CAPITOLO 57

57

«... La Germania si dichiara estranea a ciò che è successo in Slesia poche settimane fa. Anzi, a nome mio e di tutta la Nazione, voglio congratularmi con l'UNESCO per l'ottima riuscita dell'operazione. È stato un vero colpo di fortuna aver ritrovato un tesoro che appartiene di fatto al genere umano. Mi auguro vivamente che la mia amica Astrid Legrand possa rimettersi presto e che i musei di tutto il mondo possano rientrare in possesso di ciò che spetta loro di diritto...»

Astrid spense il televisore.

«Che gran figlio di puttana!» esplose Margot disgustata. «Non c'è proprio modo di collegarlo all'accaduto, eh?»

«Purtroppo, no. Sappiamo benissimo che è stato lui ad organizzare tutto, ma non abbiamo prove e il suo staff ha imposto il totale silenzio stampa.»

«Quindi la fa franca di nuovo» stavolta fu Payne a commentare.

«Per adesso, ma lo teniamo d'occhio. D'ora in avanti dovrà guardarsi le spalle più del dovuto.»

«Magra consolazione.»

«Lo so, ma ci dovremo accontentare.»

«E le operazioni di recupero?» chiese invece Bonnet.

«Oh, quelle procedono a gonfie vele. Dopo che l'UNESCO ha acquistato la proprietà del palazzo dalla Fondazione, abbiamo fatto arrivare una squadra di operai sul luogo e iniziato a sgombrare il perimetro.

Abbiamo risistemato il tunnel e fatto portare di sotto dei macchinari per bonificare l'aria. Fra qualche giorno, appena avremo eliminato i detriti e liberato lo spazio potremo far scendere i primi camion.»

«Riportare la vecchia costruzione ai fasti di un tempo è stato un vero colpo di genio» fece Margot. «Non solo vi siete aggiudicati la collaborazione del governo Polacco, ma avete anche guadagnato la benevolenza di mezzo mondo.»

«Così pare» le rispose Astrid. «Ma a che prezzo lo sappiamo solo noi.»

Ci fu un attimo di silenzio poi la voce di Payne si fece sentire fra le pareti della sala. «E adesso? Cosa facciamo?»

Astrid sorrise. «Noi per la verità abbiamo un sacco di lavoro da svolgere» disse rivolgendosi all'amica «ma credo che un esperto come lei ci sarebbe assai gradito. In quei cunicoli ci saranno migliaia di opere d'arte... Tu che ne pensi Margot?»

«Che non vedo l'ora di continuare a collaborare con lui, se devo essere sincera.»

«Perfetto, allora è deciso.»

«Un momento. E con l'Università?»

«Problema già risolto.»

«In che senso?»

«Che ho parlato a lungo con la direzione e devo dirle, Payne, che sono stati tutti molto onorati di poterci prestare un egregio professore con le sue qualifiche per un lavoro di catalogazione e studio.»

«Davvero?»

Astrid annui. «In pratica, Martin, l'hanno esonerata a tempo indeterminato.»

«Quindi lei sapeva che avrei accettato.»

«Diciamo che ho imparato a conoscerla, in questi mesi.»

«Non le si può proprio nascondere nulla.»

«Lo rammenti sempre. E, a proposito di ricordarsi le cose, non si scordi di quella più importante, Payne. La sua carriera come Le Marchais Noir è finita. Le sue, come dire, doti nascoste, da adesso sono al servizio esclusivo della Horus.»

«Agli ordini, capo» alzò le spalle e guardò con un'espressione divertita Margot. «Allora, quando partiamo?».

Lei ricambiò il sorriso. «Due ore. Le conviene prepararsi, Martin R. Payne.»

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