Capitolo 46

《Wow, è bellissimo!》esclamò Giulia il giorno successivo, non appena Sofia mostrò a lei, Marta e Monica l'anello che le aveva regalato Guido.
《Ieri mi ha fatto la proposta di matrimonio!》rispose la diretta interessata, al settimo cielo.
《È stato molto galante e romantico》l'appoggiò sua madre.
《È bello avere un uomo che ti ama così tanto e pronto a sfidare le convenzioni, ti capisco benissimo: la mia storia famigliare è un romanzo d'appendice, eppure Tancredi vuole sposarmi》intervenne Monica.
《Andrà a finire che tutte troverete l'amore, tranne me...》sospirò la Ricci.
《E dai, non abbatterti. Devi solo avere pazienza...》la consolò Marta.
《Anch'io sono sicura che Mimmo si accorgerà di te!》ammiccò la Dalmata, portando la collega ad arrossire violentemente.
《Signorine, cosa c'è di così interessante da distogliervi dal lavoro? Abbiamo un'iniziativa natalizia da preparare!》le richiamò all'ordine la Morin. Le ragazze ubbidirono.
《Ci scusi, è che Sofia ha ricevuto la proposta di matrimonio dal signor Del Bosco》spiegò Maddalena.
《Congratulazioni, signora Veralli》si complimentò Beatrice.
《Anche a lei, visto che con l'ispettore siete prossimi all'altare...》commentò la responsabile di sala.
《Grazie mille, signora Veralli. Spero che quest'anno che verrà porti ordine e serenità nelle vite di tutti noi》si augurò la capocameriera.
《Lo speriamo tutti, signorina Morin》replicò l'ex segretaria dei Galiardi. Un clima di tempesta si sarebbe presto abbattuto sul ristorante: lei, Vespucci, Adele e Fabrizio si stavano adoperando per scongiurarne i terribili effetti, cercando di non far preoccupare gli altri.

                                        ***

Nel frattempo Vespucci aveva accompagnato Sara nell'ufficio di Adele, dove la proprietaria de "L'ingrediente segreto" e Fabrizio li attendevano.
《Signorina Lentini, siamo molto lieti per la sua decisione di collaborare con noi》esordì la Mainaghi.
《È stato il ragionier Vespucci a convincermi. L'amore che ha sviluppato per questo posto ha contagiato anche me》rispose la Lentini.
《E io sono contento di aver contribuito a farle prendere la decisione giusta. Ma adesso ci racconti tutto quello che sa》replicò Vespucci, facendola accomodare accanto a lui, su una delle sedie di fronte alla scrivania di Adele.
《Era il primo gennaio dello scorso anno, quando mio padre ricevette una telefonata dall'Italia. Era Francesco Galiardi, il quale gli ordinava di andare a Milano per attentare alla vita del signor Mainaghi; gli diceva che si sarebbe dovuto nascondere per un po' di tempo in Germania, fingendo di assistere una zia malata e ricca. Tanto poi lo avrebbe ampiamente ricompensato. Mio padre accettò perché è difficile mettersi contro la volontà dei Galiardi senza subirne le conseguenze...》cominciò la ragazza.
《Lo sappiamo bene, signorina》intervenne Imbriani.
《Mia madre e io siamo venute in Italia sempre su richiesta del signor Francesco, che mi ha dato l'incarico di sorvegliare le mosse del ragionier Vespucci, i cui scrupoli di coscienza non erano molto graditi a suo padre, il signor Raffaele...》continuò la giovane.
《Avevano pensato proprio a tutto...》osservò il ragioniere.
《Io all'inizio l'ho assecondato senza controbattere. Temevo ritorsioni contro mio padre. Poi mi sono lasciata prendere dall'atmosfera che regna qui a "L'ingrediente segreto". Dall'allegria, da questo fatto di essere tutti un'unica grande famiglia. Questo posto non merita la demolizione, anche se devo cercare di convincere mia madre a passare dalla vostra parte. È pronta a tutto pur di evitare a mio padre il carcere, anche a coprire le peggiori atrocità...》ammise l'aiuto-contabile.
《Non deve farsene una colpa, signorina Lentini. Lei non aveva scelta, ma adesso si è dimostrata molto coraggiosa》la rassicurò Adele.
《Adesso bisogna cercare di portare anche sua madre dalla nostra parte. Potrebbe darci una grossa mano》fece Fabrizio.
《Non sarà affatto facile. Ha paura, non accetterà mai》ribattè Sara.
《Non deve, signorina. Domani mio fratello verrà dimesso dalla clinica dov'è ricoverato, e sono certa che garantirà a lei e a sua madre la necessaria protezione》promise la Mainaghi.
《Ci proverò, signorina Mainaghi. Grazie per tutto》sorrise la giovane assistente di Vespucci, prima di congedarsi.
Dopo che se ne fu andata, Adele, Fabrizio e il ragioniere si guardarono: la continuazione senza problemi del loro piano dipendeva in parte dallo schieramento che avrebbe scelto Renata Lentini, se il loro o quello dei Galiardi.

                                          ***

Dopo dieci minuti che furono tutti usciti, Adele accolse la marchesa Toledo.
《Buongiorno, marchesa. Si accomodi》la salutò.
《Buongiorno, cara. So che domani suo fratello verrà dimesso》rispose la Toledo.
《Ed è per questo che le ho chiesto di venire. Abbiamo un problema》esordì la Mainaghi.
《Si riferisce a Camilla, immagino》commentò la nobildonna.
《Esatto. Credo che stia per commettere un grosso errore, che potrebbe buttare via una relazione solida per una passioncella nata da poco》ribattè la proprietaria del ristorante.
《Davvero è arrivata fino a questo punto? Ma allora è più grave di quanto pensassi...》replicò l'una.
《I Galiardi stanno tramando per distruggere "L'ingrediente segreto". Il loro scopo è sempre stato dividerci, e ho paura che ci siano riusciti》confessò l'altra.
《Ma allora l'ispezione sanitaria, lo stock di prodotti della ditta Gigli, il prestito del signor Raffaele... Faceva tutto parte di un piano per distruggere questo posto?》domandò la prima.
《Noi non glielo permetteremo. Siamo già in tanti a preparare una contromossa: io, Roberto, Fabrizio Imbriani, il ragionier Vespucci, la signora Veralli e la signorina Lentini, che presto coinvolgerà anche sua madre》spiegò la seconda.
《Allora contate anche su di me!》decise Margherita, la quale, dopo essersi congedata, si diresse al piano di sotto per parlare con Camilla.

                                        ***

La Reggiani si diresse in sala non appena Maddalena le riferì che la marchesa Toledo voleva parlare con lei.
《Buongiorno, marchesa. È un po' che non viene...》esordì la suchef.
《Già, ma oggi non potevo proprio mancare. D'altra parte domani è un giorno speciale, visto che Roberto verrà dimesso》cominciò la marchesa.
《Sono emozionata anch'io, come tutti》si affrettò a rispondere la ragazza.
《Come tutti? Strano, non dovresti essere più nella pelle, visto che il tuo fidanzato tornerà a Milano》la provocò la donna.
《Cosa sta cercando di dirmi, marchesa?》capì l'una.
《Lo sai bene cosa sto dicendo, cara. Vuoi lasciare il povero Roberto per quel Galiardi che conosci da tre mesi》rispose l'altra.
《So cosa pensa. Che sia una follia. Ma il fatto, marchesa, è che Francesco e io ne abbiamo viste e vissute talmente tante insieme che in tutto questo Roberto non c'entra niente. Sono successe talmente tante cose da settembre fino ad oggi, che Roberto sarebbe ai miei occhi il vero sconosciuto》ribattè la prima.
《Tu non sai quello che dici》replicò la seconda.
《Invece lo so benissimo, marchesa. Lo so che lei tiene a me, che tutti tenete a me, ma questa è la mia vita. E io la mia decisione l'ho presa!》decretò Camilla, salutando la sua interlocutrice e tornando in cucina.
La Toledo realizzò che non c'era tempo da perdere: se ci fosse stato qualsiasi particolare buono per compromettere i Galiardi, avrebbe dovuto trovarlo in fretta.

                                         ***

Quella sera Beatrice e Lisa vennero invitate a cena a casa Dalmata: Stefano era molto soddisfatto che Monica andasse d'accordo con la sua sorellastra; quella serata era la premessa di una vita felice, e l'ispettore sanitario sperava che ce ne fossero tante altre così.
Stavano finendo di mangiare, quando cominciò il Carosello; la prima pubblicità fu quella del detersivo Lavabianco e il volto scelto era stato proprio quello di Monica.
《Guarda, quella sei tu!》esclamò Lisa, indicando la sorella maggiore nello schermo.
A Stefano e Beatrice caddero contemporaneamente le posate nei rispettivi piatti.
《Papà, Beatrice... Non sapevo come dirvelo... È stato così, per provare, ma non pensavo affatto che scegliessero il mio provino...》provò a giustificarsi la giovane.
Suo padre la guardava minaccioso. La Morin provò a cambiare discorso.
《Che ne dite se porto il dolce? È torta al cioccolato e panna, l'ho comprata alla pasticceria sotto casa...》intervenne.
《La pubblicità... Mia figlia che si mette a fare la pubblicità come una volgare attricetta del varietà? È inammissibile!》sbottò Dalmata.
《Te la stai prendendo come se avessi fatto chissà che cosa...》ribattè sua figlia.
《Chissà cosa? Monica, tu stai per diventare una Galiardi, non una donnina dell'avanspettacolo!》continuò il padre.
《Stefano...》cercò di tranquillizzarlo Beatrice, invano.
《Quante storie, però! Probabilmente tra qualche giorno la pubblicità del Lavabianco finirà e nemmeno si ricorderanno chi sono!》replicò la ragazza.
《Se lo ricorderà la contessa, che considererà questa tua follia una vera e propria onta. E se lo ricorderà il signor Galiardi, che si aspettava un'aspirante signora e non una ragazzina smaniosa di successo!》decretò Stefano.
《La contessa è l'ultima a poter parlare, visto che ha un marito fedifrago che le ha portato in casa la figlia avuta da un'altra, riconoscendola e presentandola in società! E se proprio lo vuoi sapere con Tancredi ne ho parlato ed è contentissimo per me! Comunque mi è passato l'appetito...》sbraitò Monica, lasciando di corsa la tavola.
《Dove ho sbagliato con lei?》domandò l'ispettore sanitario alla capocameriera.
《Tu niente, Stefano. E nemmeno Monica. È che i tempi stanno cambiando, e alle ragazze non basta più solo il matrimonio, anche se facoltoso. Noi non possiamo capire bene tutto ciò perché apparteniamo a un'altra epoca...》spiegò quest'ultima.
《E allora per tutti questi cambiamenti non sono pronto》sbuffò il capofamiglia.
Lisa, l'unica ad aver finito di mangiare, guardava estasiata le altre pubblicità del Carosello.

                                        ***

Il Carosello l'avevano visto anche a villa Galiardi.
《Vi prego, ditemi che ciò che sto vedendo non è vero...》esordì scioccata Serena.
《E invece è esattamente così, mamma. La ragazza della pubblicità di Lavabianco è proprio Monica, la mia futura moglie!》esclamò ironicamente Tancredi, con una punta di sarcasmo.
《Ti sembra il momento di fare dell'ironia?》lo redarguì suo padre.
《Io non ci trovo niente da ridere. Monica Dalmata sta per entrare in una delle famiglie più in vista di Milano, non può dare spettacolo a questo modo!》esclamò indignata la Di Castelbianco.
《Non vedo nulla di male nella scelta di Monica. È comunque un'esperienza!》intervenne Violetta.
《Ci mancava solo la paladina della libertà...》commentò Francesco.
《Sicuramente è meno discutibile della tua condotta sentimentale!》lo provocò la sorella minore.
《Violetta...》la richiamò Raffaele.
《Hai idea del fatto che quella ragazza si è etichettata per sempre? E che non appena metterà piede dei salotti al braccio di Tancredi la associeranno tutti ad un detersivo per il bucato?》replicò inviperita la contessa.
《La associeranno alla mia fidanzata. Oggi a nessuno importa più della provenienza, l'importante è arrivare in cima, senza stare a guardare come. Papà, tu ne dovresti sapere qualcosa. E anche la signorina Ferraro...》rispose il diretto interessato.
《Non ti permettere, Emma viene da una famiglia benestante e rispettabile!》si oppose subito il fratello maggiore.
《Talmente rispettabile che ti manovra da quando vi siete conosciuti!》sottolineò il minore.
《Diamoci un taglio, tutti quanti. Monica ha fatto una scelta, e perciò ne subirà le conseguenze. La gente chiacchiera, ma si stancherà. E adesso cerchiamo di finire la cena in pace》li ammonì Galiardi senior.
Nessuno parlò per tutto il resto del pasto.

                                        ***

Soddisfatto della pubblicità con protagonista Monica, Alessandro Tomei si godeva i frutti del suo successo, guardando le doti recitative della ragazza che lui stesso aveva scoperto, quando il telefono squillò.
《Pronto?》rispose.
《Tu, brutto verme viscido, schifoso e traditore!》esordì Grazia, dall'altra parte della cornetta.
《Buonasera anche a te, mia cara. Hai visto la pubblicità?》domandò con calma il dirigente Rai.
《Oh sì, ho visto come mi hai tradito con quella ragazzina insipida e arrivista che mi ha portato via tutti gli uomini della mia vita, da Tancredi Galiardi fino a te!》sbottò la cassiera.
《Non fare melodrammi, Grazia. Monica ha talento e tu ne sei completamente priva, lo ha constatato anche il mio amico regista!》replicò lui.
《Talento a letto sicuramente! Di' un po', siete amanti tu e la futura signora Galiardi?》continuò lei furibonda.
《Non ti permetto di fare insinuazioni che mettano in dubbio le mie competenze. Non ti ho scartata perché mi sono stufato di te, ma perché sei negata a recitare, e io non potevo favorirti solo perché ci frequentiamo!》ribattè l'uno.
《Tutti lo fanno, tutti! Perché fai tanto l'integerrimo?》insistette l'altra.
《Se vuoi questo genere di favori, puoi tornartene da Raffaele Galiardi!》concluse Tomei, attaccandole il telefono in faccia.
L'atteggiamento della Vallesi l'aveva resa ai suoi occhi ciò che era davvero: una povera frustrata di facili costumi. Doveva salvarsi finché era in tempo.

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