Capitolo 6

Con la scusa di un mal di testa, verso le otto e trenta Adele era tornata in taxi a Villa Mainaghi.
Successivamente si era diretta al telefono e aveva composto il numero di casa di Fabrizio.
《Pronto?》domandò quella voce che conosceva da trent'anni.
《Fabrizio, sono io. Ho bisogno di chiederti un favore》rispose Adele.
《Adele Mainaghi l'indistruttibile che chiede un favore al suo vecchio e torbido amico... Interessante...》osservò lui.
《Piantala, è una cosa seria. Emma Ferraro mi ha fatto notare che le sto col fiato sul collo. Quella donna non mi piace, e non mi piace la sua amicizia con i Galiardi. Questa storia puzza di bruciato...》spiegò lei.
《E giustamente ti sei rivolta ad un esperto di puzza di bruciato... Vuoi che la tenga sotto controllo?》chiese allora l'uno.
《Se puoi. Ma con discrezione, come sai fare tu》consigliò l'altra.
《Ti avverto che non sarà facile. Mi depisterà sicuramente. E se lei e i Galiardi hanno in mente qualcosa, nasconderanno tutte le prove》la avvertì il primo.
《Ma a te piacciono le sfide impossibili, o sbaglio? Sei riuscito a conquistare il cuore della nipote di una serva, quindici anni fa...》gli ricordò la seconda, ribadendogli il loro amore adolescenziale.
《Una ragazza bellissima, oggi affascinante e astuta donna che lotta per salvare tutto quello che ha. Emma Ferraro andrà ovviamente al circolo. Ti farò sapere》concluse Imbriani, attaccando il telefono.
La Mainaghi pensò che fosse stato un colpo basso far leva sull'amore che il giovane aveva provato un tempo per lei, al fine di farsi aiutare; ma lo stava facendo per salvare la sua famiglia e la sua attività, e a quanto pareva per lui non doveva essere poi un grande sforzo.

                                  ***

La mattina dopo, prima dell'orario d'apertura, Sofia entrò in cucina e venne subito circondata da Camilla, Giulia e Marta.
《Allora, come è andata con Tancredi? Vi siete divertiti?》chiese la Ricci.
《Oh sì, Tancredi è piacevole, dolce e romantico...》rispose la Veralli sognante.
《E vi siete baciati?》domandò la Sensi.
《No, ancora no... È il primo appuntamento...》si schermì l'interessata.
《Un ragazzo perbene non ti bacia al primo appuntamento. Roberto ci mise tantissimo con me...》ricordò la Reggiani con un'ombra di nostalgia.
《Sì, ma tu hai dovuto anche faticare per dimostrare il tuo talento in cucina. Sofia invece non ha avuto bisogno di fare sforzi, ed ha incontrato il principe azzurro...》sospirò Giulia.
《Piano con i sogni, sembra quasi che ci sia uscita tu con Tancredi...》la richiamò Marta.
《E dai, lasciami sognare...》ribattè la piemontese.
《Sofia, sogni a parte, sono veramente contenta per te. Tieni i piedi per terra, ma se è amore vero sii felice!》le augurò Camilla.
《Grazie, davvero》fece la Veralli sorridendo. Le sembrava di vivere davvero in una favola; non immaginava nemmeno cosa ci fosse sotto.

                                  ***

Al circolo intanto, Emma aveva incontrato la contessa Di Castelbianco per discutere del piano ordito da Raffaele e Francesco per far capitolare i Mainaghi e prendersi "L'ingrediente segreto".
《Mio figlio mi ha detto che la suchef Camilla Reggiani non riesce proprio a dimenticare il suo Roberto...》esordì Serena.
《Roberto ci sa fare con le donne, ne so qualcosa. Ma la lontananza giocherà a loro sfavore, e Francesco quando vuole sa essere molto convincente...》rispose la Ferraro.
《Questo vorrà dire che mi ritroverò quella zoticona della Pianura Padana dentro casa?》sospirò la Di Castelbianco.
《Per la buona riuscita del piano, cara contessa...》la rassicurò Emma.
《Ma perché mio figlio non si sposa con te? Saresti la moglie perfetta: raffinata, colta, stratega...》osservò Serena.
《Francesco è un caro amico, ma non ha mai smesso di amare la sua antica fidanzata, la povera Linda De Angelis. E io non ho mai smesso di amare Roberto》precisò l'imprenditrice.
《I sentimenti giusti vanno sempre in direzioni sbagliate...》sentenziò inesorabile l'una.
《Saranno anche direzioni sbagliate, ma confluiranno tutte nel risultato che speravamo: voi avrete il vostro grande magazzino, io avrò Roberto e Francesco avrà modo di liberarsi dell'adorabile cretina quando non gli servirà più...》promise l'altra.
Le due donne finirono la conversazione con un brindisi, mentre dal bancone dei drink Fabrizio Imbriani le osservava.

                                  ***

Dopo aver salutato Serena, Emma si avvicinò al bancone per chiedere un gin tonic, quando sentì una voce maschile rivolgerle la parola.
《Non è un po' presto per bere un gin tonic?》chiese Fabrizio Imbriani.
《Sono nata in America, non è mai troppo presto per i cocktail》rispose la Ferraro.
《Ah, l'America. Un altro pianeta... Ci sono stato spesso per affari...》commentò l'uomo.
《Io ci sono nata e cresciuta》disse la donna.
《Dove esattamente, se posso chiedere?》fece lui.
《A New York》replicò lei.
《Io sono stato sia nel Nord che nel Sud del continente. Le culture sono differenti, ma in comune hanno un incredibile ottimismo. Comunque mi perdoni, non mi sono presentato: il mio nome è Fabrizio Imbriani!》ribattè l'uno.
《Imbriani? Ma lei non è il fidanzato di Violetta Galiardi?》domandò l'altra.
《Esattamente. E lei invece è Emma Ferraro, la nuova socia del ristorante "L'ingrediente segreto"?》fece il primo.
《È bene informato》commentò la seconda.
《Leggo molti giornali. E lei era in prima pagina, quando è entrata nel capitale azionario del ristorante》ammise Fabrizio.
《Lei è un uomo curioso, signor Imbriani. Così ricco, eppure così desideroso di entrare nella famiglia Galiardi...》osservò Emma.
《Anche lei è una donna curiosa, signorina Ferraro. Se non fosse un'imprenditrice, direi quasi che mira al bel Francesco Galiardi...》ipotizzò Imbriani.
《Touchè...》commentò la Ferraro, mentre le veniva servito il gin tonic. 《Lei non beve?》domandò poi.
《Come se avessi accettato. Ho una fidanzata non ufficiale da mettere alle strette...》rispose il giovane, congedandosi dall'italo-americana con un baciamano.

                                   ***

Mentre nelle cucine c'era come al solito un gran movimento, Francesco venne a trovare Camilla.
La ragazza stava sminuzzando le carote per una torta rustica alle verdure, quando si accorse della presenza del giovane Galiardi.
《Signor Francesco!》esclamò.
《C'è molto lavoro, anche oggi?》domandò il ragazzo.
《Non immagina quanta gente mangia ogni giorno al ristorante, cominciando a venire per il pranzo da prima di mezzogiorno e finendo la cena dopo mezzanotte...》rispose l'emiliana.
《Ed è molto stancante, suppongo...》ipotizzò Galiardi.
《I ritmi sono serrati, ma sono contenta così, mi aiuta a non pensare al fatto che io sono qui e Roberto è a Bonn...》sospirò la Reggiani.
《Le manca molto, vero?》fece Francesco premuroso.
《Moltissimo, signor Francesco. La nostalgia a volte mi toglie il fiato. Per questo ho deciso di andarlo a trovare questo fine settimana...》confidò la suchef.
《Ah, ma è una bellissima notizia! Spero che si sia rimesso...》replicò il primogenito dei Galiardi.
《La ripresa è lunga ma sta facendo grandi progressi... L'unica cosa è che ha paura di tornare a Milano perché sospetta un altro agguato...》spiegò lei.
《Quando finisci sotto tiro hai paura che il clima di allerta e terrore non finisca mai. Ma quando va da lui gli dica di stare tranquillo, qui siamo tutti amici...》la rassicurò lui.
《Grazie del consiglio, signor Francesco. Glielo dirò》promise la prima.
《Signor Francesco... Ma diamoci del tu! Io sono Francesco...》propose il secondo, tendendole la mano.
La ragazza gliela strinse.
《Camilla... E scusami se ho la mano un po' sporca...》si giustificò.
《Non fa niente. Nella vita per essere autentici bisogna sporcarsi un po' le mani. Adesso mi scusi ma devo andare a barcamenarmi tra le carte, ben più noiose del cibo...》ribattè Francesco.
《Ma certo... Sono felice che sei venuto a trovarmi, ho proprio bisogno di qualcuno con cui confidarmi ma che non mi dica le solite cose...》sussurrò Camilla avvicinandoglisi.
L'uomo sorrise e se ne andò.
In quel momento Andrea Del Bosco venne verso di lei.
《Cosa avevate da bisbigliare tu e quello lì?》le chiese.
《Noi? Assolutamente niente di compromettente, mi aveva chiesto se Roberto si stava rimettendo...》rispose la suchef.
《Attenta al Galiardi junior, non mi ispira molta fiducia... E non mi ispira nemmeno il tuo sorriso ebete dopo che se n'è andato, mia cara...》la riprese lo chef.
《Non c'era nessun sorriso ebete, anzi, stavo proprio pensando ad altro...》ribattè nervosa la ragazza, tornando a sminuzzare le carote.
Del Bosco si allontanò facendo spallucce, ma ormai era sicuro che le paranoie di Adele su Francesco e suo padre e sulla Ferraro non erano solo semplici paranoie.

                                  ***

Subito dopo la conversazione con Camilla nelle cucine, Francesco fece chiamare Emma nel suo studio dal ragionier Vespucci; poi quando la donna fu dentro, lo congedò.
《Come mai mi hai fatta chiamare con tanta urgenza dal vostro tirapiedi?》cominciò la ragazza, che non aveva una grande opinione del ragioniere.
《Il ragionier Vespucci è un prezioso collaboratore. Non è come noi, ma sei pregata di non parlarne male. E comunque abbiamo cose più  importanti di cui parlare》spiegò il primogenito dei Galiardi.
《Che vuoi dire?》saltò su Emma.
《Poco fa sono stato nelle cucine, ho parlato con Camilla. Si fida talmente tanto di me da avermi spifferato che andrà a trovare il suo fidanzato in Svizzera, nel week end》rispose Francesco.
《Fantastico! Mi porterà dritta da Roberto!》esclamò lei.
《Non ti porterà da nessuna parte, visto che non sarai tu a pedinare la Reggiani...》l'ammonì lui.
《Come no?》si stupì l'una.
《Non puoi comparire così, all'improvviso, di nuovo nella sua vita, senza un motivo. Ricomparirai quando sarà il momento giusto. Per adesso dobbiamo mandare l'investigatore privato che lavora per la nostra famiglia, il signor Anceschi》replicò tranquillo l'altro.
《E quando potrò essere io ad andare, invece di questo Anceschi?》domandò  irrequieta la prima.
《Presto, te lo prometto》giurò il secondo.
《Ecco, allora mantieni questa promessa, Francesco! Presto, presto, o muoio!》ribattè con veemenza l'italo-americana.
Aveva perso Roberto Mainaghi una volta, e non se lo sarebbe lasciato scappare di nuovo.

                                  ***

Camilla, mentre si occupava di bollire le patate, ripensava alla sua conversazione con Francesco: era da quando l'aveva conosciuto, si era dimostrato un uomo buono e disponibile, disposto a fare sue le sorti de "L'ingrediente segreto" senza chiedere nulla in cambio. Le venne in mente l'atteggiamento guardingo che invece aveva Adele nei confronti di tutta la famiglia Galiardi e le sembrò un'esagerazione; magari lei stessa era un'ingenua, ma come faceva ad avere un atteggiamento ostile nei confronti di un uomo così buono?
Era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse dell'arrivo di Giulia e Marta.
《Che cos'è quell'aria pensierosa?》chiese la Ricci.
《Pensavo a domani, che è sabato. Parto. Vado in Svizzera, a trovare Roberto》rispose la Reggiani.
《Fai bene. In questi giorni ti abbiamo vista devastata dalla nostalgia, anche se cercavi di non darlo a vedere...》commentò la Sensi.
《È una decisione che ho preso dopo averci riflettuto a lungo. È giusto che sappia che il ristorante ha ripreso la sua attività, che i soci sono brave persone e che abbiamo anche un nuovo logo...》fece l'emiliana, dando l'impressione di voler aggiungere qualcosa che non riusciva a dire.
《...E che lo ami, e speri nel suo ritorno!》finì la frase la piemontese.
《Esatto...》replicò Camilla.
《E allora vai da lui e digli che anche tutti noi ci auguriamo che si rimetta e che lo aspettiamo》sorrise la veneta, circondandole le spalle. Giulia fece lo stesso. La suchef sorrise: loro due non erano solo le sue ex colleghe e coinquiline; erano come sorelle.

                                  ***

Si mise in viaggio l'indomani mattina presto, prima che Giulia e Marta si svegliassero; fece colazione e successivamente lasciò loro un biglietto, dove disse loro che sarebbe tornata quella sera stessa.
L'autista della marchesa Toledo l'aspettava sotto il palazzo. Quando la vide arrivare la salutò cordialmente.
《Ci sarà un po' di traffico all'andata, signorina Reggiani. È sabato, la gente parte. Al ritorno invece non troveremo alcun ingorgo》la rassicurò.
《Non si preoccupi, l'importante è che riesca ad arrivare da Roberto. Posso affrontare tutto il traffico del mondo...》rispose lei, e subito dopo l'uomo mise in moto, imboccando la strada per Ginevra.
Non aveva la minima idea che qualcuno lo stava seguendo: era Attilio Anceschi, l'investigatore privato assoldato da Francesco da Galiardi per spiare tutte le mosse della Reggiani.
Anche lui mise in moto la sua macchina e non perse di vista per un attimo l'autista della Toledo.
Capì di essere sulla strada giusta non appena l'auto inseguita superò le Alpi e passò il confine tra l'Italia e la Svizzera.
Una clinica con la facciata bianca e un ampio giardino verde si ergeva davanti a lui; parcheggiò poco lontano dell'autista della marchesa, poi scese senza farsi vedere.

                                  ***

Il direttore della clinica accolse Camilla sorridendo.
《Il signor Mainaghi sta migliorando. La riabilitazione fisica è quasi completa, per quella psicologica ci vuole un po' di più》spiegò.
《Lo immagino. È in stanza?》ribattè la ragazza.
《Certo, e sarà contentissimo di vederla, signorina Reggiani》rispose il medico, guidandola attraverso il corridoio fino alla stanza dove si trovava Roberto; c'era parecchia confusione, in quel momento, tra infermiere, pazienti, medici e addetti alle pulizie, tanto che Anceschi perse di vista Camilla e il direttore.
Roberto Mainaghi era affacciato alla finestra: indossava una vestaglia blu sopra il pigiama, non aveva fatto la barba ed era più magro, ma quando si trovò davanti la Reggiani, i suoi occhi si illuminarono di gioia.
《Amore mio!》esclamò, mentre si abbracciavano.
《Mi sei mancato così tanto...》sospirò lei commossa.
《Anche tu, in ogni momento. Ma non ti ho mai lasciato sola, sai? Mi sono tenuto aggiornato. Ho saputo della riapertura, e del logo nuovo》replicò lui.
《L'ha disegnato Violetta Galiardi, la figlia più piccola del signor Raffaele. È in gamba e piena di entusiasmo, mi ricorda me qualche anno fa, quando sono arrivata a "L'ingrediente segreto"...》raccontò l'una.
《Già, e chi se lo dimentica? Indossavi l'abito buono della domenica, e parlavi con quell'adorabile zeta floscia che diventava una esse...》ricordò l'altro teneramente.
《Ormai l'ho eliminata del tutto!》rise la prima, sentendosi presa bonariamente in giro.
《Lo sai che mi fai impazzire con quella tua pronuncia romagnola!》rispose il secondo imitando la parlata dialettale con cui la ragazza era venuta a chiedere un impiego, tre anni prima, a "L'ingrediente segreto".
《Dai, parliamo di cose serie... Dovresti vederlo il ristorante... Si respira aria nuova, sono successe tante cose... Lo sai che Sofia Veralli esce con Tancredi Galiardi?》lo aggiornò la suchef.
《E il povero Nanni come l'ha presa?》chiese l'imprenditore, facendo riferimento ai sentimenti del lavapiatti, che non erano un segreto.
《Fa finta di niente, ma c'è rimasto male. Invece la signora Maddalena è andata in brodo di giuggiole!》continuò Camilla.
《Lo credo bene, povera donna... Ha cresciuto la figlia da sola, ed è naturale che desideri il meglio per lei...》ribattè Roberto.
《Già... Comunque manchi a tutti, anche se non lo danno a vedere. Cerca di tornare presto...》lo esortò lei.
《Lo spero anch'io...》si augurò lui, mentre fuori dalla clinica, un furibondo Anceschi tornava a Milano senza aver scoperto niente.

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