Capitolo 8
{Percy}
Me ne stavo seduto su un divano, una birra in mano e guardavo Hermione che si scateneva in pista insieme alle amiche.
Cercavo di rilassarmi ma senza successo.
Ero, perennemente, in tensione, ogni giorno per un motivo diverso.
Era iniziato da quando avevo conosciuto Hermione: all'inizio volevo capire chi era e che cosa voleva realmente, ma poi avevo iniziato a conoscerla e avevo scoperto che il mio interesse per lei non era dovuto dal mio istinto.
Mi piaceva e per davvero.
Per questo mi ero fidanzato con lei.
E da quando era diventata la mia fidanzata ero costantemente preoccupato che le succedesse qualcosa.
Stare con me era pericoloso, punto e basta
In quel momento sentii un peso sulle spalle e un viso dagli occhi azzurro cielo apparve nella mia visuale
- Ciao Jackson! -
- Grace - la salutai - Che fai da queste parti, Talia? -
Lei scrollò le spalle, si staccò e si sedette al mio fianco. Mi rubò la bottiglia di mano e bevve un sorso
- In vacanza - mi rispose - Artemide mi ha detto di prendermi una pausa -
- E come mai sei venuta da me e non da tuo fratello o da Annabeth? - chiesi
- Perché Jason mi ha raccontato a grandi linee che cosa è successo e, io so per certo che non è colpa tua - mi spiegò - Volevo sapere come stavi -
- Bene - risposi riprendendo la birra e mandando giù un sorso
Staccai gli occhi dal volto della mia amica e lo puntai sulla pista da ballo: Hermione non ballava più e guardava nella mia direzione
Gli feci cenno di avvicinarsi e lei obbedì.
Quando mi si avvicinò, fece per sedersi sul divano ma la presi per i fianchi e le feci sedere sulle mie gambe.
Talia la guardava curiosa, poi sorrise
- Sono Talia Grace - si presentò allungando una mano nella direzione della mia ragazza - La cugina di questo qua -
Hermione si rilassò e strinse la mano di Talia
- Sono Hermione Granger, mi sono trasferita da poco - si presentò
- Sembri una brava ragazza e anche intelligente...come mai stai con questo tipo? -
- Talia dacci un taglio - borbottai poggiando la fronte sulla spalla di Hermione - Mi fa male la testa -
La luogotenente di Artemide mi guardò male e con aria da sufficienza
- E vorresti dirmi che ti sei ubriacato, tu! -
Feci un sorriso sfrontato e scossi il capo.
Se non volevo ubriacarmi non mi ubriacavo. Il vantaggio di avere il controllo su tutto ciò che è liquido mi aiutava parecchio in questo.
- Percy è stato il primo ad accogliermi, nella scuola e si è occupato di me, praticamente - raccontò Hermione
- Tipico - rispose Talia - Percy sembra un tosto ma ha il cuore di gelatina -
- Quanto sei poetica -
Lei mi fece la linguaccia e si mise più comoda sul divano
- Mi ospiti a casa tua? - mi chiese dopo aver fregato una lattina di birra da un ragazzo di passaggio
- Perché? - chiesi
- Perché voglio vedere Sally e perché non mi va di avere a che fare con quel branco di...gente? -
Sapevo che faceva riferimento ai ragazzi del campo
- Con chi hai litigato? -
- Percy ho intenzione di ubriacarmi stasera, quindi ti toccherà portarmi a casa tua - mi avvisò
Sospirai e capii che non avevo scelta
Hermione prese a giocare con i miei capelli, mentre guardava Talia
- Siete cugini in che modo? - chiese
La stava studiando
- Primo grado? Mio padre e il suo sono fratelli - rispose Talia
La mia ragazza annuì e io la strinsi di più a me. Il calore che emanava il suo corpo mi piaceva da morire.
Infilai le mani sotto la sua maglietta e presi ad accarezzarle la pelle liscia.
Hermione sussultò e si voltò a guardarmi
- Percy! - esclamò
Mi prese il polso e mi sfilò la mano da sotto la maglia
- Scusa ma non posso resistere se mi sei sopra - dissi beffardo
Sapevo che questo mio modo di fare le piaceva
Hermione si alzò, mi salutò con la mano e tornò a ballare con la sua amica
- State insieme? - mi chiese Talia una volta soli
- Eri tu che ci guardavi, fuori, prima? - chiesi a mia volta
- No, sono arrivata poco fa - mi rispose facendosi attenta
Strinsi gli occhi e mi guardai intorno, sospettoso.
All'inizio pensavo davvero che fosse Talia la presenza che sentivo ma non ero sicuro. Lei emanava un energia elettrica a metri di distanza e quello che avevo sentito in giardino non era nemmeno lontanamente simile alla sensazione che mi dava Talia.
- Percy? - mi chiese
- C'è qualcuno che ci tiene gli occhi addosso da quando siamo arrivati qui -
- Be', sarà divertente - disse lei mettendosi comoda
***
Era passata un'altra ora da quando eravamo alla festa.
Hermione era ormai ubriaca. Ero abbastanza sicuro che non si fosse mai permessa un simile lusso.
Beata lei che riusciva a divertirsi!
Mi si avvicinò e si sedette a cavalcioni su di me, mi baciò con passione, infilandomi la lingua in bocca.
Il suo alito puzzava d'alcool ma non mi importava più di tanto.
Smise solo perché la sua amica la prese per un braccio e me la tolse dalle gambe, riportandola in pista
- Beata lei - mi disse Talia nell'orecchio - Prendila e andiamo via. Penso di aver individuato il nostro spettatore -
La guardai.
Sapevo che era andata a fare un giro per cercare di capire chi avevamo alle costole
- Non mi sembra pericoloso, ma meglio andare via e farlo senza che ci segua - continuò
- Il tuo livello di pericolosità? - chiesi
- Non è un mostro, ma dubito che sia un semplice mortale...manda...una strana aurea - rispose - Meglio creare un diversivo, comunque. E non toglie gli occhi di dosso alla tua ragazza -
- Che diversivo? -
- Prendi Hermione - rispose - Tra poco salterà la corrente -
Mi alzai dal divano, mentre Talia si allontanava dalla parte opposta, probabilmente alla ricerca di una presa per la corrente.
L'impianto elettrico avrebbe fatto scintille a breve
Presi Hermione per mano e la tirai verso il mio petto
- Andiamo via - sussurrai al suo orecchio
- Ma no! Balliamo! Adesso che mi sto divertendo! - esclamò lei
Scossi il capo e la presi per i fianchi, saldamente
- Decido io, signorina - sussurrai seducente
Ottenni esattamente quello che mi aspettavo: mi sorrise e si abbandonò alle mie braccia.
Allora era vero che da ubriachi si era facilmente suggestionabili.
- Andiamo - dissi cominciando ad allontanarla dalla pista da ballo
Proprio in quel momento si sentii una strana elettricità nell'aria, come quando il cielo si preparava alla tempesta e la corrente si staccò
Era il segnale, strinsi meglio la presa e mi diressi verso l'uscita.
Nel caos nessuno si accorse di nulla: chi correva a destra chi a sinistra e non fecero caso a me e ad Hermione.
Talia ci raggiunse solo quando fummo in macchina.
- Andiamo a casa - mi disse
E io misi in moto
***
{???}
Cominciavo a chiedermi se i contatti persi con Hermione Granger fossero un caso o se fosse stata proprio lei a decidere di tagliarli.
Da quello che avevo visto quella sera mi era sembrato di capire che la ragazza aveva preso da sola la sua decisione.
Era stato un caso trovarla a quella festa, quasi non l'avevo riconosciuta insieme a quel ragazzo americano.
Il caso aveva voluto che saltasse la corrente e in quel momento avevo perso Hermione di vista.
Salii le scale dell'appartamento ed entrai
- Allora, hai scoperto qualcosa? -
- Si e devo dire che la vostra cara Granger non ha nessun problema - dissi - Il problema è il tuo Weasley a quanto pare -
- Che intendi, Malfoy? - mi chiese Potter
- Intendo che l'ho vista ad una festa insieme ad un ragazzo - spiegai - E sembravano tutto fuorché amici -
- Cioè? - chiese Weasley
- Cioè sono piuttosto sicuro che non ti considera più il suo ragazzo - spiegai - Mi chiedevo se su di te si era mai messa a cavalcioni o se ti avesse mai messo la lingua in gola -
Weasley sbiancò e sorrisi divertito
Sarebbe stato più divertente del previsto...
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