Capitolo 7
《Come sarebbe a dire che li ha persi di vista?》sbottò Francesco, quando Anceschi venne a casa sua a confessare il pedinamento fallito di Camilla e dell'autista della marchesa Toledo.
Erano nello studio del giovane, e c'era anche Emma con loro.
《Li avevo sott'occhio fino a quando la ragazza non è entrata nel corridoio della clinica con il direttore. C'era troppa confusione, perciò mi sono sfuggiti...》si giustificò l'investigatore privato.
《Maledizione, non poteva stare più attento?》fece Francesco, sempre alterato.
《Una cosa è certa, Roberto Mainaghi è sempre nella clinica e si sta riprendendo...》cercò di rimediare Anceschi.
《Ma dai, che brillante intuizione... Fino a lì c'eravamo arrivati anche noi...》intervenne Emma con tono seccato.
《Signori, io ho fatto il possibile...》continuò l'investigatore privato.
《E allora la prossima volta cerchi di fare anche l'impossibile, altrimenti potremmo non avvalerci più della sua collaborazione...》lo minacciò il giovane Galiardi.
《No, vi prego! Mia moglie è incinta, e voi siete i miei clienti più danarosi, sarei rovinato...》li supplicò l'uomo.
《E allora cerchi di tenere a mente questo rischio la prossima volta che si mette alle costole della Reggiani, nel suo prossimo viaggio in Svizzera...》lo ammonì la Ferraro.
《Potete contare su di me, non vi deluderò!》promise Anceschi, congedandosi.
《Ci siamo lasciati sfuggire informazioni preziose per colpa di quell'inetto!》esclamò Emma furiosa, non appena rimasero soli.
《Lo abbiamo messo alle strette, vedrai che ci penserà due volte a fare un altro buco nell'acqua...》la rassicurò Francesco.
《Lo spero...》sospirò la Ferraro.
《Dai, adesso calmati... Perché non ti fermi a cena?》propose lui.
《Se la tua famiglia è d'accordo...》replicò lei.
《I miei ti adorano, lo sai, e per quanto riguarda Tancredi e Violetta, la loro opinione non conta praticamente nulla...》ribattè il primogenito dei Galiardi sorridendo.
《Allora accetto!》esclamò la donna, seguendolo in salone.
***
Appena arrivarono in salone incontrarono Serena: la contessa era impeccabile come sempre.
《Ho visto andare via il signor Anceschi con una faccia alquanto turbata...》osservò, vedendo arrivare suo figlio ed Emma.
《Ha perso l'obiettivo, mamma. Ma abbiamo fatto in modo che la prossima volta non fallisca. Ha la moglie incinta, non gli conviene deluderci》spiegò Francesco.
《La famiglia è sempre un motivo su cui far leva, non c'è dubbio...》sentenziò. 《Emma cara, ti fermi a cena?》aggiunse poi, rivolta alla Ferraro.
《Oh sì, grazie. Accetterò l'invito una seconda volta》rispose quest'ultima.
《Gliel'ho proposto anch'io prima》intervenne Francesco.
《Bene, allora dirò alla cameriera di aggiungere un coperto in più...》replicò Serena.
《Abbiamo ospiti?》domandò Raffaele, entrando in salone, seguito dalla figlia Violetta.
《Emma si ferma a cena da noi》spiegò subito Francesco.
《Signor Galiardi, Violetta...》li salutò la giovane imprenditrice.
《Signorina Ferraro...》ricambiò l'ultimogenita di Raffaele e Serena, con una punta d'ostilità nella voce. Emma non le era mai piaciuta: le sembrava artefatta, arrivista e talmente ambigua che non si capiva dove finisse il suo rapporto d'affari con Francesco e dove cominciasse l'attrazione.
Violetta si chiedeva ogni volta che cosa ci trovasse suo fratello in quella donna.
《Tancredi ci degnerà della sua presenza, stasera?》domandò la contessa.
《Se non è in compagnia della conquista di turno...》commentò Galiardi senior.
《Nessuna conquista di turno, papà!》fece Tancredi, comparendo davanti agli altri come se fosse stato evocato.
《Tancredi...》lo salutò Emma.
《Signorina Ferraro, sempre bellissima!》esclamò il ragazzo facendole il baciamano.
《E tu sempre adulatore!》replicò la Ferraro divertita.
《Allora direi che ci siamo tutti!》decretò Raffaele, dirigendosi in sala, seguito a ruota da tutti gli altri.
***
Quella notte Camilla ci mise parecchio ad addormentarsi.
Non appena era tornata, Giulia e Marta le avevano fatto trovare la cena pronta e le avevano fatto un sacco di domande sullo stato di salute di Roberto.
Lei aveva raccontato loro che l'uomo stava migliorando fisicamente, ma che gli capitava ancora spesso di sognare il momento dell'attentato fuori da "L'ingrediente segreto"; d'altra parte il direttore della clinica di Ginevra le aveva detto che la guarigione psicologica era più lenta di quella fisica.
Ma la verità era che quell'ultima visita l'aveva portata a porsi alcune domande sulla reintegrazione del fidanzato nella vita di tutti i giorni; per quanto desiderasse di vederlo tornare alla guida del ristorante, sentiva che, da quando c'erano i Galiardi, la gestione di Roberto apparteneva quasi ad un'altra epoca, come se "L'ingrediente segreto" fosse entrato in una nuova epoca e che in essa proprio il suo legittimo proprietario non c'entrasse nulla.
E poi c'era Francesco: con i suoi modi galanti e la sua decisione di diventare socio del ristorante, sembrava un principe azzurro uscito da una favola che lei non conosceva più da tanto tempo.
L'amava, forse? No, non doveva neanche considerarla, una simile ipotesi.
Non poteva lasciare Roberto.
***
L'indomani mattina Andrea telefonò ad Adele perché aveva una nuova idea da proporre.
《Delizie della terra, il menu d'autunno!》esclamò durante una riunione nell'ufficio della fidanzata, alla presenza di Raffaele, Francesco, Emma e del ragionier Vespucci.
《Un menu concentrato sui prodotti di stagione, dici?》chiese Adele curiosa.
《Esattamente. Ottobre è alle porte, nei boschi e negli orti crescono funghi, zucche e castagne. Comincia a fare freddo e la gente vuole scaldarsi, ma essendo in orario di lavoro, dove va, se non in un buon ristorante? "L'ingrediente segreto" sarà il luogo dove potranno rifocillarsi come se fossero a casa loro!》spiegò con orgoglio lo chef.
《"Fate come se foste a casa vostra"... Geniale!》concordò Emma.
《Ovviamente ci serviranno tutti i prodotti di stagione possibili》puntualizzò Del Bosco.
《Il ragionier Vespucci ci farà un prospetto finanziario》si aggiunse Francesco.
《Me ne occuperò subito》promise il ragioniere.
《Ci servirà della pubblicità...》ricordò loro Adele.
《Potremmo chiedere a sua figlia Violetta, signor Galiardi. Ha già disegnato il nostro nuovo logo, e la clientela è raddoppiata》propose Andrea.
Al solo nominare la giovane Galiardi, seguirono alcuni minori di silenzio: Francesco ed Emma non gradivano molto il coinvolgimento della ragazza in quel luogo che tra qualche mese sarebbe stato demolito, mentre Adele non vedeva di buon occhio la vicinanza della Galiardi al suo fidanzato.
《Posso chiederglielo. Violetta sarà ben contenta di aiutarci. Direi che la riunione è conclusa. Buon lavoro a tutti!》esclamò Raffaele.
Tutti si alzarono e tornarono alle rispettive mansioni, mentre Francesco guardò suo padre con aria interrogativa e lo seguì fino al suo ufficio.
***
《Papà, posso parlarti?》chiese Francesco, entrando nell'ufficio di Raffaele.
《Come mai tanta urgenza? Riguarda il piano?》volle sapere quest'ultimo.
《Esattamente. Si può sapere perché hai affidato la pubblicità dell'iniziativa dello chef Del Bosco a Violetta? Il suo logo è stato un successo, e poi si sta affezionando troppo a questo posto!》sbottò Francesco.
《Ho deciso di affidare la campagna pubblicitaria a tua sorella perché per quanto abbia talento è maledettamente acerba: pur con tutta la buona volontà, il suo risultato sarà un fiasco totale. E per quanto riguarda l'affezionamento al ristorante, ho già dato disposizione a tua madre di istruire Fabrizio Imbriani affinché distolga Violetta dal suo lavoro alle Delizie della terra》spiegò Raffaele.
***
Mezz'ora dopo Serena e Fabrizio si incontrarono al circolo.
《Contessa, dal tono di voce che aveva al telefono deve essere una cosa molto importante, il motivo per cui mi avete dato appuntamento...》osservò Imbriani.
《Della massima urgenza, caro Fabrizio. Si tratta di Violetta e del suo futuro》spiegò la Di Castelbianco.
《Se riguarda la sua adorabile figlia, sa che sono a disposizione》giurò lui.
《Alla bettola nel cui capitale sono entrati mio marito e mio figlio Francesco, lo chef Del Bosco sta organizzando un'iniziativa gastronomica autunnale, e Raffaele ha proposto la collaborazione di Violetta nella campagna pubblicitaria》spiegò lei.
《E quale sarebbe il mio ruolo?》domandò il giovane.
《Dovrai fare in modo che mia figlia pensi a tutto meno che a quei disegnini commerciali che le hanno commissionato》rispose la contessa.
《Sarò un'interferenza eccellente, promesso》giurò il ragazzo.
Proprio in quel momento stava passando Violetta.
《Tesoro, guarda un po' chi è venuto a trovarci...》la chiamò la Di Castelbianco.
《Fabrizio... Che piacere vederti!》esclamò la ragazza.
《Anche per me... Ho visto che andavi di fretta...》osservò Imbriani.
《Un po', lo ammetto. Mi ha telefonato mio padre farmi una proposta》confessò lei.
《Quale allettante proposta ti ha fatto tuo padre?》chiese sua madre.
《Vuole che mi occupi della campagna pubblicitaria della nuova iniziativa gastronomica de "L'ingrediente segreto": Delizie della terra, una sorta di menu d'autunno》raccontò la Galiardi.
《Interessante. La pubblicità è uno dei nuovi mezzi di comunicazione, da quando in televisione è stato introdotto il Carosello》commentò l'uomo d'affari.
《Ed ha fatto da apripista ad una cultura bassa e massificata che sarà la nostra rovina...》sospirò la nobildonna.
《Tu non ti capaciterai mai che i tempi cambiano, vero mamma?》la prese in giro sua figlia.
《Il mondo è in mano a voi giovani. Non posso oppormi, ma non chiedetemi di abituarmi. Preferisco fare il pezzo da museo, ma con dignità!》fece la contessa col solito sarcasmo.
《Un pezzo da museo indubbiamente affascinante》la adulò Fabrizio.
《Troppo buono... Ma non avete nient'altro di meglio da fare, voi due, che parlare con una vecchia cariatide come me dei tempi che cambiano?》ribattè Serena.
《Infatti adesso devo mettermi a lavoro...》dichiarò Violetta.
《Che ne dici di andare a pranzo insieme? Posso darti qualche consiglio, se vuoi...》propose Imbriani.
《Un uomo raffinato come te che se ne intende di pubblicità?》chiese stupita la Galiardi.
《Sono convinto che per amare o disprezzare qualsiasi campo bisogna conoscerlo》sorrise il ragazzo con tono mellifluo.
《Hai ragione tu. Allora andiamo?》disse lei.
《D'accordo》rispose lui, scambiando un'ultima occhiata alla contessa prima di andarsene.
Serena sperò con tutte le sue forze che Fabrizio distogliesse definitivamente sua figlia da quel ristorante.
***
Ovviamente pranzarono proprio lì, allo stesso tavolo in cui avevano mangiato poco tempo prima.
《Ma questi due chi sono diventati, Grace Kelly e Ranieri di Monaco?》commentò divertita Grazia dalla cassa, parlando con Maddalena.
《Tu ci scherzi, ma siamo a quel punto!》rispose la Veralli.
《Come tua figlia e Tancredi Galiardi?》continuò la Vallesi.
《La mia Sofia è così fortunata! Spero proprio che questa storia culmini con il matrimonio!》esclamò la responsabile di sala.
《Tutte le ragazze sognano un buon matrimonio. Poi però per uno bravo dieci sono mascalzoni...》osservò la cassiera.
《Lo so che te ne sono capitati tanti, cara, ma vedrai che arriverà anche per te l'uomo giusto, come per la mia bambina...》la rassicurò, mentre da lontano il ragionier Vespucci le fece segno di raggiungerlo.
《Non perdo la speranza》rispose Grazia con un sorriso tirato.
《Devo andare》si congedò Maddalena.
Mentre la guardava allontanarsi, la Vallesi decise che quella donna le faceva pena: tutta presa a sbandierare le uscite di sua figlia Sofia con Tancredi, senza avere la minima che si trattava di una volgare scommessa, le dava pure consigli amorosi.
La cassiera era certa che tra qualche mese ne avrebbe riso, di queste perle piccolo-borghesi, distesa al sole in un resort della Costa Azzurra, in compagnia di Tancredi.
***
Maddalena raggiunse Vespucci dall'altra parte della sala rispetto alla cassa.
《Ma ti sembra il luogo e il momento, Alfredo?》lo apostrofò la responsabile di sala, a bassa voce.
《Sono io che dovrei chiederti che cosa ti passa per la testa, Maddalena. Si può sapere perché hai spinto tua figlia tra le braccia di Tancredi Galiardi?》cominciò Vespucci.
《Non ce l'ho spinta io. Ha iniziato lui a corteggiarla!》ribattè la responsabile di sala.
《E tu non li hai ostacolati, immagino. Conoscendoti...》replicò il ragioniere.
《Che cosa vorresti insinuare?》replicò inviperita lei.
《Se i ragazzi dovessero venire a scoprire la verità, non potrebbero più guardarsi allo specchio, e non ci sarebbe bagno purificatore che possa lavare l'onta di cui potrebbero macchiarsi!》fece lui disgustato.
《Sofia non sa chi sia suo padre, e sinceramente neanche io ho mai voluto approfondire. Mia figlia è solo mia》insistette l'una.
《Che sia Raffaele il padre, o il compianto Ernesto, tra lei e Tancredi nascerebbe comunque una relazione incestuosa!》si oppose l'altro.
《Finché nessuno saprà niente, non si verificherà alcun incesto!》puntualizzò Maddalena.
《Non puoi utilizzare tua figlia per vivere la vita che ti hanno sottratto!》continuò Alfredo.
《E tu non puoi fermarmi, Alfredo. Mi riprenderò ciò che è mio, e lo farò con le unghie e con i denti!》decretò la Veralli, voltandogli le spalle.
***
Nel frattempo Beatrice Morin aveva preso le ordinazioni al tavolo dove sedevano Violetta e Fabrizio, che parlavano di pubblicità.
《In America è tutta un'altra cosa, con il technicolor. Vedere i prodotti alla televisione con i loro veri colori ti invogliano a comprarli anche a costo di spendere un po' di più...》spiegava lui.
《Beh, di certo la clientela a cui mi rivolgo non ha problemi economici》osservò lei.
《Se è per questo non credo neanche che siano gli spettatori tipo a cui si rivolge il Carosello. Ma vedranno la televisione, e sicuramente si interesseranno a questa nuova iniziativa de "L'ingrediente segreto"》sottolineò l'uno.
《E come dovrei agire, secondo te?》domandò l'altra.
《Uno spot pubblicitario deve essere breve, conciso e convincente. Deve arrivare al cuore, ma soprattutto al cervello del pubblico》spiegò il primo.
《Breve, conciso e convincente. Perfetto, adesso almeno ho un punto di partenza...》confessò la seconda.
《Che ne dici se ci vediamo di nuovo a cena? Così oggi pomeriggio dopo pranzo butti giù alcune idee, e poi me ne parlerai più tardi》propose Imbriani.
《Sarebbe fantastico, Fabrizio. Ti stai rivelando veramente prezioso》sorrise la Galiardi.
《Allora andiamo a "La Rosa dei Venti" questa sera alle otto?》fece il giovane.
《D'accordo》rispose la ragazza.
Fabrizio poté considerarsi soddisfatto: Raffaele e Serena confidavano nelle capacità del ragazzo di distogliere la loro ultimogenita dagli affari del ristorante; lui l'avrebbe indotta a fare il contrario, spingendola a buttarsi con tutta l'anima nella campagna pubblicitaria.
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