capitolo 10
Milly continua a giocare con le sue bambole oramai è più di mezz'ora che sono qui, pensando al mio passato, al presente, alle persone che sono tornate nella mia vita, io che in questo momento non so più chi sono.
Ho capito che c'è qualcosa che non quadra, non importa voglio sapere la verità anche se farà male...
Sento la porta aprirsi è Rose si avvicina a me <Ehi! Come stai?> toglie un peluche e si siede prendendo il posto nel tavolino delle bambole.
<Bene> cerco di non farle capire che ricordo.
< Sicura, sai che con me puoi parlare.> mi rassicura.
Effettivamente Rose mi è stata molto vicina in questo periodo, mi ha spiegato molte cose è stata sincera aiutandomi a superare i miei traumi, è stata fantastica. Se non mi avesse raccontato nulla sarebbe stato peggio.
<Cosa vuoi sapere?> le domando sicura di me.
<Lo sapevo...> sorride.
<Cosa?>
<Hai ricordato>
<Matt non deve sapere nulla, voglio sapere cosa mi nasconde.> Rose devia il mio sguardo, mi nasconde qualcosa.
<Tu lo sai vero?> raddrizzo la schiena sorpresa.
Rose mi guarda colpevole spostando lo sguardo su un peluche <Io... io ho cercato di persuadere il tutto ma... non ci sono riuscita> dice balbettando e poco precisa.
<Cosa Rose, parla.>
<Si frequenta con una, un architetto.> Ora capisco il suo atteggiamento di poco prima, quello che mi tormenta... è che lui non ha mai avuto queste premure con me. Mi sento sempre l'ultima ruota del carro.
<Ok, ok sono calma.>
<Isa cosa ti ricordi precisamente?>
<Tutto. Ti ringrazio di avermi raccontato tutto è stato più facile per me ma, no meno doloroso.>
<Cosa hai intenzione di fare ora?>
<Voglio vedere dove si spinge, voglio coglierlo sul fatto, voglio chiudere con lui per sempre.>
Mi guarda come se fossi un alieno.
<Sei sicura di quello che dici?>
<Si Rose... sono stanca, è stufa di subire tutto questo mi merito un po' di tranquillità, non credi?>faccio finta di bere il thè che Milly mi porta.
<Se vuoi incastrarlo stasera lei sarà qui, si incontreranno per definire alcune cose sul giardino della villa.> mi dice sottovoce, io mi sfrego le mani nella mia mente.
Mi alzo per andare in camera mia, raggiungo il bagno per farmi una doccia voglio essere impeccabile.
Mando un messaggio a Patrick chiedendo di passare verso le diciannove e trenta per uscire, lui accetta volentieri.
Qualcuno bussa alla mia porta chiedo chi è <Sono rose> apro la porta per farla entrare si siede sul divanetto.
<Dimmi il tuo piano.>
Le spiego per filo e per segno cosa deve fare lei e cioè avvertirmi appena arriva lei l'architetto, dire tutto a Anna, se lo merita anche se nel ultimo periodo era un po' fredda con me, lo ricordo bene... come se gli davo fastidio.
<Pensi che stai facendo la cosa giusta?>
<Che importa se è giusta o no Rose, tutti fanno come vogliono e non si preoccupano per me, per i miei sentimenti perché sto sbagliando? Sto facendo ciò che è giusto per me. Ora penserò a Milly e a me.>
<Effettivamente tutto fila. Io scendo dovrebbe arrivare tra poco.> Rose se ne va e io finisco di prepararmi.
Patrick avvertirà Max e kelly visto che non sarà un uscita romantica ma bensì un uscita con tutti i miei amici tranne Matt visto che è impegnato.
Vado da Milly dicendo che uscirò e di non far arrabbiare Anna, le do un bacio sulla guancia e scendo in cucina.
<Ciao Anna> la saluto con un bacio sulla guancia.
<Bentornata signora>sfoggia un sorriso.
<Scusami per i dispetti che ti ho fatto in questo periodo.> mi sembra il minimo almeno scusarmi.
<Ti perdono visto che non eri in te>
<Grazie, ora vado a rompere con qualcuno che non è mai stato con me e... a rovinargli la festa.> le donne sorridono e io mi avvio verso l'ufficio di Matt la porta non è chiusa, bene così ascolto quello che si dicono aspetto solo il momento giusto per coglierlo sul fatto.
Parlano ancora di come abbellire il giardino fino a quando non hanno terminato e Matt gli offre da bere, lei si avvicina lentamente a lui aggiustando il colletto della sua camicia.
<Mi sei mancato.> dice vicino le sue labbra, io friggo di gelosia.
<Sei bellissima e mi sei mancata anche tu.> a me non ha mai detto nulla di simile ha sempre usato le peggiori parole e un ti amo l'unico uscito dalla sua bocca, ormai dimenticato da quello che vedo.
Sono sulla scrivania indaffarati a spogliarsi, ancora qualche secondo... ecco lui la penetra con un solo colpo e il mio cuore si spezza in mille frammenti ricordando a me stessa il dolore che lui mi sta infliggendo sempre lui, solo lui.
Entro spalancando, lui arresta per un attimo la sua corsa guardandomi stravolto mi avvicino a loro guardando il punto dove sono attaccati insieme e Matt copre il peccato stringendosi di più a lei che ansima per il movimento.
<Non ti preoccupare Matt, rilassati ho già visto tutto di te. E un buco vale l'altro per te... Sono tutti uguali. Ti sono venuta ad avvertire che stasera esco, non so quando torno farò tardi, comunque vedo che sei in buona compagnia buona serata.> mi allontano.
<Isa...> mi volto a guardare il suo viso gli faccio un sorriso e scuoto la testa.
<Addios> esco salutando con un addio sarcastico ma vero.
Chiudo la porta dietro a me, la tristezza mi pervade ogni centimetro del mio cuore e del mio cervello, cerco di essere forte ma quello che ho visto non mi ha fatto piacere una lacrima solitaria scende sul mio viso che asciugo velocemente uscendo da quella villa senza voltarmi.
<ISA...>
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