Capitolo 2
{Hermione}
Mi sedetti al tavolo della biblioteca e aprii i libri.
Erano passati tre giorni da quando ero arrivata alla Good High School e mi ero resa conto che ero molto indietro con il programma.
Probabilmente non c'è l'avrei mai fatta a recuperare e stare al passo con gli altri.
In momenti come quelli mi chiedevo il perché avevo accettato quel compito rischiando di rovinare la mia carriera scolastica per sempre.
Comunque, i miei compagni non erano male e anche i professori erano molto disponibili: mi avevano detto che per qualsiasi cosa bastava chiedere aiuto a loro. Ma io ero troppo orgogliosa per ammettere di fare alquanto schifo con il programma della scuola.
Dovevo impegnarmi al massimo e in quel momento non stavo nemmeno svolgendo il lavoro per cui ero stata mandata lì.
Guardai il libro e poi il cellulare.
Avevo voglia di chiamare Harry, avevo bisogno di sentire il mio migliore amico, soprattutto dopo la discussione che avevo con Ronald prima della partenza: il mio ragazzo non voleva farmi partire, aveva detto che potevo anche rifiutare o almeno chiedere se lui e Harry potessero venire con me.
Ma mi ero rifiutata.
Se la missione era stata affidata a me dovevo cavarmela da sola.
- Riordinerai tutta la sezione - sentii dire da una voce che proveniva qualche scaffale più avanti a quello in cui ero io
- Devo per forza, Paul? - chiese una voce che conoscevo bene
Avrei scommesso che era proprio Percy Jackson!
Non avevamo iniziato bene io e lui: io lo consideravo un'idiota colossale e lui mi trovava irritante perché gli ricordavo la sua ex.
E la cosa mi faceva incazzare!
Non mi conosceva e non poteva paragonarmi ad un altra!
- Potevi evitare di fare quello che hai fatto - disse l'altra voce
- Ma nessuno sa che è opera mia -
- Lo so io -
- Ma non puoi provarlo! Come puoi dire che i bagni sono esplosi a causa mia! -
Che cosa?
La conversione si stava facendo davvero interessante...
Non dovevo origliare, era sbagliato. Ma avevo passato troppo tempo con Harry e Ron che mi avevano attaccato questo vizio.
Mi alzai e mi avvicinai ai due
- Ci vorranno un sacco di soldi le riparare i bagni di tutta l'ala che è saltata in aria -
Sentii sbuffare e mi affacciai per vedere chi era che stava discutendo
Uno era Percy, come avevo immaginato, l'altro era il professor Stockfis
- E tu dovresti tenere più a bada i tuoi studenti - disse Percy - E vorrei sapere come è possibile che un articolo di cinque anni fa sia ancora in giro -
- Che ti ha detto per farti perdere le staffe? - chiese il professore
- Lascia stare... -
Il prof gli mise le mani sulle spalle
- Percy voglio che con me ci parli, ok? -
Lui annuì e indietreggiò, poi indicò gli scaffali
- Mi do da fare - disse
Poi Percy alzò gli occhi verso di me e mi ritrassi.
Maledizione, mi aveva visto.
Scattai verso il posto in cui ero seduta prima e feci finta di nulla.
Cioè di non aver origliato nulla.
Il professore mi passò davanti e mi fece un cenno con il capo per salutarmi
- Professore - dissi stringendo le labbra sperando che lui non mi avesse visto
Una volta sola tirai un sospiro di sollievo per averla scampata, ma una risatina mi fece gelare il sangue nelle vene.
Mi voltai lentamente: Percy era dietro di me, poggiato allo scaffale, le gambe incrociate e stava facendo ruotare una penna che teneva in mano.
- O..Emh...che ci fai qui? Non sembri un topo da biblioteca? - chiesi cercando di far calmare i battiti del mio cuore
- Al contrario di te - disse lui
Respira Hermione, respira. Va tutto bene.
- Già - risposi facendo un sorriso falso
In quel momento mi squillò il cellulare e mai come in quel momento ringraziai il tempismo di...Harry?!
Grazie al cielo!
Afferrai il telefono e risposi, tirando un sospiro di sollievo.
- Ciao Harry! - esclamai felice
- Hermione come va? - mi chiese
- Benissimo a...te? - chiesi mentre mi veniva un tic all'occhio
Percy si era seduto di fronte a me e mi guardava sfacciato
- Bene, però senza di te non è la stessa cosa - mi disse
- Per forza non avete nessuno che vi fa copiare durante le verifiche e che vi spiega quello che non capite - ridacchiai
Era bello parlare con Harry.
Sarebbe stato meglio se un certo cretino non mi stesse fissando con quei suoi occhi magnetici.
- Ho parlato con la Mcgranitt per sapere se poteva dirci altro sulla missione che stai svolgendo lì - mi disse
- Ah...si...davvero? - chiesi - E... -
- E niente è muta come un pesce. Però posso provare ad indagare, ti rivogliamo qui, anche Ron -
- Lo so - risposi storcendo le labbra - Anche se su di lui ho dei dubbi -
- Hermione non esagerare dai! -
- Non sto esagerando il tuo amico è un idiota - dissi - Porca vacca! - esclamai rendendomi conto di un piccolo particolare: non ero sola e il tizio di fronte a me aveva sentito tutto.
- Tutto bene? Che succede? - mi chiese Harry
- Emh niente, ho un problema, ma posso risolverlo -
- Che problema? -
- Lascia, ci sentiamo dopo -
Chiusi la chiamata senza aspettare una risposta da parte sua
Percy mi guardava con un sopracciglio alzato
- Quanto hai sentito? - chiesi deglutendo
- Missione? Che sei un agente segreto? - mi chiese facendo un sorriso malizioso
Aveva sentito abbastanza e non potevo permettergli di andare in giro a raccontarlo a qualcuno e ne tantomeno ad averlo tra i piedi mentre svolgevo il mio compito
Presi la bacchetta dalla mia borsa, pronta a lanciare un incantesimo della memoria
- Sta attenta Hermione Granger, New York non è casa tua. Qui c'è tutta un'altra cosa - disse
Estrassi la bacchetta e mi alzai in piedi
- Tanto non ricorderai nulla di quello che è avvenuto qui dentro - dissi - OBLIVIO - sussurrai
***
{Percy}
Alzai la testa dal tavolo e mi guardai intorno.
Non c'era nessuno.
Mi misi in piedi e mi passai una mano tra i capelli.
Sin dall'inizio avevo capito che quella ragazza aveva qualcosa di particolare, che non era come tutti gli altri.
All'inizio pensavo di essere influenzato dal suo comportamento, che mi ricordava Annabeth, ma mi ero ricreduto quasi subito e quel giorno ne avevo avuto la conferma.
Hermione Granger non era una mortale qualunque e io dovevo scoprire chi era realmente, dovevo capire se era una minaccia oppure no.
Quella che mi aveva puntato contro era una bacchetta, indubbiamente.
Mi ricordava quella che usavano i fratelli Kane per fare incantesimi.
E anche quello che mi aveva lanciato contro Hermione lo era e da quello che avevo capito avrebbe dovuto cancellarmi la memoria
Peccato per lei che non aveva funzionato.
La cosa importante, ora, era farle credere che era esattamente così...
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