capitolo 22

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Sono passate due settimane dopo che mi hanno dimessa dall'ospedale, Clark mi è  stato vicino mi ha accompagnato da uno psicologo sostenendomi in tutto per tutto.
Si sta avvicinando sempre di più l'arrivo di Matt, potrà essere oggi o domani tra una settimana il che mi rende più nervosa, con loro ci saranno anche kelly e max, hanno anticipato il loro arrivo con la scusa di Matt.
Sono felice di rivedere i miei amici un po' meno di vedere la strana coppia.

<Isa qualcosa non va?> Mi chiede Clark vedendo che sono sovrapensiero.
Sorrido cercando di camuffare il mio turbamento, mi avvicino porgendo un bacio prolungato sulla sua guancia mettendo un ciuffo di capelli al suo posto.

<No, sto bene non ti preoccupare.>
Allunga un braccio per afferrare il mio, facendomi sedere sulle sue gambe avvolgendomi con un abbraccio protettivo. Mi bacia.

<Sai che con me puoi parlare se qualcosa ti affligge.>dice baciandomi un altra volta.
Io mi accendo come un fiammifero le sue labbra sono una calamita di sensualità  così calde, carnose, morbide... sfugge un gemito dalle mie labbra.

<Clark... io ti voglio.> non ce la faccio più, lo desidero.
<Non possiamo.>risponde.
<Perché? > Chiedo piagnucolando. Giuro che se non mi soddisfa vado al trove.
<Sei incinta, devi riposare.>
<A me sembra una scusa.> dico arrabbiata.
<Lo è. Non riesco Isa mi dispiace...> Abbasa lo sguardo colpevole, mi alzo di scatto arrabbiata senza degnarlo di uno sguardo.
<Dove vai?> mi chiede.
<In camera a guardare un porno e a soddisfarmi da sola, anzi esco a cercare qualcuno che lo fa al posto tuo.> sono furibonda, ho i miei bisogni e lui è bloccato dal rispetto, visto che sono incinta di un altro.

Si avvicina a me <Non fare così ti prego, sai che ti capisco... io- io non riesco ma posso fare altro se lo desideri.> e così dolce che mi tranquillizza in un attimo, quello che mi chiedo è perché non l'ha fatto prima?
<Perché mi fai arrivare sempre all'esasperazione?>

<Ho paura di osare, di forzare le cose forse e per quello che non chiedo o propongo, aspetto che tu sei pronta che lo desideri perché io ti desidero, ti bramo, ti amo Isabelle e non ti voglio condividere ma, non posso fare l'amore con te per ora. Ci sono bambini non miei dentro la tua pancia. Vieni andiamo in camera.> mi afferra la mano facendo strada verso il letto.

Da un lato lo comprendo, capisco che è difficile per lui, ha ragione! Che stupida che sono... lui aspetta che io sia pronta mentre io pretendo da lui facendo i capricci come una bambina, sono un egoista. Mi sto comportando come Matt  e non voglio.

Siamo in camera mi bacia con passione <Clark non sei obbligato.>

<Non è un obbligo ad amarti.> Mi guarda intensamente portando la sua mano dietro la mia nuca spingendomi verso di lui lentamente, dolcemente come le sue labbra, come la sua anima. Non riesco a placare la mia voglia, voglio di più così, prendo in mano il gioco e lo spoglio con desiderio e foga quasi a strappare i nostri vestiti. <Scusa, ti desidero da impazzire.> dico sensuale, lui invece mi guarda sconvolto la sua espressione mi fa quasi ridere ma si riprende subito andando al mio ritmo.

Ci assaggiamo, accarezziamo, dei piccoli brividi percorrono le mie spalle donando un benessere di piacere istantaneo, mi stendo nel letto e lui sopra di me, facendo molta attenzione, trattandomi come una bambola di porcellana, con i suoi gesti così delicati, con baci decisi sulla mia pelle percependo le sue labbra carnose e le sue dita... percorrono le zone vicine al mio piacere provocandomi senza arrivare al mio preciso punto. <Clark> chiedo di più ma lui me lo nega.
Lo scosto da sopra, ribaltando la situazione, prendendo il comando mappando il suo corpo con baci passando la lingua nelle finiture dei suoi muscoli un lamento di piacere esce dalla sua bocca insieme al mio nome.

<Ti piace giocare? Ora tocca a me.>gli dico sussurrando vicino al suo orecchio.
<Sei vendicativa e una ragazza cattiva.> mi eccito al suono della sua voce è al suo palpeggiamento del mio seno e delle mie natiche.
<ahhh, Clark mi stai facendo impazzire>

Mi fa stendere sulla schiena allargando le mie gambe con una lentezza erotica senza distogliere il suo sguardo affamato solo di me, mi mordo le labbra mentre lui si passa la lingua sulle labbra abbassando il capo fino ad arrivare al giardino proibito faccio un piccolo salto con il bacino appena sento il suo respiro e la sua lingua calda <Ti prego non smettere> lo imploro.

<Sei così buona che è difficile smettere.> è così vicino alla mia intimità che le vibrazioni delle sue parole mi provoca una scossa, le stringo i capelli avvicinandolo ancora di più. Lo voglio di più.

La sua insistenza mischiata alla mia voglia mi porta subito all'estasi, il mio respiro è affanato, chiudo gli occhi godendo il momento tanto atteso urlando di piacere. <Sei stato fantastico.> si mette vicino a me riempendomi di coccole e baci.

<ora tocca a me darti piacere.>
<No Isa non ti preoccupare per me.>
<Ma io...>cerco di dire ma lui mi interrompe.
<Farò da solo sotto la doccia pensando a te.> mi metto a ridere nel modo in cui l'ha detto.
<Ridi di me?> dice ironico. Avvicino la mia mano nelle parti intime restando seria.
<Non rido di te, voglio guardarti mentre vieni per me Clark> inizio a muovere la mano mentre lo bacio fino a quando il suo liquido caldo non sporca il mio ventre.
<Ti amo> mi sussurra...
Mi a coccolo sporca di lui chiudendo gli occhi ascoltando i battiti del suo cuore come se fosse una ninna nanna...

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