capitolo 35

Pov Matt...

Ha ragione, se ne andata via piena di rabbia cosa potevo aspettarmi! Sono sempre il solito coglione, sbaglio sempre con lei ma mi manda in collera che qualcuno la guarda, lei è mia.

Se solo sapesse quanto la amo ma come potrebbe? Dopo tutto quello che gli ho fatto passare... che gli sto ancora facendo passare.

Gli mando un messaggio ma lei mi risponde con scortesia l'avevo messo in conto, purtroppo devo sistemare la situazione con Shelly devo capire come vanno le indagini cosa ha scoperto Daniel.

Ma l'ultimo messaggio mi turba un po':

"FAI CON CALMA NON HO MAI AVUTO BISOGNO DI TE, NESSUNO TI HA OBBLIGATO A VENIRE, MA ADESSO HO CAPITO IL PERCHÉ."

Cosa ha capito? Mica crede che ho preso la palla al balzo per vedermi con qualcuna? Io le donne non le capisco anzi, non capisco lei.

Finalmente arrivo da Daniel <Ehi, ciao! Scusa il ritardo ma c'era traffico.> dico trafelato.
<Ciao, non ti preoccupare ho avuto più tempo per mettere in ordine i resi conto delle tue indagini.> Parla mentre mette i fogli dentro una cartellina di plastica, per poi aggiungere in un raccoglitore abbastanza grande di colore rosso.
<Hai trovato qualcosa?> chiedo mentre chiude la cartellina la solleva e me la lancia davanti alla faccia, era così pensate che appena ha toccato la superficie fece un gran rumore.
<Ecco a te, non credo che ti piacerà il contenuto.>

Lo guardo mentre apro lentamente quel fardello che forse, ripeto forse mi toglierà da tutto questo impiccio, leggo le prime righe che parla degli spostamenti di Shelly e riporta qualche telefonata a un numero fuori dallo stato non gli do peso visto che i suoi genitori sono del Minnesota.

<Fermati Matt, non leggere ci sono più  di trecento fogli ti spiego io, qui ci sono tutte le prove.> Menomale che ha pietà di me se dovevo leggerlo tutto ci voleva una giornata.

<Grazie amico>
<Allora, Shelly chiama sempre un solo numero quindi mi sono concentrato su quello sperando di essere sulla strada giusta, infatti così è  stato. Ci ho messo un po' a rintracciare il proprietario perché quel numero è intestato proprio a lei.> si ferma.

<A lei?>
<Si Matt proprio così, mi sono insospettito e ho indagato a fondo, ho rintracciato il segnale e... Bingo!>
<Non tenermi sulle spine Daniel!>
<Ok,ok! Dietro a quel numero c'è un uomo morto Matt... c'è Carter.>
Le mie orecchie non credono a quello che sentono intanto la mia mente viaggia velocemente facendomi delle domande.
<Non capisco... Perché Carter ha fatto tutto questo?> mi strofino la fronte con il pollice e l'indice pensando a tutto quello che ci è accaduto e qualche motivazione c'è.

<Ti confermo che lui fa parte dell'organizzazione suo padre è il capo come il tuo, quello di Jus e Simon ce ne sono altri in tutto il mondo. Qui ci sono i nomi, qui delle foto e qui delle registrazioni sono delle copie, l'originale sai già dov'è.> Non credo alle mie orecchie Daniel ha fatto un lavoro fantastico forse riuscirò a stare con Isa finalmente.
<Ma...> ecco lo sapevo < Lo sai che stiamo lavorando con le forze dell'ordine, fbi, contro l'organizzazione quindi per ora non puoi fare nulla, devi aspettare dobbiamo incastrarli tutti e finire il processo. >

<Cosa c'entra Shelly con Carter?> chiedo.
<Stanno insieme, almeno questo è quello che Carter vuole fargli credere, a lui non gli interessa, gli interessa solo Isa  e sta cercando  in tutti modi di interferire tra di voi due.>
<Ma perché vuole Isa?>
<Matt, è uno psicopatico, malato. Ora che Isabelle ha anche la ditta di suo padre è una preda più allettante devi far in modo che nessuno di loro si avvicini a lei e ai tuoi figli.> Sono preoccupato, lei ora e qui con Susy  devo avvertire subito Carlos.

<Carlos non perdere d'occhio Isa.> Susy, povera Susy...  penso a lei che è stata sedotta e abbandonata con una figlia.

<Daniel, perfavore indaga anche su Susy Learn mandami tutto sulla mia email criptata. Devo andare e grazie.> Mi alzo in fretta e furia ma Daniel mi ferma.

<Matt, siamo quasi alla fine di tutto devi avere solo un po'di pazienza.> faccio di si con la testa e raggiungo le donne in aeroporto, ho fatto tardi, avverto Carlos che sto arrivando.

<Si signore, noi ci stiamo avviando tra dieci minuti siamo lì.>
Schiaccio il pedale per raggiungere in tempo la pista per arrivare prima di loro e anche per scaricare un po' questa tensione. Non ci posso credere che Carter sia arrivato a tanto.

Non mi è mai piaciuto quel figlio di puttana il mio sesto senso non aveva sbagliato allora quindi, ritratto il "non ci posso credere"
Prima o poi avrò la mia vendetta.

Salgo gli scalini dell'aereo ed entro a punta di piedi loro sono sedute nel salottino e Isa si coccola la bimba, è dolcissima...

<Ciao.> le distraggo dalle loro chiacchiere.
<Ciao> mi saluta Susy mentre Isa non mi guarda neanche in faccia.
<Isa posso parlarti un attimo?>Isa si alza, sbuffa e da la bimba a Susy.
Cammina davanti a me entrando in camera io la seguo ma l' hostess ci fa sedere a i nostri posti <Signori stiamo partendo dovete allacciare le cinture, mi dispiace!> l'attesa mi tortura.

Torniamo a sederci aspettando il momento di poter parlare Susy ci guarda spaesata non capendo bene la situazione la sua espressione mi fa sorridere.
<Togliti quel cazzo di sorriso dalla faccia.> questo non mi fa sperare nulla di buono, Isa si alza e io la seguo ma prima faccio un occhiolino a Susy per non farla preoccupare...

<Isa ti...>






Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top