Capitolo 51

Pov Isa...

Mi ha mandata via ma a me lui non mi frega, torno indietro pianissimo e appoggio l'orecchio sulla porta e lo sento il bastardo si sta soddisfano da solo... Me la pagherà...

Corro in giardino e branco Susy < Mi devi fare un piacere.>
<Va bene> risponde lei.
Vedo Carlos e lo saluto con calma molta calma queste palline sono infernali appena mi muovo sento la voglia salirmi.
Dopo un po' che chiacchieriamo le chiedo se può accompagnare Susy in un posto e lui accetta volentieri non posso andare io Matt mi farebbe troppe domande e io non voglio, voglio fargli una sorpresa...
Clark segue con lo sguardo Susy che se ne va via con Carlos, sembra... geloso?

Arriva Matt che mi fa avvicinare a lui presentandomi le guardie che sorveglieranno la villa me li presenta uno a uno facendo capire a loro che sono roba sua.

Dopo un poco mi scosto da lui e vado a prendere da bere <Tutto bene?> mi chiede kelly.
<Certo! Ho solo caldo e sete.>
<Mmmm...> dice la bionda.
Rido a cuore aperto coinvolgendo anche kelly <Che stai combinando?>
<Vieni che ti spiego> ci mettiamo in un angolo con i drink e parlottiamo sottovoce si avvicina anche Rose che ascolta senza emettere un suono ma quando arrivo a quello che ho chiesto di fare a Susy anche lei scoppia a ridere.
<Sei tremenda!> esclama Rose.
<Se lo merita.> mi difende kelly.
<Si, me la pagherà.>
Le guardie fissano gli orari con i nostri uomini anche loro dovranno fare dei turni per stare a casa con noi ma da quello che intuisco lavoreranno tutti qua nessuno di loro è disposto a lasciaci sole.
<Ci amano.>parla kelly
<O sono gelosi di loro.>indico le guardie ci mettiamo a ridere.
<Isa dov'è Carlos?>
<Sta arrivando è andato ha portare Susy al centro per una commissione.> Clark mi guarda male.
<Perché ti guarda male?>
<Booo forse crede che gli nascondo qualcosa.>
Senza neanche dirlo arriva Carlos, Clark si precipita dentro come una furia io lo seguo <Ragazze arrivo subito.> guardano la scena allibite in realtà lo sono anch'io non ho mai visto Clark così.

Vado verso la camera di Susy e sento Clark parlare< Dove sei stata?>
<Sono andata in centro a fare una commissione.> risponde.
<Quale?>
<Non ti interessa.> le strappa il sacchetto di mano e lo apre, ride ma di rabbia.
< Non pensavo che fossi così troia... cos'è l'hai conosciuto a New York.> oddio l'ho cacciata in un bel guaio.
<Cosa vuoi Clark è... cosa? Vattene via da qui.>
<Non mi rivolgere più la parola, mi fai schifo.> sta per uscire dalla camera e io mi nascondo dietro a una colonna, maledette palline oddio! Strigo con vigore le gambe peggiorando la situazione.

Corro da Susy che è in lacrime l'abbraccio < Scusami, mi dispiace.>
<È  meglio così fidati.> singhiozza.
<Perché?>
<Così andrà avanti senza ostacoli.>
<Devi amarlo tanto.>
<Darei la vita per lui Isa.>
<Un giorno ti chiederà scusa ne sono sicura, si mangerà le mani e la lingua per le parole brutte che ti ha rivolto.> Ride.
<Li c'è il tuo anello vibrante.>
<Sai anche io e Matt eravamo come te e Clark chissà...>
<Non ci spero.> taglia corto Susy.
<Grazie Susy sei un' amica. Vieni in giardino?>
<Tra  poco arrivo.>
Esco in giardino e di Clark nemmeno l'ombra < Matt ti devo parlare. Scusatemi ve lo riporto subito.> faccio un sorriso di circostanza.
Lo trascino in camera da letto prima sistemo lui poi penso al resto. <Come va lì sotto.> chiede ironico.
<Bene!> rispondo altrettanto ironica.
<Cosa fai?>
<Ho una sorpresa per te rilassati.>
<Cosa hai in mano?>
<La tua sorpresa.>
Lo spingo sul letto è abbasso i pantaloni e le mutande le palline non aiutano anzi mi stimolano di più, prendo la sua asta che lecco in tutta la sua lunghezza <Isa cazzo!> non mi fermo continuo due tre volte prima di prenderlo in bocca stringo le labbra sulla cappella provocando più piacere lui chiude gli occhi assaporando il piacere continuo fino a quando non è  duro come il marmo e poi mi stacco prendo l'anello stimolatore e glielo metto alla base stringendo.
<Perché ti sei fermata?>
<Per la sorpresa.> gli rispondo gli faccio segno con le dita di guardare, lui alza la testa per poi abbassarla subito.
Mi avvicino alle sue labbra e lo bacio con infinita dolcezza <Vedrai ti piacerà > alzo il telecomando che tengo in mano.

<Andiamo?> chiedo. Lui si alza Aggiusta i suoi pantaloni <Lo proviamo!> chiedo subito dopo ma non lo faccio rispondere aziono è basta, lui ha un sussulto.
<Cazzo!> sbraita.
<Ti amo.>
<Anch'io stronza.> aziono di nuovo il telecomando e lui si trattiene.
<Bravo amore.> mi complimento. Ridendo dentro di me.

Scendiamo in giardino Susy è  tornata mentre Clark no, io e Matt ci dividiamo lui da le ultime direttive poi lascia libere le guardie.
Anna e Cate  servono la cena noi prendiamo posto ma Clark non si presenta.
<Clark> chiedo.
<Mangia fuori.>  qualcuno risponde. Effettivamente la luce della dependance è spenta.
<Allora mangiamo.>
Susy è pensierosa ma io l'ho capito che quello che mi ha detto non lo pensa sul serio, credo di più che si farebbe uccidere per lui.

Finiamo di mangiare e sorseggiando l'amaro per caso schiaccio il telecomando Matt  fa un salto e l'amaro gli va di traverso, mi guarda arrabbiato e io gli faccio spallucce.
<Tutto bene Matt?>
<Si, mi è andato di traverso l'amaro.> risponde a max.

Continua ha guardarmi ma non mi faccio impietosire è aziono ancora una volta l'anello ma non lo spengo lui si trattiene accavallando le gambe trattiene il fiato per un paio di minuti, poi lo stacco.
Continuo a parlare come se niente fosse accaduto ma Matt mi chiama.
<Isa vieni vicino a me.>
Ubbidisco per non destare sospetti ma prima di sedermi sopra di lui sistema le mie gonne e la sua mano. Stronzo!
Mai io ho il telecomando! L'aziono a uno lui inizia a stuzzicarmi tirando di poco la catenella che mi fa muovere scatenando il piacere stringo la mia mano che è sulla sua spalla mentre lui ghigna soddisfatto.
Metto il telecomando al massimo e mi alzo mettendomi davanti a lui <Ragazzi io vado a dormire ci vediamo domani.>
<Aspetta!- parla con difficoltà-  vengo anch'io.> lo spengo mentre mi avvio alla mansarda, Matt mi segue.
<Sei una stronza!> l'accendo  e lui ha una scossa di piacere.
<Anche tu lo sei, ti ho sentito oggi in bagno.> i suoi pantaloni hanno un rigonfiamento.
<Merda!>
<Non credo che era quella ma era qualcosa di più  piacevole.> fatica a salire le scale ma me ne frego.
Arrivo in camera e mi spoglio restando in mutande e in reggiseno nel frattempo arriva.
Spengo l'anello e dopo un po' si riprende mi toglie il telecomando dalle mani scaraventandolo a terra.
<Ora sei nei guai...>


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