⋇69⋇

BAKUGO POV

Dopo un'altra ora di macchina, raggiungiamo un parcheggio immezzo agli alberi.

Tutti scendono prendendo le loro cose e si iniziano poi a incamminare per un piccolo sentiero.

Ma dopo neanche dieci minuti comincio a lamentarmi stanco.

"Quanto manca? Non ce la faccio più, Ei prendimi in braccio" dico allungando le braccia verso il rosso.

Quest'ultimo mi guarda malissimo, così mi fermo immezzo alla stradina offeso.

Tutti mi superano e nessuno mi caga di striscio.

Bene, allora me ne starò qua

Mi siedo su un sasso e li osservo allontanarsi, cominciando però a sentirmi sempre più solo.

Resisto e non mi smuovo, non posso nemmeno tornare dalla macchina di Eijiro perché ha lui le chiavi.

Non li vedo più, ma ovviamente non li raggiungo.

Perciò mi metto a fare il depresso.

Perché non torna?

Mi vuole lasciare da solo?

Ha organizzato questo solo per stare con gli altri e non con me?

Sento a un tratto dei rumori e inizio a spaventarmi.

Mi giro e trovo Eijiro che mi raggiungere con aria imbronciata.

Sorrido internamente e lo guardo in silenzio.

Si avvicina a me e io speranzoso sto per allungare le braccia verso di lui, ma prende solo il mio zaino e torna a percorrere il sentiero.

Così mi deprimo di più e inizio a piangere.

I suoi passi si fermano, forse mi sta guardando ma a me non interessa perché ci sono rimasto male.

Torna indietro e molla le cose per terra, prendendomi in braccio.

Mi dimeno un po', contunaudo a fare l'offeso, ma poco dopo mi calmo.

"Perché stai piangendo?" domanda mentre mi accarezza la testa.
"Mi hai a-abbandonato qui, non m-mi vuoi più..."

Riprendo a piangere, ma lui mi afferra il viso e mi asciuga le lacrime con il pollice.

"Non è vero, stupidino. Ero solo arrabbiato per la macchina e perché continui a fare il monello"

Annuisco e mugolo un «ti amo», nel mentre lui cammina e mi risponde con un altro «ti amo».

Dopo una decina di minuti, raggiungiamo una piccola pianura circondata da alberi e dove troviamo gli altri che sistemano le loro tende.

Mi appoggia a terra e subito asciugo le ultime lacrime rimaste per non farle notare.

Eijiro si guarda intorno e chiede cosa stiano facendo.

"Abbiamo intenzione di fare un falò" spiega il moro mentre il corvino gli sta appiccicato.
"Ottima idea! Allora cerchiamo subito legna e sassi" afferma energico Eijiro.

Tutti annuiscono e iniziano a contribuire per cercare il necessario.

A faccia da drogato viene la brillante idea di fare una gara tra dom e sub, per vedere chi avesse raccolto di più.

Inutile dire che vinco io perché sono il migliore di tutti i sub pippe che ci sono qua.

"Ah! Beccatevi questo dom del cazzo!" grido fiero mentre la bimba mi fissa e saltellando con me.

Quando finisco di esultare, aiuto a preparare il falò e lo accendiamo.

Arrivano così le otto di sera e ci sediamo tutti attorno a questo, mangiando del cibo che ci si era portati da casa.

Man mano che finiscono la cena, ognuno si ritira nelle proprie tende.

Rimaniamo così solo io e il rosso, seduti su un sasso a fissare il cielo farsi sempre più scuro.

Mi stringe la mano e mi lascia un bacio sul dorso di questa, restando così accoccolati e immersi nel bosco.

{Skip time}

Mi sveglio e, appena apro gli occhi, vedo completamente arancione.

Dove cazzo son-ah sì in tenda

Sbuffo e mi alzo, trovando già il rosso sveglio.

Facciamo colazione e poi usciamo, raggiungendo gli altri.

"Ho trovato un ruscello qua vicino. Ho delle canne da pesca, quindi se qualcuno vuole può pescare con me. Sennò si può fare il bagno" spiega il gigante indicando verso il punto dove c'è il fiume.

Tutti corrono a mettersi il costume e poi ci dirigiamo verso il ruscello.

Il gigante si improvvisa insegnante di pesca per il drogato e il fidanzato di questo, nel mentre la rosa ha già lanciato l'amo in acqua.

Questa deve aver già pescato, perché dopo poco si ritrova con un pesce in mano.

"Pesciolinooo!" esclama Satana correndo verso la rosa.

Quest'ultima le passa il pesce, che ormai ha già smesso di muoversi povero Cristo, e la bimba lo stringe forse a se.

"Mamma, ho un pesce!" grida felice scappando via.

Io resto con i piedi leggermente in ammallo nell'acqua gelata, domandandomi come Eijiro e il bicolore riescano a nuotare.

"Mamma! Devo fare pipì" afferma la mocciosa continuando ad abbracciare l'animale.

La viola si alza, ma la corvina la ferma, dicendo che deve riposare.

"¡Señoras, no se preocupen! Ci penso io!" esclama il drogato abbandonando la canna da pesca e prendendo subito per mano la bimba.
"Anche no! Al massimo ci va Mina!" ribatte la tettona.

Il moro la guarda malissimo e tira poi un'occhiata anche alla viola.

"Non sono un pedofilo! E poi ho un nipote di sette anni, so come si fa"

Fa il finto offeso e la bimba lo guarda dal basso.

"Tesoro, però ora lascia il pesciolino" dice dolcemente la viola.
"Nein! Es gehört mir!" afferma imbronciata e stringendolo come se fosse un peluche.

Non oso immaginare quanto puzzerà quella mocciosa dopo

I due si incamminano verso il bagno, accompagnati dal pesce morto.

Dopo una decina di minuti, però, si sente un urlo che appartiene chiaramente al moro.

Le due madri si mettono sull'attenti di colpo e corrono verso la direzione del suono, seguiti dalla rosa e dal corvino.

Anche io assieme ai quattro ci dirigiamo con loro, io cercando di non sbavare sul vedere Eijiro mezzo nudo e bagnato.

Arriviamo nella zona delle tende e, poco più davanti a noi, c'è il moro per terra che fissa il bosco da dove sbuca un orso.

"Sero! Dove cazzo è Margou?!" grida impanicata la corvina.

Lui non fa in tempo a rispondere perché viene preceduto dalla voce squillante della bimba.

"Mammaaa! È morbido!" esclama quest'ultima seduta sulla schiena dell'orso.

La viola sviene per terra mentre la corvina guarda la scena scioccata, come tutti noi realmente.

"Stavamo tornando indietro quando ho visto l'orsetto, così sono andata da lui e zio Sero mi ha seguito. Gli ho dato il pesciolino come pappa e mi ha lasciato salire in sopra!" spiega sorridente la bimba.

Io l'avevo detto che era davvero Satana

"Mamma! Altra pappa per l'orsetto! Ma come lo chiamo? Pico o Formaggino?"

Le due donne si guardano allibite e la viola risponde con il primo nome mentre l'altra con il secondo.

"Zio Sero?" chiede guardando il moro.
"Ovviamente Formaggino"
"Ma che dici? È meglio Pico" ribatte il corvino.

La rosa da ragione al moro, mentre il gigante dice di trovare più serio il primo nome.

Eijiro si mette dalla parte della rosa, mentre il verde opta per il secondo.

Il bicolore, invece, si limita ad alzare le spalle ed affermare che siano belli entrambi.

Perciò poi tutti gli sguardi si puntano su di me.

"Che cazzo volete da me?! Pico è scemo e Formaggino è imbarazzante"

La bimba però mi guarda imbronciata e l'orso ringhia minaccioso.

Mi aggrappo a Eijiro spaventato e dico uno dei due nomi a caso.

"Allora mio bell'orsetto, tu sarai Formaggino! Ora pappa!" esclama e l'orso si avvicina, con lei ancora in groppa, verso il fiume.

Guardiamo tutti la scena per nulla convinti e deglutisco a vuoto.

Che cazzo è appena successo?!

***Spazio autrice***
Buongiorno triangoli a base quadrata<3

In sto capitolo ne so successe di tutte i colori! E sì, Pico e Formaggino sono due nomi stupendi per un orso.

Abbiamo l'orso formaggino👊🏳‍🌈

Ok la smetto con le cazzate.

Oggi, capitolo 69, niente 69! Lo so, perdonatemi! Ma nel prossimo capitolo c'è (˵ ͡° ͜ʖ ͡°˵)

E nulla, viva gli orsi gay.
Buona vita<3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top