Capitolo 16 - Il vaccino

Jack era sempre inquieto quando doveva parlare con quella donna. Provava una sensazione che per lui era strana, quella di temere qualcuno.
Preferì rimanere in piedi, gli dava un senso di maggiore autorità. Sul grande schermo partì la sessione di una videoconferenza.
Vide la propria immagine in un riquadro: era online, la sua cliente non ancora.

Passarono pochi istanti, infine comparve a video il volto di una donna bionda con i capelli tirati all'indietro, frizionati da un leggero strato di gel.
"Spero che tu abbia buone notizie", la donna parlò seduta su una poltrona. Era inquadrata nel suo abito bianco sbracciato, a collo alto, dalla lunghezza mini che la avvolgeva facendo risaltare la sua silhouette. Le gambe accavallate la rendevano provocante.

Jack riconobbe che emanava un forte fascino, ma cacciò subito questi pensieri e decise  di andare al punto: "Ho notizie buone e cattive."

"Ascoltiamole."

"Prima mi chiedevo...", per un attimo l'uomo perse la sensazione di timore suscitata da quella donna, ora si sentiva forte per quanto stava per dire, poteva quindi giocherellare un po', con discrezione, "Mi chiedevo perché non ha mantenuto l'anonimato e mi ha sempre mostrato il suo viso."

La bocca della donna si aprì in quella che poteva sembrare una risata, ma non emise alcun suono, "Spero che le tue notizie buone compensino quelle cattive e questa tua insana curiosità."

Il cinese continuò a insistere: "In videoconferenza io compaio per contratto, era una sua richiesta, immagino per capire meglio il mio stato d'animo e stimare quanta percentuale di verità io possa riportarle."

"E questo è il motivo per cui ti voglio vedere per bene... Jack", la donna teneva un braccio appoggiato su un bracciolo e l'altro sullo schienale, "Potrei allora risponderti che ti ho concesso lo stesso vantaggio. Anche tu puoi scrutarmi e... analizzarmi."

La donna, lentamente, cambiò posizione accavallando l'altra gamba.

Jack cominciò a sudare, nonostante fosse abituato a essere circondato da belle donne, anche se più giovani.

"Non credo che tu sia così stupido da credere a quello che ho detto, e sperando sempre alla giusta compensazione delle tue notizie, ti darò la mia versione: primo, non saprai mai chi sono veramente, il mio volto lo vedrai in queste poche occasioni virtuali poi per te sarà solo un ricordo; secondo: sono molto vanitosa e amo mostrarmi. Soddisfatto?"

Jack sorrise, "Direi di sì, sono soddisfatto."

"Ora tocca a te."

Jack a quel punto non sentì più il bisogno di mostrarsi in piedi e si accomodò.
"La notizia cattiva è che dovremo perdere due pezzi importanti, ma ormai pericolosi: il direttore dell'Istituto di Virologia di Wuhan e il rettore dell'Università."

La faccia della donna parve assumere una forma granitica, quella di una dea greca scolpita dal Canova. L'uomo non capì quanto la notizia cattiva l'avesse turbata, di fatto preferì proseguire, "La notizia buona è che... abbiamo il vaccino."

Un sorriso trionfante si stampò sul volto di lei.

***

"Ha tutto quello che le serve: luogo della consegna e descrizione della merce da ritirare. Spero sia tutto chiaro", la voce della donna era calma, ma decisa.

L'uomo dai capelli biondi, il cui nome era Batchelor, guardò l'altro seduto vicino a lui che rapidamente analizzò i dati scaricati. Un cenno di intesa fece capire che era tutto a posto.

"Ci sentiremo per pianificare la consegna, ma... ho una domanda", Batchelor dallo schermo del notebook poté notare che la donna era passata dalla soddisfazione a un gesto di stizza.

"Questa non è la fase in cui mi aspetto domande, ma... sentiamo."

"Giungono notizie strane dalla Cina... strane polmoniti, un morto per un virus misterioso, diversi contagiati..."

"L'ha sentito dai notiziari?"

Batchelor non era preoccupato, ma sapeva che le coincidenze spesso non sono mai tali, come sapeva quanto fossero fuorvianti le notizie trapelate attraverso le fonti d'informazione di massa.

"Visto il lavoro che faccio, ho anche le mie fonti", mentì l'uomo.

"E cosa dicono le sue fonti?"

Batchelor continuò a mentire, "Dicono quello che ho detto... che succedono cose strane."

"E sta pensando quanto, queste notizie, abbiano a che fare con noi?"

"Me lo dica lei cosa devo pensare."

"Lei non dovrebbe pensare, dovrebbe solo fare quello per cui viene pagato."

Batchelor capì che non era il caso di insistere.

"Faccio sempre quello per cui sono pagato", fece una pausa poi proseguì, "Avrà presto mie notizie."

"Aspetterò con ansia", rispose lei con sufficienza.
Furono le ultime parole che disse prima di scomparire dal video.

>>> continua...>>>


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