capitolo 13
Pov Matt...
È infuriata con me, si vede, mi siedo accanto a max fermo la ragazza ordinando da bere, nel frattempo arrivano anche Jus e Rose le donne parlottano tra loro e io vengo rimproverato da max e Jus mentre Patrick non parla così gli chiedo <tu non hai niente da dirmi?>
<Cosa dovrei dirti, che sembra sicura di sé ? Che la devi lasciare in pace? Che continui a vivere credendo che tutto ti sia permesso cosa vuoi sentirti dire da me che loro non hanno già detto?> dice duro.
<Pensavo che lei ti avesse detto qualcosa?>
<Si ha parlato con me e vuole vivere la sua vita senza di te.> rimango bloccato osservando Patrick e le parole che sono uscite dalla sua bocca, rimango pietrificato, addolorato.
Davvero vuole vivere la sua vita senza di me? Non voglio credere di averla persa io l'amo. Continuo a fissarla, ride con le sue amiche non capisco di cosa parlano perché la musica copre le loro voci ma sembra felice.
Forse hanno ragione loro dovrei farle vivere la sua vita.
Un ragazzo si avvicina a lei invitandola a ballare io mi agito sulla sedia provocando la mia gelosia, non voglio che qualcun altro si avvicini a lei, sono pronto ad alzarmi a cacciare via quella sottospecie di uomo vicino a lei.
< Non hai diritto> mi dice Max bloccando la mia azione, torno in me ma non smetto di osservare quello che sta facendo.
< Matt non è di tua proprietà. Perché non ti comporti come quando eri ragazzino che ti facevi la tua vita. Che non ti importava di lei e che la facevi soffrire anche se lei ti bramava.> gira il dito sulla piaga.
<Jus lo sai meglio di me che l'amavo anche allora.>
<Non credo che sia amore il tuo io non mi scopo un'altra nel mio ufficio, Rose è quella che più desidero.> Boom un'altra frecciatina, un'altra verità.
Prendo i soldi dalla tasca li appoggio sul tavolo, credo che loro hanno ragione devo farmi da parte, farle vivere la sua vita felice.
<Dove vai?> domanda Rose.
<Sono stanco vado a casa.>
Max mi ferma <Stai andando a casa per quello che ti abbiamo detto?>
<Non me la sono presa se è quello che pensi ma avete ragione devo farmi da parte e non riesco a guardare mentre lei si rifarà una vita.> tiro una pacca sulla spalla del mio amico tutti mi salutano tranne lei che si alza girandomi le spalle.
Pov Isa...
Mi accorgo che Matt se ne va perché Rose glielo domanda ero concentrata sul gruppo musicale cercando di non soffermarmi su di lui.
Continuava a guardarmi in tutte le mie gesta, i miei sorrisi e io notavo il suo sguardo colpevole piene di scuse come se mi potesse parlare con gli occhi. Non lo posso perdonare certo mi dispiace ma gli ho dato molte possibilità e lui non ha fatto altro che... fregarsene.
Che rabbia!
Invece di salutarlo mi allontano dal tavolo per andare al bar ho bisogno di qualcosa di forte che cancelli tutte queste emozioni contrastanti dove mente e cuore si ingarbugliano provocando solo ansia, delusione.
Perché, mi rendo conto di quello che lui è ma non l'accetto, la mia vita ha sempre svolte negative. Perché?
<Scusi un cuba libre> ordino al barista.
Tengo l'uscita alle spalle e continuo ha guardare il gruppo che suona, non voglio più vederlo mi fa solo del male.
Arriva il mio drink faccio una grande sorsata pulendo con il dorso della mano la mia bocca.
<Ti disturbo?> si è avvicinato a me.
<Non eri andato via?>
<Volevo parlare con te di una cosa importante. >
<Io non ho più nulla da dirti penso di essere stata chiara.>
< Volevo chiederti scusa per tutto, non ti intralcerò più, ho sbagliato con te da sempre fin da ragazzi, ora ho capito di quanto male ti ho fatto. Mi dispiace.> mi accarezza la guancia e mi lascia lì da sola al bancone.
Stordita, è stato così veloce che non ho afferrato subito le sue parole.
Cazzo se fa male! Mi ha lasciato definitivamente ha deciso di non lottare per me, non mi ha mai amato che stupida sono stata... sono un idiota!
Ferita nell'anima finisco in un fiato il bicchiere ordinando un altro cuba con rinforzo di rum, vedo le mie amiche avvicinarsi a me.
<Così ti ubriachi!> urla kelly.
<Non esagerare Isa, non ti fa bene hai appena finito la terapia hai ancora le medicine in circolo.> dice apprensiva Rose vedendo con quale facilità lo bevo.
<Solo un altro, l'ultimo.> dico.
<Perché ti comporti così, cosa ti ha detto?>
Rido amareggiata< Cosa mi ha detto - continuo a ridere- Mi lascia libera e per questo che sto festeggiando.>kelly e Rose si guardano poco convinte delle mie parole.
<Vieni andiamo al tavolo.> mi riportano dai ragazzi.
< Tutto bene?> mi chiede Patrick appena mi siedo.
<Si, voglio andare a casa. Mi gira la testa.>
<ok ti faccio portare dell'acqua e del caffè poi ti porto.> Ordina alla cameriera che mi porta tutto subito.
<Ti avevo detto di non esagerare.> mi sgrida Rose.
<Niente che una bella dormita risolva.> dico arrabbiata.
<Lasciala stare Rose.> dice Jus.
<Ti senti meglio?>
<Si> rispondo secca.
<Vieni ti riporto a casa.> Patrick mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna fino a casa.
Non parliamo per tutto il tragitto, non fa domande e ne sono grata di questo scoppierei a piangere... mi accompagna fino alla porta, mi aiuta.
<Vuoi che ti accompagno fino in camera?>
<No grazie Patrick.> mi saluta con un bacio sulla guancia aspetta che entro e se ne va...
Chiudo la porta dietro di me guardando le infinite scale che dovrò salire... <Uffy!> sbuffo...
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