capitolo 24

Matt...

Siamo appena atterrati, ora non ci resta che arrivare a casa, andremo da mia madre inizialmente, ne sono contento! Sì, la farò mia spia personale e complice insieme a kelly.

Sarà più facile per me avendo un problema in meno da pensare la terranno lontano almeno per un po' e io cercherò di calcare un po' la mano cercando di farla annoiare parecchio.

<La prima cosa da fare sarà quella di andare in ufficio> dico spezzando il silenzio all'interno dell'abitacolo.
<Si, domani facciamo subito un salto per vedere a che punto sono.> dice max.
Sul volto di  Shelly si forma un espressione contrariata, non ci faccio caso la lascio nel suo brodo e continuo a parlare con max.
<Di tempo ne hanno avuto, speriamo siano a un buon punto. Dobbiamo recuperare in fretta il lavoro che abbiamo lasciato indietro> intanto kelly ride per le mosse che fa Shelly.
<Domani vai da Milly?> chiede kelly cercando di far innervosire di più Shelly.

<No, me la porta jus da mia madre.> il viso di Shelly si rilassa appena capisce che non vedrò Isa.
<Non vedo l'ora di rivederla mi è  mancata... attenderò con ansia.>dice con gli occhi lucidi, so che non vede l'ora di rivedere Isa e anch'io non vedo l'ora.
Non è ancora il momento devo stare a distanza per poter acquisire la fiducia di Shelly, che palle però!  Prima Carter, poi micheal, poi fiona, simon, è ora Shelly e Clark. .. ho bisogno di pace.

<Anch'io... mi è mancata molto. Finalmente domani la rivedrò.> chissà se sarà felice di rivedermi o se sarà arrabbiata con me, ci siamo sentiti spesso al telefono ed era sempre felice di sentirmi, fino a quest'ultimo periodo che mi chiedeva quando ci saremmo incontrati ma io gli rispondevo solo con un "molto presto tesoro"  sapevo che mi sarei trasferito vicino a lei ma per poter fare una sorpresa ho dovuto dire qualche piccola bugia, spero che capirà.

Isa non abita più ad Arcadia ora e in un altro distretto sempre a Los Angeles sta a Pasedena che comunque è vicino a noi, dista all'incirca... dieci minuti.

Per ora non cerchiamo casa almeno io non ne ho intenzione, credo... che mi farò coccolare da mia madre visto che Anna ha preso un mese di ferie meritate per giunta, a quella donna devono farle un monumento per la pazienza.

Siamo entrati ora nella via e i ricordi mi bombardano la mente, di noi bambini, dei nostri genitori di quanto eravamo felici in quel periodo perché non sapevamo cosa ci circondava a quel tempo. A volte mi chiedo se avessi agito diversamente con Isa forse ora saremmo sposati felici con i nostri figli.

Invece lei è insieme a Clark...

L'auto si ferma davanti casa mia, è già buio, ma le luci all'interno della casa fanno intravedere mia madre che si muove dietro le tende per venire ad accogliere i suoi ospiti e suo figlio.
Max mi aiuta a scaricare la macchina per poi portare dentro le valigie ma prima di questo mia madre mi abbraccia calorosamente come una mamma sa fare.
<Sono felice che tu sia qui, mi sentivo tremendamente sola.> mi sorride. Intanto max e gli altri si avvicinano alla porta di casa lasciando un po ' di spazio a me e mia madre per salutarci come si deve.
Ricambio l'abbraccio <Anch'io mamma sono tornato per restare, sistemerò tutto e tu dovrai aiutarmi.>lo dico sussurrando come un segreto, l'allontano tenendola per le spalle facendo l'occhiolino rivolgendo uno sguardo di disgusto verso Shelly che non può vederci essendo girata di spalle, mia madre capisce subito e non fa domande per ora.
<Vieni ti ho preparato l'arrosto con le patate.>
<Quanto mi sei mancata...>

Percorriamo insieme il vialetto fino a raggiungere i miei amici <Forza entrate dentro e sistematevi le presentazioni le facciamo a tavola, sarete affamati! Soprattutto tu.> indica kelly  con il pancione che gli sorride.
<Matt accompagna tu i tuoi amici, io vado a finire di preparare.>
<non ti preoccupare mamma faccio io.>
Accompagno tutti nelle loro stanze anche Shelly avrà la sua camera, kelly ha avvertito mia madre di non farla dormire con me e, che la scusa è che essendo molto religiosi e, fino a quando non ci siamo sposati non possiamo dormire insieme. Finalmente avrò un po' di pace.
Shelly  ci rimane male inizia a lamentarsi <Senti, se ti va è così se no, puoi andare in un albergo... queste sono le regole di mia madre e non si discute. Preparati  che tra poco si cena.> dico duro, chiudo la porta e vado in camera mia che si trova nella parte opposta alla sua, per venire da me deve passare davanti a quella di mia madre ho pensato a tutto.

Arrivo in camera mia , mi butto sul letto buttando fuori tutta l'aria dai polmoni, tutta quell'aria che mi soffoca, che comprime la mia cassa toracia fino all'esasperazione vorrei urlare scaraventare tutto per aria pur di liberarmi da questo peso ma come ci sono finito dentro a questo inferno, come?

Passo le mani sul viso scacciando i pensieri negativi, come se... quel gesto lo avrebbe cancellato del tutto ma non è così, mi preparo per la cena facendo una doccia veloce pensando a Isa al suo profumo e a i suoi occhi azzurri dove esprimono la sua purità.

Allontano subito questi pensieri vestendomi velocemente  per andare a cenare e concludere questa faticosa giornata.

Arrivo in sala da pranzo e sono già tutti lì <Vi ho fatto aspettare?>chiedo a tutti.
<No siamo arrivati ora.>
Mi avvicino a Shelly spostando la sedia per farla accomodare come un gentiluomo, anche se vorrei spostarla del tutto per farle sbattere le chiappa per terra, max capisce le mie intenzioni, mi intima di no con gli occhi e io vorrei scoppiare a ridere davanti a tutti ma mi trattengo con un sorrisino.
<Che buon profumo mamma.> tiro su con il naso sedendomi.
<Forza mangiate buona appetito ragazzi> in coro gli auguriamo buona appetito anche a lei finiamo la serata con qualche risata e la pancia piena.









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