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KAMINARI POV
Sento la testa pesante e il mio cuore batte lento.
Provo ad aprire gli occhi, ma vedo solo del bianco che comincia a tremare.
Forse è una luce?
Il Paradiso?
Sono morto?!
Cerco di non prestare attenzione al mal di testa e di concentrarmi sulla distesa bianca che sto guardando.
Finalmente tutto smette di tremare e capisco che ciò che sto fissando è un soffitto bianco con una lampada accesa.
Dove sono?
Alzo un minimo la testa per guardarmi attorno.
Dei lettini con lenzuola azzurre, delle sedie di plastica, macchinari strani vicino ai letti.
Ospedale, non c'è dubbio.
Torno a poggiare la testa sul cuscino e sospiro stanco e scocciato.
Sento a un tratto la porta aprirsi e rinchiudersi subito dopo.
"Ben svegliato, dormiglione"
Giro il volto di lato, verso la porta, e trovo appoggiata a questa Shinso.
"Perché cazzo sono in ospedale?" domando a voce bassa per colpa della gola in fiamme.
"Non ricordi cosa è successo?"
Appena dice quello, nella mia mente si sparano a raffica dei flash: prima la macchina, poi la polizia e infine il ponte.
"Come mi hai trovato?"
Lui risponde che avevo la posizione del telefono attivata e quindi mi è riuscito a rintracciare.
"Mi vuoi portare in psichiatria o addirittura in manicomio, vero?" domando con tono triste mentre mi giro di lato nel lettino, così da dargli le spalle.
Il viola sospira e dice un «ti ho portato solo perché eri svenuto».
Mugolo in risposta, ma ciò non soddisfa il dom.
Sento dei passi, si sta avvicinando, finché percepisco che si siede ai piedi del letto.
"L'hai fatto per lui?"
Sgrano gli occhi e deglutisco a vuoto, nel mentre sento che delle lacrime hanno ricominciato a bagnarmi le guance.
Lui sospira e mi prende in braccio mentre mi stringe a se, ho ricominciato a piangere.
Sento la sua mano iniziare ad accarezzarmi la schiena e questo mi fa ritrovare subito un minimo di calma.
"Io lo ah-amavo... Anzi, lo amo ancora...t-troppo..." dico solo con la voce rotta dai singhiozzi.
Il viola rimane in silenzio, mi accarezza la testa che ho appoggiato sulla sua spalla.
"Però devi riuscire ad andare avanti, non puoi rimanere bloccato nel passato"
Mi capacito solo ad annuire a questa frase, dalla mia bocca non riescono più a uscire parole.
"Ti aiuterò io"
Mi allontano di scatto e lo guardo estremamente incredulo, con un enorme sorriso sulle labbra però.
"D-davvero?!"
Annuisce lentamente e subito mi lancio addosso a lui, abbracciandolo felice come una Pasqua e ringraziandolo.
Si scosta appena e mi fissa negli occhi con uno sguardo mai visto in lui.
E mi bacia.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal calore emanato dal suo corpo e da quello delle sue labbra morbide e umide.
Mi stringe a se, ma quel breve momento romantico viene malamente interrotto dalla porta che si apre.
"OH-ODDIO S-S-SCUSATE! NON VOLEVO D-DAVVERO...VADO VIA! V-VI ASPETTO QUA F-FUORI!" esclama imbarazzatissimo il verde mentre scappa fuori dopo essere diventato una fragola gigante.
Appena la porta si richiude, scoppio a ridere nel vedere la faccia infastidita e offesa di Shinso.
Smette di guardare la porta e fa cessare la mia risata baciandomi ancora e ancora.
{Skip time}
Dopo aver firmato le carte per dimettermi dall'ospedale, mi vesto con degli abiti che mi ha portato il viola e usciamo dalla stanza.
Appena metto piede fuori, vedo che nelle sedute della sala d'attesa c'è tutta la squadra di polizia.
Quando si accorgono della mia presenta, si alzano e si avvicinano con passo lento e timoroso.
La corvina si ferma davanti a me e, con la testa bassa e mentre gioca nervosamente con le sue unghie dipinte di rosso, sospira triste.
"E-emh... In nome di tutta la squadra, ti chiedo scusa. Mi dispiace di averti messo tutta questa pressione, non volevo farti fare una cosa che non ti sentivi... Questo non è ciò che fa una vera squadra di polizia... Perciò ti prego, accetta queste scuse. Ti prometto che non ti disturberemo più né contat-"
"Vi aiuterò" interrompo con tono secco.
Lei alza la testa e mi guarda negli occhi mentre fa intrecciate le dita delle sue mani come se stesse pregando.
"A una condizione"
Annuisce e indietreggia di un passo, avvicinandosi così alla ragazza dal caschetto viola.
"Non mi spingerò più del flirt con quell'uomo, chiaro?"
Tutti mi guardano felici e, sul volto della donna, compare un enorme e smagliante sorriso.
Lei mi porge la mano e mi guarda con sguardo allegro e solare, sembra impossibile che fino un'attimo fa era disperata.
"Allora benvenuto nelle indagini, Kaminari Denki"
Le sorrido leggermente e le stringo la mano chiara, nel mentre sento dietro di me Shinso che mi stringe la vita.
{Skip time}
È la mattina seguente e Shinso mi sta accompagnando a tutta velocità alla stazione di polizia.
Perché a tutta velocità?
Perché sono leggermente, leggermente eh, in ritardo.
Solo di quaranta minuti.
Perciò appena arriva nel parcheggio della caserma, mi precipito fuori dalla macchina e corro all'interno dell'edificio.
Raggiungo la stanza delle indagini e, dopo aver salutato tutti con un leggero inchino, anche per scusarmi del ritardo, mi siedo sulla sedia che hanno aggiunto di fianco al verde.
La corvina, seduta a capo tavola, si schiarisce la voce e fa il punto della situazione, spiegando le varie informazioni che abbiamo e ripetendo il mio incarico.
"Ovviamente, Kaminari, non ti lasceremo entrare così nella cella. Ci saranno delle precauzioni. Indosserai infatti un microfono nascosto così tutta la conversazione sarà registrata e noi potremmo intervenire in caso" spiega lei con tono serio e professionale.
Fa un cenno alla viola e lei si alza, si avvicina a me e mi porge il piccolo microfono citato.
Lo afferro e lo posiziono subito dove la viola mi ha indicato, ovvero sul colletto della mia camicia.
"Cerca di stare il più vicino possibile all'uomo, così che riusciamo a sentire chiaro e tondo ciò che dice"
Annuisco e, dopo un'altro cenno della corvina, il moro si alza e si avvicina.
Mi fa alzare e mi dice di seguirlo.
Non ribatto e lo seguo come un cagnolino randagio.
Dopo vari corridoi, il moro mi porta nella zona delle celle dove vengono messi i presunti criminali da mandare poi in carcere.
Si ferma davanti a una e, dopo aver aperto la porta di ferro, mi fa entrare.
"Buena suerte, amigo" dice serio prima di chiudermi dentro con l'uomo castano.
***Spazio autrice***
Buongiorno panini al prosciutto<3
Oggi capitolo con un sacco sacchissimo di shinkami!
Cmq, curiosi di vedere il dialogo tra Kami e quest'uomo misterioso, o volete forse tornare dalla kiribaku?
Hehe scelta difficile uwu
E niente, con un sonno della Madonna e la pancia che mi sta lentamente ammazzando dal male vi auguro che abbiate apprezzato il capitolo! ^^
Ci si vede al prossimooo!
Buona vita<3
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