capitolo 25

Isa...

Siamo seduti in giardino sorseggiando del thè, mentre Milly si mangia un gelato al cioccolato, ha tutte le labbra sporche quasi fino al mento guardo Rose e mi metto a ridere al ricordo di noi da piccole che facevamo la stessa cosa.

Jus parla con Clark del più del meno, è proprio una bella giornata con un bel sole, non troppo calda.
<Isa, io e Jus dobbiamo parlarti.> Rose è molto seria così decido di allontare Milly.
<Milly vai da Cate a farti pulire.>
<Va bene mamma.>
Guardo Milly che si allontana e sorseggio il thè al limone fresco per umidirmi la gola so già che la notizia non mi piacerà, poso il bicchiere sul tavolino di vimini< Parla, sono tuttorecchie> dico d'un fiato.

Clark mi fissa credo che lui sappia già cosa devono dirmi, mi fissa infondendomi coraggio Rose incomincia a parlare.
<Mercoledì arriverà Matt con tutta la ciurma> si ferma un attimo e io la guardo silenziosa i pensieri iniziano a muovermi nella mia testa:

"Quindi lo rivedrò, sarà  con quella? spero che non la porti qui! Non voglio vederlo, mi fa troppo male."
Respiro lentamente cercando di mantenere la calma.

<Volevo che lo sapessi per prepararti mentalmente.> la continuo a fissare.
<Ha chiesto di non dire nulla a Milly vuole fare una sorpresa.>tutti e tre mi guardano cercando di capire cosa provo in questo momento, sinceramente non so cosa provo... almeno ci voglio credere.
<Ok> riprendo il mio bicchiere facendo finta che la notizia non mi ha toccato più di tanto.

<Stai bene?> mi chiede Jus.
<Mh,mh,> guardo l'orizzonte di fronte a me sviando i loro sguardi.
Milly ritorna in giardino correndo con la bocca pulita <Mamma posso andare a giocare?> gli faccio un cenno con la testa e lei inizia a correre verso i giochi.

<Isa se ne vuoi...>
<Cosa! Parlarne? Dovete ancora subire le mie paturnie o turbamenti per quella persona? Eh,cosa!?> sono davvero scossa.
<Non mi sembra giusto nei vostri confronti, lui si è rifatto la sua vita e io la mia. L'unica cosa che vi chiedo e di tenermi lontano da lui di aiutarmi a non vederlo, per me è morto.> continuo il discorso duramente.

<Se è questo che vuoi ti aiuteremo.> dice jus.

Clark non ha spiaccicato una parola non capisco come fa a sopportare questa situazione, io sarei già scappata, mi sforzo di far funzionare questa relazione inizia a starmi stretta, non riesco a godermela appieno c'è sempre qualcosa che non va, o eventi nuovi che sconvolgono la mia vita... quando tutto questo avrà fine, quando avrò un po' di pace? E Clark?  È lì, non dice nulla. Aspetta. Io, io non posso, non voglio che lui subisce tutto questo... non lo amo. Quello che c'è stato due settimane fa è stato solo un bisogno fisico nulla di più.

<Sono stanca vado a riposarmi.> dico per congedarmi e chiudere il discorso.
<Ok, ci vediamo domani> sorrido a Rose mentre lo dice e mi avvio verso la camera da letto.

Vado in bagno prima di stendermi sul letto, queste notizie mi prosciugano tutte l'energie, penso a come comportarmi, penso che non è giusto illudere Clark che si faccia la propria vita, lo devo liberare da questo non se lo merita.

Sento la porta aprirsi piano, piano e il materasso scendere segno che Clark si è messo dietro di me, mi abbraccia <Stai bene? >
<Sto bene Clark.> fisso il comò davanti a me per alcuni minuti per poi riprendere a parlare.

<Clark, dobbiamo parlare.> mi bacia la spalla come un invito a continuare.
<Non posso stare con te, i miei sentimenti non sono così forti da poter portare avanti la nostra relazione, è da tempo che ci penso in realtà da quando siamo stati insieme.>
<Sapevo già  tutto Isa ormai ti conosco bene e ti capisco.>
<Come fai a sopportare tutto questo?> gli chiedo.
<Non lo sopporto l'accetto.>
<Rimarrai mio amico, vero?>
<Mmmmhhh... vedremo...> dice ironico.
<Ti voglio bene.> gli stringo le braccia e lui mi stringe a se addormentandomi con lui...

I giorni successivi mi sento più rilassata ho spiegato a Rose  tutto, mi ha ascoltato dicendomi che era giusto quello che ho fatto in quanto non provassi nulla per lui, solo un sentimento di pura amicizia.

<Devo prendere del tempo per me Rose, capire cosa voglio fare, sono troppo confusa mi sono buttata da una storia se così si può dire, a un altra cercando di colmare il dolore e ritrovarmi così con un pugno di mosche soprattutto smarrita.>

<Hai fatto bene, puoi lavorare su te stessa con l'aiuto della psicologa, credo che ti farà bene.>da un morso alla Brioche

<Domani Jus porterà Milly  da Matt.>
<sono già arrivati? >chiedo
<Arrivano stasera.>
<Non vedo l'ora di vedere kelly e max mi sono mancati tantissimo.>
<Sinceramente anche a me, si fanno voler bene quei due.>
Continuiamo a fare colazione parlando del più e del meno.
<Signora accompagno Milly a scuola.>
<Si, grazie Arnaldo ci vediamo dopo.>

Rose si schiarisce la gola segno che deve chiedere o dire qualcosa che a me non va a genio. < Isa> si ferma bevendo il suo cappuccio per poi pulirsi con un tovagliolo la bocca riponendolo poi vicino alla tazza.
<Dimmi, ho capito che vuoi farmi una domanda scomoda.>
<Mi conosci bene vedo.>
<spara!>
<Tu sai che quello che ci hai chiesto è quasi impossibile vero?> la guardo dicendo un "si lo so" .
<Allora cosa intendi fare? >
<Non lo sò>
La guardo in cerca di aiuto ma lei non può  farlo per ora non mi rimane che evitarlo...





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