Cappuccetto Rosso - Grimm

Dopo Cenerentola, pensavo che non avrei avuto a che fare con una fiaba più surreale e bizzarra.

Inutile dire che mi sbagliavo.

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"C'era una volta una bambina tanto carina e dolce che solo a vederla, tutti se ne innamoravano, e specialmente la nonna che non sapeva davvero più cosa darle".

Solo io già dalle prime righe penso che la bambina viva in un paese di pedofili?

Solo a vederla, tutti se ne innamoravano...

Ma è una bambina, se ricordo bene - non vorrei sbagliarmi - di soli quattro anni!

Capisco che i Grimm non si riferiscano all'amore fisico, ma comunque questa frase è un po' ambigua e fraintendibile.

E cosa mai le potrà regalare più la nonna?

Una barbie?
Un tablet?
Un biglietto per un concerto esclusivo di Violetta?

"Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso, e poiché le stava tanto bene e lei non voleva mettere che quello, tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso".

Ma pure io, certo!
Un cappuccetto rosso!
Il sogno di tutte le bambine!

Che poi, mi chiedo (perché non riesco ad accettare così le cose che leggo, devo capirle un minimo): perché mai la chiamano Cappuccetto Rosso?
È come chiamare Salvini "felpa che cambia nome a seconda della città in cui mi trovo", o Homer "t-shirt bianca e pantaloni blu".

Mi rispondo da sola: probabilmente neanche lei aveva un nome.
Tipo Cenerentola.
E così gliene hanno dato uno random, basandosi sul fatto che non si cambiava mai i vestiti - immagino la vegetazione di pidocchi in quel cappuccio... -.

"Un giorno sua madre le disse: "Vieni Cappuccetto Rosso, qui c'è una bella fetta di dolce e una bottiglia di vino, portali alla nonna. È ammalata e debole e queste cose le faranno bene".

Anche qui mi pongo diverse domande, come al solito.

Uno: quale madre snaturata manda la figlia di soli quattro anni in giro per il bosco da sola?
In un paese pieno zeppo di pedofili, poi, visto l'incipit non proprio rassicurante.

Due: c'è veramente bisogno, ogni volta che devi dirle qualcosa, di chiamarla con il "nome" per intero?
Del tipo: "cappuccetto rosso, gira su Canale Cinque che c'è Barbara D'Urso", oppure: "cappuccetto rosso, finisci le verdure o niente gelato!".

Menomale che non è la mamma di Mika!
Altrimenti, me la immagino, ogni cinque minuti, a chiamarlo: "Michael Holbrook Penniman Junior, è pronto a tavola!", "Michael Holbrook Penniman Junior, suona 'Grace Kelly' al pianoforte!".

Perché ovviamente non l'avrebbe chiamato Mika, no.

Tre (e soprattutto, come sempre): cosa diavolo mandi alla nonna ammalata?
Sei uscita di testa?
Passi la fetta di torta, che comunque non le darei, vista l'età e il probabile diabete di tipo due, ma una bottiglia di vino???

Stiamo scherzando?

Cosa deve farci un'ottantenne malata e debole, presumibilmente vedova, con una bottiglia di vino?

Organizzare un festino insieme a Silente e alla fata Smemorina?
O una battuta di caccia al lupo?

Che poi...

L'abbandono della terza età.

Quale figlia snaturata lascerebbe la madre malata a vivere da sola in mezzo a un bosco, dove neppure un'ambulanza può arrivare?

Ah, già.
La stessa che manda la sua, di figlia, da sola in giro per il bosco.

Dilemmi esistenziali.

"Preparati prima che faccia troppo caldo e mi raccomando va piano e sii ben cauta per la tua strada, perché potresti cadere e rompere la bottiglia e per la nonna non resterebbe nulla. E quando arrivi da lei non scordarti di salutarla subito e non metterti, come sei solita, a frugare in ogni angolo".

Cosa?
Sii ben cauta per la tua strada, perché potresti cadere.
E qui uno pensa: finalmente la madre si preoccupa della salute della bambina!
Alleluia!

No, aspetta, prosegue.

E rompere la bottiglia e per la nonna non resterebbe nulla.

Ecco.

Qui mi ricorda tanto mia mamma, chissà perché.

Quella si preoccupa del cesto.

Anzi, no.

Della bottiglia.

Della bottiglia di vino.

Certo.

Probabilmente la nonnina è un'alcolizzata e la mamma lo fa per tutelare la bambinetta da una ipotetica crisi di astinenza, inevitabile se non le portasse la sua dose giornaliera di alcolici.

Così tutto torna.

E si capisce anche perché raccomandi a Cappuccetto di andare subito a salutarla, senza mettersi a frugare in ogni angolo.
Un attimo...

Forse ho capito perché la nonnetta vive da sola in mezzo a un bosco, dove abbondano funghi e erbe di tutti i tipi.

E ho capito anche cosa potrebbe nascondere in giro per casa, e cappuccetto potrebbe accidentalmente trovare.

Guarda tu la nonna...

"Farò tutto per bene", promise Cappuccetto Rosso alla mamma, "te l'assicuro."

#Cappuccettorossopusher

Con quel cappuccio, passerà totalmente inosservata.

"La nonna abitava lontano, nel bosco, a una mezz'ora dal paese. Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo. Cappuccetto Rosso non sapeva che il lupo fosse un animale cattivo e perciò non aveva paura".

Ma cosa...?

E la madre manda nel bosco Cappuccetto Rosso senza neppure informarla sui pericoli che potrebbe incontrare?
Che so, frasi del tipo: "non dare confidenza agli sconosciuti", "chiama quando entri nel bosco e quando arrivi da nonna" e tutto il repertorio classico?

Questa addirittura non sa che i lupi sono pericolosi, è proprio senza speranza...

"Buongiorno, Cappuccetto Rosso", disse il lupo".

...........

I funghi del bosco iniziano a fare effetto, mi sa.

Che poi, come farebbe a conoscere il tuo "nome" questa brutta copia di Jacob di Twilight?

A questo punto, la reazione normale sarebbe: fuga o attacco (meglio la prima).

Normale, appunto.

"Buongiorno a te", rispose la bambina".

......

Che bambina educata.

Non le si può dire nulla: la madre sarebbe fiera di lei.

"Dove vai Cappuccetto Rosso, così presto di mattina?".

I fatti tuoi no?

E se, per esempio, stesse andando a caccia di lupi e dentro il cesto nascondesse una pistola di grosso calibro?

Che poi chi è questo lupo, un poliziotto dell'antidroga in borghese?

Cappuccetto, muta devi stare.

"Vado dalla nonna".

Come non detto.

Già che ci sei, digli pure l'indirizzo di casa, l'IBAN del conto corrente e il pin della carta di credito.

"Cosa porti nascosto sotto il grembiulino?".

....

Ma che razza di domande fa questo lupo???

I doppi sensi sono la rovina del mondo, sì.

"Vino e torta. È fresca. L'abbiamo cotta proprio ieri sera, così la nonna che è debole e malata si rinforzerà".

........

No, ma veramente?

Archimede dovrebbe modificare il suo precetto da "datemi una leva" a "datemi una fetta di torta fresca e vi solleverò il mondo".

Che poi, Cappuccetto Rosso che presenta il suo dolce con una meticolosità da fare invidia a Ernst Knam...

E quanto parla!

Sei più logorroica di me, Cappuccetto (e ce ne vuole, fidati)!

"Dove sta la tua nonna?".

Risposta mia: "eccola, sta arrivando proprio adesso! Ti ho detto che è campionessa mondiale di lancio al martello e ha il porto d'armi?".

Ovviamente non è la risposta di Cappuccetto.

"A un quarto d'ora da qui, nel bosco; proprio sotto le tre querce, là c'è la sua casetta, e lì vicino c'è un gran cespuglio di noccioli, hai capito dove?".

Già che ci sei, accompagnalo lì, no?
Digli pure i valori esatti di latitudine e longitudine, così ci arriva col GPS, sbadata che non sei altro!

E la frase finale, che immagino abbia pronunciato con una nota di impazienza:
hai capito dove?

To be continued...

****

Ciao!
Pubblico stasera per due motivi:
1) Non sono convinta che questa mia rilettura vi possa piacere;
2) Non so se domani avrò la connessione - soprattutto la due -.

Buona serata! :*

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