YAOYOROZU POV

Sento la sveglia suonare e, stanca morta, la spengo con la mano.

Resto ancora distesa a rilassarmi, ma a un tratto mi metto seduta e mi guardo in giro, cercandola disperata.

Pochi secondi dopo, però, entra nella camera proprio l'interessa.

Kyoka tiene tra le mani un piccolo vassoio di legno con sopra due tazze, la mia scatolina con tutti gli aromi di the, un piatto con dei biscotti e una ciotola di cereali.

Le sorrido e subito allargo le braccia, lei appoggia il vassoio sul comodino e mi salta addosso abbracciandomi.

La faccio sedere sulla mie gambe e, mentre le accarezzo la schiena, le lascio qualche bacio sul collo.

Faccio scendere la mano fino all'interno coscia, dove inizio a farle i grattini.

Lei, però, cerca di spostarsi e mi dice che devo mangiare.

"Ho il miglior piatto proprio davanti a me, perché non lo posso mangiare?" domando al suo orecchio prima di darle una strizzata al sedere.

Arrossisce di colpo e abbassa la testa imbarazzata.

"N-no! Io intendevo la colazione, scemotta..."

La guardo male e continuo imperterrita nel cercare di mettere la mano all'interno dei suoi pantaloni.

"In r-realtà saremmo già i-in ritardo, comandante..." afferma indicando l'orologio sul mio comodino.

Mando mentalmente a quel paese l'ora e guardo dritta negli occhi la sub tra le mie braccia.

"Tesoro, lo sai che mi fai eccitare quando mi chiami così. Se l'hai usato allora hai voglia anche te?~" domando mentre le accarezzo il labbro inferiore con il pollice.

Lei però guarda ancora l'orologio e mi minaccia di non darmela più per l'intero mese se non avessi mangiato e mi fossi preparata.

Bene, sappiate che non ho mai avuto così tanta voglia di andare a lavorare.

Dopo aver mangiato, essermi vestita e aver cercato di nuovo di stuprare la viola, usciamo di casa.

So che sembra strano che una come me, seria e diligente a lavoro, cerchi in tutti i modi di farsi la propria moglie.

Non sono una a cui interessa molto il sesso in una relazione, anzi è l'ultima cosa a cui penso.

Capita che ci siano giornate dove una delle due sia estremamente vogliosa, principalmente capita quando non lo facciamo da un pezzo.

Proprio come ora che siamo in astinenza da due mesi per colpa del caso di Kirishima e Bakugo.

Dannato lavoro.

Tornando a noi, dopo un viaggio in macchina composto da occhiatacce della viola e miei tentativi di stupro, arriviamo in caserma.

Andiamo nella stanza delle investigazioni e, per mia grande gioia e sua grande sciagura, non c'è ancora nessuno.

Perciò ghigno e afferro alla sprovvista la sub, facendola stendere sul tavolo.

Le allargo le gambe e mi metto in mezzo ad esse, spingendo il bacino contro il suo e stringendole la mano.

"Cos'hai o-oggi? Gli ormoni a palla?" domanda lei con voce timida e affannata.
"Sono in astinenza, mogliettina. E poi con la divisa sei estremamente sexy"

Lei non ribatte e fa semplicemente unire le nostre labbra, mentre mi stringe forte la mano.

Ma poco dopo veniamo malamente interrotte dalla porta che si apre.

Mi stacco controvoglia e alzo lo sguardo per vedere chi fosse, trovando Sero con gli occhi e la bocca altamente spalancati.

"Io n-non ho visto nada!" esclama imbarazzato mentre ci da le spalle.

Sospiro e roteo gli occhi verso l'alto, mi sposto e aiuto la viola, rossa di vergogna, a scendere dal tavolo.

Ci sediamo tutti e tre e, mentre aspettiamo il resto della squadra, ci mettiamo a riordinare varie carte e fascicoli con la testimonianza di Kosei.

Con molta calma, arrivano tutti, più ovviamente Midoriya e Kaminari, e prendono il loro posto.

"Buongiorno, ragazzi. Oggi è un giorno importante perché ho preso una decisione molto rischiosa ma di assoluta necessità"

Tutti mi guardano preoccupati e curiosi, incitandomi così a proseguire.

"Da domani si partirà per una missione sotto copertura"

Ricevo sguardi spaventati e incerti, anche uno euforico da parte del moro.

"¡Pero que genial! È sempre stato il mio sogno fare l'agente sotto copertura. Perciò mi offro come volontario!" esclama quest'ultimo estremamente esaltato.

Purtroppo mi tocca fermare il suo entusiasmo sul nascere, tornando a fare la seria.

"No no, Sero. Questa è una missione molto pericolosa, abbiamo a che fare con un'organizzazione che fa giri di droga e stupri. Per questo ho deciso che...nessuno di voi andrà"

Il moro si lamenta in spagnolo, ma di nuovo intervengo.

"Non si discute. Gli infiltrati saranno due, uno sarà Kosei Tsuburaba. Era da un po' che avevo pensato a questa infiltrazione e, siccome Kosei conosce bene l'ambiente, ho parlato con lui e si è offerto di partecipare"

Faccio un'attimo una pausa, mettendomi a guardare le mie mani che cominciano a sudare.

"Il secondo infiltrato...sarò io"

Cala il silenzio.

Tutti mi fissano con facce che ognuna mostra emozioni diverse.

Non faccio in tempo a parlare, però, che sento la mia mano che viene stretta da un'altra e subito Kyoka mi si attacca addosso.

"N-non puoi andare t-te! E se t-ti succedesse qualcosa?!" esclama la viola piangendo.

La guardo e sospiro tristemente.

"Lo so che è una missione molto rischiosa, per questo non voglio mandare nessuno di voi. So che ve la cavereste egregiamente perché siete scaltri, intelligenti e coraggiosi. Ma non riuscirei più ad andare avanti con la mia vita da comandate dopo aver saputo che qualcuno della mia squadra si è fatto male, se non morto per una missione... Perciò andrò io"

La viola mi guarda perplessa e subito la tristezza si tramuta in rabbia.

"Idiota, è la stessa cosa! Quello che potrebbe capitare a noi potrebbe capitare a te! Non voglio vederti in ospedale o peggio!"

Le gambe le cedono e cade in ginocchio a terra, riprende a piangere e subito la donna dai capelli rosa le corre incontro per confortarla.

Scendo dalla sedia e mi abbasso all'altezza della viola, afferrandole il viso con le mani.

"Non ti preoccupare, andrà tutto bene. Se le cose inizieranno ad andare male, abbandoneremo subito la missione, okay?" dico sottovoce mentre le asciugo le lacrime.

Non ancora troppo sicura, annuisce e mi lascia un bacio sulle labbra.

L'aiuto a rialzarsi e, sia lei che la rosa, tornano a sedersi.

"Il piano è semplice: io e Kosei ci infiltreremo nel quartier generale con false identità di fuggitivo e nuova recluta. Seguiremo i loro ordini, così da non averceli contro. Dobbiamo continuare così finché Kosei non troverà un suo vecchio collega che ci aiuterà. Da lì progetteremo un nuovo piano" spiego mentre accarezzo da sotto il tavolo la coscia della viola.

Mentre dico ciò, tutti mi ascoltano attenti, noto anche che il verde si è messo ad appuntare tutto quello che dico.

"Voi vedrete tutta la situazione perché io e Kosei indosseremo delle videocamere in miniatura. I video verrano trasmetti in diretta nei computer della caserma. Tutto chiaro?"

La squadra annuisce in silenzio così ordino a Sero di andare a prendere Kosei e portalo qua.

Poco dopo, il moro torna con il castano appresso e lo libera dalle manette.

"Kosei, potresti spiegare gli ultimi dettagli del piano? Quelli di cui ti avevo parlato l'ultima volta"

L'uomo annuisce e inizia a parlare.

"Tutto inizierà domani mattina alle sei e ci saranno due turni di guardi per le telecamere nel bosco: il gruppo di giorno e quello della notte. Quest'ultimo finisce alle sette, quindi saranno stanchi e non ci noteranno molto. Ci sono tanti altri particolari, ma li ho già spiegati al vostro comandante e, visto che non starete sul campo, non c'è bisogno che ve li dica"

Di nuovo tutti annuiscono e io e il castano ci tiriamo un'occhiata.

"Bene, allora siamo pronti. Andate pure a riposarvi, dovete essere carichi per domani"

***Spazio autrice***
Buongiorno formichine<3

Altro capitolo pubblicato tardi... E no anche sta volta non me lo sono dimenticata!

Avevo il prof assente quindi mi hanno fatto entrare più tardi e io ne ho approfittato per dormire (sì avrei potuto fare dei compiti, ma io mi metto a dormire)

Parlando del capitolo... MOMOJIROU A PROFUSIONE!

Sentite amo un po' troppo sta ship e mo ve la sorbite.

E niente, spero abbiate apprezzato questo capitolo e ci si vede domani con uno smut kiribaku, ma uno di quelli belli ;)
Buona vita<3