CAPITOLO 16 PARTE 1: UN PASSATO DIFFICILE

I maghi di Neriath si presero un po' di tempo prima di decidere il da farsi, così Gaor approfittò del momento per andare a parlare con Ellen, la quale se ne stava in disparte, lontana da tutti. Il vichingo si avvicinò alla giovane maga e disse:" Tu devi essere Ellen, una delle curatrici più stimate in città! Io sono Gaor, figlio di Stain di Bloodwood, piacere di conoscerti." La ragazza dai capelli rossi si voltò e guardando negli occhi il norreno rispose:" Si, so chi sei. Si vociferava da un po' di giorni di un umano in circolazione."

G:<< Questo umano è il legittimo erede al trono di Bloodwood, forse meriterebbe un po' di rispetto.>>

E:<< So che nel tuo regno funziona in questo modo, ma vorrei farti notare che nella mia città, noi maghi non abbiamo un re, abbiamo solamente una guida spirituale che noi stessi eleggiamo, la quale rappresenta la popolazione. In questo luogo il rispetto lo si dà solo a chi è degno di averlo.>>

G:<< Diciamo che noi due abbiamo cominciato con il piede sbagliato, non scaldarti per così poco giovane maga, stavo solo scherzando! Per farmi perdonare ti offro un boccale di birra se me lo permetti, sempre se quest'umile vichingo non chiede troppo ovviamente.>>

E:<< Decisamente troppo, ma sarei una maleducata se rifiutassi un sorso di birra, anche perché da noi è veramente speciale. Resta qui, oh grandissimo re senza trono, vado a prenderla, se ci andassi tu sicuramente ti perderesti durante il tragitto.>>

G:<< Ti hanno mai detto che hai un pessimo senso dell'umorismo?, spero solo che la birra sia più dolce delle tue parole!>>.

Ellen si voltò sorridendo e andò a prendere due boccali di birra; dopo pochi minuti riempì i boccali e tornò da Gaor e i due continuarono a parlare:

G:<<Ci hai messo veramente poco, cos'è gia ti mancavo?>>.

E:<< Anche il tuo senso dell'umorismo a quanto pare fa pena, parla meno e pensa ad assaggiare la birra.>>

G:<< È squisita! Per quanto mi costa dirlo, avevi proprio ragione. Visto che siamo qui, ed entrambi stiamo cercando un modo per ammazzare il tempo, che ne dici di raccontarmi un po' di te?>>

E:<< accetto la tua proposta solamente perché voglio far passare il tempo più in fretta possibile quindi, da dove cominciare?... beh ecco, non ho un bel vissuto alle spalle. Ho sempre avuto un'educazione molto rigida dai miei genitori adottivi, la quale però mi ha dato la forza di concentrarmi sempre di più sui miei obiettivi e di realizzarmi come maga. Fin da bambina manifestavo dei poteri straordinariamente speciali ed ero in grado di apprendere le nuove cose in tempi molto più brevi dei miei coetanei.>>

G:<< anche tu come Halvard sei stata adottata quindi?, da quel che so le adozioni in questa città non sono legali.>>

E:<< In parte quel che dici è vero, ma quello che mi fu raccontato era che mi accettarono nella comunità soltanto perché come ti dicevo prima, ero in grado di controllare i miei poteri già durante la mia tenera età. Quel che mi dissero fu che io possiedo un dono prezioso che nessuno, neanche Demus ha.>>

G:<< Sono curioso, addirittura hai un potere che neanche il Lumus di Neriath possiede?>>

E:" Esattamente, è così. Ho il dono di controllare le persone e fargli dire e fare qualsiasi cosa io voglia solamente guardandole negli occhi, sussurrando loro ciò che desidero.

G:<< Wow, per me è tutto così nuovo, dopo il mio arrivo qui a Neriath la mia vita è cambiata; apprendo ogni giorno qualcosa di nuovo sulla vostra popolazione, il che mi lascia sempre a bocca aperta, come in questo momento. Se posso chiedere, il dono di essere una maga curatrice lo hai appreso da qualcuno in città oppure anche questo potere lo hai acquisito fin fa piccola?>>

E:<< Ti capisco, scoprire che voi esseri umani siete solo dei granelli di sabbia in una vasta spiaggia, non deve essere facile da digerire!
È un potere che deve necessariamente essere appreso e non può in nessun modo padroneggiarlo fin dalla nascita. Mio padre adottivo nel corso degli anni mi insegnò a come controllare e usare in modo corretto la mia abilità curativa, non è stata una passeggiata ma dopo tanto tempo ce l'ho fatta.>>

G:<< Beh sei stata fortunata ad essere cresciuta con un genitore così in gamba, se mi dici chi è lo cerco tra la folla e gli stringo la mano!>>Disse con tono scherzoso Gaor.

E:<< Non credo tu lo possa trovare lì, è morto, il suo nome lo hai già citato prima;si chiamava Halvard, figlio di Demus, capo dell'ordine dei maghi curatori>>.

G:<< Perdonami Ellen, io non sapevo. Ti faccio le mie più sentite condoglianze, da quel poco che lo conoscevo mi sembrava veramente una brava persona e un modello da seguire...>>.

E:<< Non ti preoccupare, mi basta pensare che adesso lui si trova in un posto migliore e che sia finalmente felice di averlo raggiunto. Ma ora basta parlare della povera orfanella che non trovò mai i suoi genitori biologici, adesso è il tuo turno>>.
-(IL DIALOGO CONTINUA NELLA PARTE DUE DEL CAPITOLO!)
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CIAO RAGAZZI, OGGI VI HO FATTO CONOSCERE UN PO' DI PIÙ IL PERSONAGGIO DI ELLEN. COSA NE PENSATE?, VI PIACE?❤️🔥

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