capitolo 20








<Isa ti devo dire una cosa.>
Appoggia le brioss sulla tavola mentre preparo il caffè, mi blocco all'istante appena sento la frase, giro lentamente il busto per guardare il suo viso e, non prometteva nulla di buono, ho paura di chiedere cosa non va, sono così felice in questo momento... prendo coraggio è affronto quello che verrà.

Sbuffo sonoramente <Rose sputa fuori il rospo.>
Lancio lo straccio sulla cucina con nervosismo e preparo le tazze colme di caffè portandole al tavolo.
Rose prende tutto il tempo per parlare girando lentamente il cucchiaino nel caffè, divento impaziente <Allora!> quasi urlo, il suo atteggiamento mi irrita.
<Scusa, non so come dirtelo. -Si agita sulla sedia-  Vedi... si tratta di Matt, lui, lui non verrà da solo.>

Un colpo al cuore arriva all'improvviso sapendo già che lui avrebbe avuto questo comportamento, ne ero consapevole ma ci sono rimasta male lo stesso, non dico una parola per qualche minuto per poi riprendermi e parlare.

<Non è una sorpresa> dico tranquillamente.

<Isa non fingere con me.> dice teneramente.

<Va bene, ok! Ci sono rimasta male lui è il padre dei miei figli, l'unico che io ho amato, il mio primo ed unico amore. Non riesco ad accettare tutto questo! Mi ha trattato male tradendomi come ha sempre  fatto lasciandomi sempre sola al momento del bisogno>

Indico la mia pancia in lacrime scaricando la mia frustrazione, Rose non dice una parola ascoltando ogni parola come una amica sa fare.

<Lui mi perseguita, dove c'è lui arrivano i guai, io sono stanca di tutto questo Rose, proprio ora che avevo trovato la mia felicità, dove mi sento una donna speciale, Clark è un uomo speciale... - mi scompiglio i capelli presa dall'isteria-  Non voglio che torni nella mia vita. Con chi viene? Con quella sottospecie di architetto? Con quella che mi ha tradito? È buffo però! Scopa con mille donne è l'unica che rimane incinta sono io> Ora rido isterica  gli ormoni mi fanno impazzire.

<Si, viene con lei mi dispiace.> risponde solamente
< Io me ne vado Rose, scappo lontano da qui.>
<Non essere precipitosa nelle tue decisioni, forse andrà tutto per il meglio... lui si sposerà non ti sarà più d'intralcio>
<Si sposera!?> chiedo incredula.

Rose mi guarda impaurita come se ha detto qualcosa che non doveva dire ma ormai il danno è fatto.
<Si sposa con Shelly?> chiedo di nuovo non ricevendo risposta.

<S..si> dice balbettando.
Non riesco a credere quello che le mie orecchie stanno percependo è  un incubo.

<Oh, mio, dio, sono davvero delusa e non capisco se sono delusa di me o di lui.> riferisco esausta.

< Non farti delle colpe Isa la colpa è  solo la sua.>

Improvvisamente mi sento  male, non solo moralmente anche fisicamente Rose si avvicina a me preoccupata cercando di tranquillizzarmi.
<Stai bene? Ti porto in ospedale? >
Ho delle fitte a basso ventre sono un po' spaventata sembrano contrazioni cerco di respirare lentamente cercando di placare il dolore ma non si calma.
<Portami all'ospedale > dico dolorante.
Rose chiama subito Clark e jus dicendo che stiamo  andando in ospedale e si raccomanda con jus di non dire nulla a Matt fino a quando non sappiamo cos'è successo.
L'ambulanza arriva subito, mi sistemano dolcemente nella barella e mi portano in ospedale.
Intanto Rose mi misura la pressione aiutando l'infermiere che mi sistema la flebo, Rose mi sorride tristemente.
<Scusami non volevo farti star male, se sapevo che reagivi così non te l'avrei mai detto.>

<Prima o poi l'avrei scoperto non credi!> rispondo sarcastica non volevo farla sentire in colpa in fondo lei mi ha informato dei fatti, sono io che mi sono agitata.
Sono ancora innamorata di Matt anche se Clark mi da tutto non è lui ma, me lo devo levare dalla mente e non so come fare... devo trovare un aiuto, uno psicologo, un analista devo assolutamente superare questa fase di rabbia e amore che scombussola la mia vita.
Devo farlo per me per i miei figli e per un mio futuro con Clark.

Forse sbaglio tutto, sono davvero confusa. In questi anni sono stata bombardata da mille emozioni, problematiche da sistemare ma questa gravidanza e Matt sono state la fase finale dove la mia mente ha subito un declino importante, se non ci fosse stato Clark sarei impazzita, mi sono sentita amata e non una persona sbagliata.

Arriviamo al reparto dove mi visitano nell'immediato la ginecologa mi tranquillizza fin da subito <I suoi bambini stanno bene, deve stare a riposo alzarsi solo per andare in bagno, non agitarsi e dormire tanto. I bambini sono pesanti e il suo corpo subisce troppo stress, riesce a fare questo per qualche settimana? > mi domanda con un sorriso. Annuisco promettendo che starò al riposo e Rose sottoscrive che non mi toglierà gli occhi da adosso neanche per un secondo.

<La terrò qui per una notte per sicurezza, domani la dimetto.>
<La ringrazio tantissimo>
Mi portano in camera dopo poco arrivano jus e Clark.

<Ehi! Tutto bene?> mi bacia sulla fronte Clark mentre jus sorride.
<Si, tutto bene.> le prendo la mano per rassicurarlo.
<Cos'è successo, come mai ti sei sentita male. Hai fatto sforzi?>
<È una storia lunga...> distolgo lo sguardo da Clark, so che potrei ferirlo ma ci siamo promessi di dirci sempre la verità anche la più brutta.
<Non ti preoccupare ho tempo per ascoltare, inizia ha parlare.> mi incita con un sorriso.
Guardo Rose e Jus i nostri sguardi s'incrociano mi spingono a parlare  dopo attimi di silenzio <Si tratta di Matt.>


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