Infine ci sono io e abbiate paura, questo non è un gioco.>> pronunciò duramente il cavaliere nero <<Siete tutti sotto esame, al minimo sgarro...>> ma Earine intervenne, notando la tensione che si era andata a creare <<Credo sia chiaro il concetto...>> .

Dopo quel breve silenzio, Sommo Sorin III riprese a parlare, spiegando ai giovani la struttura del palazzo e nel mentre i quattro amici colsero l'occasione di commentare sui mentori.

<<Non vi mette paura quel cavaliere nero?>> domandò Calime in un leggero sussurro.

<<Diciamo che non lo vorrei come migliore nemico...>> rispose Jregh, facendo ridere i tre amici.

Non appena Ophelia finì di ridere, si sentì osservata. Si guardò attorno, pensando che fosse qualche ragazzo o ragazza, ma non appena rivolse lo sguardò verso il Sommo, si rese conto che gli occhi tenebrosi del cavaliere nero erano puntati ancora su di lei. In un primo momento la rossa abbassò lo sguardo, intimorita dalla profondità con la quale si sentiva osservata poi decise di fronteggiare l'uomo e, con grande sorpresa, non appena rialzò lo sguardo, fu il cavaliere a cambiare direzione.

<<Bene, ora i vostri maestri vi chiameranno! Buona fortuna a tutti.>> disse Sorin III prima di sparire dentro il palazzo.

I cinque mentori si guardarono e Earine aprì la busta che molto probabilmente conteneva la lista di tutti i nomi. Pian piano fu formato il primo gruppo, poi il secondo ed erano capitanati dal cavaliere nero; Thorell Ordin divenne il mentore del terzo e del quarto, mentre la piccola halfling del quinto e del sesto.

<<Ophelia Nieniquë.>>

Solo quando si sentì chiamare, la ragazza si rese conto che ne mancavano solo una ventina di smistare.

<<Eccomi!>> annunciò la ragazza facendosi largo tra la folla, dopo aver lanciato un'occhiata ai suoi amici.

<<Bene, mettiti qui.>> disse dolcemente l'elfa.

Dopo di lei vennero chiamate altre quattro persone, e nessuno di quei nomi era a lei conosciuto. Osservando i suoi amici, vide lo sguardo triste con la quale la guardavano e lei per prima era molto triste di non aver nessuno di loro in squadra. Si sentiva sola e spaesata, forse perché per tutta l'estate si era illusa di capitare insieme ai due fratello o al mezzorco.

<<Bene, l'ultimo membro del gruppo sette è Jregh.>>

A quelle parole Ophelia si risvegliò e appena l'omone verde la raggiunse, lo abbracciò <<Pensavo di essere sola.>> gli sussurrò.

<<Non temere, sono pur sempre la tua guardia del corpo!>> rise lui, stringendola ancora di più.

Fu il nome di Calime il primo ad essere pronunciato come membro del gruppo otto e subito dopo venne chiamato il gemello. I quattro si sorrisero, consapevoli del fatto che, pur non essendo nel medesimo gruppo, avevano quanto meno lo stesso mentore.

Una volta formati anche gli ultimi due gruppi, Earine si rivolse al suo collega: <<Darion, chi vuoi seguire?>>

Ophelia notò che l'uomo li scrutava lentamente, uno a uno. Dopo qualche secondo, chiaramente irritato da questa attesa, il cavaliere nero si fece sentire <<Non abbiamo tutto il giorno da passare nel Cortile delle Rose!>>.

Darion gli lanciò quasi un'occhiata di sfida, mentre un piccolo sogghigno prese forma sul suo viso <<Hai ragione. Sarò guida del gruppo sette-otto, Earine!>> rispose quest'ultimo.

Dopo che tutto questo finì, le altre squadre si mossero, mentre quella di Ophelia, Calime, Aegnor e Jregh rimase ferma in cortile.

<<Perché noi non ci muoviamo?>> chiese una ragazza al nostro precettore.

<<Si sono mossi gli altri, noi possiamo prendere gli ultimi raggi che il Sole ci regala e presentarci qui... O ti disturba?>> rispose l'uomo con tono sarcastico, ricevendo un piccolo cenno di approvazione come risposta <<Perfetto, ne sono lieto. Io sono Darion Festiel, inutile ripetere che sono il mentore del gruppo sette e otto, spero l'abbiate capito. Che altro dire? Sono un mago e sono stato colpito dalla varietà di razze che compongono i due gruppi. Ora forza, presentatevi voi!>>.

I dodici ragazzi si guardarono, ed Ophelia si rese effettivamente conto della grande varietà dei diversi membri. La sua attenzione fu catturata da una ragazza in particolare e molto probabilmente non solo lei, visto che la diretta interessata fu la prima a presentarsi.

<<Dal momento che sono il soggetto principale dei vostri sguardi, faccio che presentarmi io per prima. Ciao a tutti, sono Daspira Dorza e sono pure io una maga!>> pronunciò decisa, rivolgendo poi uno sguardo verso il mentore.

<<Sei una Tiefling?>>

A fare la domanda era stato Jregh, chiaramente affascinato dalla ragazza.

<<Sì. Mio padre è un umano e mia madre era una creatura ultraterrena, problemi?>>

<<Assolutamente no, scusa se ti ho offesa...>> rispose il mezzorco imbarazzato.

<<La tua domanda non mi ha offesa, mi sono state dette cose peggiori...>> a quelle parole Ophelia osservò meglio la ragazza notando la tristezza celata nei suoi occhi e sussultò non appena si rese conto di quanto fossero neri, color carbone, senza nessun altro colore.

<<Io ti trovo molto bella e particolare!>> esclamò una ragazza dalla pelle ambrata <<La tua coda è spettacolare...>> concluse sorridendole.

Daspira l'osservò incerta per qualche secondo, poi sembrò rilassarsi e ricambiò il sorriso <<Ti ringrazio umana, anche i tuoi occhi sono molto belli... >>

<<Sono un semplice color nocciola! In ogni caso, io sono Raven Lennox e credo l'abbiate capito che sono una semplice monaca.>>

La ragazzina era vestita con dei semplice pantaloni marroni e una canottiera rossa, aveva le mani e i piedi coperti di bende e i capelli neri e lucenti racconti in una coda alta.

<<Meglio comunque non riceve un pugno da te!>>

Ophelia parlò senza rendersene conto, solo mezzo secondo dopo, quando tutti la fissavano, si accorse di essere stata lei. Subito la colorazione del suo viso diventò bordeaux, suscitando risate generali.

<<Effettivamente non ha tutti i torti.>> disse Darion, giungendo in suo aiuto, capendo l'imbarazzo che la rossa stava provando.

<<Scusami, non sono riuscita a controllare i miei pensieri!>> si giustifico Ophelia ancora rossa in viso.

<<Stai tranquilla, mica è un'offesa!>>

Solo quando guardò negli occhi Raven si tranquillizzò, vedendola sorridere.

<<A questo punto mi presento! Sono Ophelia... Mi sono allenata da sempre per diventare un ottimo ranger ma recentemente ho scoperto di essere una stregona!>> concluse la rossa, guardando i fratelli.

<<E questa scoperta ci ha movimentato l'estate!>> rise Calime <<Io sono sua sorella Calime.>> si presentò con il suo sorriso migliore <<E io Aegnor, il gemello! Mentre lui è il mio lupo Flame>> concluse l'elfo per entrambi, mentre Flame fece una sorta d'inchino.

<<Come potete essere fratelli?>> a parlare fu uno gnomo vestito come un cowboy, dalla voce stridula e buffa.

<<Beh, la loro famiglia mi trovò abbandonata presso le cascate e mi accolsero senza pensarci due volte all'interno della famiglia, avevo cinque anni...>> sospirò Ophelia.

<<Oh, scusa per la domanda indiscreta...>> rispose lui, visibilmente rammaricato.

<<Che ne dite di finire il resto delle presentazione a pranzo?>> intervenne Darion.

I ragazzi si voltarono tutti verso il grande orologio posizionato sopra la porta finestra che dava sul balcone, quella da dove era uscito Sommo Sorin III, vedendo che mancava quasi un quarto all'una.

<<Io approvò!>> dissero all'unisono Jregh e un altro ragazzo alto quasi come il mezzorco, dai capelli e la folta barba bionda <<Sento di aver trovato un grande compagno in te!>> esclamò quest'ultimo nei confronti di Jregh.

<<Mi piace lo spirito con il quale siete partiti. Ora però, basta parlare! Tutti alla mensa, voglio continuare ad ascoltare le vostre storie davanti a un bel brasato.>> e così dicendo, il mentore incitò i ragazzi ad entrare a Palazzo <<Anche perché oggi pomeriggio avrete voglia di fare un giro per la vostra nuova casa, giusto?>>

Darion fu seguito e mentre i tredici camminavano lungo il corridoio principale, l'uomo iniziò a spiegare le prime stanze e le prime regola di buona convivenza. Ophelia, persa nell'osservare così tanta bellezza, dai dipinti elfici che decoravano i muri, agli appariscenti lampadari a forma di edera, si scontrò con qualcuno.

Non appena aprì gli occhi, il terrificante e gelido sguardo del cavaliere nero la catturò

<<Sta attenta a dove metti i piedi, ragazzina!>> tuonò con una certa irritazione.

<<Scusi, non ho fatto apposta...>> cercò di dire la rossa, spaventata dalla crudeltà con cui furono pronunciate quelle parole.

<<Forza, alzati! Hai intenzione di stare con il culo per terra tutto il giorno?>> la rimproverò ancora.

Solo quando Ophelia alzò lo sguardo, qualcosa nello sguardo del cavaliere sembrò cambiare, una sorta di gentilezza, di bontà trasparì in lui.

<<Non c'è bisogno che alzi la voce.>> intervenne Darion <<Vieni Ophelia, perdonalo per la suo modo burbero.>> concluse ponendole la mano.

Ophelia fece in tempo a notare il sussulto che ebbe il cavaliere nero non appena il mentore pronunciò il suo nome e come i suoi occhi si tramutarono ancora in un sentimento illeggibile.

Angolo Autrice:

Vi lascio qui sotto gli avatar di Sorin e dei cinque mentori! :) Fatemi sapere cosa ne pensate.

Immaginatelo un po' più rugoso, ma ecco qui Sommo Sorin III (se qualcuno conosce programmi migliori per creare i pg me lo scriva nel commento, sono disperata!)

La bellissima elfa e nipote di Sorin, Earine Stella del Mare! :D

La giovane halfing in tutta la sua semplicità e bellezza!

Il simpatico Thorell :D

Darion, anche a lui aggiungete qualche ruga in più ;)

Il temuto cavaliere nero, che dovete immaginare più spaventoso e rivestito da un'armatura nera.

Più di così non posso fare, mi auguro solo riusciate a immaginare tutti grazie alle descrizioni.

<3

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