Capitolo 17

La notizia di avere Camilla Reggiani come ospite a cena, quella sera, non fu di molto gradimento per Serena.
《Spero che non siano troppe, per lei, le posate》commentò con il solito sarcasmo.
《Lavora da anni in un ristorante di lusso》rispose Violetta.
《In cucina, non in sala, da quanto ne so》puntualizzò sua madre.
《È stata cameriera, prima di diventare suchef》spiegò la ragazza.
《Allora mi arrendo, davanti a tanta intraprendenza!》replicò la Di Castelbianco.
《La scala sociale si muove, anche se non lo accetterai mai》osservò la giovane Galiardi.
《L'ho dovuto accettare, invece, il giorno in cui ho sposato tuo padre》ribattè la contessa.
《Lo dici come se fosse stata un'imposizione》disse sua figlia.
《Ricordati, mia cara, che quando ti sposerai c'è sempre una parte di libero arbitrio e una parte d'imposizione》sospirò la nobildonna.
《Mi dispiace, mamma, ma io non la penso come te. E sono contenta che Camilla venga a cena. È sempre molto preoccupata da quando Roberto Mainaghi è stato ricoverato》decretò Violetta.
《E noi l'accoglieremo amorevolmente》promise Serena, anche se non impazziva di gioia.

                                     ***

《Che bello che sei stata di nuovo invitata dai Galiardi, sono emozionata per te!》esclamò Giulia mentre preparava la cena, rivolta a Camilla.
《Di' la verità, vorresti essere al mio posto!》la prese in giro quest'ultima, dall'altra stanza.
《Ovviamente, anche se la nostra Giulia non lo ammetterà mai!》le diede manforte Marta.
《E dai, che c'è di male a sognare un po'?》fece notare loro la Ricci.
《Credimi, ti cederei volentieri il mio posto. Non ho alcuna voglia di andare a Villa Galiardi a farmi bacchettare dalla contessa Di Castelbianco!》replicò la Reggiani.
《Mi è sembrata una donna piuttosto pungente, quelle poche volte che l'ho vista》ricordò la Sensi.
《Però è un posto meraviglioso. E la loro quotidianità fatta di feste, eventi, gente elegante... Tutto ciò che noi vediamo dalle cucine del ristorante...》sospirò la piemontese.
《A me sembra la fossa dei leoni. Ma tutto quello che faccio lo faccio per Roberto, per portare avanti il nostro sogno. E se il mezzo sono i Galiardi, non è certo qualche cena a casa loro a spaventarmi!》esclamò l'emiliana.
《Ti ammiriamo molto, Camilla. Passa una buona serata!》le augurò la veneta, prima che il campanello suonasse.
 
                                     ***

《Camilla, ma che piacere vederti!》esordì Francesco, non appena Enrico Varano l'annunciò.
《Non mi abituerò mai all'idea di essere annunciata!》commentò la suchef.
《Ci si abitua a tutto, credimi. Ma vieni dentro, ti attendevamo con ansia. Perfino Tancredi si è alzato dal letto!》replicò il giovane Galiardi.
《A proposito, come sta tuo fratello?》chiese la Reggiani, riferendosi allo scandalo che aveva travolto la potente famiglia il giorno prima.
《È già tanto se comunica col resto del mondo. Ma presto questa storia verrà dimenticata perché si parlerà della futura filiale de "L'ingrediente segreto"!》esclamò il ragazzo.
《È ancora una vecchia osteria abbandonata a Biella, e ci vorrà un miracolo per rimetterla in sesto!》sospirò Camilla.
《Signorina Reggiani, ma che piacere!》fece la voce di Serena dirigendosi verso l'ospite, seguita dal marito e dai figli minori.
《Contessa, signor Galiardi, ragazzi...》li salutò educatamente la ragazza.
《Che bello che sei venuta! Devi raccontarci tutto di questa filiale!》intervenne entusiasta Violetta.
《L'entusiasmo di mia sorella travolge sempre tutti, perfino me!》scherzò Tancredi.
Successivamente si diressero tutti nella sala da pranzo, dove la cena sarebbe stata servita.

                                     ***

《La vostra cena è davvero squisita!》commentò Camilla, mentre mangiavano.
《D'altra parte abbiamo l'onore di avere una suchef a tavola. Sicuramente saprà riconoscere tutti gli odori e tutti i sapori...》fece Serena.
《Mamma...》la redarguì Francesco.
《Ho detto la verità, giusto? Chi meglio della nostra Camilla può conoscere la cucina di lusso, visto che viene a contatto con ingredienti pregiati tutti i giorni?》insistette la contessa.
《Ad ogni stagione con ingredienti diversi. Con le Delizie della terra, infatti, lavoriamo con diversi tipi di tuberi e funghi porcini e champignon》spiegò la Reggiani.
《A proposito, ho saputo che lei e la signorina Emma Ferraro siete andati a visitare una vecchia osteria a Biella per dare vita ad un'eventuale filiale, giusto?》intervenne Raffaele.
《Oh sì. Sarà difficile, ma sono ottimista》sorrise la suchef.
《È bello sentire una persona ottimista, ogni tanto. Questa caratteristica è mancata negli ultimi giorni》fece Tancredi.
Francesco e Raffaele gli lanciarono un'occhiataccia.
《Sono sicura che tu e lo chef Del Bosco ci stupirete con altre meravigliose iniziative!》spezzò la tensione Violetta.
《Pensavamo di fare qualcosa per San Martino, anche se non sappiamo ancora bene cosa...》rispose Camilla.
《Sono certo che qualcosa vi verrà in mente!》concluse Francesco, e la serata continuò su toni più leggeri.

                                     ***

Alla fine della serata il primogenito dei Galiardi la riaccompagnò a casa con la sua macchina, e scese con lei fin sotto il portone.
《Grazie per la bella serata》fece Camilla.
《Non devi ringraziare me, ma te stessa. Di solito le cene alla villa sono molto più noiose!》commentò divertito Francesco.
《Ti devo ringraziare comunque, perché è tanto tempo che non passo una serata così allegra e spensierata》rispose la ragazza.
《Nonostante mia madre e le sue battutacce?》domandò il giovane.
《È una donna schietta, dice tutto quello che pensa. La trovo in gamba, davvero》replicò lei.
《Comunque sono contento di vederti così distesa. Non deve essere facile per te trovare momenti di serenità, con Roberto lontano...》osservò lui.
《No, ma presto andrò a trovarlo e gli racconterò tutto. Nel frattempo sono felice di aver passato questa serata diversa con te, Francesco》continuò l'una.
《Quando vorrai svagarti, chiamami e io arriverò!》esclamò l'altro.
《Grazie mille. Io adesso vado, altrimenti domani nemmeno riesco a svegliarmi. Buonanotte!》si congedò la prima.
《Buonanotte!》la salutò il secondo. Aveva fatto bene ad invitare Camilla, pensò tra sé e sé. Il piano stava procedendo nella direzione giusta.

                                     ***

La mattina dopo, Giulia e Marta notarono che Camilla era sovrappensiero.
《Come è andata la serata con i Galiardi?》domandò la Ricci.
《Bene, bene》rispose frettolosamente la Reggiani.
《Solo bene?》insistette la Sensi.
La suchef de "L'ingrediente segreto" guardò le sue coinquiline.
《Sono stata anche troppo bene. Mi sono divertita, non ho pensato a niente》ammise.
《E allora?》chiese Giulia.
《Mi sento in colpa nei confronti di Roberto. Ogni volta che penso a qualcos'altro è come se fossi più lontana da lui》confessò Camilla.
《A qualcos'altro o a qualcun altro?》domandò Marta.
《Quando sono con Francesco mi sento diversa dal solito. Serena, rilassata, distesa. Con Roberto invece sono sempre sul chi vive, come se, da quando gli hanno sparato, mi sentissi in pericolo per il solo fatto di stare con lui. Non dovrebbe essere così. Dovrei essere felice quando penso a Roberto, e invece mi provoca solo angoscia》confidò la Reggiani.
《E allora cosa vuoi fare?》chiese la Ricci.
《Devo vedere Roberto, sabato, e fare chiarezza sui sentimenti che provo per lui, se ancora ne provo》replicò l'emiliana.
《Qualunque decisione prenderai sarà quella giusta, l'importante è che non sia avventata》la avvertì la Sensi.
《Non lo sarà, o almeno spero》sospirò la suchef, dimostrando che non era più sicura di nulla.

                                    ***

Quella mattina, quando arrivò al ristorante, Emma volle parlare con lei.
《Camilla cara, avevo urgenza di comunicarti una cosa importante》esordì la Ferraro.
《Riguarda la vecchia osteria?》chiese subito la suchef.
《Esattamente. Sono rimasta molto colpita dall'idea di una filiale di questo meraviglioso ristorante che ho deciso di fare una donazione!》decretò l'imprenditrice.
《Una donazione?》fece sbigottita l'emiliana.
《Staccherò un cospicuo assegno per velocizzare i lavori, perché ce ne saranno da fare molti. È un rischio, su questo non c'è dubbio, ma i rendimenti saranno senz'altro molto alti》rispose l'italo-americana, prendendo un carnè di assegni e una pena con la quale sottoscrisse un'ingente somma.
《Non so se posso accettare, la tua generosità è troppo grande...》ribattè imbarazzata l'una.
《Non devi temere nulla. Consideralo il mio contributo a questo posto meraviglioso, che è risorto dalle sue ceneri!》la tranquillizzò l'altra, prendendole le mani.

                                    ***

Sulla strada verso le cucine, Camilla venne fermata dalla marchesa Toledo.
《Non mi piace questa storia》le disse senza mezzi termini.
《Che storia, marchesa?》chiese la ragazza.
《Sai benissimo che parlo di Emma Ferraro e della sua presunta generosità》rispose la donna.
《Marchesa, so bene che la signorina Emma non le è mai stata molto simpatica, ma mi vuole aiutare per davvero. L'altro giorno è venuta con me a Biella per dare un'occhiata alla vecchia osteria dove mi aveva portato Roberto, sognando di aprirci una filiale del ristorante. Questa mattina ha staccato un assegno per far partire i lavori di ristrutturazione. Sta smuovendo mari e monti per "L'ingrediente segreto"》spiegò la Reggiani.
《E ti sei mai chiesta cosa si nasconde dietro a tutta questa generosità? Ti sei mai domandata perché aveva così tanto interesse a diventare socia del ristorante?》replicò la Toledo.
《Cosa si dovrebbe nascondere, marchesa? È un'imprenditrice, e vede "L'ingrediente segreto" come un investimento. Non ci trovo niente di strano》ribattè la suchef.
《Che cosa sai di lei? Delle sue attività, della sua fama in America, della sua particolare amicizia coi Galiardi?》insistette l'una.
《Dai, adesso i suoi sospetti stanno superando i limiti, marchesa. A me la signorina Emma sembra una persona squisita》rispose l'altra.
《Cara, io parlo esclusivamente per il tuo bene e per quello di Roberto, Adele e Andrea. Dovreste procedere tutti compatti, come una famiglia, e invece vi vedo così maledettamente distanti. Ho paura che la Ferraro e i Galiardi giocheranno su queste distanze per dividervi!》l'avvertì la prima.
《Mi dispiace, ma non mi trovo d'accordo con lei. Sabato andrò da Roberto, a Ginevra, e le dimostrerò che va tutto bene. Ora mi scusi, ma devo tornare al lavoro! Arrivederci, marchesa!》si congedò la seconda, voltandole le spalle e dirigendosi verso le cucine.

                                     ***

Francesco bussò proprio in quello stesso momento all'ufficio di Emma, la quale lo fece accomodare.
《Allora, l'hai staccato l'assegno?》chiese subito.
《Ovvio, dovevi vedere la faccia di Camilla. Sembrava che non avesse mai visto tutti quei soldi》lo informò la Ferraro.
《So che sai essere molto convincente, quando vuoi》ricordò Galiardi.
《Invece come è andata la cena alla villa? Camilla si è trovata bene?》volle sapere l'una.
《Benissimo, tanto che non si è mai sentita così rilassata. Io la faccio stare bene, mentre Roberto le provoca angoscia e preoccupazione》rispose soddisfatto l'altro.
《Lo spiraglio di luce in mezzo al buio in cui è piombata la vita della nostra povera suchef... Che romantico, quasi mi commuovo. Credi che cederà alle tue lusinghe in breve tempo?》si sincerò lei.
《Bisognerà vedere come uscirà dalla prossima visita a Roberto, sabato. A quel punto, farò il mio prossimo passo》la rassicurò lui.
《Quando potrò vedere Roberto?》chiese la prima.
《Non adesso, Emma. Devi avere un altro po' di pazienza. Potrebbe saltare tutto. Ma ti prometto che dopo Capodanno tornerà tra le tue braccia perché sarai tutto ciò che gli è rimasto》giurò il secondo.

                                    ***

Dopo il lavoro, Beatrice Morin salutò tutti e imboccò una strada diversa da quella di casa sua: camminò fino ad arrivare nei pressi di un convento.
Una suora venne incontro a lei.
《Salve, signorina Morin!》la salutò calorosamente.
《Buonasera, suor Paola. Lisa è andata a dormire?》chiese la capocameriera.
《Ancora no. Sapeva che sarebbe venuta e non stava più nella pelle!》disse la religiosa.
《Mamma, mamma!》fece una voce infantile che apparteneva a una bambina esile e minuta, con lunghi capelli neri raccolti in due trecce e grandi occhi azzurri, che somigliava tantissimo a sua madre.
《Tesoro mio!》esclamò Beatrice, mentre la bambina si buttava tra le sue braccia.
《Sono così contenta che sei venuta! Lo sai che ti ho fatto un disegno?》replicò la piccola, mentre mostrava alla madre un foglio dove erano ritratte lei, la Morin e un uomo misterioso.
《Che bello!》osservò quest'ultima.
《Siamo io e te, e questo è papà》indicò Lisa.
A sentire tutto questo, a Beatrice pianse il cuore, mentre scambiava uno sguardo di rammarico con suor Paola: era rimasta incinta otto anni prima di un uomo sposato ed aveva deciso di tenerla contro il volere della famiglia, e per questa sua scelta era stata costretta a lasciare la natìa  Udine per trasferirsi a Milano, dove, tra mille sacrifici, era riuscita a costruirsi una vita dignitosa, ma non ancora abbastanza per mantenere una figlia; perciò l'aveva fatta stare in convento.
Suor Paola l'aveva avvertita che un giorno avrebbe cominciato a farle delle domande, a voler sapere chi fosse il suo padre naturale; lei quindi aveva cominciato a raccontarle che fosse un supereroe sempre impegnato a salvare il mondo.
《È veramente un disegno meraviglioso!》decretò Beatrice.
《Quando verrà papà?》chiese la piccola Lisa.
《Presto, tesoro. Quando meno te lo aspetti tornerà da te》promise la donna, con la morte nel cuore.

                                     ***

Qualche ora più tardi, da tutt'altra parte della città, Raffaele Galiardi e Grazia Vallesi, dopo aver passato un'allegra serata al circolo, si dirigevano al Grand Hotel, dove si preparavano a passare una notte infuocata.
Con un'euforia che a stento riuscivano a trattenere, parcheggiarono la macchina nelle vicinanze ed entrarono di corsa nell'elegante albergo, dove chiesero una stanza e, una volta prese le chiavi, montarono in ascensore e corsero nella camera loro assegnata e chiusero la porta a chiave, per poi lasciarsi andare a una passione selvaggia ed esplosiva: Galiardi senior, dopo anni di matrimonio con Serena, si sentiva rinvigorito da quando aveva conosciuto la giovane cassiera; quest'ultima, tradita e usata da Tancredi per troppi anni, tra le braccia del padre del ragazzo si sentiva finalmente importante, rivalutata.
Si strapparono di dosso i vestiti come se bruciassero, si buttarono sul letto; l'istinto animale di Raffaele, assopito da una vita coniugale immobile, si risvegliava in tutta la sua potenza; si fece strada in Grazia, la quale lo accolse senza alcuna reticenza.




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