⋇46⋇
KIRISHIMA POV
"È ora di cambiare casetta~" dice solamente l'azzurrino con un sorriso pazzo sulle labbra.
Tiro un'occhiata perplessa al biondo tra le mie braccia, ma non faccio in tempo a dirgli nulla perché ci portano fuori dall'edificio.
Stringo forte a me il sub e ci portano davanti a un furgoncino bianco e mal ridotto.
"Muovetevi" dice con tono secco Dabi spingendomi verso questo.
Un uomo in giacca e cravatta apre le porte sul retro del furgoncino e mi fa salire.
Mi siedo tristemente a terra e stringo più forte che posso a me il biondo.
Salgono anche un paio di uomini con noi, armati con pistola e un semplice fucile da caccia.
Sospiro e, dopo poco, il guidatore mette in moto e parte verso la destinazione.
Katsuki, nel mentre, si è addormentato e mi lascia proseguire il viaggio in solitudine.
Poco più tardi, che in realtà mi è sembrata un'eternità, il veicolo si ferma.
I due omoni armati si alzano e vanno ad aprire le porte, ordinandomi poi di scendere.
Eseguo e subito mi guardo attorno spaesato.
Città, non siamo molto lontani da casa allora.
È tutto cupo però e sembra proprio che siamo in una delle zone peggiori del Giappone.
L'azzurrino, che ora indossa un lungo giaccone nero e un cappello nero, mi fa cenno di seguirlo.
Non posso fare altro se non così e noto che il corvino si è messo dietro di me e gli omoni ai miei lati.
Camminiamo per un po', finché raggiungiamo una piazza.
Non c'è dubbio, è una zona malfamata
Sarebbe un rischio enorme portarci in giro quando ormai tutta la nostra città sa della nostra sparizione
Qui almeno a nessuno frega di nessuno, si pensa solo ai soldi
Guardo per quel che riesco la piazza, visto che ho gli uomini che mi coprono la visuale, e noto che c'è allestito un mercato.
Spero solo non sia un mercato nero
A un tratto sento il biondo sussultare e si stacca un attimo dal mio corpo per porgere il braccio verso qualcosa.
Giro lo sguardo dove sta guardando e noto una bancarella con del cibo tipico giapponese.
Metto la mano in tasca per cercare il portafoglio, ma mi blocco.
"Oi, puffo. Dov'è il mio portafoglio? I miei soldi?" domando irritato all'azzurrino.
Quest'ultimo si blocca e gira lentamente la testa verso di me, guardandomi estremamente male ma anche sorpreso.
Noto subito gli uomini al mio fianco mettere le mani dentro i loro cappotti, probabilmente hanno là dentro le armi.
Lui però fa un gesto con la mano e loro si bloccano subito.
"Che cazzo vuoi te?"
Indico con un cenno del capo la bancarella di cibo addocchiata dal biondo e annuisce.
"Ooh, ma certo. Dabi, i loro oggetti personali" ordina al corvino prima di rigirarsi.
Questo si mette le mani in tasca e, dopo aver frugato un po', tira fuori i nostri portafogli.
Il biondo li prende al posto mio e subito va ad aprire il suo, guardando l'interno imbronciato.
"Bastardi, qui ci sono metà dei soldi che c'erano prima!" afferma a denti stretti.
Il corvino si avvicina e si mette a uno sputo dal viso del biondo, troppo vicino per i miei gusti.
"Sono gli interessi, tesoro" ridacchia dopo avergli fatto l'occhiolino.
Torna a mettersi dietro di me, ovviamente beccandosi prima una mia occhiataccia.
"Gne gne. Stuprarci non è già un interesse?" sussurra offeso mentre si aggrappa addosso a me.
Otteniamo per fortuna qualcosa di decente da mangiare e ci danno anche il permesso di comprare qualche vestito.
Riprendiamo il nostro cammino, arrivando così a un piccolo palazzetto che sembra abbandonato.
Ci fanno entrare in questo e sembra che l'interno sia più decente dell'esterno.
L'azzurrino ci porta subito in una stanza e ci dice che questa sarà la nostra camera dove dormire.
Non è nulla di speciale, il pavimento è di legno e le pareti hanno una carta da parati bianca con dei fiori, il letto è molto semplice e c'è solo una cassettiera di legno scuro con una lampada sopra.
Ma è pur sempre una camera da letto e non una cantina.
Infatti, il biondo mi guarda scioccato e io non posso fare se non lo stesso.
"Su, dov'è la fregatura?" domanda all'uomo che sta ridacchiando in modo inquietante.
"Nessuna, miei cari. Perché dovete pensare sempre al peggio? I giovani di oggi sono tutti pessimisti. Voi sistematevi e mettetevi comodi"
Detto ciò, l'azzurrino ci saluta e ci chiude dentro la stanza, come se nulla fosse successo.
Sospiro e appoggio delicatamente il biondo sul letto, baciandolo dolcemente sulle labbra.
Continuiamo a scambiarci piccoli baci mentre ci sorridiamo a vicenda e ci perdiamo negli occhi dell'altro.
Appoggio la fronte sulla sua e gli sfodero il mio miglior sorriso.
"Ti amo tanto, Katsuki. Ti prometto che scapperemo da questo inferno"
Lui annuisce felicemente in risposta e mi bacia ancora.
"Ti amo tanto anche io, Eijiro"
Esplodo internamente nel sentirlo pronunciare il mio nome e gli salto poi addosso.
Lo faccio stendere sul letto e mi metto al suo fianco, accarezzandogli la testa e la schiena.
Finiamo per addormentarci così, ma il nostro pisolino ha vita breve.
Infatti veniamo svegliati qualche ora dopo per colpa della porta della camera che sbatte.
Sussulto e subito mi metto davanti al biondo, così da cercare di proteggerlo visto che lo noto spaventato.
"Scusate, il vento qua fa brutti scherzi" afferma lo stesso uomo che ci aveva liberato e portato dei vestiti nuovi.
Atsuhiro Sako mi sembra si chiamasse.
Ha lo stesso completo con gillet, cappello e bastone bianco.
Il corvino richiude la porta, che sbatte di nuovo, e, dopo aver appoggiato sulla cassettiera un vassoio, va poi a chiudere con un lucchetto l'unica finestrella presente.
Sposto lo sguardo sul vassoio e vedo che sopra ci sono due piatti con del ramen fumante.
"È la vostra cena" afferma passandoci i piatti.
Li afferro un po' scettico e ne porgo uno poi al biondo.
"Sono il vostro nuovo «tutor» siccome Jin è un incapace"
Io e il sub annuiamo e iniziano subito a mangiare, non dopo averlo ringraziato ovviamente.
Nel frattempo, il corvino si è seduto ai piedi del letto e ci fissa.
Osservo il volto dell'uomo e noto che ha un'espressione abbastanza triste, perciò me ne sto zitto.
Ma ovviamente il biondo deve sempre parlare e creare danni.
"Perché cazzo sei gentile con noi? Cosa stai tramando?" domanda sgarbatamente mentre lo guarda con fare sospetto.
Sospiro e mi batto il palmo della mano in faccia, sentendo poi una leggera risata uscire dall'uomo.
"Niente, assolutamente niente. Sono solo stanco di questo lavoro e, da quando la persona che amo non mi vuole più vedere, la mia vita ha smesso di avere un senso" afferma lui mentre giocherella con i guanti.
Vedo che Katsuki si è incuriosito ma, appena apre le labbra per parlare nuovamente, gli butto in bocca un pezzo di carne.
Il biondo si gira verso di me e mi guarda estremamente offeso e imbronciato.
"Fome osi, lufido peffente"
Sia io che l'uomo ridacchiamo e, mentre a ciò, gli afferro il mento con due dita.
"Scusa? Che hai detto? Non credo di aver capito bene, amore" dico mentre lo guardo fisso negli occhi.
Arrossisce e, dopo aver poggiato le due ciotole di cibo, mi salta addosso mentre mi da tanti pugnetti sul petto.
Ciò però dura poco visto che a un tratto si blocca gemendo dolorante e tornando poi zitto a sedersi.
"Ti sei fatto male?" chiedo preoccupato mentre gli accarezzo la testa.
"Offio che fi, defifente"
Capisco subito dove proviene il dolore e lo abbraccio forte a me mentre sospiro.
"Approposito di quello" inizia a dire l'uomo frugando nelle tasche "vi ho portato una cosetta"
Tira fuori dalla tasca del gilet un tubetto che deduco sia una crema.
"È una crema per irritazioni e altri problemi intimi, l'ho appena comprata per il biondo. Vi tornerà utile non solo per ora, ma anche per le prossime serate. Non dite che ve l'ho presa, miraccomando"
Detto ciò mi lancia il tubetto e lo afferro al volo, lo passo poi al sub che si mette tranquillo ad analizzarlo.
"Un'altra cosa. Vi hanno spostato qua non solo per evitare danni con la polizia, ma perché in questo quartiere si terreno delle serate e voi sarete le attrazioni principali. Non so bene cosa vi faranno, perciò state attenti"
Io e il biondo ci tiriamo un'occhiata scioccata e noto che lui sta tremando appena.
"Perché ci stai dicendo tutte queste cose?" domanda Katsuki molto sospetto.
L'uomo sospira e porta la mano sulla visiera del cappello, tirandoselo appena in avanti.
"Te l'ho detto, non ne voglio più sapere di questo posto e sinceramente preferirei morire che sapere che la persona che amo mi detesta. Io ho un cuore a differenza di quei pazzoidi"
Si alza, prende il nostro vassoio con i piatti e, dopo averci salutato, se ne va.
"Secondo te sta dicendo la verità?" domanda il biondo dopo qualche secondo di silenzio.
"Non lo so, ma penso che per ora possiamo fidarci solo di lui"
Annuisce e poi si gira a guardarmi.
"Che facciamo?"
Tiro uno sguardo al tubetto di crema e ghigno mentre ridacchio.
"Amoreee~, apri le gambucce che diamo una sistemata a questo povero culetto dolorante~" dico mettendomi sopra di lui mentre gli tolgo i pantaloni.
Mi guarda estremamente male e ovviamente ricevo una sberla in testa.
"Levati, t-testa di cazzo! F-faccio da solo!"
Non gli lascio dire altro perché lo giro a pancia in giù e gli tengo ferme le mani per i polsi.
"Shh shh, micetto. Vedi di fare il bravo o queste dita te le ritrovi anche dentro"
Lui subito si zittisce e mi lascia fare, appena finisco lo rivesto e ci mettiamo poi a dormire, stanchi anche di questa giornata.
***Spazio autrice***
Buongiorno ornitorinchi<3
Oggi è il compleanno di Kiri! Il nostro sassolino si fa più vecchio^^
Cmq, oggi capitolo decisamente troppo lungo per i miei gusti di maniaca del perfezionismo, ma so che voi apprezzate perciò tiè.
E boh, sti spazi autrice peggiorano da un capitolo all'altro mado.
Me ne vado che ho da fare due tavole di architettura e sono presa tipo ma tanto di merda.
Buona vita<3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top