Capitolo 40
Pov Isa...
Finalmente siamo atterrati! Arnaldo ci attende con una macchina e un furgone, ho chiamato prima di atterrare con il telefono di bordo per non trovarci incasinati con i pacchi di Susy anche perché ha molte cose che gli servono nell'immediato.
<Bentornata signora.>
<Grazie Arnaldo, lei è Susy, Susy lui è Arnaldo.> faccio subito le presentazioni. Si scambiano un sorriso di cortesia con una stretta di mano.
Matt scarica le valige mettendole vicino al bagagliaio ancora chiuso. <Arnaldo qui ci pensi tu? Così io incomincio a dare disposizioni per gli scatoloni.>chiede conferma Matt.
<Me ne occupo io signore> Susy tiene la bambina in braccio il suo viso è più sereno da quando siamo L.A. le apro la portiera per farla sedere e stare comoda.
<Vieni siediti ci pensano loro a tutto.> si mette comoda e adagia la bimba su uno dei seggiolini che uso per i gemelli.
<Vedrai ti piacerà qui non sarai mai sola.> lei mi guarda un pochino confusa, io sorrido.
<Vedrai, vedrai> le batto la mano sul ginocchio.
Appena i uomini finiscono si parte per andare a casa. <Stasera dormirai nella stanza degli ospiti fino a quando la dependance non sarà in ordine con il lettino montato.>
<Grazie Isa.>
La strada è corta, infatti arriviamo davanti la villa, il viso di Susy assume un espressione sorpresa <È magnifico! Tu vivi qui?> dice stupefatta.
<Si, ti piace?>chiedo anche se so già qual'è la risposta.
<È bellissimo, poi il clima è perfetto.>
Matt ci guarda dallo specchio del parasole, sorride con gli occhi...
<Ti troverai bene qui Susy.> guarda Matt che gli appena parlato e risponde:< Non ne dubito.>
Superato il cancello e il vialetto sulla porta troviamo Cate che ci accoglie prontamente le presento Susy e la bimba sembra entusiasta della sua conoscenza, in fondo sono italiani e a loro piace la famiglia numerosa quella che loro non hanno potuto avere.
Entriamo e Milly si precipita subito da lei abbracciandola <Quanto mi sei mancata piccola.>
<Anche tu Susy. Lei è la tua bambina?>
<Sì, si chiama Benedetta.> Milly gioca con le dita della piccola per poi guardare Susy <Anch'io ho un fratello e una sorellina vuoi vederli?>
<Con molto piacere> fermo un attimo Milly.
<Dove sono tutti?>le domando.
<Sono tutti in giardino stasera mangeremo lì Cate ha preparato tutto per un bbq.>
<Ok, facciamo una cosa... tu, Milly accompagni Susy nella camera degli ospiti così si riposa un po' e si fa una doccia ok? Ti va bene Susy?>
< A dire il vero sono stanchissima ed è una bella idea.>
<Perfetto! Le presentazioni le facciamo dopo. Milly vai accompagnala.>
<Vieni Susy.> la prende per mano per accompagnarla.
Raggiungo gli altri in giardino mentre Arnaldo e Matt scaricano la macchina dei miei e dei suoi bagagli che ripone nel suo bagaglio.
<Sono arrivata!> ci sono proprio tutti.
<La ragazza dov'è?> chiede kelly con noah in braccio.
<Si sta riposando, ora vado anch'io, posso chiedervi di badare ancora un po' a i bambini?>
<Vai Isa ci pensiamo io e Jus.> si offre Rose.
<Grazie!>
<Matt ?> chiede Max.
<Arriva sta sistemando la valigia in macchina. Ragazzi vado sono a pezzi ho bisogno di un sonno ristoratore.> Stare insieme a Matt e fare i scatoloni mi hanno prosciugato l'energie.
Corro in camera per tuffarmi nelle mie lenzuola setose e profumate, mi piace il profumo del bucato pulito, stropiccio il cuscino morbido e appoggio la mia testa cadendo in un sonno profondo...
Pov Matt...
Sistemo il mio piccolo bagaglio nel baule della mia macchina pensando alla tortura che dovrò sorbire da Shelly appena torno a casa... mmmmh... ma non mi farò rovinare la giornata quindi andrò a casa il più tardi possibile pur di non incontrarla, forse avrò la fortuna di rientrare dopo che si è addormentata.
<Ehi come è andata?> sento dietro le mie spalle parlare max.
<Ehi, ciao è andata bene, ho delle novità.>
<Era ora...> prendo il plico dalla valigetta e lo porto dentro per poi spiegargli tutto.
<Vieni andiamo di là> gli chiedo di seguirmi in ufficio così parliamo tranquillamente, tanto Isa non se la prenderà sa che è una cosa importante e per ora lo sappiamo solo io, Isa, max e kelly .
<Questo è quello che ha scoperto Daniel e c'è dell'impossibile. -sorrido ironico.-
Qualcuno è risorto dall'inferno.>
Max gira la testa come quando parli a dei cagnolini e loro non ti capiscono.
<Apri!> lo incoraggio.
Lo apre lentamente come se avesse paura di quello che ci troverà dentro, come se fosse un ordigno pronto ad esplodere.
Mi guarda prima di buttarsi a capofitto nella lettura legge circa dieci pagine fino a quando...
<Non ci credo, siete sicuri?> domanda Max.
<Si, siamo sicuri dobbiamo solo capire da dove lavora per poi raccogliere altre prove è incastrarlo e la chiave di tutto sai chi è?>
<La chiave di tutto per cosa, non capisco.> scoperto lievemente la testa.
<Shelly, la chiave di tutto è lei: i ricatti, i nostri spostamenti, ecco perché era sempre un passo avanti a noi, lei era la spia.>
<Perfetto! Ora cosa facciamo hai un piano?>
<Ohhh, si che ce l'ho anche noi abbiamo la nostra chiave ed è Susy.>
<Susy?>
<Si, la bimba di Susy è di Carter. Prima indagherò su di lei se è pulita sarà la nostra leva per farlo uscire allo scoperto.>
<Ma...> lo fermo con un gesto della mano.
<Sò già che vuoi dirmi, non metteremo in pericolo ne lei ne la piccola, anzi saranno sempre sottocontrollo e protette da uomini che sanno il fatto loro, non ti preoccupare non sacrifico due innocenti per arrivare al mio scopo, non voglio di essere come lui.>
<Ok, mi fido di te hai parlato con Isa avete risolto.>
<Abbiamo fatto pace.> dico con voce misteriosa, max sorridente si alza dalla sedia.
<Ok, ok ho capito andiamo di là.> le tiro una pacca sulla schiena e ridiamo come due cretini.
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