Capitolo 52

Il ragionier Vespucci aveva ancora in mente le parole di Beatrice: gli aveva detto non solo che non lo amava, ma che anche lui avrebbe dovuto pensare alla sua vita con una persona che gli era sempre stata molto vicina; quella persona era Maddalena.
Alfredo e la Veralli ne avevano passate tante insieme: avevano lavorato entrambi alle dipendenze di Raffaele Galiardi, ed erano stati contemporaneamente testimoni delle terribili nefandezze compiute da quest'ultimo; il ragioniere l'aveva sempre considerata una bella donna, che tuttavia non avrebbe mai avuto tempo di pensare a lui, presa com'era nel triangolo amoroso che aveva formato con Raffaele e suo fratello Ernesto; Vespucci non aveva mai avuto dubbi sul fatto che fosse quest'ultimo il padre di Sofia, ed era sicuro che la madre della ragazza non avesse mai smesso di amarlo, e che le sue mire ambiziose per la figlia non fossero altro che un modo per rendere giustizia all'amato, spinto nel vuoto da Galiardi senior - adesso non aveva più paura di ammetterlo.
Ritrovare Maddalena a "L'ingrediente segreto" lo aveva portato ad affezionarsi a quel posto, facendogli valutare la donna in modo diverso: non era più folle, ma coraggiosa.
《Alfredo! Mi aspetti da molto?》gli domandò la Veralli, dirigendosi nel suo ufficio. Anche Sara la salutò.
《No, sei arrivata giusto in tempo. Abbiamo pochi giorni, ma fortunatamente sono necessari per agire》la rassicurò il ragioniere. I tre si misero a lavorare sulle carte portate dalla Veralli, che in quanto ex segretaria personale di Raffaele aveva conservato ogni cosa: avrebbero fermato i Galiardi a qualunque costo.

                                       ***

Tancredi era in laboratorio, e aveva appena finito la sua ultima creazione: il busto di Grazia Vallesi, a cui non riusciva a smettere di pensare.
Qualcuno bussò alla sua porta.
《Sono io!》esclamò la voce di sua sorella.
《Entra, dai!》rispose il ragazzo, aprendole la porta.
《Genio al lavoro, a quanto pare...》osservò la giovane.
《Sai, sono successe diverse cose che mi hanno spinto ad un progetto, un progetto che mi era rimasto sul cuore e che dovevo assolutamente portare alla forma di scultura...》spiegò il ragazzo.
《Grazia Vallesi, a quanto pare》constatò lei, avvicinandosi al busto.
《Lo so cosa pensi. Che sono disonesto nei confronti di Monica. Ma il fatto che con Grazia le cose non si fossero mai risolte, e che adesso Monica ce l'abbia con me, mi ha spinto a capire cosa voglio veramente》raccontò lui.
《Ed è Grazia che vuoi?》domandò l'una.
《Sì, con tutto il mio cuore》ammise l'altro.
《E allora dovremmo lottare entrambi per riprenderci le persone che amiamo. E io per riconquistare la fiducia di Andrea sono disposta a tirare fuori tutti gli scheletri nell'armadio della nostra famiglia》dichiarò la prima.
《E allora vorrei avere anche solo la metà del tuo coraggio...》sospirò il secondo.
《Sono sicuro che al momento giusto l'avrai. Adesso devo incontrarmi con Fabrizio. Lui sa come muoversi》fece la sorella.
《Spero che fare la Mata Hari ti porti a salvare la situazione. Insomma, eccola la fine dell'anno...》obiettò il fratello.
《Riuscirò a salvare il ristorante. È una promessa》giurò Violetta, salutandolo e uscendo dal laboratorio.

                                        ***

Fabrizio l'aspettava a casa sua: era un luogo sicuro, nessuno li avrebbe visti.
《Prima di ogni cosa rispondi a questa domanda: sei sicura di quello che stai per fare?》l'avvertì Imbriani.
《Sì, sono sicura. Troppe ingiustizie hanno procurato mio padre, mio fratello Francesco ed Emma Ferraro. E mia madre sapeva. E mio nonno, il conte Di Castelbianco. Mio zio Ernesto ha perso la vita, tuo padre è stato arrestato, Maddalena è stata costretta a dare le dimissioni da segretaria. E adesso tutti i dipendenti de "L'ingrediente segreto" stanno per perdere il lavoro. Andrea inoltre mi crede d'accordo con mio padre. Bisogna fermare tutto questo, e se significa andare contro la mia famiglia, non ho paura di farlo》rispose la Galiardi.
《Allora sei la persona che cercavo. Ma dobbiamo essere discreti, altrimenti, messi alle strette, i tuoi e la Ferraro possono depistarci, scappare, perdere le loro tracce. Tuttavia noi abbiamo le prove. Me le ha date Maddalena Veralli》spiegò il giovane uomo, mostrandole fascicoli di documenti risalenti al tempo di guerra.
《Oh mio Dio...》mormorò la ragazza, sfogliandoli e leggendone il contenuto. 《Maddalena, zio Ernesto e tuo padre stavano salvando la vita ad un sacco di gente, ma mio padre voleva impedirglielo...》aggiunse poi.
《...uccidendo suo fratello, facendo arrestare il mio, costringendo Maddalena e Vespucci al silenzio e ricattando le Lentini con la latitanza del signor Vito, che Francesco pagò per ferire Roberto Mainaghi e metterlo fuori gioco ed entrare nel capitale del ristorante e togliergli, con l'aiuto di Emma, le due cose a cui teneva di più...》continuò lui.
《La sua attività e Camilla》dedusse lei.
《Esatto. Tutto era collegato, da ventiquattro anni a questa parte》replicò l'uno.
《Che vergogna, vivo in una famiglia di mostri...》si rammaricò l'altra.
《La famiglia non è quella che ti mette al mondo, ma quella in cui ti senti accolto. E la nostra è "L'ingrediente segreto". Dobbiamo salvarla, ma il tempo stringe. Non lasciarti sfuggire una parola dei tuoi o di tuo fratello》disse il primo.
《Non mi sfuggirà nulla》promise la seconda.

                                        ***

Monica rientrò di corsa nel ristorante, decisa a raccontare della proposta di Tomei alla Morin: era infatti sicura che lei non solo l'avrebbe compresa, ma avrebbe anche trovato le parole giuste con suo padre, il quale non aveva mai visto di buon occhio l'avventura televisiva di sua figlia.
《Signorina Morin!》la chiamò.
《Signorina Dalmata, non si agiti così tanto davanti ai clienti!》la rimproverò la capocameriera.
《Devo parlarti》insistette la ragazza, dandole del tu. Significava che doveva confidarle una cosa che non aveva il coraggio di rivelare al padre.
《Che cosa hai combinato stavolta?》domandò l'una.
《Ho litigato con Tancredi perché sicuramente sapeva dei piani di suo padre e di suo fratello e non mi ha detto niente...》esordì l'altra.
《Hai rotto il fidanzamento?》chiese stupita la prima.
《No, non ho rotto nulla. Ma ho incontrato il dottor Tomei, che mi ha proposto di lavorare alla Rai, in previsione della chiusura del ristorante》confessò la seconda.
《E tu mica gli avrai detto di sì, spero...》volle sapere la donna.
《No, gli ho detto che ci avrei pensato. Per questo l'ho detto a te, così magari mi aiuti a far digerire la notizia a papà...》ipotizzò la giovane.
《Monica, per favore... Già la situazione è difficile, immagina come reagirebbe tuo padre se gli dicessi questa cosa...》replicò Beatrice.
《Potrebbe essere l'occasione della mia vita. Meglio questo, o sposarmi col figlio dell'uomo che vuole distruggerci?》ribattè Monica.
《Non prendere decisioni affrettate. Potresti pentirtene. Lo so, sono giorni strani, in cui sembra che possa avverarsi tutto o il contrario di tutto. Ma non devi fare gesti avventati. La fretta è cattiva consigliera》rispose la Morin.
《Forse hai ragione. Ci penserò. Vado a mostrare la parvenza di normalità che ci ha chiesto la signorina Mainaghi》la salutò la Dalmata.
La capocameriera la guardò allontanarsi scuotendo la testa: era ancora giovane ed entusiasta, non aveva la minima idea delle conseguenze delle sue azioni.

                                        ***

Quel pomeriggio Raffaele e Serena andarono a prendere un aperitivo al circolo: la loro vittoria sui Mainaghi si avvicinava e dovevano cominciare a festeggiare.
《Non trovi che questi addobbi natalizi siano un po' pacchiani, mio caro?》commentò la Di Castelbianco.
《Mai quanto quell'orribile albero di Natale all'ingresso de "L'ingrediente segreto"》rispose Galiardi.
《Allora meno male che non l'ho mai visto...》ribattè la contessa, mentre lei e il marito si sedevano al loro solito tavolo e ordinavano l'aperitivo e lo champagne.
《Non ti sei persa niente, mia cara. È dozzinale. Ma per fortuna, tra circa dieci giorni non sarà che un ricordo, insieme a tutta la struttura...》la rassicurò quest'ultimo, sorseggiando lo champagne che il cameriere aveva versato nel suo bicchiere e in quello della moglie.
《Questa notizia è musica per le mie orecchie. Quel posto ha già procurato anche troppi guai alla nostra famiglia: le Veralli, quella sgualdrina della cassiera, e poi l'assurdo fidanzamento del nostro Tancredi con la figlia dell'ispettore Dalmata...》elencò la donna.
《Sono sicura che la ragazza odierà talmente tanto nostro figlio per via della demolizione, che non vorrà più vederlo neanche in cartolina...》le fece presente l'uomo.
《Rimane però il problema di Violetta e del suo improbabile attaccamento al ristorante e soprattutto allo chef Del Bosco...》obiettò lei.
《La demolizione de "L'ingrediente segreto" metterà un punto anche a questa storia. Magari Violetta se la prenderà un po', ma dalle tempo e si affezionerà talmente tanto ai Grandi Magazzini Galiardi da non ricordarsi nemmeno più di quell'insulso ristorante e di quello chef da strapazzo!》decretò lui.
《Allora ai Grandi Magazzini Galiardi?》domandò l'una, levando il suo bicchiere per brindare.
《Che possano portare il progresso e la modernità nel 1960!》esclamò l'altro, rispondendo al brindisi.

                                        ***

La rivelazione di Roberto aveva turbato talmente tanto Camilla che la ragazza, dimenticando di aver detto ufficialmente che aveva la febbre, si diresse di corsa al ristorante per verificare se la storia dell'avviso di demolizione affisso sulla porta fosse vero.
Constatare la realtà dei fatti fu per lei un fulmine a ciel sereno; guardando ciò che era scritto nero su bianco sull'incriminato foglio le fece venire in mente tutte le bugie che le aveva raccontato Francesco, e finalmente capì quanto era stata stupida a dar retta a lui e non a Roberto, che sembrava aver capito tutto dall'inizio, da quando, il 31 agosto a Ginevra, aveva fatto una faccia strana a sentire i nomi dei Galiardi e della Ferraro.
In quel momento le fu drammaticamente chiaro che Francesco ed Emma avevano architettato tutto per separarli, vendicandosi di una storia vecchia di tredici anni, che lei nemmeno conosceva: l'interesse per la ristorazione, i modi amichevoli, la passione bruciante, forse anche l'osteria che sarebbe dovuta diventare la filiale de "L'ingrediente segreto"; proprio quell'ultimo particolare le fece venire in mente che doveva andare a Biella, quando sentì dei passi dietro di lei.
《Camilla!》esclamò la voce di Giulia.
La Reggiani si girò: quest'ultima e Marta la guardavano con aria interrogativa. 

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