Capitolo 30

La settimana passò velocemente, tanto velocemente che arrivò il giorno di San Martino senza che quasi nessuno se ne accorgesse.
Quella mattina Raffaele era sceso a colazione con un sorriso smagliante: aveva ricevuto i risultati delle analisi del sangue, i quali attestavano che era lui il padre di Sofia Veralli; qualche giorno prima aveva telefonato ad un suo caro amico, il dottor Sergio Silani, per dirgli che da quelle analisi doveva emergere chiara e tonda la sua paternità.
E quella mattina, il suo sorriso significò per la moglie più di mille parole.
《Quindi abbiamo ufficialmente un'altra Galiardi?》esordì.
《A quanto pare...》fece Raffaele.
《Certo che Maddalena Veralli ci ha incastrati proprio bene...》commentò Francesco.
《Perché devi sempre pensare male?》lo sfidò Violetta.
《Perché a pensar male ci si prende. E l'ambizione di quella donna non ha mai avuto limiti》ribattè il maggiore.
《Però adesso Sofia fa parte della famiglia, e tu devi sforzarti un minimo di andarci d'accordo》intervenne Tancredi.
《E tu devi conoscerla da vicino, caro fratellino...》lo provocò il primogenito. L'altro stava per alzarsi e rispondergli per le rime, ma la contessa gli lanciò un'occhiata eloquente.
《Per favore, cerchiamo di non fare sceneggiate, sono così volgari...》sospirò.
《Non voglio sentire più alcun commento sgradevole su Sofia o sua madre. È chiaro?》replicò il capofamiglia, guardando negli occhi Francesco.
《Chiaro》sbuffò quest'ultimo.
Aveva sempre capito le scelte di suo padre, appoggiandole in tutto e per tutto; ma questa proprio non la concepiva.

                                       ***

《Buongiorno, signore Veralli!》esclamò Guido, non appena vide arrivare Maddalena e Sofia.
《Signor Del Bosco...》bisbigliò quest'ultima.
《Buongiorno, signor Del Bosco. È pronto per il gran giorno?》fece raggiante sua madre.
《Oh sì, sono sicuro che sarà emozionante vedere "L'ingrediente segreto" in televisione con noi tutti come se tutti fossimo attori》rispose il giovane.
《Già, è emozionante...》commentò la ragazza.
《Comunque temo di essere di troppo. Vi lascio soli》concluse la madre, congedandosi arbitrariamente per lasciare la figlia da sola col fratello dello chef.
《So che è un gran giorno anche per lei...》cominciò l'amministratore delegato.
《Le notizie volano...》replicò la cameriera.
《Beh, diciamo che il suo padre naturale è solo uno degli uomini più potenti della città, nonché socio di un posto che andrà per la seconda volta in televisione》sdrammatizzò lui.
《Sono contenta di avere un padre, nonostante tutto quello che ha comportato》ammise lei.
《Sofia... O forse dovrei chiamarti signorina Galiardi》s'intromise Nanni, arrivando proprio in quel momento.
《Buongiorno, Nanni》rispose subito Sofia.
《Signor Borghese》si aggiunse Guido.
《Non preoccupatevi, vi lascio soli. Sono solo un umile lavapiatti con un mucchio di stoviglie da lavare, dopotutto》concluse Borghese in modo scontroso, voltando loro le spalle.
《Ma è sempre così?》domandò Del Bosco.
《È carattere. Però è buono, non morde》lo rassicurò la Veralli.

                                       ***

Nanni stava per entrare, quando una voce femminile lo chiamò.
《Signor Borghese!》era Sara.
《Signorina Lentini...》rispose lui.
《Brutta giornata oggi?》domandò lei.
《Come fa a saperlo? Si vede così tanto?》ribattè l'uno.
《Sì, tantissimo. E se non sono indiscreta, sarei pronta a scommettere che si tratta di una donna》indovinò l'altra.
《Ma legge nel pensiero?》chiese il primo.
《Guardi che vengo dall'America, non da Marte. Lo so come funzionano certe cose》sorrise la seconda.
《Lei è mai stata innamorata di una persona che però non la degna di uno sguardo, e che piuttosto di stare con lei preferisce finire a fare l'oggetto di una squallida scommessa in cambio di un'estate in Costa Azzurra?》raccontò il lavapiatti.
《Sta parlando della signorina Veralli?》domandò allora l'aiuto-contabile.
《Io le ho salvato la vita quando ha tentato di buttarsi sotto una macchina. E per tutta risposta adesso lei si mette a fare la civetta col fratello dello chef Del Bosco perché probabilmente glielo avrà suggerito quell'arpia di sua madre, che tra l'altro in passato mi ha anche intimato di starle lontano》spiegò Borghese.
《Io sono convinta che lei debba avere pazienza con Sofia, signor Borghese. Stanno succedendo tante cose nella vita di quella ragazza che sono convinta che non riesca a riconoscersi allo specchio né a capire chi le sarà fedele per sempre》replicò la Lentini.
《E quindi cosa dovrei fare?》chiese il giovane.
《Deve lasciarla sbagliare, se è uno sbaglio. Oppure lasciarle vivere la sua vita, se è una cosa giusta. Dipende soltanto da Sofia》affermò la ragazza.
《Non so se ce la farò a pazientare, ma grazie del consiglio》rispose Nanni, prima di salutarla e andare in cucina.
Sara rimase imbambolata per pochi minuti: si stava affezionando troppo alla grande famiglia de "L'ingrediente segreto". Doveva assolutamente fermarsi.

                                       ***

Alla pausa pranzo Andrea aveva lasciato la cucina nelle mani di Camilla per passare un po' di tempo da solo con Adele.
Il bacio che si erano scambiati lui e Violetta cinque giorni prima, nel magazzino, gli aveva fatto capire che stava commettendo un errore, che non poteva lasciare la sua fidanzata storica per la prima che passava solo perché non si capivano come una volta.
Era vero anche che Adele era oberata di preoccupazioni: il ristorante, la salute di Roberto, i nuovi soci e le loro vicende che spesso e volentieri avevano fatto scoppiare scandali da prima pagina; e anche lui era stato impegnato a capire l'atteggiamento di Camilla, che col passare del tempo era sempre più strano.
In più era da prima delle Delizie della terra che lo chef voleva chiedere alla Mainaghi di sposarlo, a "La Rosa dei Venti", solo che non ce l'aveva fatta perché c'erano Violetta e Fabrizio felici e sorridenti al tavolo di fronte; forse già all'epoca sentiva di avere del trasporto per quella ragazza.
Non vederla da cinque giorni non lo aveva aiutato molto, ma Del Bosco aveva intenzione di riprendere in mano la sua vita, che era con Adele.
《Dove andiamo di bello?》domandò quest'ultima, mettendosi sottobraccio a lui.
《A passeggio》rispose lo chef.
《E andiamo a mangiare a " La Rosa dei Venti"?》chiese la ragazza.
《Ho un'idea alternativa. Andiamo al chioschetto qui vicino e ci mangiamo dei panini, così, semplicemente》propose il giovane.
《Mi piace!》esclamò lei. Con il clima di sospetto che le aveva messo in testa Fabrizio, aveva un disperato bisogno di rilassarsi.

                                       ***

Vespucci e Sara stavano revisionando i conti, quando si sentì bussare.
《Avanti!》fece il ragioniere.
《Sono Beatrice Morin》rispose la voce della capocameriera.
《Arrivo!》esclamò l'uomo. 《Le dispiace se la lascio un attimo da sola con i conti?》domandò poi a Sara.
《Non si preoccupi, ragioniere. Mi occupo io di tutto》lo rassicurò la ragazza, cosicché Vespucci uscì temporaneamente dall'ufficio.
《L'ho disturbata, ragioniere?》chiese Beatrice.
《No, lei non disturba mai. Cosa voleva dirmi?》replicò Alfredo. Era sempre disposto ad ascoltare la donna che amava in gran segreto.
《Come sa, l'ispettore Dalmata e io ci siamo riavvicinati perché abbiamo scoperto di avere avuto una figlia》esordì lei.
《La piccola Lisa, sì》fece lui.
《Ecco, Stefano mi ha proposto l'idea di essere una famiglia... Una famiglia vera》continuò l'una.
《Una famiglia vera? Lei, Dalmata, la bambina e la signorina Monica?》domandò l'altro.
《Lo so che sembra assurdo. Monica mi odia, e non accetta di avere una sorellastra. Ma Stefano ha detto che siamo una famiglia e niente potrà mai negarlo》ribattè la prima.
《E quindi?》chiese il secondo.
《Quindi mi ha proposto di ufficializzare questa nostra famiglia, nei prossimi mesi》proseguì la capocameriera.
Il ragioniere rimase spiazzato da quelle ultime parole, e lentamente vedeva il suo sogno d'amore sgretolarsi.
《Vi sposerete?》domandò, cercando di rimanere neutro.
《Penso proprio che sia la scelta giusta》decretò la Morin.
《E come mai lo ha detto a me?》volle sapere Vespucci.
《Perché di lei mi fido. È un amico. Ora devo andare. Arrivederci》lo salutò la donna.
《Arrivederci》biascicò l'uomo. Aveva  perso l'unico motivo che gli aveva insegnato ad amare quel posto.
Ora sentiva di non poter più avere remore nei confronti della richiesta di Raffaele Galiardi sull'affare Gigli: l'indomani lo avrebbe immediatamente proposto ad Adele.

                                      ***

Nel magazzino, intanto, Galiardi senior e Grazia si erano appena lasciati andare alla passione.
《I nostri momenti sono sempre troppo brevi...》osservò lei.
《Lo dici a tutti i tuoi amanti?》domandò lui.
《Ma che dici!》esclamò l'una.
《Dico che quel Tomei ti ha sorriso troppe volte in questi giorni》constatò l'altro.
《Ma io l'ho sempre tenuto a bada, no?》gli fece notare la prima.
《Ricordati che sto correndo dei rischi per te. Dovresti essermi eternamente grata》sottolineò il secondo.
《E infatti lo sono. Che c'è, non ti fidi più di me?》chiese la cassiera.
《C'è che sei ancora innamorata di mio figlio Tancredi. Si vede lontano un miglio. Ma questo tuo sentimento ti rende debole, vulnerabile. E quello che mi piace di te è che non ti fai scalfire da niente》rispose l'imprenditore.
《Infatti io non mi faccio scalfire da niente, ma tu? Sei sicuro che Sofia Veralli sia tua figlia? Non pensi che ci sia sotto una manovra di sua madre? Prima la voleva sistemare con Tancredi, poi, avendo scoperto che sono consanguinei, ha preteso che Sofia portasse il tuo cognome... Sei sicuro che dietro non ci sia un disegno ben congegnato?》replicò la giovane.
《Attenta a quello che dici, ragazzina. Chi di spada ferisce, di spada perisce. Queste cose le potrebbero dire benissimo di te, per il fatto che siamo amanti. E adesso ricomponiti, se non vuoi che si chiacchieri ancora di più!》la redarguì, tirandosi su i pantaloni e voltandole le spalle per tornare dentro.
Mentre si sistemava, la Vallesi pensò che non sopportava più molto quell'uomo dispotico e maschilista che non la stava lasciando respirare.

                                       ***

Violetta non veniva al ristorante da cinque giorni: dopo aver baciato Andrea nel magazzino non aveva più avuto il coraggio di presentarsi.
Sapeva benissimo che lo chef era fidanzato, e ancora innamorato di Adele, ma la giovane Galiardi percepiva di essersi ritagliata una parte speciale nel cuore dell'uomo, e maturato con lui un'intesa che invece, quando lo vedeva in compagnia della Mainaghi, non vedeva; così come non vedeva intesa nemmeno tra sé stessa e Fabrizio, nonostante gli volesse bene e lo conoscesse da quando erano bambini.
Distesa sul letto, sentì bussare alla porta della sua stanza.
《Chi è?》domandò.
《Sono Tancredi!》rispose suo fratello.
《Dai, entra》fece la ragazza, e il giovane fu dentro.
《C'è qualcosa che non va》affermò, guardandola negli occhi.
《No, è tutto a posto. Sono solo un po' stanca》replicò la minore.
《Così stanca da perderti i rimanenti quattro giorni di riprese a "L'ingrediente segreto"?》la provocò il maggiore.
《Avevo da fare con Fabrizio. L'ho trascurato un po' negli ultimi tempi》si affrettò a dire lei.
《E questa distrazione ha anche un nome e un cognome: Andrea Del Bosco》continuò lui.
《Ma che dici?》saltò su l'una.
《Dico la verità. Quella verità che non vuoi ammettere. Cos'è successo tra voi?》le chiese l'altro senza mezzi termini.
《Ci siamo baciati. In magazzino》rispose la prima.
《Ma è fantastico!》esclamò il secondo.
《È una tragedia! Era innamoratissimo di Adele da molto prima che arrivassi io, non voglio rovinare il loro amore. Dovevamo fermarci》sostenne la sorella.
《Voi volete tenere in piedi un discorso logico quando si sa che l'amore è completamente illogico! Se tu e Andrea vi siete baciati, significava che eravate destinati!》decretò il fratello.
《Sì, come te e Monica, magari?》ribattè Violetta.
《Non avrei mai immaginato di conoscere l'amore vero. Poi è arrivata Monica, con la sua storia e la sua energia. Mi ha dato un vero e proprio scossone. Dopo lo scandalo tra me e Sofia ero morto dentro, e lei mi ha riportato in vita. Come hai fatto tu con Andrea》sorrise Tancredi.
《E quindi, secondo te, cosa dovrei fare?》domandò la giovane.
《Interroga te stessa e prendi la decisione che ritieni ti renda felice, anche se non è la più giusta. E intanto guardi la pubblicità de "La nebbia agl'irti colli"!》propose il ragazzo.
La Galiardi sorrise: forse cominciava a intravedere una soluzione.

                                      ***

Alle nove di quella sera tutti erano davanti alla televisione, chi in casa e chi al bar.
Vedere il ristorante sul piccolo schermo, con i volti sorridenti dei dipendenti, dei soci e della clientela fu motivo di gioia e di orgoglio per chiunque vi avesse contribuito.
Ma c'era una persona che proprio non riusciva a gioire di tutto ciò, e quella persona era Camilla; la suchef aveva pensato per tutta la settimana alla proposta di Francesco, di incontrarsi a mezzanotte dell'11 novembre al Grand Hotel: in quel modo lei avrebbe dimostrato al giovane Galiardi di aver scelto lui, e che sarebbe stata disposta a lasciare Roberto una volta per tutte.
Era stata una decisione dolorosa e sofferta: lei e Mainaghi, in fondo, avevano attraversato un gran pezzo di vita insieme, ma per quanto la Reggiani si fosse sforzata di rimanergli accanto nonostante le avversità che si erano poste sul loro cammino, sentiva che la sua sopportazione era arrivata al limite; la fiamma della passione che lei cercava di mantenere accesa nei confronti del suo fidanzato storico - a cui peraltro doveva molto - si era spenta: avrebbe dovuto prenderne atto, affrontando le conseguenze.
Pensò che la sua nuova vita avrebbe avuto inizio quella sera, quando bussò alla porta della camera che Francesco aveva prenotato.
《Finalmente sei arrivata!》esclamò il giovane, accogliendola dentro.

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