⋇60⋇
BAKUGO POV
Resto seduto sulla sedia di plastica scomodissima della sala d'attesa dell'ospedale.
Al mio fianco, c'è Deku che cerca di tirarmi su il morale accarezzandomi la schiena, ma con scarsi risultati.
Dopo poco, arriva anche il fidanzato del verde, che subito tempesta il sub di ogni tipo di domanda.
Sospiro e guardo altrove, basta che non osservi quella merdosa coppietta.
Sto aspettando che il dottore, entrato nella stanza di Kirishima, esca per darmi qualche notizia.
Ma ormai sono quarantacinque minuti che aspetto qua seduto.
Osservo il pavimento con sguardo vuoto, senza pensare minimamente a nulla per evitare di avere qualche crisi di pianto o rabbia.
Non so per quanto sto così di preciso, ma so che appena sento una porta aprirsi alzo di scatto la testa attento.
Il dottore che era da Kirishima si avvicina e ci scruta.
"Voi chi siete? Parenti, amici, colleghi?" domanda il vecchio.
Mi alzo velocemente dalla sedia e mi avvicino a lui con aria speranzosa.
"Il suo f-fidanzato! La prego m-mi dica come sta!"
Lui mi guarda un'attimo storto appena pronunciò ciò, ma poi si ricompone e torna professionale.
"Il signor Kirishima è stato colpito da un proiettile sulla clavicola sinistra, portando la rottura dell'osso, e ha ricevuto ripetutamente sulla zona della nuca e fronte colpi con un oggetto contundente" spiega con voce pacata e leggendo dallo schedario che ha in mano.
Sgrano gli occhi e sento il labbro tremare.
"Fortunatamente non ha emorragie interne e danni celebrari, perciò abbiamo messo solo qualche punto. Gli abbiamo messo anche un paio di flebo con sali minerali e gli stiamo facendo una trasfusione di sangue siccome ne ha perso parecchio"
Annuisco lentamente, incapace di parlare sentendo queste notizie.
"È fuori pericolo, non ti preoccupare. Ma, nonostante questo, il paziente è in coma. Sono state le varie ferite a portare ciò"
Il mondo mi cade addosso.
Tremo spaventato e incredulo, guardando il vecchio con le lacrime agli occhi.
"Quando si r-risveglierà?" gli domando con un filo di voce.
"Non possiamo saperlo con precisione, secondo le mie previsioni potrebbe svegliarsi nel giro di una o due settimane"
Annuisco e faccio per tornare a sedermi, ma poi mi giro di nuovo verso il dottore.
"E-emh... Posso..?"
Non faccio in tempo a finire la domanda che lui già annuisce e mi fa segno di seguirlo.
Mi porta davanti la stanza del rosso: c'è la porta con il numero sopra, la sua cartella clinica appesa al muro e una grande finestra con la tapparella leggermente alzata, facendo intravedere un po' l'interno.
"Il signor Kirishima è tenuto qua, non ci sono altri pazienti oltre a lui"
Annuisco e mi avvicino alla porta.
Deku fa per seguirmi, ma viene subito fermato dal vecchio.
"Vi pregherei di entrare uno alla volta, troppe persone potrebbero causare danni al paziente. Grazie" detto ciò si gira e sparisce in un altra stanza.
Tiro un'occhiata al verde e, in risposta, mi accenna un sorriso.
"Vai pure, Kacchan. Io e Shoto andiamo a prendere un caffè, se hai bisogno chiamami"
Annuisco e anche loro si allontanano, lasciandomi così da solo con il rosso.
Entro nella stanza, mi chiudo la porta alle spalle e afferro una sedia che era davanti a un tavolino.
L'appoggio al lato del lettino e mi siedo, concentrandomi a guardare il viso del rosso.
Sospiro e analizzo quel viso rilassato e calmo, almeno ora sta riposando dopo tutto quello che è successo.
Ha quattro punti sulla fronte e riesco a intravedere la nuca rasata per metterli anche là, le labbra sono leggermente schiuse e gonfie e con qualche graffio.
Avvicino la mano verso di lui e afferro la sua.
È fredda e chiara, non mi trasmette nulla come la prima volta che l'ho vista, solo tanta tristezza.
La stringo tra le mie mani, perché una non basta, e cerco di riscaldarla un minimo.
Anche senza risultati, sorrido e lo guardo con aria felice, anche se dentro sto lottando per non piangere.
"Ti amo tanto, avrei voluto però che scappassimo assieme" affermo guardandolo.
Aspetto qualche secondo, come se stessi aspettando una risposta, che ovviamente non arriverà.
Mugolo ed osservo fuori dalla seconda finestra presente nella stanza, quella che però guarda fuori dall'ospedale.
Intravedo solo qualche albero, vari edifici e un marciapiede dove continua a passare gente.
Mi alzo, non prima di aver riappoggiato delicatamente la sua mano sul letto, e mi avvicino alla parete.
Mi affaccio al vetro e analizzo le varie persone passare, commentandole ad alta voce verso il rosso.
"Quella vecchia ha un capello orribile, sembra un gatto morto" ridacchio indicando la donna da dietro il vetro.
Continuo a divertirmi a guardare le persone, per scacciare via la tristezza.
A un tratto, però, vedo passare una coppia di fidanzatini.
Si tengono per mano, lei lo trascina ridendo per i negozi mentre lui vorrebbe solo scappare a casa.
Mi giro verso il dom e poi guardo la coppia, poi di nuovo torno da lui.
Cammino verso la sedia e torno a sedermi al suo fianco.
"Quando ti sveglierai magari saremo finalmente una coppia felice"
Sospiro e incrocio le braccia sul lettino, ci appoggio poi la testa e mi metto a fissarlo.
Passa velocemente il tempo per l'orario delle visite e mi obbligano a uscire.
Gli lascio un bacio sulle labbra e poi esco dalla stanza, trovandoci già il verde e il bicolore ad aspettarmi.
Deku mi abbraccia e poi mi portano a casa mia.
{Skip time}
I giorni passano e ogni volta vado a fare visita al rosso, con la speranza di trovarlo sveglio.
Purtroppo però ho ripreso a lavorare sotto il bicolore, che sta sostituendo appunto il rosso.
È passata una settimana ormai e, come solito, saluto Kirishima con un bacio e poi esco dalla stanza d'ospedale.
Appena metto fuori il piede da questa, però, mi trovo due uomini e due donne che non avevo mai visto aspettarmi.
Mi guardano e mi sorrido, avvicinandosi verso di me e chiedendomi come sto.
Ma chi li conosce questi?!
Faccio un passo indietro intimorito e preso dall'ansia, finendo con la schiena poggiata sulla porta della sua stanza.
"Ragazzi, lo state spaventando. Probabilmente non si ricorda di noi" dice a un tratto una voce.
Colei che ha parlato si avvicina con in mano una tazzina di caffè e battendo per terra il rumore orribile dei suoi tacchi.
Capelli neri raccolti, estremamente alta e tette enormi, l'ho già vista da qualche parte.
A un tratto una lampadina si accende nella mia testa e la guardo stupito.
"Sei quella che ha fatto irruzione nella stanza e che mi ha aiutato?!"
Lei ridacchia e annuisce, guardandomi negli occhi mentre accenna un sorriso.
"Esatto, sono Momo Yaoyorozu. Loro invece sono Shoji, Sero, Mina e Kyoka. Siamo la squadra di polizia che ha collaborato con il tuo amico Midoriya per aiutarti" spiega indicando ognuna delle persone nominate.
Annuisco, ma a un tratto mi sorge un dubbio.
"Perché siete qui?"
Si tirano un occhiata tra loro, indecisi su chi dovesse prendere la parola per rispondermi.
"Abbiamo saputo che Kirishima è ancora in ospedale, per cui siamo venuti qua per vedere come sta" afferma l'uomo con la faccia da drogato e i capelli mori.
"Oh, emh... Niente di grave alla fine, è in coma... Da una settimana ormai..." spiego a testa bassa.
Cade il silenzio, l'unica cosa che sento sono i loro sguardi increduli addosso di me.
"C-come in coma?!" esclama con aria triste la donna dai capelli rosa.
Annuisco lentamente, ma mi arriva a un tratto una pacca sulla spalla.
"¡Tranquilo amigo! Si sveglierà! Mi da l'impressione di essere uno bello cazzuto e forte sai?" afferma fiero il moro mentre continua a colpirmi la spalla.
Si zittisce, però, appena il gigante gli tira una manata in testa.
"Ma! La vuoi smettere di importunarmi?!" sbraita verso l'uomo che l'ha colpito, ricevendo solo un'occhiataccia.
Ridacchio appena e torno a guardare la donna corvina, notando che al suo fianco si è messa quella viola.
"Ti va di cenare con noi?" mi chiede quest'ultima.
"SUSHI!" esclama subito il moro come se si fosse dimenticato di ciò appena successo.
La rosa si unisce al moro e subito iniziano a gridare per tutto il corridoio dell'ospedale, inseguiti dal gigante che li rimprovera.
Accetto l'invito e ci incamminiamo per il corridoio anche noi, ma qualcosa non va.
Giro il viso indietro, guardando verso la finestra della stanza di Kirishima.
Penso a ciò che potremmo fare quando si sveglierà, come sposarci, vivere insieme, scopare, adottare dei bambini...
Sulle mie labbra compare subito un sorriso, che sparisce dopo poco appena vedono ciò.
Dalla finestra intravedo la faccia di Kirishima e non è rilassata come prima.
Ha le sopracciglia agrottate, si vede che sta male.
Allarmato, corro verso la stanza per capire che stia succedendo, ma parte un allarme.
Sopra la porta della sua stanza e sul suo viso si illumina una lampada con una luce rossa, so già che vuol dire.
Con gli occhi pieni di lacrime, arrivo davanti alla stanza e cerco di entrare, ma vengo spostato subito di lato dagli infermieri.
Entro nel panico e mi guardo attorno spaventato, cominciando a vedere a fatica e sentire le voci ovattate.
C'è casino, ma ormai lo sento sempre più lontano a me.
Finché mi ritrovo avvolto nel buio.
***Spazio autrice***
Buongiorno bottiglie di vino<3
Capitolo 60 oggi, quindi mancano «solo» 14 capitoli alla conclusione della storia!
Come vi immaginate la fine?
Si sto cercando in tutti i modi di non parlare di questo capitolo per non venire fucilata ;u;
E nulla, corro a studiare che ho due interrogazioni e devo fare anche un tema pk i miei prof di architettura capiscono na sega.
Buona vita<3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top