CAPITOLO 13: IL CAMBIAMENTO DEL LUMUS DI NERIATH
Dopo la chiacchierata, Demus portò il suo prigioniero nel cuore della città di Neriath, il suo palazzo. Una volta entrati il Lumus interrogò l'uomo per molto tempo, senza però ricavarne nessuna informazione utile. Così convocò Gaor, il quale era l'unico in città in grado di piegare la volontà dell'uomo attraverso la violenza; il vichingo appena entrò nella sala disse:" Ebbene, non vuoi proprio parlare... chissà se con qualche dente in meno e con tutte le dita mozzate, ti tornerà in funzione quella schifosa lingua che possiedi. Che spreco di tempo, devi solo rispondere a due domande: chi sei e quale padrone servi, così semplice!." Il prigioniero nonostante le minacce dell'erede al trono di Bloodwood tacque e sputò a terra; Gaor uscì fuori di senno e raccolse la provocazione dicendo:"vedi, devi sapere che la pazienza non è un dono che ho nel mio carattere. Se le cose stanno così, sono lieto di accontentarti; l'eroe sguainò la sua tagliente ascia e obbligò con la forza,l'assassino di Halvard, a porgerla davanti a lui. Subito dopo il vichingo puntò la sua arma verso il cielo e senza dire una parola gli tagliò con un solo colpo tutte e cinque le dita. Il prigioniero cacciò fuori un urlo assordante e guardò la sua mano tutta insanguinata ed ebbe timore. Il legittimo re di Bloodwood allora disse:" deve essere doloroso immagino, pensa quando ti andrò a mozzare la lingua e ti caverò gli occhi dalle orbite. Tutto quello che sta per accadere però ti ricordo che può essere impedito, devi solo dirmi chi sei e chi ti manda, non mi sembrano richieste così complesse, non te lo ripeterò di nuovo!. L'assassino con voce tremante rispose finalmente, dicendo:" Basta, parlo! Mi chiamo Eufric e la mia terra natia è Selafer e il mio capo è Gutrum,ma sono stato inviato dal re di Bloodwood "Lars l'uccisore di sovrani". Non so altro lo giuro,ti imploro medicami,sto perdendo troppo sangue!. Gaor con un tono irritato rispose al prigioniero dicendo:" Ah è così che si fa chiamare mio fratello adesso... sai chi sono io? sono Gaor, figlio di Stain, legittimo erede al trono della città di Bloodwood. Per quanto riguarda le tue cure, dovresti chiederlo a Demus, il signore di questa città, è lui che comanda qui,non io." Il lumus con aria di vendetta entrò a far parte della conversazione e disse:" Cure? ma guarda che strano il fato!. Hai appena ucciso il più grande mago curatore di Neriath e adesso ti aspetti che io ti medichi?; muori dissanguato sporco maiale!." Era proprio in quel momento in cui la guida spirituale cambiò atteggiamento e lasciò prevalere il suo lato oscuro e vendicativo; il più grande mago fu sempre un essere che faceva del perdono una delle sue più nobili doni, ma dopo la morte di suo figlio adottivo Halvard ,il suo carattere cambiò, passò da essere la stella più luminosa ad un un'ombra assetata di vendetta. Gaor esegui l'ordine di Demus lasciando morire dissanguato il mercenario Eufric e una volta avuta la sua vendetta, il Lumus disse:" giustizia è compiuta, in parte!. Tuo fratello Lars pagherà il suo affronto con il sangue, non sa con chi ha a che fare, sono il mago più potenti di tutti e lo schiaccerò come una formica; ho bisogno che tu mi descriva per filo e per segno il perimetro della tua città, in modo da trovare più punti deboli possibili." Il vichingo fu impressionato dalle parole della guida spirituale, sembrava tutt'altra persona e rispose ad esso:" Sono colpito dal radicale cambiamento che tu hai avuto in così poco tempo. Sarà meglio parlarne in presenza degli altri maghi, in modo che tutti siano a conoscenza della strategia che andremo ad applicare." Demus diede ragione a Gaor e invitò Njord, Balder e Torstein a palazzo per comunicargli ufficialmente che la città di Neriath a breve sarebbe entrata in guerra.
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