Capitolo 12

Durante il rientro a casa Sofia fu silenziosa: non disse una parola fino all'ora di andare a dormire; non ebbe il coraggio di affrontare con la madre il discorso della rivelazione che le aveva fatto Grazia su Tancredi.
Una scommessa. Tutto l'amore che il giovane Galiardi le aveva dichiarato, sussurrato e giurato faceva parte di un gioco al termine del quale Tancredi avrebbe portato la Vallesi in Costa Azzurra se fosse riuscito a portarsi a letto lei, l'ingenua Sofia Veralli, che credeva di aver trovato il suo grande amore.
E sua madre, invece di avvertirla, di metterla in guardia, l'aveva incoraggiata a cedere alle sue avances, quasi ad incastrarlo davanti al fatto compiuto.
Sua madre che già la vedeva all'altare col ragazzo più ricco di Milano. Con che coraggio avrebbe mai potuto polverizzare i suoi sogni, raccontandole tutta la verità?
Quella sera, mentre indossava il pigiama, pensò che avrebbe dovuto trovare una scusa convincente, anche se non era mai stata brava a mentire.
Si mise a letto e sperò di riuscire a dormire.

                                     ***

La mattina successiva Giulia si era alzata prima e aveva detto di voler fare colazione al bar; Camilla e Marta non se ne stupirono: i tentativi disperati della Ricci di farsi notare dal bel Mimmo Lojacono erano all'ordine del giorno.
Quello che non sapevano era che la loro coinquilina si stava autoconvincendo di aver aperto il suo cuore al fratello sbagliato, e che per rimediare a questo suo errore quella mattina s'era data appuntamento in caffetteria con Rino.
Il ragazzo l'aspettava seduto ad un tavolo vicino all'entrata, mentre suo fratello e la signora Eva Chiarini, la proprietaria, facevano ipotesi sulla persona da lui aspettata.
《Chissà di chi si tratta...》fece la donna.
《Sicuramente non di Marta. Non l'ha mai considerato》rispose Mimmo.
《O forse un'altra ragazza de "L'ingrediente segreto"》ipotizzò la Chiarini.
《Può darsi, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Quello un orso è!》le ricordò il giovane Lojacono ridendo, ma il suo viso si fece serio quando vide entrare Giulia Ricci, che si dirigeva al tavolo dove sedeva Rino e lo salutava con un bacio sulla guancia.
《Mi sa che la tua spasimante non spasima più!》lo canzonò la principale.
《E a me che importa? Magari saranno felici!》commentò il siciliano con apparente tranquillità.
Poi si diresse verso i due ragazzi.
《Buongiorno, signori. Cosa vi porto?》chiese con voce leggermente nervosa.
Giulia gli rivolse un sorriso a trentadue denti: stava riuscendo nell'intento di far ingelosire Mimmo.
《Per me un caffè e una brioche》rispose.
《Per me lo stesso》fece Rino.
《Vi servo subito》ribattè Mimmo con lo stesso tono, congedandosi.
Ma anche dopo che li ebbe serviti, continuò a guardarli torvo per tutto il tempo che rimasero in caffetteria.

                                    ***

Sulla strada per Ginevra, Adele rifletteva sugli ultimi avvenimenti.
Da quando suo fratello era stato ricoverato e i Galiardi erano diventati soci de "L'ingrediente segreto", erano cambiate molte cose, a partire dalla sua relazione con Andrea: fino a prima dell'attentato ai danni di Roberto, la giovane Mainaghi e lo chef avevano parlato di matrimonio, e in cuor suo la ragazza aveva sperato di convolare a nozze con Del Bosco non appena si fosse regolarizzata la nuova situazione del ristorante.
Ma poi Fabrizio Imbriani era tornato nella sua vita, desideroso di sposare Violetta Galiardi per vendicarsi di suo padre, che gli aveva portato via tutto; inoltre la figlia più piccola di Raffaele stava sviluppando con Andrea un'intesa che con lei, invece, lo chef non aveva mai avuto.
Continuavano a stare insieme, ma sembravano distanti, come se non si conoscessero; per questo Adele voleva andare da suo fratello: vedere Roberto le avrebbe ricordato che tutto sarebbe tornato come prima.
Non appena la macchina dell'autista si fermò, Adele fu accolta dal direttore della clinica, mentre poco lontano, Anceschi si era messo alle loro costole, deciso ad arrivare fino alla stanza di Roberto Mainaghi, come gli avevano ordinato Emma Ferraro e Francesco Galiardi.
《Roberto!》esclamò la Mainaghi, appena vide suo fratello.
《Adele!》fece quest'ultimo, dopodiché si abbracciarono forte.
《Come stai?》domandò lei.
《Miglioro. Non vedo l'ora di rimettermi completamente e tornare a Milano! Mi manca così tanto il nostro ristorante... A proposito... Come vanno gli affari?》rispose lui.
《Oh, sapessi... Andrea ha avuto l'idea di lanciare un nuovo menu d'autunno, le Delizie della terra. E abbiamo coinvolto anche la televisione, sai?》spiegò l'una.
《Certo che stanno cambiando proprio un sacco di cose...》osservò l'altro.
《Già...》commentò la minore.
《E Camilla? Come sta?》chiese il maggiore.
《Lavora per non pensare a quanto le manchi. È coraggiosa》si affrettò a dire la prima. Avrebbe voluto confessargli che Francesco Galiardi girava troppo intorno alla Reggiani, ma non ne ebbe il coraggio.
《Già, è molto coraggiosa》ribadì il secondo.
Passarono insieme un paio d'ore, prima che Adele si rimettesse in viaggio per Milano, seguita a distanza da Anceschi, soddisfatto di avere qualcosa da raccontare ai suoi mandanti.

                                    ***

Al ristorante, Violetta era venuta per occuparsi personalmente di quella che, in parte, era anche la sua creatura.
Il giorno prima, il ragionier Vespucci e la capocameriera Morin avevano trattato con i fornitori per i prodotti; quella mattina le primizie autunnali erano già in cucina, e Andrea e Camilla li stavano già lavorando; la giovane Galiardi era rimasta incantata dalla maestria con cui lo chef Del Bosco maneggiava gli ingredienti: la sua era una cura particolare, come se gli alimenti fossero tutti suoi figli.
Chiunque l'avrebbe considerata una cosa stupida, ma non Violetta: da quando "L'ingrediente segreto" aveva aperto, qualche settimana prima, si era sentita immediatamente legata a quel posto e soprattutto ad Andrea; condividevano la stessa visuale della vita, avevano le stesse idee, e chiunque li avrebbe ritenuti fatti l'uno per l'altra, se non fosse stato perché entrambi avevano già, rispettivamente, due persone nella loro vita: Adele e Fabrizio.
La Mainaghi e Del Bosco si conoscevano da sempre, e avevano passato insieme dei momenti bellissimi, ma anche molto difficili; gli Imbriani e i Galiardi erano uniti da una grande amicizia esistente da prima che Violetta nascesse; Raffaele si era occupato di Chiara Imbriani e dei figli Fabrizio e Greta quando erano stati costretti a lasciare l'Italia durante la guerra, ed era naturale che ora considerasse il giovane uomo d'affari come il fidanzato perfetto per la sua unica figlia femmina; dal canto suo, Violetta voleva molto bene a Fabrizio, ma sentiva che l'amore era un'altra cosa: lo capiva ogni volta che passava del tempo con Andrea.
Quella mattina le stava raccontando l'importanza delle patate e degli altri tuberi nei paesi freddi.
《Scaldare... L'idea è quella di scaldare i nostri clienti dal freddo autunno milanese!》spiegò lo chef.
《Come indica la nostra nuova insegna, tra l'altro》fece la Galiardi.
《Esattamente... E la vedranno anche alla televisione... A proposito, quando andrà in onda la prima pubblicità?》replicò Del Bosco.
《Fabrizio mi ha detto che i pubblicitari della Rai ci stanno ancora lavorando, ma a breve potremo vedere la nostra creatura al Carosello》rispose la ragazza.
《Quella sera dovremmo essere tutti qui, al ristorante, a vederla. Sarà un'emozione. Spero che la riesca a vedere anche Roberto da Ginevra...》sospirò l'uno.
《Sono sicura di sì, e che sarà fiero di noi!》lo incoraggiò l'altra.
《Grazie, grazie davvero per tutto quello che hai fatto e che continui a fare... Scusa se ti do del tu all'improvviso, ma mi sento come se ti conoscessi da sempre...》affermò lui.
《Anch'io, per questo sarò altrettanto felice di darti del tu!》esclamò lei sorridendo.
Poco lontano, Camilla li guardava, consapevole che la presenza dei Galiardi non stava mettendo in crisi solo la sua storia d'amore con Roberto.

                                     ***

Tancredi entrava in quel momento a "L'ingrediente segreto" per comunicare a Grazia che aveva vinto la scommessa; non appena la ragazza lo vide sorrise trionfante, ma proprio in quel momento Sofia veniva loro incontro con aria torva.
《Come osi presentarti qui?》lo attaccò.
《Sofia...》fece lui, sorpreso.
《Sei un bugiardo, un maledetto, un viziato che non ha nient'altro da fare che portarsi a letto delle povere ragazze inconsapevoli, come hai fatto con me!》gridò lei furibonda.
《Ti prego, ascoltami...》cercò di spiegare il giovane.
《Non c'è niente da spiegare, Grazia mi ha detto tutto... Avete fatto una scommessa, sareste andati in Costa Azzurra insieme questa estate se tu fossi riuscito a portarmi a letto! E io ti ho anche creduto!》continuò la ragazza sull'orlo delle lacrime.
Intanto un gruppo di curiosi si era formato lì davanti: Giulia, Marta e la Morin, alcuni clienti e una sconcertata Maddalena.
《Sofia, ora non fare piazzate, che c'è gente...》la rimproverò la Vallesi.
《Tu stai zitta, non devi proprio parlare, anzi, goditi la vacanza, te la sei proprio guadagnata!》rimbeccò la Veralli, e scappò via piangendo, seguita da sua madre.
《Adesso noi due dobbiamo parlare!》impose Tancredi a Grazia, trascinandola fuori.

                                     ***

《Come ti sei permessa di dire a Sofia tutta la verità?》sbottò il ragazzo, una volta usciti dal ristorante.
《Lasciami, mi fai male!》si ribellò Grazia.
《Rispondimi!》insistette lui.
《L'ho fatto perché non ne potevo più di te e di quella, anche se era solo una finta. Mi faceva schifo vedere come ti comportavi con lei da fidanzato perfetto, alla luce del sole, mentre nei miei confronti è sempre stato tutto un sotterfugio!》rimbeccò lei.
《Ma che cosa stai dicendo?》replicò l'uno.
《Sto dicendo la verità... Tu ti vergogni di me!》ribattè l'altra.
《Ti è sempre andata bene la nostra relazione aperta, ora come mai hai cominciato a protestare? Ho anche vinto la scommessa, questa estate andremo in Costa Azzurra, che vuoi di più?》fece il primo.
《Tu non capisci niente. Forse poteva andarmi bene i primi tempi, ma adesso non mi basta più. Io ti amo, Tancredi!》esclamò la seconda.
《Non ti sembra di essere nella posizione sbagliata per parlare di amore?》domandò il giovane Galiardi.
《Non puoi continuare la tua vita spensierata per sempre. E comunque sappi che non starò di nuovo ad aspettarti, dopo che ti sarai sollazzato con un'altra povera cretina!》rispose esasperata la Vallesi, girando i tacchi e tornando dentro.
《Grazia, aspetta! Grazia!》la chiamò Tancredi, ma lei non si voltò.
Le sue parole l'avevano colpito: la ragazza aveva detto la verità a Sofia perché era gelosa; e la sua gelosia derivava dal fatto che lei lo amava.
Lo amava disperatamente, e Tancredi non l'aveva mai capito.
 
                                    ***

Nel frattempo Emma era andata nelle cucine per parlare con Camilla: doveva continuare a fingersi sua amica per far riuscire il piano suo e di Francesco.
《Signorina Ferraro!》esclamò la suchef.
《Buongiorno, cara. Ho visto che siete all'opera con la nuova iniziativa...》osservò l'imprenditrice.
《Oh sì, le Delizie della terra presto saranno in televisione!》rispose la Reggiani.
《E tu sei soddisfatta?》sorrise la Ferraro.
《Io sì, anche se in realtà ho un sogno tutto mio...》confessò l'emiliana.
《E quale sarebbe?》domandò l'italo-americana.
《Sa, una volta Roberto mi ha portato in un posto, una vecchia osteria abbandonata a Biella, dove abbiamo sognato a lungo di aprire una filiale》raccontò la giovane.
《E avete ancora intenzione di aprirla?》volle sapere la donna.
《Ce l'avevamo fino al giorno dell'attentato, poi le priorità sono diventate altre》ammise Camilla.
《Hai ragione, ma comunque non dovete abbandonare il vostro sogno, e io farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarvi》promise Emma.
《Davvero lo farebbe?》chiese l'una entusiasta.
《Ma certo... Solo che dovremmo andare sul luogo》ipotizzò l'altra.
《Già, ma non so quando... Con tutto il lavoro che c'è da fare con le Delizie, non so se lo chef mi darà il permesso per assentarmi un giorno intero...》commentò la prima.
《Non ti preoccupare, ci penso io... Signor Del Bosco?》fece la seconda, chiamando lo chef.
《Signorina Ferraro, mi era sembrato di sentire la sua voce》rispose l'uomo.
《Volevo chiederle se poteva dare alla signorina Reggiani un giorno libero》disse la donna.
《Un giorno libero? Certo, ma come mai?》chiese giustamente Del Bosco.
《Dobbiamo fare un viaggio di lavoro a Biella per un'operazione di espansione per volere di Roberto Mainaghi. Chiaramente siamo ancora all'inizio, e poi si tratterebbe solo di un sopralluogo...》spiegò la Ferraro.
《Per me non c'è problema, anche se ne dovrete parlare poi con la signorina Adele》specificò Andrea.
《Sicuramente, non si preoccupi》giurò Emma, lasciandoli alle loro faccende.

                                    ***

Maddalena trovò sua figlia in magazzino, che piangeva accasciata a terra.
《Tesoro...》disse venendole incontro.
《Era tutta una finta, mamma. Le rose, l'invito a cena, il laboratorio artistico... Faceva tutto parte di una scommessa fatta con Grazia Vallesi per portarla in vacanza!》rispose Sofia disperata.
《Mi dispiace così tanto, se solo avessi immaginato quali fossero in realtà le sue intenzioni...》si rammaricò la responsabile di sala.
《Ma no, mamma. Non è colpa tua, tu hai preso un abbaglio, esattamente come me...》rispose la giovane cameriera.
Maddalena voleva dirle che la situazione era peggiore di quanto immaginasse; che l'uomo con cui era andata a letto poteva essere suo fratello o suo cugino.
Ma la ragazza già era a pezzi così, una notizia simile l'avrebbe sicuramente spinta al suicidio.
Così la Veralli se la risparmiò.
《Non ti preoccupare, ci sono io qui con te, e ti aiuterò in tutti i modi possibili. Troverai un ragazzo perbene, che ti ami per davvero》la consolò.
《Non è vero, non mi vorrà più nessuno perché sono già stata di un altro...》pianse Sofia, rifugiandosi tra le braccia della madre.

                                     ***

Qualche ora dopo, qualcuno suonò al campanello dell'appartamento di Fabrizio Imbriani.
Il giovane aprì e si ritrovò davanti una ragazza bruna e minuta, modestamente vestita.
《Sono venuta perché ho notizie interessanti》esordì.
《Dai, vieni. Spero che lo siano davvero, finora non mi hai portato niente di serio!》l'ammonì Imbriani.
《Stavolta è della massima serietà. Un incesto si è consumato in casa Galiardi!》riferì la ragazza.
《Come sarebbe a dire un incesto?》chiese curioso Fabrizio.
《Ho sentito discutere i signori Galiardi, riguardo il loro figlio Tancredi e la giovane Sofia Veralli, la figlia di Maddalena Veralli》raccontò l'informatrice.
《Maddalena Veralli un tempo è stata la segretaria di Raffaele Galiardi, ed è stata contesa fra lui e suo fratello Ernesto. Potrebbero essere i due potenziali padri della ragazza, la quale è stata crescita solo dalla madre... Interessante...》commentò il ragazzo.
《I due ragazzi sono stati a letto insieme nel laboratorio artistico di lui, qualche giorno fa. Ho levato io le lenzuola macchiate del sangue della ragazza!》ammise la spia di Fabrizio, che faceva la cameriera in casa Galiardi.
《Ottimo, presto avrai la tua ricompensa. La tua testimonianza ora sarà chiave, cara Claudia. Farò scoppiare uno scandalo che impedirà ai Galiardi di uscire di casa...》gongolò lui.
《Mica mi licenzieranno, vero?》chiese preoccupata lei.
《Ma no, mia cara... Lo sai che mi occuperò io di te...》la rassicurò Imbriani, trascinandola nell'appartamento.
Gli era bastato poco per fare di quella povera disgraziata la sua amante.

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