CAPITOLO 27: ANCHE DEMUS SANGUINA...
Gaor subito dopo aver udito la voce assai familiare, non indugiò oltre ed entrò dentro il palazzo di Neriath.
Il vichingo nonostante fosse già stato all'interno della dimora di Demus, si perse, forse a causa dell'agitazione.
Continuò disperatamente a correre e a vagare senza una meta fino a quando il Lumus di Neriath arrivò alle sue spalle chiudendogli la bocca con la propria mano e silenziosamente disse:
D:<< Sciocco di un vichingo, non trovi strano che una voce ti voglia attirare nella grande sala del palazzo?
Ti farai ammazzare in questo modo, comincia ad usare la testa piuttosto che il cuore.>>
G:<< L'ho sentita Demus, la voce da noi udita era quella di Ellen, ne sono sicuro!>>
D:<< Ascoltami bene, non sei più nel tuo regno, composto da esseri umani.
Ti trovi nel regno di Neriath, dove grazie alla potente magia, ogni cosa è possibile.
Gli incantesimi possono essere pericolosi, sono in grado di illuderti e di manipolarti, perciò attiva la mente e rifletti prima di rischiare di prendere una decisone avventata che potrebbe costarti cara!>>
Gaor tornò in se e si tranquillizzò, le parole del Lumus lo fecero molto riflettere e capì che la città che lo accolse calorosamente era molto diversa da Bloodwood, la forza bruta non sarebbe servita a un bel niente se prima non avesse attivato il cervello.
Così il vichingo con tono deciso rispose a Demus:
G:<<Ora sono calmo, dobbiamo scoprire se Ellen sia realmente all'interno della grande sala!>>
D:<< Considerando che non conosci nemmeno i corridoi del palazzo,la vedo dura.
Ti guido io, pensi che in una città di maghi non ci siano degli incantesimi all'interno di questo luogo?>>
G:<< La tua saggezza mi sta quasi irritando, fammi strada!>>
Grazie all'aiuto della guida spirituale di Neriath, Gaor riuscì ad arrivare dinanzi alla grande porta nel cuore del palazzo.
Il vichingo sorrise e si fiondò sulla porta per cercare di aprirla ed entrare nella sala.
Niente da fare, l'entrata sembrava essere sigillata e non riuscì a dissigillarla, a quel punto Demus parlò nuovamente a Gaor:
D:<< So che tu odi quando io ho ragione ma credi veramente che avrei lasciato la mia dimora incustodita e non protetta da un incantesimo?>>
G:<< Ragiono come un vichingo e non come un mago, quando la porta è sbarrata io l'abbatto!>>
D:<< Vorrei divertirmi e lasciarti provare ma per tua fortuna non ho tempo da perdere, dobbiamo riuscire ad aprire il libro!>>
Così Demus si chinò e poggiò una mano nel cerchio disegnato a terra, dinanzi all'entrata.
Tolse l'incantesimo di protezione con estrema facilità e le porte si aprirono automaticamente.
Prima che il legittimo erede al trono di Bloodwood potesse commettere qualcosa di incauto, il Lumus prese il suo braccio e disse:
D:<< Ricorda, usa la testa.
L'essere che troveremo all'interno della sala è senza ombra di dubbio una creatura sovrannaturale poiché ha rotto e messo nuovamente il mio incantesimo con estrema facilità.>>
Gaor annuì con il capo e i due entrarono nella stanza:
all'interno di essa si respirava un'aria pesante, ed era tutto completamente buio.
All'improvviso si accese il grande focolare e il vichingo si voltò e guardò Demus, il quale scosse la testa come per dire che non fu lui ad appiccare il fuoco.
La guida spirituale di Neriath illuminò ancora di più la sala grazie ad un incantesimo e in lontananza vide qualcuno seduto sul suo trono.
In questo momento sembrò che i ruoli si invertirono, Gaor provò a calmare Demus ma non ci fu nulla da fare, era furioso per l'affronto che la creatura gli aveva appena recato.
Il lumus si avvicinò ad essa per cercare di colpirla ma l'essere sovrannaturale si mosse a velocità supersonica ferendo alla costola la guida spirituale di Neriath, la quale si accasciò a terra e cominciò a sanguinare.
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CIAO RAGAZZI, ECCO A VOI IL CAPITOLO 27.
CHI AVRÀ FERITO DEMUS? RIUSCIRÀ A SOPRAVVIVERE?🔥
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