4 il viaggio
Pov's Infinity
Ci avviammo verso le carrozze, vedendo le guardie sparse ovunque, chiedendo se qualcuno mi avesse vista.
《Guardie! Eccomi!》
Esclamai alzando le braccia. Essi si girarono e subito si avvicinarono a me.
《Principessa, ci avete fatto preoccupare》
Disse una di loro. Allora tutte s'inchinarono a me.
《Per fortuna siete sana e salva》
Disse Micheal.
I miei cittadini mi vedevano come un mostro e mi odiavano, ma almeno avevo le guardie e tutta l'intera servitù del castello che mi amava, poiché loro sapevano com'ero veramente.
《Grazie di tutto miei cari. Ad ogni modo, porteremo con noi il mio aiutante》
Dissi, le guardie si misero al posto e guardarono Arden.
《Ne siete sicura?》
Chiese Micheal. Io annuì e allora ci avvicinammo alla carrozza. Arden sistemò dietro i due bagagli, per poi avvicinarsi alla porta della carrozza aprendola.
《Perché l'avete fatto?》
Chiesi. Lui mi guardò.
《Perché mi avete aspettato quando avreste potuto salire da sola, in più ammiro il rispetto che portate alle guardie》
Rispose accennando un lieve sorriso, Io arrossì (chi non lo farebbe?), era così attraente ed educato. Salì ringraziandolo e poco dopo si sedette accanto a me. Iniziammo il viaggio per il ritorno a casa.
Giorno 1
Era il 21 dicembre, eravamo nei meandri del bosco, quando decidemmo di fare una sosta per quella notte. Le guardie erano sfinite, i cocchieri altrettanto. Di fatti appena si sistemarono comodamente per la notte tutti si addormentarono.
《Solitamene dovrebbero rimanere almeno due guardie sveglie per la veglia notturna》
Disse Arden sedendosi in un tronco posto davanti al fuoco. Mi avvicinai alla carrozza delle provviste e presi l'ultima coperta rimasta, avvicinandomi poi ad Arden, poggiandogliela sulle spalle, lui si girò guardandomi poi interrogativo. Mi sedetti accanto a lui e ricambiai il suo sguardo con un sorriso.
《Sta sera si gela》
Dissi, di fatti stavo lievemente tremando ma cercai di nasconderlo.
《Dovreste usarla voi》
Disse riferendosi alla coperta. Io scossi la testa.
《Insisto che la teniate voi, io sto bene》
Risposi. Arden mi guardò, mi prese per un braccio e mi spostò davanti a lui, facendomi sedere tra le sue gambe, coprendomi con la coperta. Sentì come se la mia faccia andasse a fuoco, mi stava coprendo dal freddo, mi scaldava con la coperta, il suo corpo emanava calore, sentivo anche il dolce profumo di frutti di bosco che emanavano i suoi capelli.
Pov's Arden
sentì un rumore tra i cespugli, qualcosa o qualcuno, stava calpestando le foglie secche. rimasi in ascolto.. niente. allora decisi di far fluttuare leggermente una pietra dietro di noi, per poi lanciarla verso il cespuglio con la stessa forza di un'essere umano normale. Ovviamente senza far capire niente nè a chi stava guardando nè alla principessa.
"se è un'animale allora fuggirà, se invece è un umano allora non uscirà, con la speranza di farmi credere che in realtà fosse solo una mia immaginazione."
nessun passo, nessun rumore, nessun animale. Qualcuno era con noi, ma chi? e perché?.
"sono qui per la principessa?"
pensai. Non potevo alzarmi, non potevo fargli capire che io l'avevo scoperto, Ma al solito, avevo già ideato un piccolo piano semplice.
《meglio se andiamo a dormire, siete palesemente stanca, principessa》
lei mi guardò confusa. sospirai lievemente, avvicinai il mio volto al suo e le spiegai tutto sussurrando,
《c'è qualcuno dietro di noi, ci sta osservando e ascoltando, potrei fermarlo ma se lo prendo adesso, potrebbe scappare o ferirvi. Dunque, il piano è fingere di dormire, e quando entrerà in azione, o entreranno, io allora li fermerò prima che possano fare chissà cosa.》
alle mie parole la principessa sbiancò. era ovvio che fosse spaventata.
《capisco la vostra paura principessa, ma ci sono io》
ella scosse la testa e guardò poco sopra di me. con la mano tremante indicò dietro di me.
《siamo.. siamo stati scoperti》
balbettò. sgranai gli occhi e sentì una presenza dietro di me. stava per attaccare. buttai la principessa a terra insieme alla coperta, che le arrivò addosso, in tutto ciò ero già in piedi e girato verso la figura.
era incappucciato e armato
《datemi tutto ciò che possedete.》
Furono le sue ultime parole.
Pov's Infinity.
Non ebbi neanche il tempo di sbattere le palpebre che il ladro si ritrovò a terra, legato con corde spesse bianche, fatte con nient'altro che magia.
"wow" pensai. Il mio sguardo passò sulla figura di Arden che si puliva le mani con la sua maglietta. Ciò che puliva via sembrava sangue.
《vi siete fatto male?》
Chiesi preoccupata, Arden, che prima era voltato verso il ladro, si girò verso di me, guardandomi negli occhi.
《io no, sono intero. Voi invece? State bene?. Mi spiace avervi buttata a terra con una tale brutalitá》
Si scusò prendendomi la mano.
《sono solo sporca di terra.》
Lo rassicurati sorridendo.
Pov's Arden
Potevo utilizzare il teletrasporto per metterla in salvo, ma uno dei motivi per cui non lo utilizzai fu perché non avevo mai teletrasportato altre persone oltre me, ed ero spaventato nel farlo. Per teletrasportare qualcuno bisognerebbe far sparire particella per particella, senza danneggiarne nessuna o perderla. Basterebbe perdere anche solo 1 particella durante il teletrasporto e addio un arto. In gioventú mi chiesi com'era possibile perdere un arto a causa della perdita di una particella, e l'unica risposta che mi diedi fù: "beh, tecnicamente non dovrebbe essere fisicamente possibile teletrasportarsi, eppure ci riesco. Penso che sia la stessa cosa dell'arto perso per una particella."
L'unica fortuna è che una volta persa rimaneva ferma nel mezzo del teletrasporto.
Nel corso della mia vita persi almeno dieci volte gli arti e li ripresi. Il dolore per la perdita era terribile, ma una volta riattaccato l'arto perso, il dolore aumentava, tanto che spesso rimanevo accovacciato sul terreno per giorni, sofferente e agonizzante.
Pov's Infinity
Lo guardai negli occhi, era preoccupato.
<<sto bene.. Davvero>>
Dissi sorridendo, Lui mi tolse qualche foglia dalla testa.
<<andate pure a dormire, starò io di guardia>>
Disse prendendo la coperta e pulendola dai piccoli pezzi di terra.
<<rimarrò con voi a farvi compagnia>>
Risposi.
Ironia della sorte, dopo neanche cinque minuti mi addormentai con la testa appoggiata sulla sua spalla
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