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KIRISHIMA POV

Arrivano le 20 e arriviamo davanti al locale indicatomi da Todoroki, trovandoci questo e il verde ad aspettarci.

Dopo aver parcheggiato, scendiamo ed entriamo nella pizzeria con l'altra coppietta.

Ci sediamo a tavola e mi metto a parlare tranquillamente con i due, nel mentre il biondo è ancora imbronciato da prima.

Gli tiro qualche occhiata finché mi decido di azionare il vibratore al minimo.

Katsuki salta sul posto e ciò, molto probabilmente, fa andare più in profondità il giocattolo.

Si aggrappa subito a me, ma io lo ignoro e continuo a parlare con i due.

Sento la sua mano poggiarsi sulla mia coscia e avvicinarsi alla tasca per rubarmi il telecomandino, ma io lo sgamo e aumento la frequenza.

Nasconde il viso dietro la mia schiena e mi stringe con forza i pantaloni, gemendo sottovoce.

"Kacchan, che succede? Ti senti male?" domanda il verde vedendo la sua reazione.

Katsuki viene però salvato dal cameriere che viene a prendere l'ordinazione.

Riprendo a parlare con la coppia, lasciando al biondo quella tortura imbarazzante e piacevole.

Quando arriva il cibo, gli do tregua e spengo il giocattolo, così da lasciarlo mangiare in pace.

Anche se so benissimo che in questo momento non vorrebbe mangiare quella pizza ma ben altro.

Ora che ha il vibratore spento, riesce a conversare un po' con i due, mantenendo comunque il suo tono scazzato.

A un tratto il verde si alza e dice che deve andare in bagno, così si fa accompagnare dal dom.

Giro lo sguardo verso il sub al mio fianco e lo trovo già che mi guarda male.

Sorrido in modo malefico e faccio ripartire a potenza media il giocattolo, facendo si che Katsuki tornasse ad appiccicarsi a me.

Apre leggermente le gambe e comincia ad ansimare al mio orecchio.

Metto così la mano sotto il tavolo e vado a massaggiargli l'erezione da sopra i vestiti, lui subito stringe le gambe come una ragazzina per il troppo stimolo.

"Ricordati: non venire finché non te lo ordino io" affermo stringendogli poi il pacco.

Il biondo trema e mi guarda con aria innocente.

"M-ma è t-troppo..." piagnucola mentre cerca di togliersi la mia mano di dosso.
"Sei tu che mi hai lasciato in tasca il telecomandino e mi hai concesso di azionarlo, perciò ora te lo tieni"

Annuisce arreso, d'altronde ho ragione, e lo spengo di nuovo appena vedo tornare la coppia.

Finiamo di mangiare e afferro per mano Katsuki, dirigendomi con anche Todoroki e Midoriya alla cassa.

Paghiamo e ci salutiamo velocemente, dirigendosi poi ognuno verso la propria macchina.

Appena arriviamo davanti quest'ultima, fermo il biondo e lo faccio salire nei posti dietro.

Anche se stranito, mi accontenta e si siede.

Mi accomodo anche io, mettendomi al suo fianco, e lo guardo negli occhi.

Ormai è buio e il parcheggio è quasi vuoto, direi perfetto per ciò che ho in mente.

"Fai quello che devi fare" dico serio mentre faccio ripartire al massimo il vibratore.

Il biondo grida e inarca la schiena, portando le mani verso il proprio bacino.

"No no, piccolo. Senza toccarti" puntualizzo guardandolo autoritario.

Geme in disaccordo e si mette a pensare come poter fare.

Si avvicina a me e sale sulle mie gambe, più precisamente a cavalcioni della mia coscia.

Inizia a strusciare il bacino e riesco a percepire le vibrazioni mandate dal giocattolo.

"Furbo il mio cucciolo, bravissimo" dico al suo orecchio con voce roca.

Porta le mani sulle mie guance e mi avvicina il viso al suo.

Mi bacia e poggio le mani sul suo culo, aiutandolo con i movimenti.

Sento la sua lingua premere contro le mie labbra così le schiudo, ma prendo io il controllo del bacio.

Lo stringo con forza a me e muovo la lingua con velocità, assieme alla sua, dentro la sua bocca.

Ci stacchiamo dopo poco, con la saliva ancora colante dalle labbra e l'affanno da parte di entrambi.

Aumento la presa sul suo culo e inizio a succhiargli il collo chiaro, lasciandoci segni violacei e rossi.

"E-Eijiro! Agh! A-aah!" geme il biondo in risposta e sporgendo il petto prosperoso.

Lo guardo male e gli do uno schiaffo sul culo, mettendomi poi davanti al suo viso e guardandolo dritto negli occhi.

"Chi ti ha dato il permesso di chiamarmi per nome ora? Nel tuo vocabolario dovresti aggiungere alla definizione di «Eijiro»: da usare solo quando non si scopa"

Lui arrossisce e deglutisce a vuoto, abbracciandomi poi il collo e inarcando la schiena.

"Mmh s-signore! D-devo venire! Signore l-la prego!"

Ghigno fiero e gli mordo il collo.

"Ora sì che ci siamo" ringhio contro la sua pelle.

Muove per qualche altro secondo il bacino finché butta la testa indietro e orgasma in modo osceno.

Spengo il vibratore e mi metto a guardare immezzo alle sue gambe la macchia formarsi.

"Bravo piccolo, fa uscire tutto" dico mentre tasto con il pollice il cavallo dei suoi pantaloni bagnarsi e sporcarsi sempre di più.

Si appoggia sfinito sulla mia spalla e resto ad accarezzargli la testa.

"Pensi davvero che abbiamo finito?" ridacchio mentre metto la mano dentro i suoi pantaloni.

Sussulta e mugola stanco, ma tanto lo so che ne vuole ancora.

Porto le dita sulla sua entrata bagnata e faccio uscire il piccolo vibratore, lasciandolo sul sedile assieme al telecomandino.

"Ora arriva la parte più eccitante, puttanella"

Mi guarda confuso e un po' spaventato.

Gli faccio segno di sedersi di lato e, appena fa, apro la portiera ed esco.

Mi guardo attorno e, vedendo che non c'è nessuno, afferro per il braccio il biondo e lo trascino con me fuori.

"Che c-cazzo stai facendo?!" esclama appena lo sbatto con la schiena sul cofano della mia macchina.

Gli apro le gambe e mi metto immezzo a esse, prendo il bacino contro il suo.

"Non ti eccita l'idea di venire scoperto, piccolo? Perché a me sì e di brutto" affermo mentre gli abbasso i pantaloni fino alle caviglie.

Mi guarda tremolante e con la faccia in fiamme.

"Cosa c'è? Dov'è finito il Katsuki puttanella di prima?" ridacchio mentre mi abbasso anche io i pantaloni e boxer.

Tolgo anche i sui boxer e tiro fuori dalla tasca un preservativo, mettendomelo e poi avvicinandomi alla sua entrata.

"Da dove s-salta fuori quello?"
"Conosco la mia macchina meglio di te, mi sembra ovvio" dico fiero prima di entrare con una botta secca.

Inarca la schiena e geme con le lacrime agli occhi.

"Ora sei più sensibile, non è vero?" ridacchio mentre inizio subito a spingere e gli stringo con forza le coscie.

Stringe i pugni e poggia la testa sul cofano lucido e rosso della mia macchina.

Ringhio eccitato e porto una mano sul suo petto, giocando con un capezzolo da sopra la sua maglia.

Mi muovo con forza e velocità al suo interno, sentendo le pareti calde stringersi sul mio cazzo.

Mi guardo un'attimo attorno, vedendo che il parcheggio si è svuotato e siamo solo noi due nel buio della città.

Ghigno e torno a concentrarmi sul biondo, appagato da quella visione paradisiaca.

"Sei mio, solo fottutamente mio" affermo prima di aumentare la velocità delle spinte.

Sgrana gli occhi e vedo che comincia a tremare, arrivando di nuovo già al limite.

Lo bacio e lui viene contro il suo ventre, io lo seguo dopo poco al suo interno.

Restiamo così finché riprendiamo fiato, poi esco e mi do una sistemata.

"Ora andiamo a casa, non ti preoccupare. Sei stato bravissimo, piccolo" affermo mentre lancio nel cestino più vicino il preservativo.

Annuisce e, dopo che gli ho dato una mano a rivestirsi, andiamo a casa mia.

***Spazio autrice***
Buongiorno biciclette<3

Alla fine c'era lo smut, contenti? XD

Manca sempre meno poi alla fine anche di questa storia, mi sembra ieri di averla iniziata scrivere :c

E niente, io ancora allibita che siamo praticamente già a fine novembre e che domani è il mio compleanno.

Che vecchia che so.

E fine, vado a ripassare che mi interroga in letteratura, Dante mi aspetta!
Buona vita<3

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