Capitolo 14
L'indomani mattina Camilla ed Emma partirono alla volta di Biella; per la Reggiani quel luogo aveva un significato particolare: lì l'aveva portata Roberto appena si erano innamorati, e lì le aveva fatto vedere quell'osteria abbandonata nella quale sognava una filiale de "L'ingrediente segreto".
Oggi quel sogno poteva diventare realtà grazie alla generosità di Emma, anche se Camilla non ne conosceva i secondi fini.
《Certo che avevi ragione a dire che era abbandonata...》commentò la Ferraro non appena vide l'edificio, che semmai somigliava a una stamberga.
《Sarà anche abbandonata, ma Roberto diceva che qui c'è passata tanta storia... Chissà quante cantate si saranno fatti i clienti seduti ai tavoli di fuori... E oggi è tutta invasa dall'edera...》osservò la suchef, ricostruendo mentalmente i giorni di gloria dell'osteria.
《Ma Roberto Mainaghi è un visionario, e se è stato capace di creare dal nulla "L'ingrediente segreto", allora potrà tirare fuori qualcosa di buono anche da questa catapecchia, e noi lo aiuteremo, anzi: lo anticiperemo!》fece l'una.
《Quindi cominceremo i lavori senza che Roberto si sia prima ristabilito?》chiese l'altra.
《Chiaramente dovrai informare il tuo fidanzato, ma sarò io a mettere il capitale, e tu a occuparti dell'organizzazione. Camilla, non devi aspettare il permesso di Roberto per dimostrare quanto vali》le consigliò la prima.
《Sono lusingata che faccia tutto questo per me...》si schermì la seconda, leggermente imbarazzata.
《Ti prego, cara, dammi del tu. Stiamo per mettere in piedi un sogno insieme, dopotutto...》sorrise la Ferraro.
《D'accordo, Emma. Adesso però diamo un'occhiata dentro...》rispose la Reggiani, felice di aver trovato una nuova amica, e inconsapevole invece di aver firmato un patto con il diavolo.
***
Intanto a Milano, alla caffetteria della signora Chiarini, Marta era andata a fare colazione da sola; Giulia infatti era uscita prima per stare un po' con Rino; tra quei due sembrava nascere qualcosa di serio.
Mimmo, per non far pesare alla ragazza la sua solitudine, le teneva compagnia mentre serviva ai tavoli.
《Ma lo sai che l'altra sera anche qui abbiamo visto la pubblicità del ristorante?》esordì.
《Ah sì? E che ne pensi?》chiese la Sensi.
《Penso che se fossi ricco le verrei a mangiare subito le vostre Delizie della terra!》esclamò Lojacono.
《Davvero?》domandò lei.
《Oddio, non saranno come la pasta alla muddica, ma penso che sono buone...》fece lui sorridendo.
《Che cos'è la muddica?》chiese l'una.
《Miii, c'hai due siciliani come vicini di casa e non ti sei imparata che è la muddica? È la mollica di pane fritta che si mette sulla pastasciutta al posto del parmigiano!》spiegò divertito l'altro.
《Perché, tu sapresti dirmi cos'è un cicheto?》lo sfidò allora la prima.
《Il che?》domandò il secondo.
《Vuol dire aperitivo in Veneto!》rispose la giovane.
《E non lo potete chiamare aperitivo come tutti?》ribattè il ragazzo.
《Posso dirti anch'io allora che hai una veneta come vicina di casa da anni e non conosci il suo dialetto!》replicò sorridendo la veneta.
《Però, sei simpatica... Non me l'aspettavo da te, sai? Ti ho sempre vista un poco rigida, difatti mi sono sempre chiesto che ci trovasse mio fratello in te, senza offesa...》confidò il siciliano.
《E adesso che ci stiamo conoscendo meglio lo sai?》lo sfidò una seconda volta la cameriera de "L'ingrediente segreto".
《Certo. So che sei una ragazza con una bellezza tutta sua, che lavora in un posto che si vede in televisione e che chiama l'aperitivo in modo strano...》disse il barista.
Marta arrossì leggermente. 《Devo andare, ci vediamo!》saltò su poi, alzandosi e andando a pagare.
《Sei sicuro di quello che stai facendo?》domandò la Chiarini a Mimmo, una volta che la Sensi se ne fu andata.
《Perché questa domanda, signora Eva?》fece il giovane.
《Vorrei ricordarti che Marta Sensi è il sogno proibito di tuo fratello. Potrebbe arrabbiarsi, sai bene che è il doppio di te...》gli fece notare la proprietaria della caffetteria.
《Mio fratello ha trovato altro da guardare...》commentò Mimmo, riferendosi al fatto che Rino e Giulia avessero cominciato ad uscire insieme.
***
Il risveglio non fu altrettanto felice per i Galiardi: un terribile articolo de "La Notte", al centro della prima pagina, riportava nero su bianco l'incesto che si era consumato tra Tancredi e Sofia.
Furono Raffaele, Serena e Francesco ad accorgersene: il maggiordomo Enrico aveva portato loro una copia durante la colazione; Violetta era andata a "L'ingrediente segreto" e Tancredi non si era ancora svegliato.
《Come è potuto succedere un simile disastro?》si adirò la padrona di casa.
《Non lo so, io non ho mai rivelato a nessuno questa cosa, a nessuno all'infuori di voi due, di Vespucci e della Veralli...》ribattè Raffaele.
《E allora com'è potuto accadere?》sbottò Francesco.
《È tutta colpa di quella lurida sgualdrina di Maddalena Veralli. Lo era da quando ti faceva da segretaria, Raffaele. Lo era da quando eravate ragazzi e già si divideva tra te e tuo fratello Ernesto. Non ha esitato un secondo a buttare sua figlia tra le braccia di Tancredi, e se si dovesse venire a scoprire che Sofia è anche figlia tua sarebbe un bello scandalo, non dovremmo farci vedere in giro per un po', ma se il padre fosse il tuo defunto fratello hai idea di cosa tornerebbe a galla?》gli ricordò la moglie.
《Ci abbiamo messo una vita a seppellire tutto il marciume di allora, non possiamo permettere che continui a perseguitarci. Abbiamo degli obiettivi da raggiungere, questo imprevisto non ci voleva...》le diede manforte il figlio maggiore.
《Interrogherò ad uno ad uno tutti i dipendenti della villa, se necessario. E poi farò una visitina all'autore di questo articolo, per fargli scrivere una smentita》decise l'uomo.
Il passato stava tornando a galla, più prepotente di prima. Raffaele non poteva permetterlo.
***
Totalmente inconsapevole della bufera nella quale si stava districando il resto della sua famiglia, Violetta stava andando a "L'ingrediente segreto" per parlare con Andrea e Camilla della pubblicità: la proiezione al Carosello era stata grandiosa, e la ragazza voleva anche sincerarsi che fosse stata convincente.
Restò piacevolmente stupita nel vedere che molta gente entrava nel ristorante, fuori dal quale era stato posizionato un cartello con il disegno che aveva realizzato lei la prima volta che era venuta a proporre la sua idea in Rai.
Entrando, notò che i tavoli erano pieni di persone in attesa di scoprire queste Delizie della terra; la giovane Galiardi vide le cameriere portare piatti fumanti a base di funghi, patate, zucche e zucchine, prodotti sani che richiamavano un'atmosfera casalinga e accogliente.
《Violetta!》esclamò Andrea, non appena la vide.
《Oh, Andrea! Ho notato che la nostra iniziativa è stata un successo!》fece lei.
《Da stamattina abbiamo il pienone! Gente che viene prima dell'ora di pranzo per assaggiare in anteprima i nostri piatti, e questo lo dobbiamo soprattutto a te, che dal nulla hai dato vita a un sogno》sorrise lui.
《Ma no, io ho soltanto dato una mano, l'idea è venuta a te...》arrossì la giovane.
《Sì, ma tu le hai dato forma e voce. La televisione è davvero il futuro, e tu l'hai capito. Sei una collaboratrice preziosa!》confessò lo chef, prendendole le mani. Violetta sentì le gambe molli dall'emozione.
《Dov'è Camilla? Volevo sentire anche lei cosa pensava di tutto questo...》disse all'improvviso, cambiando argomento.
《È andata a Biella con Emma Ferraro per dare vita a un altro sogno: aprire una filiale》spiegò l'uomo.
《E Adele cosa ne pensa?》chiese la ragazza, ricordando a sé stessa il fatto che Del Bosco fosse già impegnato.
《Adele non può che essere d'accordo, visto che è un progetto di Roberto》rispose Andrea.
***
Vespucci voleva capire se dietro quell'articolo di pessimo gusto ci fosse Maddalena.
《Si può sapere che cosa ti è saltato in testa?》fece prendendola da parte.
《Di cosa stai parlando?》domandò la Veralli guardandolo male.
《Ti dice niente questo? È fresco di stampa!》esclamò secco il ragioniere, mostrandole il giornale.
《Ma cosa...?》mormorò la responsabile di sala, leggendo l'articolo che parlava dello scandaloso incesto tra Sofia è Tancredi.
《Come puoi solo pensare che sia stata io?》chiese poi indignata.
《Non lo so. Sappiamo in così pochi la verità...》la sfidò lui.
《Sei pazzo, io volevo solo il meglio per Sofia, sperando che avesse tutto quello che non avevo avuto io, mai avrei pensato che questa cosa venisse fuori...》ribattè lei.
《La morte di Ernesto Galiardi è sempre stata avvolta dal mistero. La gente parla, forse non ha mai smesso di parlare...》le ricordò l'uno.
《Raffaele Galiardi mi ha rubato tutto ciò che amavo, Ernesto è stato solo colpevole di fare la scelta giusta nell'epoca più giusta, non può continuare a perseguitarci dopo così tanto tempo!》protestò l'altra.
《Maddalena, sai meglio di me che uomo è Raffaele, non vi lascerà mai in pace. E tu, tu sei forte, ma tua figlia non potrà mai sopportare tutto questo》replicò il primo.
《Sofia! Devo fare in modo che non legga quel maledetto articolo...》commentò la seconda, voltandogli le spalle, mentre cercava la figlia.
***
Sofia intanto si chiedeva perché tutti bisbigliassero così tanto.
In un primo momento aveva pensato che fosse a causa delle Delizie della terra, ma poi aveva cominciato a notare che mentre i clienti parlavano a bassa voce, guardavano lei, in continuazione.
《Ma veramente la tengono ancora qui? Non hanno paura di uno scandalo?》disse una signora ad un tavolo che la giovane Veralli aveva appena sorpassato.
《Non possono cacciarla, sua madre è la responsabile di sala di questo posto, e poi in passato è stata anche segretaria del signor Galiardi!》commentò la sua vicina di tavolo.
《Tale madre, tale figlia... Certo che l'erba cattiva non muore mai!》sospirò l'una.
《Almeno avesse avuto il buon gusto di non presentarsi, dopo l'articolo uscito su "La Notte"!》esclamò l'altra.
Sofia constatò con terrore che stavano parlando di lei e Tancredi. Dicevano che c'era un articolo di giornale in merito. Probabilmente aveva anche fatto il giro del ristorante senza che lei sapesse niente.
Corse in cucina, doveva saperne di più: trovò Giulia, Rino, Marta e Nanni tutti raggruppati a leggere qualcosa. Era l'articolo, sicuramente.
《Cosa c'è scritto in quell'articolo? Parla di me, vero?》cominciò.
《Sofia, noi...》esordì Giulia.
《I giornalisti sono maligni, sai...》la appoggiò Marta.
《Fatemelo vedere!》ordinò la Veralli.
I quattro erano imbarazzati.
In quel momento entrò anche Maddalena.
《Ho detto fatemelo vedere!》gridò di nuovo la ragazza.
Marta le consegnò il giornale; Sofia cominciò a leggere, e cominciò a rimpiangere di averlo fatto: un'espressione di orrore e di disgusto si dipinse sul suo volto.
《Tesoro...》si avvicinò Maddalena.
《Mamma, dimmi che non è vero...》fece quasi senza voce la giovane.
《Non avresti mai dovuto scoprirlo così...》sospirò tristemente la donna.
Ma Sofia non l'ascoltava, non ascoltava più nessuno; i suoni alle sue orecchie giungevano ovattati; la testa le girava all'impazzata; le veniva da vomitare; all'improvviso anche la vista le si annebbiò e svenne.
***
《Sofia... Sofia!》la chiamavano tutti i presenti, cercando di farla rinvenire.
《Sta aprendo gli occhi!》esclamò Giulia, mentre Maddalena la schiaffeggiava per rianimarla.
《Mamma... Ragazzi...》fece lei risvegliandosi lentamente.
《Tesoro! Va tutto bene?》chiese premurosamente sua madre.
《Io... L'articolo... Ho fatto una cosa orribile...》constatò scioccata la ragazza, tornando bruscamente alla realtà di pochi minuti prima che svenisse.
《Ma no, tesoro, non è successo niente...》cercò di rassicurarla Maddalena.
《Tancredi potrebbe essere mio fratello o mio cugino, sono stata a letto con un mio consanguineo!》gridò disgustata Sofia, esattamente nel momento in cui Andrea e Violetta entravano in cucina.
《Cosa?》intervenne la giovane Galiardi.
《È quell'articolo uscito stamattina, non si sa come... Non avrebbe mai dovuto scoprirlo così, signorina Galiardi!》esclamò Maddalena.
《Io... Devo andare a casa...》mormorò sconvolta la ragazza.
《Ti accompagnerei volentieri, ma con Camilla a Biella non posso lasciare la cucina...》si scusò Del Bosco.
《Non fa niente, faccio una telefonata a Fabrizio e mi verrà a prendere lui...》si congedò la ragazza.
Non immaginava neanche lontanamente che dietro lo scandalo in cui erano stati appena trascinati i Galiardi fosse opera sua.
***
Proprio in quel momento Grazia si stava dirigendo alla villa: aveva letto anche lei l'articolo e voleva una spiegazione; sentiva che c'era puzza di bruciato, dietro la storia della consanguineità tra Tancredi e Sofia, e intendeva vederci chiaro.
Raffaele e Francesco non si erano mossi da casa, quella mattina, per paura di essere perseguitati dalla stampa; Tancredi non voleva vedere nessuno, e non aveva fatto i conti con una furibonda Grazia che a stento veniva trattenuta sulla porta da Enrico Varano.
《Le ho detto che il signorino Tancredi non vuole essere disturbato!》si opponeva.
《E io le ho detto che devo assolutamente parlare con lui!》esclamò la Vallesi.
《Che cosa succede qui?》esordì Raffaele, sentendo le loro urla.
《La signorina insiste nel voler vedere il signorino Tancredi, che però non vuole essere disturbato!》spiegò il maggiordomo.
《Invece devo assolutamente vederlo, non può nascondersi dopo quel maledetto articolo!》sbottò la cassiera de "L'ingrediente segreto".
《Mio figlio è un ragazzo pieno di sorprese, signorina. Lei lo conosce bene, immagino》fece il signor Galiardi sorridendo.
《Diciamo di sì》rispose Grazia. Raffaele capì che la ragazza era una delle molte amanti di Tancredi.
《Non credo che Tancredi vorrà mettere il naso fuori dalla sua stanza. Nel frattempo che ne dice di bere qualcosa insieme al circolo?》propose lui.
《Veramente sono in orario di lavoro...》obiettò lei.
《Già, ma non deve preoccuparsi per questo. Sono un socio de "L'ingrediente segreto"》le ricordò l'uno.
《Allora accetto》decise l'altra.
《Non mi ha detto come si chiama, però》le fece notare il primo.
《Mi chiamo Grazia. Grazia Vallesi!》replicò la seconda.
Poi prese il braccio di Galiardi senior e s'incamminarono verso la macchina, dove l'autista li avrebbe scortati fino al circolo.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top