Capitolo 32

La nottata era stata particolarmente dolce per Tancredi e Monica: il giovane l'aveva riaccompagnata a casa per l'ora di cena, e il padre non si fece troppe domande sul suo repentino cambio di umore rispetto a qualche ora prima; forse, in cuor suo, sperava che la ragazza avesse accettato l'idea del matrimonio tra lui e Beatrice.
La giovane era andata a dormire col sorriso sulle labbra, dove portava ancora il sapore del bacio di Tancredi; anche quest'ultimo era andato a letto sereno: Monica Dalmata era stata la prima ragazza con cui non aveva sentito l'esigenza di divertirsi; sentiva, al contrario, che con lei sarebbe potuto anche diventare una persona seria.
La mattina successiva s'incontrarono nella via laterale che portava a "L'ingrediente segreto" da sinistra, così da non essere visti da nessuno, e si baciarono.
《Ma perché dobbiamo nasconderci?》domandò la ragazza.
《Fosse per me lo mostrerei a tutti che ti amo. Ma la gente è cattiva, e soprattutto conosce i miei precedenti; potrebbero dire che sei il mio gingillo di turno, e che poi ti scaricherò》spiegò il giovane.
《A me non importa quello che dice la gente》rispose lei.
《Ma importa a tuo padre, al mio, all'opinione pubblica. Si sono dette troppe cose, e io vorrei che tu fossi il mio angolo di serenità!》esclamò lui.
《Anch'io vorrei che tu fossi il mio》sorrise la prima.
《Adesso però non vorrei farti fare tardi...》commentò divertito il secondo.
《E va bene, ma torna a trovarmi presto!》fece la Dalmata.
《Te lo prometto》la rassicurò Galiardi, baciandola di nuovo, e successivamente la ragazza si diresse dentro il ristorante.

                                      ***

《Come mai tutta questa contentezza?》domandò Grazia Vallesi dalla cassa, non appena la vide entrare.
《Che c'è, non posso?》replicò Monica.
《Eri una furia ieri. Dopo la bella sorpresa che ti ha fatto tuo padre...》commentò la cassiera.
《Ma tu alla cassa fai i conti o la vedetta?》ribattè stizzita la cameriera.
《Invece di rispondermi male dovresti darmi retta. Ti ho vista, in compagnia di Tancredi Galiardi. Ti hanno vista anche le tue colleghe in realtà. Quello lì è un poco di buono, usa le ragazze e poi le getta via quando si annoia, ha fatto così con me, con Sofia e presto scaricherà anche te》sostenne l'una.
《E quindi, conoscendo il tipo di persona, hai deciso che non ti bastava più e hai puntato suo padre, tanto che vi hanno beccati insieme ad amoreggiare nel magazzino》rimbeccò l'altra.
《Sai cosa ti dico? A me non importa, perché Tancredi è sempre andato con chi voleva, così come me. Solo che poi ci ritroviamo sempre, a metà strada. È sempre di me che ha bisogno, alla fine》continuò la prima.
《Non mi pare sia tornato da te, dopo Sofia. Le persone cambiano, e spesso non ricordano nemmeno come sono stati in precedenza. Buon lavoro, mia cara!》concluse la seconda, lasciando la Vallesi di stucco.
Per la prima volta, l'impertinente cassiera de "L'ingrediente segreto" aveva trovato qualcuno in grado di zittirla.

                                     ***

Adele aveva preso la sua decisione definitiva in merito all'affare Gigli: avrebbe affrontato le spese senza chiedere un centesimo ai Galiardi; Andrea era accanto a lei, e approvava la sua scelta e il suo coraggio.
Avevano chiamato il ragionier Vespucci ed erano andati nell'ufficio di Raffaele per comunicare la loro decisione.
《Mi avete veramente stupito, non c'è alcun dubbio. Devo dire che la vostra scelta è molto coraggiosa, ma anche molto azzardata. I prodotti dei Gigli non sono come gli altri, hanno una qualità superiore》commentò Galiardi senior.
《E nessuno potrà giudicarlo meglio di noi, signor Galiardi. Dimentica che la signorina Mainaghi è una dei fondatori di questo posto, mentre io, in quanto chef, lavoro con i prodotti tutti i giorni》rispose Del Bosco.
《E poi siamo sempre riusciti a strappare prezzi ragionevoli a ditte che ci vendevano prodotti anche più pregiati dei Gigli》continuò la Mainaghi.
《Vorrei però ricordarvi che la loro azienda è in fase di liquidazione, e non saranno certo favorevoli a vendere i loro prodotti ai prezzi ragionevoli che dite voi...》ribattè l'imprenditore.
《Ma non sarà il prezzo il problema. Il ristorante va bene, i ricavi sono ingenti, non vedo eventuali problemi di soldi. Sembra quasi che lei stia facendo di tutto per indurmi a chiederle un prestito...》lo provocò la donna.
《Assolutamente no, signorina. Semplicemente, voglio mettere in guardia, amici miei, da certi squali che ci sono in giro》sorrise Raffaele.
《Sappiamo riconoscere da soli uno squalo quando ne vediamo uno》ribattè Adele.
《Direi che la decisione è stata presa, signor Galiardi. Noi torneremmo alle nostre mansioni》fece lo chef.
《Arrivederci》lo salutò la Mainaghi, mentre uscivano.
《Come mai ti sei rivolta in quel modo a Galiardi? Non ti fidi più di lui?》domandò Andrea, non appena furono usciti dall'ufficio di Raffaele.
《Non mi piaceva il modo in cui insisteva per prestarci i soldi. E poi me lo hai detto tu che sarebbe andato tutto bene. E io mi fido di te》affermò la donna, baciandolo dolcemente.
《Mangiamo fuori per festeggiare? E invitiamo anche Guido, è da quando è arrivato a Milano che ne parlavamo. Credo anche che abbia già trovato una dama che lo accompagni...》propose lui.
《E chi sarà?》chiese lei.
《Sono convinto che ci stupirà!》decretò lo chef.

                                       ***

Subito dopo aver parlato con Adele e Andrea, Raffaele si diresse nell'ufficio del figlio.
《Francesco, abbiamo un problema》esordì.
《Quale?》domandò stupito quest'ultimo.
《La Mainaghi e Del Bosco hanno deciso di sostenere da soli la spesa dell'acquisto della merce Gigli》spiegò l'uno.
《Questo cambia tutto. Ero sicuro che ci avrebbero per forza chiesto un prestito》rispose l'altro.
《Dobbiamo trovare un'alternativa che li porti al tracollo prima che collezionino un altro grande successo!》lo esortò il primo.
《E allora non credo che dovremmo ingegnarci molto, perché basta lavorare su ciò che abbiamo già》ribattè il secondo.
《Che vuoi dire?》chiese Galiardi senior.
《La somma che Emma ha versato per i lavori di restauro di quella stamberga a Biella. Il fatto che mi sono portato a letto Camilla Reggiani, mettendole in testa di lasciare Roberto Mainaghi. Una parolina che possiamo sussurrare all'orecchio del Gigli per rincarare il prezzo della sua merce... La scelta è ampia, papà, bisogna solo fare quella giusta》replicò tranquillamente suo figlio.
《Esatto... Perché cercare la perla nell'oceano più lontano quando invece si trova nella pozzanghera sotto casa?》osservò il padre.
A volte si chiedeva come Francesco fosse venuto su più diabolico di lui; poi però si rispondeva che tutto ciò che quel ragazzo stava facendo, lo faceva per l'amore indimenticato nei confronti di Linda De Angelis.

                                       ***

Nel frattempo Andrea e Adele avevano proposto a Guido di andare a mangiare fuori per festeggiare l'affare Gigli, e di portarsi una ragazza a piacere; e il giovane Del Bosco, ovviamente, sapeva già a chi chiedere.
《Signorina Veralli!》esclamò, andando incontro a Sofia, che stava tornando in cucina a portare nuove comande.
《Signor Del Bosco, come mai da queste parti?》domandò la ragazza.
《Oggi è un giorno straordinario. Mio fratello e la signorina Mainaghi hanno accettato di concludere l'affare Gigli》rispose lui.
《L'affare Gigli?》chiese lei.
《Si tratta di uno stock di prodotti di cacciagione molto pregiati e molto adatti all'iniziativa "La nebbia agl'irti colli", che quest'azienda in fase di liquidazione potrebbe venderci ad un prezzo abbastanza ragionevole》replicò l'uno.
《Allora è proprio un giorno straordinario》sorrise l'altra.
《Proprio per questo mio fratello e la signorina Adele mi hanno chiesto di accompagnarli a pranzo a "La Rosa dei Venti" e mi hanno consigliato di portare un'ospite... e io ho pensato a lei, Sofia》propose il primo.
《Davvero vuole che venga con lei? Io, allo stesso tavolo con i miei datori di lavoro? Temo di non essere adatta...》ribattè arrossendo la seconda.
《Non deve dire così. Impari a credere in sé stessa. Tra l'altro adesso è anche una Galiardi, le si spalancheranno un sacco di porte!》esclamò Guido.
《D'accordo, accetto con piacere》decretò Sofia.
Poi lo salutò e fece per tornare in cucina, quando sua madre la prese per un braccio.
《Cosa ti ha chiesto il signor Del Bosco?》domandò.
《Mi ha proposto di andare a pranzo con lui, lo chef Del Bosco e la signorina Mainaghi per festeggiare l'acquisto di uno stock di prodotti della ditta Gigli》spiegò la figlia.
《La ditta Gigli?》chiese Maddalena.
《Esatto. È sempre per l'iniziativa di San Martino》replicò Sofia.
《Sono contenta che il signor Guido l'abbia proposto a te. Meriti di essere di nuovo felice》approvò la donna, ma il fatto che si trattasse della ditta Gigli la rese pensierosa: l'azienda stava fallendo, perché tutto questo interesse nei loro confronti? E poi, quando era al timone Roberto, raramente a "L'ingrediente segreto" erano stati acquistati prodotti di quella ditta. Come mai questa scelta? La responsabile di sala doveva cercare di capirci di più.

                                       ***

Violetta Galiardi aveva riflettuto a lungo sulle parole del fratello, negli ultimi giorni; forse Tancredi vedeva tutto roseo perché, per la prima volta nella sua vita, si era innamorato veramente, ma ad ogni modo aveva ragione, per quanto riguardava la situazione della sorella: infatti, se lei aveva baciato Andrea, e soprattutto se lui aveva ricambiato, un motivo c'era, e cioè che non sentiva più gli stessi sentimenti di una volta, per Adele; né Violetta stessa, forse, aveva mai provato per Fabrizio Imbriani - che aspirava a diventare il suo fidanzato - nulla di più della semplice amicizia.
I giorni di lontananza da "L'ingrediente segreto" e in particolare dallo chef le avevano fatto maturare la consapevolezza di dare una possibilità a questo amore nascente, o comunque di aver provato a farlo, se proprio non fosse andato in porto: quel giorno sarebbe andata al ristorante a parlare con Del Bosco, chiedendogli di scegliere tra lei e la Mainaghi; magari avrebbe interrogato sé stesso, capendo cosa era meglio per lui tra un impegno storico e una ventata d'aria fresca.
Dopo aver pranzato velocemente si diresse a "L'ingrediente segreto", ma poiché sarebbe dovuta passare davanti a "La Rosa dei Venti", vide qualcosa che avrebbe desiderato non vedere: Andrea e Adele, in compagnia di Guido e Sofia, a mangiare tutti e quattro allegramente sulla terrazza del ristorante concorrente; vide lo chef e la sua fidanzata, felici e uniti; si sentì di troppo, percepì sé stessa una sfasciafamiglie, con la sua voglia di conquistare un uomo che non sarebbe mai stato suo. Doveva pensare alla sua vita.
Trattenendo le lacrime, corse in una cabina telefonica e compose il numero di casa di Fabrizio.
《Pronto?》rispose Imbriani al di là della cornetta.
《Pronto, sono Violetta. Potresti venire qui?》fece la giovane.
《È tutto a posto? Hai una voce...》osservò il ragazzo.
《È che mi sei mancato in questi giorni e ho voglia di vederti》mentì lei.
《Dove sei?》domandò lui.
《Vicino a "La Rosa dei Venti", ma incontriamoci in piazza Duomo》propose la prima.
《Sono subito da te!》esclamò il secondo.
Violetta si sentì una persona orribile a mentire così a Fabrizio, ma non aveva altra scelta: magari era davvero lui l'uomo giusto per lei.

                                       ***

Erano giorni, ormai, che la marchesa Toledo non vedeva Camilla, ma la sua mente era piena di dubbi: da diverso tempo, infatti, la sua protetta era strana, come se non fosse più in lei; Margherita era sicura che fosse successo qualcosa tra lei e Roberto, ma poiché la Reggiani era sfuggente, decise di parlare direttamente con Mainaghi.
Il telefono della clinica di Ginevra squillò, e quando dissero a Roberto che era la marchesa Toledo, subito si impensierì: poiché Camilla era la sua protetta, Mainaghi pensò subito che fosse successo qualcosa alla sua fidanzata.
《Pronto?》fece subito.
《Roberto caro, sono felice di sentirti. Avevo urgenza di parlare con te》esordì la donna.
《È successo qualcosa di grave a Camilla?》domandò l'uomo.
《No, di grave niente. Solo che è strana》rispose lei.
《In che senso strana?》chiese lui.
《Nel senso che non la riconosco più. È distratta, pensierosa, tormentata da qualcosa che non confida a nessuno. Qualche giorno fa si è tagliata con un coltello da cucina, e sai quanto invece è una persona attenta...》raccontò l'una.
《E lei non è riuscita a scoprire niente?》continuò l'altro.
《Niente di niente. Per questo ti ho chiamato. Com'era le ultime volte che è venuta a trovarti?》chiese la prima.
《Mi sembrava un po' sovrappensiero, ma pensavo fosse per la stanchezza e il lavoro legato alle nuove iniziative... Senza contare i lavori per la futura filiale a Biella》ribattè il secondo.
《Non mi ha mai convinto quella storia. Così come non mi ha mai convinto Emma Ferraro con quel suo assegno per avviare i lavori》confessò la marchesa.
《Questa storia non convince molto neanche me, così come non mi hanno mai convinto i Galiardi》ammise il proprietario del ristorante.
《Quando verrà a trovarti Camilla?》domandò la Toledo.
《Il prossimo fine settimana, ma ho intenzione di chiamarla per capire cosa sta succedendo》decise Mainaghi.
Aveva lasciato la sua fidanzata in balìa di un suo antico rivale in amore, del suo ambiguo padre e di una donna con i disturbi della personalità.
Non poteva rimanere a guardare.

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