⋇34⋇
KIRISHIMA POV
Stringo forte a me il meraviglioso sub biondo tra le mie braccia e continuo a fargli i grattini sulla testa.
Lui comincia ad emettere dei mugolii che sembrano quasi le fusa di un gattino.
"Hey, Bakugo" lo richiamo guardandolo.
Alza appena la testa e poggia il mento sul mio petto, aspettando che parli.
"Che ne dici se domani usciamo e magari ceniamo fuori? Un appuntamento tipo"
Il biondo arrossisce e mi guarda con un'espressione di stupore.
Dopo qualche secondo, si riprende e annuisce in assenso.
"Su è meglio che ti riporti a casa, ci vediamo domani a lavoro okay?" dico un po' malinconico.
"Va bene, però stiamo ancora cinque minuti così, ti prego"
Ma come faccio a dire di no a un esserino così carino e coccoloso?
Annuisco e gli lascio un bacio sulle labbra prima di riprendere con le coccole.
{Skip time}
È la mattina seguente e sto aspettando all'entrata dell'azienda il biondo.
Mi guardo attorno e continuo a buttare l'occhio sull'orologio al mio polso, come se facendo così il tempo scorresse più velocemente.
A un tratto, sento la porta aprirsi e vedo la mia chioma bionda e spettinata preferita.
Mi alzo di scatto dal divanetto dove ero seduto e gli corro praticamente in contro a braccia aperte.
"Buongiorno, Bakugo!" esclamo con un sorriso enorme sulle labbra.
Vedo che anche gli angoli della sua bocca si curvano leggermente in su in un piccolo abbozzo di sorriso.
Gli abbraccio la vita e gli lascio un delicato bacio sulle labbra per salutarlo.
Il leggero chiaccherio mattutino dei colleghi che si sentiva, si trasforma subito in un silenzio tombale.
Bakugo si immobilizza, però vedo il piccolo sorriso trasformarsi in una pura espressione di felicità.
"Vado nel mio ufficio, ti ho già lasciato nel tuo delle carte da compilare" affermo accarezzandogli i fianchi da sopra gli abiti.
Annuisce e, mentre io vado verso l'ascensore, lui va a prendersi un caffè.
Dopo aver fatto i mille mila piani, le porte si aprono e cammino lungo il corridoio.
Poggio la mano sulla maniglia del mio ufficio e, dopo averla abbassata, entro nella stanza.
Sgrano gli occhi appena trovo Denki seduto sulla mia scrivania con una faccia molto incazzata.
Chiudo però la porta e lo ignoro, andando a sedermi sulla sedia girevole in silenzio.
Inizio a lavorare, ma penso che tutti non riescano a fare qualcosa quando qualcuno ti guarda fisso e soprattutto con uno sguardo scazzato.
Sospiro e, dopo aver rischiato di stropicciare delle carte importanti per il nervoso, alzo lo sguardo sui suoi occhi.
"Cosa ci fai qui?"
Fa uscire una risatina psicopatica e, subito dopo, torna serio.
"Dobbiamo parlare del contratto" afferma picchiettando le dita sulla lastra di legno.
Annuisco e il biondino inizia subito a dire frasi senza senso, alzando sempre più la voce come per far sembrare avessero un minimo di logica.
Lo guardo confuso e scuoto la testa.
"Aspetta, aspetta! Calmati un secondo"
Ottengo però il risultato opposto, infatti mi fulmina con lo sguardo e sbatte con forza le mani sulla scrivania.
"Col cazzo che mi calmo!"
Ma proprio in quel momento, bussano alla porta.
Il biondino si zittisce all'istante e volta la testa verso la direzione del suono, nel mentre io dico «avanti».
E ovviamente entra l'ultima persona che sarebbe dovuta entrare in questa stanza.
Ovvero Bakugo Katsuki.
Stringe al petto le carte che gli avevo dato da compilare e guarda me e il biondino perplesso.
Vedo Denki incazzarsi a morte e inizia a sbraitargli contro.
"Che cazzo vuoi te ora?! Va via immediatamente! È una questione privata!"
Bakugo comincia ad alterarsi e, quel poco di pazienza che ha, sparisce in un batter d'occhio.
"Ma sta zitto, coglione! Non eseguo mica gli ordini di un altro sub!" ribatte guardandolo male.
In meno di un secondo, i due biondi cominciano a litigare e ovviamente tocca a me interrompere questo pietoso teatrino.
"Silenzio! Adesso vi sedete e state zitti finché non vi do io il permesso di parlare, chiaro?" ordino guardando severo entrambi.
Si siedono immediatamente sulle due sedie davanti alla mia scrivania e restano muti come se avessero l'acqua in bocca.
"Bene. Ora, Denki, visto che dici sempre che devo dirti tutto ciò che faccio e parlo con Bakugo, non vedo problemi perché anche tu possa fare lo stesso ora. Su forza, dimmi ciò che mi devi dire"
Appena dico questo, vedo il biondino arrossire leggermente per l'imbarazzo e tirare un'occhiata storta al ragazzo al suo fianco.
Sospira e, dopo qualche secondo di esitazione, prende parola.
"Non hai rispettato il contratto. Cazzo, manca pochissimo alla fine e te fai di testa tua! Ma perché?! Sai cosa significa questo?! Che non hai un cazzo di rispetto per mio e tuo padre! Aspetto i soldi!" mi sbraita addosso cercando in tutti i modi di non far capire nulla a Bakugo.
Mentre continua a gridare, tiro un'occhiata al biondo, trovandolo con una faccia estremamente perplessa.
A un tratto, il sub smette il suo monologo e si alza in piedi.
"Non hai rispetto neanche per me! Me ne vado!"
Subito esce dall'ufficio, sbattendo altamente arrabbiato la porta.
Cade il silenzio, ma poco dopo il biondo interviene un po' impacciamente.
"Emh... Cosa è a-appena successo? Io ero solo venuto qua per d-delle informazioni..." dice timidamente abbassando la testa.
Sospiro e nego.
"Te lo spiegherò più avanti"
Lo sento dire sottovoce un «cazzo sono? Un bambino?!» e ridacchio di nascosto in risposta.
"Cos'è che vuoi quindi? Informazioni, giusto?" domando guardandolo negli occhi.
Annuisce e, dopo avermi esposto i suoi dubbi, provvedo a rispondere.
Si alza e va verso la porta, salutandomi freddamente.
Lo richiamo, però, e vado velocemente verso di lui.
Si gira e ci mettiamo uno di fronte all'altro, guardandoci dritti negli occhi.
Lo afferro saldamente per i fianchi e me lo trascino contro, fino a farlo poggiare contro il mio busto.
Arrossisce e alza appena la testa, quel che basta per poggiare il mento sul mio petto.
Non resisto a non riempire di baci quel meraviglioso visetto chiaro e, dopo averlo baciato sulle guance, sul naso e sulla fronte, gli lascio un ultimo bacio sulle labbra rosee.
Gli stringo forte la vita e lo sollevo un pochino, così da avvicinarlo ancora più a me.
Si mette in punta di piedi e mi abbraccia il collo, strusciando anche il petto contro di me.
Dopo poco, mi stacco un po' a malincuore e gli sorrido a trentadue denti appuntiti.
"Ci vediamo dopo, Katsuki" lo saluto con un ultimo bacio.
Mi saluta anche lui ed esce dalla stanza.
***Spazio autrice***
Salve pesciolini<3
Capitolo noioso e super palloso, i know i know TwT
Il prossimo è mooooooooolto più bello, promesso promessissimo!
Quello dopo ancora... Emh... Sì c'è... VEDRETE! :D
Vi ricordo che i casini sono appena iniziati e che ci sono tante cose in sospeso... Quindi che succederà mai?
Altri indizi non ve li do per ora pk sono incredibilmente bastarda ovvio, ma se avete ipotesi ditemi pure che sono felice di ascoltarle! ^^
E niente, ora entro in classe per fare inglese e chimica, sparatemi.
Buona vita<3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top