Capitolo 47

Quel giorno di metà dicembre non fu la gelida alba milanese a svegliare Sara, la quale non aveva dormito affatto: aveva promesso che avrebbe cercato di portare sua madre dalla parte dei Mainaghi.
Non sarebbe stato affatto facile: la signora Renata, ferma com'era nella sua convinzione che i Galiardi fossero i loro benefattori, non avrebbe subito cambiato idea; tuttavia aveva conosciuto Roberto quando era magazziniere ai Ferraro's Store di New York, e se anche non ne avesse sentito parlare affatto bene da quando era scappato con Linda De Angelis, sicuramente non avrebbe potuto negare che fosse sempre stato un lavoratore onesto e inappuntabile.
La giovane Lentini affrontò l'argomento dopo la colazione.
《Ti devo parlare》esordì.
《E che cosa mi devi dire? Devo preoccuparmi?》domandò Renata con tono apprensivo.
《Oggi il signor Mainaghi verrà dimesso dalla clinica di Ginevra》cominciò la figlia.
《Ah, bene. Così potrà vederla direttamente la fine di quella sua attività infernale che ha distrutto la vita alla nostra famiglia》inveì la madre.
《Non dimenticarti che è stato papà a sparare al signor Mainaghi su commissione di Francesco Galiardi》sottolineò coraggiosamente l'una.
《Shhh! Ma pazza sei? Dici queste cose ad alta voce?》fece scioccata l'altra.
《È la verità, e non possiamo continuare a tacerla. Ho raccontato la verità alla signorina Mainaghi, al signor Imbriani e al ragionier Vespucci》confessò la ragazza.
《Che facesti tu? Andasti a spiattellare tutte cose a chillu fetuso del ragioniere, che è un presunto traditore?》sbottò la donna.
《Ho fatto quello che ritenevo più giusto》sostenne la prima.
《Hai fatto una fesseria, Sara. Ma non ci hai pensato a tuo padre? E a me? Che malasorte quel Mainaghi, se il lavoro veniva fatto bene un anno fa, a quest'ora nemmeno ci dovevamo preoccupare di lui!》sbraitò la seconda.
《Mi dispiace, mamma, ma io non la penso come te》ribattè l'aiuto-contabile.
《Lo so io che ti piglia, a te. Ti innamorasti di quel povirazzo dell'amico tuo lavapiatti. L'ho visto che ti veniva a prendere qui sotto. È stato lui a rovinarti, che prima certe cose neanche le pensavi!》continuò furibonda la casalinga.
《Nanni non c'entra niente. Sono io che ho imparato a pensare con la mia testa, e dovresti farlo anche tu!》replicò Sara. 《Pensaci, mamma. Un'altra vita è possibile》aggiunse poi, prima di andarsene, rassegnata dal volto irremovibile di Renata.

                                        ***

Non appena Monica entrò a "L'ingrediente segreto" come ogni mattina, le sue colleghe le vennero incontro festanti.
《Sei stata bravissima!》esclamò Giulia.
《Un talento naturale!》concordò Marta.
《Sembra che tu sia nata per stare in televisione!》si aggiunse Sofia.
《Signorine, un po' d'ordine, per cortesia... Comunque voglio farle i più sinceri complimenti, signorina Dalmata》intervenne la Morin, che sul posto di lavoro dava del lei alla sua quasi figliastra.
《Grazie, signorina Morin!》contraccambiò la diretta interessata.
《Ma brava, prenditi pure la gloria, tanto sei solo una ladra!》fece la voce di Grazia Vallesi, tagliente come una lama.
《Grazia...》cercò di dire Monica.
《Quella pubblicità era mia, io avevo bisogno di fare quel maledetto provino... Tu invece da quando sei arrivata non hai fatto altro che ottenere tutto con uno schiocco di dita: il lavoro qui, Tancredi Galiardi, la pubblicità del Lavabianco e probabilmente anche il letto di Alessandro Tomei!》insinuò velenosa la Vallesi.
《Ma come ti permetti? Solo perché tu sai farti rispettare solo visitando molti letti, non significa che chiunque altra faccia lo stesso!》si difese la Dalmata.
Le due sarebbero venute alle mani se la Morin non si fosse messa in mezzo.
《Signorine, per favore, non diamo spettacolo! Signorina Vallesi, lei cerchi di pensare dieci volte prima di fare affermazioni sgradevoli!》ordinò, ristabilendo la calma.
Grazia tornò alla cassa lanciando uno sguardo omicida a Monica, che invece ricambiò con un'espressione di sufficienza: era lei ad aver vinto, in tutto e per tutto.

                                        ***

Quando Adele tornò a casa in compagnia del fratello, tutti i dipendenti di Villa Mainaghi applaudirono commossi, stringendo ad uno ad uno la mano a Roberto ed esprimendo ciascuno la propria gioia per il suo ritorno.
《Ma sei proprio sicura che devo stare a letto?》domandò lui, non appena la sorella lo accompagnò in camera da letto.
《Più che sicura. Non hai sentito il direttore della clinica? Devi riposare...》gli ricordò lei.
《...almeno un giorno e una notte, lo so. Ma il fatto è che non vedo l'ora di tornare al ristorante...》ribattè l'uno.
《E da Camilla》completò l'altra.
《E da Camilla, giusto. Voglio capire cosa è successo durante la mia assenza, e soprattutto voglio capire se rivedermi le fa ancora l'effetto di un tempo》confessò il primo.
《Capisco tutto, Roberto, ma è troppo presto per andare incontro ad emozioni così forti》cercò di dissuaderlo la ragazza.
《Adele, io e Camilla abbiamo vissuto una relazione a distanza, e in questi mesi sono successe molte cose che potrebbero averla allontanata da me. Ma se ci rivedremo sono sicuro che tornerà tutto come una volta》la rassicurò l'uomo.
Adele avrebbe voluto credergli; non aveva avuto il coraggio di dirgli che Camilla e Francesco si erano avvicinati molto più di quanto lasciassero trasparire. Gli augurò un buon riposo, prima di lasciare la stanza.
Nemmeno Roberto ebbe il coraggio di dirle che Emma era venuta da lui, quando era ancora ricoverato, e che l'aveva baciato; tuttavia sentiva che non era poi così importante.

                                          ***

Rino andò in caffetteria a parlare con Mimmo alla pausa pranzo.
《Miii, sapessi che è successo al ristorante!》esordì il lavapiatti.
《C'entra per caso col fatto che Monica sta in televisione?》chiese il barista.
《Ma nessuno si aspettava che anche Grazia voleva farla 'sta pubblicità. Si mise a insultare Monica dicendo che è una poco di buono, che fa la fidanzatina di Tancredi Galiardi ma gli mette le corna col dirigente della Rai che venne a girare la pubblicità di San Martino》spiegò l'uno.
《E tu pensi che ha ragione Grazia Vallesi?》domandò l'altro.
《Io so solo che le ragazze perbene non si mettono a litigare davanti a tutti come le galline nel pollaio》affermò il maggiore.
《Le ragazze tipo Marta?》indovinò il minore.
《Io ci ho provato a fare finta di niente, a provare a rifarmi una vita con Giulia. Ma non ce la faccio, penso sempre a lei, che però mi ha sempre visto solo come un amico》confessò il primo.
《È che siete timidi, tutti e due. E proprio per questo uno dei due deve fare il primo passo, e questo uno devi essere tu: invitala a prendere un caffè, a fare una passeggiata, al cinema... Insomma, piglia l'iniziativa, Rino, altrimenti Marta incontrerà un tipo più sveglio e deciso di te, e tu te la puoi scordare!》replicò il secondo.
《Dici vero?》chiese agitato Rino.
《Non c'è nessun altro, tranquillo. Ma ci sarà, se non ti dai una mossa. E adesso devo andare, che a quanto pare abbiamo ospiti illustri...》commentò Mimmo, notando che la signora Eva stava accogliendo Stefano e Monica Dalmata, in compagnia di Tancredi Galiardi.

                                        ***

《Ho saputo quello che è successo al ristorante》esordì l'ispettore sanitario.
《Te lo ha detto Beatrice?》ribattè la figlia, subito sulla difensiva.
《Avete dato spettacolo, tu e la signorina Vallesi, ve ne rendete conto?》fece l'uomo.
《La signorina Vallesi ha la facile attitudine ai melodrammi e a stare al centro dell'attenzione. Mio padre ne sa qualcosa》intervenne Tancredi.
《Papà, è stata lei ad attaccarmi perché è invidiosa in quanto io sono più brava di lei》spiegò Monica.
《Già, sua figlia splendeva sullo schermo, signor Dalmata. E non solo perché pubblicizzava un detersivo...》la appoggiò Galiardi, sdrammatizzando per strappare un sorriso alla sua fidanzata.
《Magari la televisione non sarà la mia vita, ma sono stata felice di stare davanti alle telecamere. Sento di aver fatto una bellissima esperienza, e tornando indietro la rifarei》sostenne la cameriera.
《Se ti ha reso felice, sono contento. Ma che non diventi una cosa invasiva》ammonì il padre.
《Non lo sarà》promise la figlia.
《E in caso la difenderò io dalle cassiere arrabbiate, giuro!》esclamò il secondogenito di Raffaele e Serena, mettendosi una mano sul cuore e strappando un sorriso anche all'ispettore.
Monica tuttavia sperava dentro di sé che la sua vita non fosse veramente già scritta come volevano farle credere tutti.

                                        ***

Andrea venne a trovare Roberto nel pomeriggio: i due si abbracciarono calorosamente - erano sempre stati grandi amici.
《Come vedi non sono propriamente in tiro, ma se ti accontenti di essere accolto dal padrone di casa in pigiama e veste da camera...》esordì ironicamente Mainaghi.
《Ahahah, ti ho visto in condizioni peggiori!》esclamò divertito Del Bosco.
Roberto lo fece accomodare in sala da pranzo.
《Purtroppo non posso offrirti nulla, visto che Adele ha dato ordine di far sparire tutti gli alcolici...》si scusò.
《È diventata il tuo medico personale...》commentò Andrea.
《Lo sai che lo fa per il mio bene》rispose il proprietario de "L'ingrediente segreto".
《Adele è una donna forte. Ha preso sulle spalle una responsabilità enorme, e non ha paura neanche adesso che vogliono farle terra bruciata intorno. Forse non la merito, non l'ho mai meritata...》ammise lo chef.
《La situazione ha giocato a vostro sfavore, e mi dispiace, davvero. Ma sono contento che ognuno abbia percorso una nuova strada: lei con Fabrizio Imbriani e tu con Violetta Galiardi... Che mi dici di lei?》replicò l'uno.
《Violetta è incredibile. Non avrei mai pensato di incontrare una donna che è praticamente la mia versione femminile, e invece è successo. Sono felice, amico mio. Nonostante si stia per verificare un disastro sono felice》dichiarò l'altro.
《E allora continua ad essere ottimista, perché questo disastro lo scongiureremo tutti insieme!》promise Roberto.
I Galiardi potevano anche essere potenti e vendicativi, ma non sarebbero riusciti a polverizzare "L'ingrediente segreto".

                                        ***

Francesco era tornato di corsa a Villa Galiardi tormentato da un dubbio: aveva visto Sara Lentini molto turbata negli ultimi giorni; non solo: l'aveva notata spesso e volentieri in compagnia del ragionier Vespucci, di Adele e Fabrizio, di Maddalena.
Temeva che stessero cospirando qualcosa, e che l'oggetto della cospirazione fosse proprio evitare la demolizione de "L'ingrediente segreto".
Inoltre quel giorno Roberto Mainaghi era stato dimesso dall'ospedale, e l'indomani o nei giorni successivi - comunque prima di Natale - sarebbe tornato al ristorante e questo i Galiardi non potevano assolutamente permetterselo.
Emma non tornava da troppi giorni e la sua assenza stava cominciando a farsi sentire: con i problemi di famiglia che avevano causato la distrazione di Raffaele e Serena, la Ferraro rimaneva la sua unica vera alleata.
Doveva assolutamente tornare in Italia, perciò le telefonò.
《Pronto?》rispose la donna al di là della cornetta.
《Torna subito in Italia, abbiamo dei problemi》esordì il giovane.
《Quali problemi? Riguardano il piano?》s'informò lei.
《Roberto Mainaghi è tornato a Milano》spiegò lui.
《Quando? Chi lo è andato a prendere?》saltò su l'una.
《La sorella. E sicuramente nei prossimi giorni tornerà al ristorante. Dobbiamo agire. Camilla lo lascerà e lui cadrà in depressione, sempre che qualcuno non lo abbia avvertito di tutto...》ribattè il primo.
《Intendi dire che abbiamo una talpa?》chiese la seconda.
《Temo si tratti di Sara, la figlia di Vito Lentini, l'autista dei De Angelis. L'ho vista spesso con Vespucci, con la Mainaghi, con Imbriani e con quella pazza arrivista della Veralli. Devi tornare e farti venire una delle tue idee, di modo da poter decidere insieme》la supplicò il primogenito di Raffaele e Serena.
《D'accordo. In serata sarò a Milano》promise l'imprenditrice, attaccando il telefono.
Si era lasciata scappare Roberto da sotto il naso, ma adesso che era tornato a Milano non sarebbe più potuto sfuggirle.

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