⋇57⋇
BAKUGO POV
Sono passati due giorni dall'ultimo evento svolto, quindi oggi è martedì.
Ieri, però, sono successe delle cose abbastanza strane che ancora adesso non riesco a capire bene.
{Flash-back}
Io e Kirishima siamo seduti sul letto mentre parliamo tranquillamente.
Ma, a un tratto, sentiamo da fuori la porta delle voci che stanno chiaramente litigando, anche se tengono il tono basso.
Perciò ci avviciniamo alla porta ma, appena provo a poggiare l'orecchio su questa per sentire meglio, si sente un grande tonfo, come se qualcuno fosse stato sbattuto proprio sulla lastra di legno.
Tiro un'occhiata perplessa e leggermente spaventata al dom al mio fianco, anche lui è confuso e non capisce che stia succedendo.
Poco dopo, si riescono a sentire dei gemiti, ma non riesco a distinguere le voci.
Guardo ancora il rosso, in risposta si avvicina e si mette anche lui ad ascoltare.
A un tratto i versi finiscono e si sentono solo un paio di frasi e poi dei passi svelti.
Decido così di aprire leggermente la porta e sbirciare fuori, per vedere chi fosse stato.
Vediamo solo Atsuhiro che trascina con se, nella stanza affianco, un uomo dai capelli castani.
Chiude con forza la porta, facendo la sbattere, e poco dopo riprendono i gemiti, ma questa volta sono più forti.
Richiudo silenziosamente la porta e mi giro poi verso il rosso.
"Emh, buon per loro... Vuoi prendere spunto?" domando guardandolo negli occhi e avvicinandomi.
Mi arriva però un'occhiataccia e osserva per qualche secondo la porta.
"E se fosse stato costretto oppure rapito anche lui? Non l'ho mai visto quell'uomo qua"
Sbuffo disinteressato, mi metto in punta di piedi e gli abbraccio il collo.
"Ma cosa ti interessa! Ma lo senti? Non mi sembra per nulla contrario, avrebbe già chiesto aiuto senno"
"Va bene, hai ragione" si arrende e mi lascia un bacio sulla fronte.
Sorrido vittorioso e gli salto addosso, lui subito mi abbraccia per non farmi cadere a terra.
"Perciò non ti preoccupare e scopami come si deve finché siamo liberi, bastardo" ghigno prima di baciarlo voracemente.
{Fine flash-back}
Sono quasi le 12.30 e io e il rosso siamo accoccolati sul letto, aspettando pazienti il pranzo.
Appena scatta la mezza, il corvino col cappello entra nella stanza e poggia il vassoio con il cibo davanti a noi.
Lui si siede sulla sedia davanti al letto, nel mentre noi iniziamo a mangiare in silenzio.
Dopo qualche minuto composto di nostre occhiate verso il corvino e silenzio, l'uomo si preoccupa.
"Non avete voglia di parlare oggi? È successo qualcosa? Avete litigato?"
Non rispondiamo, ci limitiamo a tirargli un'altra occhiata e mangiare.
Ridacchio nel vederlo così preoccupato e faccio apparire un piccolo ghigno sulle mie labbra.
"Ti sei divertito ieri, non è vero?" sghignazzo prima che mi arrivi uno schiaffetto in testa da parte del rosso.
Il corvino arrossisce di colpo e mi guarda spaesato e perplesso.
"Che i-intendi dire?!"
"Intendo che ieri ci hai dato dentro con quel tipo. Non smetteva di url-ahio!" dico facendogli l'occhiolino, ma subito vengo interrotto da un altro colpo dal parte del rosso.
Gli tiro un'occhiataccia, ma tanto il suo intervento non frena la mia curiosità.
"Chi era quello?" domando guardando il corvino.
"Emh, il mio ex... No ecco, diciamo...l'uomo che mi piace"
Vedo gli occhi di Kirishima illuminarsi e subito lo guarda sorpreso.
"Avete fatto pace quindi?!"
Lo guardo storto e il corvino annuisce piano in risposta.
Dopo qualche secondo di silenzio, l'uomo si schiarisce la voce e gioca nervosamente con i propri guanti.
"C'è una cosa che v-vi dovrei dire..." afferma abbassando la voce.
Io e il rosso ci tiriamo un'occhiata e poi torniamo a concentrarci interessati sul corvino.
"C'è un motivo se è tornato, non è perché voleva fare pace" spiega a testa bassa.
"Ah no? E perché allora?" interviene il dom.
Sospira e nega, continuando a guardare il pavimento come se fosse fatto di qualche gemma preziosa.
"Lui è venuto qui per chiedermi di-"
La porta che sbatte con forza.
Ci giriamo di colpo verso questa, allarmati e spaventati su chi possa essere stato.
"Puttana, con me, muoviti" afferma Dabi mentre mi guarda dritto negli occhi con aria seria.
Mi avvicino al rosso e ricambio lo sguardo mentre tremo.
"Che cazzo vuoi da me?"
"Mi pare ovvio, scoparti. Muoviti prima che ti prendo e ti faccio qua davanti a loro" ribatte mentre incrocia le braccia al petto.
Digrigno i denti e stringo la manica della maglietta del rosso, lui cerca di calmarmi accarezzandomi la schiena ma non ottiene risultati.
"Se hai così tanta voglia fatti una sega e sta zitto"
Mi accorgo solo dopo di aver detto ciò ad alta voce e non nella mia mente.
Sono fottuto.
In tutti i sensi.
"Che minchia hai osato dire, razza di puttana succhia cazzi?!"
Si avvicina a noi con aria minacciosa, facendo subito scattare nel rosso un interruttore.
Quest'ultimo si alza di colpo dal letto e mi mette all'angolo, si mette poi davanti a me per proteggermi.
Nel mentre, entrano nella stanza degli uomini i giacca e cravatta, accerchiando la stanza.
Il corvino si mette davanti a Kirishima e lo scruta malissimo, con sguardo di sfida.
"Levati o fra poco il colore dei tuoi capelli si confonderà con quello del tuo sangue" lo minaccia serio.
Il dom non si smuove da davanti a me e resta in silenzio a guardarlo.
"L'hai voluto tu"
Dabi mette la mano all'interno della sua lunga giacca nera e ne estrae una pistola, puntandola subito verso il rosso.
Quest'ultimo sussulta leggermente mentre io stringo spaventato la sua maglietta.
"Ma che cazzo stai facendo?! Abbassa qualla pistola, coglione!"
Giro il viso verso la porta e ci trovo Shigaraki con il fiatone, dietro di lui c'è Atsuhiro che probabilmente era uscito per chiamarlo.
L'azzurrino si avvicina al corvino e gli abbassa il braccio con la pistola, guardandolo con una faccia incazzata.
"Sei deficiente?! Ci servono questi due! Se li uccidi non potremo più mandarli sul palco! Niente eventi vuol dire niente soldi, niente soldi vuol dire niente droga e armi per te, scemo!" sbraita mentre gli stringe il braccio.
Dabi grugnisce contrario e seccato, rimettendo al suo posto l'arma.
"Io volevo solo scopare la puttana, è colpa sua se è successo questo"
"Lascialo stare, troverai qualcun'altro per le tue voglie del cazzo" ribatte disinteressato Shigaraki.
La risposta però non piace al corvino e subito torna a prendere la pistola, puntandola verso l'azzurrino.
"Tomura, ormai dovresti saperlo... Se voglio una cosa me la prendo, fine"
Detto questo gira la testa verso di noi e si avvicina, poggiando dritto sulla fronte del rosso la canna della pistola.
"Dammi la puttana o ti faccio un buco in fronte"
"Mai" risponde serio Kirishima.
Il corvino ghigna ed estrae dalla tasca un proiettile, caricandolo nell'arma mentre guarda il dom con aria da psicopatico.
"A-aspetta!"
Tutti mi guardano mentre esco lentamente da dietro il rosso e mi avvicino a Dabi.
"Che cosa stai facendo?!" esclana Kirishima guardandomi allarmato.
"Ti salvo il culo, coglione" ribatto orgoglioso.
Mi metto davanti al corvino, ma subito il coraggio che avevo accumulato si volatilizza.
"V-vengo con te"
Lui ridacchia e si volta verso Shigaraki con sguardo fiero e vittorioso.
"Visto? È così che si fa. Ti verranno sempre contro senno"
Appena finisce la frase, gli arriva dritto sullo zigomo un pugno che gli fa cadere di mano la pistola.
Kirishima, dopo aver tirato un'occhiata alle sue nocche leggermente sanguinanti, afferra quest'ultima e la punta verso a Dabi.
Torno di corsa ad attaccarmi al dom come una ragazzina, nel mentre l'azzurrino se la ride.
"«È così che si fa»? A farsi mettere i piedi in testa da due ostaggi intendevi?"
Il corvino si passa la mano sullo zigomo e guarda con occhi di fuoco il rosso.
"Puntate!" grida indicandonci.
Subito, gli uomini in giacca e cravatta presenti, afferrano le loro armi e le puntano contro noi due.
"Non osate sparare!" ribatte l'azzurrino negando.
Dabi, con ormai la sanità mentale fuori come un balcone, lo guarda male e digrigna i denti.
"Sparate!"
"Non sparate!"
"Sparate!"
"Non sparate!"
Continuano così, finché il corvino si avvicina minaccioso verso l'azzurrino e lo afferra per il colletto della camicia.
"Non puoi ordinarmi cosa fare! Stai zitto cazzo!" gli sbraita in faccia senza ricevere alcuna reazione.
Lo strattona quindi a terra e ruba la pistola a uno degli omoni, tornando a puntarla verso Kirishima.
E spara.
"SEI SORDO?! CI SERVE CAZZO!" grida a pieni polmoni l'azzurrino dopo aver tirato un cazzotto contro il suo petto.
Gli uomini in giacca stanno fermi immobili a guardarsi attorno, non sapendo che fare e da chi prendere gli ordini.
Io ignoro tutto e mi concentro solo sulla figura del rosso inginocchiata a terra.
Mi abbasso alla sua altezza e vedo che è stato colpito sulla spalla sinistra, così, nel più totale panico, cerco di fermare il sangue con la mia stessa maglietta.
Il rosso alza appena la testa e guarda con sguardo assassino ma dolorante Dabi.
Alza tremolante il braccio e punta la pistola verso quest'ultimo, sfruttando il fatto che è concentrato a litigare con Shigaraki.
Subito, però, lo fermo e nego con gli occhi leggermente lucidi dalle lacrime.
"N-non puoi farlo! Finirai in c-carcere e io non voglio questo!" esclamo mentre lo abbraccio triste e preoccupato.
Lui mi guarda solamente negli occhi e mi sorride, incapace per il troppo dolore di parlare.
"Polizia! Fermi tutti e mani in alto!"
***Spazio autrice***
Buongiorno caramelle<3
Oggi capitolo bello movimentato, approvato?
Fra tipo 2-3 capitoli si conclude quest'arco narrativo e inizierà quello conclusivo della storia!
Vi spoilero già che la prossima storia che uscirà l'ho finita di scrivere proprio ieri :)
E niente, muoio pk ho verifica di storia e, anche se so qualcosa, andrò di sicuro di merda pk sì.
Buona vita<3
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