La Bella Addormentata Nel Bosco - Perrault (Pt 3)
"Allora il re e la regina, baciata la figlia loro senza svegliarla, uscirono dal castello e fecero bandire che a chiunque era proibito avvicinarvisi".
Mi credete se vi dico che, leggendo questa prima frase, sono letteralmente caduta dalla poltrona da cui tranquillamente sorseggiavo la mia tisana alla liquirizia?
Baciata la figlia loro senza svegliarla...
Sia mai che la svegliate!
Quella poi si incavola, che è andata a letto tardi ieri sera!
Che poi...
Fatemi capire, la fatina addormenta tutti, e dico tutti, Puff inclusa, tranne i genitori??
Sarà fantastico svegliarsi, fra cento anni, e ritrovarsi ancora sedicenne e, così, di colpo, orfana di madre e padre.
Ok, ci penserà il principe a consolarla, su, e tutta la servitù, cane incluso.
"Del divieto non c'era bisogno, perchè in un quarto d'ora, crebbero tutt'in giro al parco tanti e tanti alberi grandi e piccoli, tanti cespugli e spine ingrovigliati, che nè bestie e nè uomo vi potean passare; non si vedea più che la cima delle torri del castello, e anche da molto distante".
Anche questo passaggio mi fa ridere!
Lo so, sono pazza.
Sembra la mia stanza quando sto via per settimane da casa!
Proprio identica.
Che necessità c'era di mettere divieti ed emanare bandi vari, mi chiedo?
E, soprattutto, sono curiosa di leggere come farà mai il principe a trovare questo castello, più isolato della baita del nonno di Heidi.
"In capo a cent'anni, il figlio d'un regnante di allora, appartenente a una famiglia diversa da quella della principessa dormiente, trovandosi a caccia da quelle parti, domandò che mai fossero certe torri ch'ei vedeva spuntare di mezzo a un bosco foltissimo".
Intanto ringrazio il cielo che Perrault abbia specificato "appartenente a una famiglia diversa da quella della dormiente", il che non era scontato, visti i precedenti in tema di incesto (roba da fare invidia a Edipo).
Riguardo alle torri, le ipotesi più attendibili sono due: il castello di Hogwarts e l'Istituto di Shadowhunters.
"Ciascuno gli rispose secondo ne avea sentito parlare".
Tipico.
"Dicevano gli uni che quello era un vecchio castello visitato dagli spiriti".
Wow!
Tipo il Castello di Azzurrina (è interessante la storia. Leggetela, se avete tempo)!
Io ci andrei con il team di "Mistero" o Giacobbo - quello di "Voyager" - al seguito, portandomi dietro quei tizi con gli apparecchi ad infrarossi!
"Gli altri che tutti gli stregoni del paese vi tenevano il loro sabbato".
#stregoniindiscoteca
"La credenza più comune era che un orco vi abitasse, e che là dentro ci si portasse quanti bambini potea prendere per mangiarseli a comodo, senza che si potesse seguirlo, visto che egli solo aveva potere di aprirsi un passaggio nel folto del bosco".
Un orco???
Qualcosa mi dice che Aurora russava.
O magari, in realtà, ci vive Fiona in quel castello.
"Il principe non sapea che pensare".
Te lo dico io: dattela a gambe, finché sei in tempo!
Nessuno, fin qui, ha parlato di principesse belle, graziose, intonate e polistrumentiste!
E poi, non pensare troppo, che ti si fonde quel piccolo e unico neurone solitario.
"Quando un contadino prese la parola e gli disse: "Principe, più di cinquant'anni fa, mi diceva mio padre che in quel castello c'è una principessa, la più bella che si possa vedere, che vi dovea dormire cent'anni e che l'avrebbe svegliata un figlio di re, cui ella era destinata".
Punto uno: Cosa ci faceva un contadino da quelle parti?
Non era un posto isolato?
E perché si è impicciato dei fatti del principe?
Punto due: se già ne parlava suo padre al contadino oltre cinquanta anni prima, perché mai adesso la principessa dovrebbe essere ancora viva?
Al massimo, ci puoi trovare un mucchietto d'ossa, principe!
Punto tre: solo io penso che sia più credibile che in quella torre ci sia Silente, intento a giocare a bingo con la Umbridge e la matrigna di Biancaneve, ancora non perfettamente in forze dopo le ustioni riportate ai piedi?.
Punto quattro: quale sarà la reazione del principe?
Leggete :/
"A questo discorso il giovane principe si fece di fuoco".
Di fuoco, davvero?
Wow...
Si vede che era disperato pure lui, come tutti gli altri principi.
"Credette subito che toccasse a lui metter fine alla bella avventura, e spinto dall'amore e dalla gloria, deliberò di veder all'istante di che si trattasse".
Tipico degli uomini *coff coff*
Spinto dall'amore e dalla gloria?
Non credo.
Piuttosto, dalla spasmodica necessità di avere qualcuno che azionasse la lavatrice e gli lavasse la calzamaglia di riserva.
"Non appena si avanzò verso il bosco, tutti quegli alberi, quei cespugli, quelle spine, si aprirono da sè per dargli il passo".
Mi sa che il principe aveva fatto un pranzo a base di aglio.
Non che l'alito di Aurora, dopo cento anni, sia meglio.
"Egli andò diritto al castello che sorgeva in fondo a un gran viale: stupì un poco però, vedendo che nessuno dei suoi l'aveva seguito, poichè gli alberi si erano ricon-giunti, appena passato lui".
......
Secondo me, se la sono dati tutti a gambe.
"Andò avanti lo stesso. Un giovane, principe e innamorato, è sempre valoroso".
Certo.
Ceeeerto.
Giovane, ok.
Principe, sembrerebbe di sì.
Innamorato...
Innamorato?
Ma di chi?
Di cosa???
"Entrò in una ampia anticorte, dove ogni cosa alla bella prima era capace di agghiacciarlo dal terrore. Un silenzio terribile; dapertutto l'immagine della morte; corpi distesi di uomini e di bestie che parevano morti".
Dattela a gambe.
Dattela. A. Gambe.
Sconsiglio spassionato, eh.
"Il principe si avvide nondimeno al naso impustolito e alla faccia rossa degli svizzeri, che questi erano solo addormentati, e le tazze ancora contenenti qualche goccia di vino mostravano chiaro che s'erano addormentati bevendo".
L'etilismo è una brutta piaga, parte seconda.
Avevamo detto che gli stregoni ci passavano il sabato?
O forse organizzavano sabbati, boh.
Dettagli.
(......)
"Entrò infine in una camera tutta dorata, dove, sopra un letto dalle cortine aperte da ogni lato, vide il più bello spettacolo che mai avesse visto, una fanciulla tra i quindici e i sedici anni, luminosa, splendida, divina".
La pedofilia è una brutta malattia, parte seconda.
"Si accostò ammirato e tremante e le s'inginocchiò vicino".
Che fai, principe?
Approfitti della dormiveglia per chiederle di sposarti?
"Allora, poichè la fine dell'incanto era arrivata, la principessa si svegliò, e guardandolo con occhi più teneri che un primo incontro non consentisse: "Siete voi, mio principe? gli disse; quanto vi siete fatto aspettare!"".
Cos...?
Ma...
Ma...
Non ce sto a capire nulla.
Questa si sveglia, dopo cento anni, e dice "siete voi, mio principe? Quanto vi siete fatto aspettare?".
No, ma stiamo scherzando?
Una persona normale avrebbe chiesto: "Dove sono i miei genitori?", "Chi sei tu, brutto pervertito?", o, al massimo, "Dov'è finita la mia Puff?".
Io, invece, avrei detto: "E chi mi risponde, adesso, alle migliaia di notifiche su whatsapp? Ma la gente non ha letto che l'ultimo accesso risale a cento anni fa? Ripensandoci, forse non avrei dovuto criptarlo".
To be continued...
****
Ciao a tutte!
Intanto volevo ringraziarvi, davvero di cuore, per i voti e i commenti che lasciate!
Grazie, sono felicissima di strapparvi un sorriso, nel mio piccolo!
Oggi faccio tantissimi auguri di buon compleanno a @littlewriting!
Augurissimi, Roberta! ❤
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