III
Dovevo parlare con lui, da solo, nessuno lo doveva saperlo ma Arthur morì due giorno dopo il nostro incontro. Suicidio. Una tragedia prevista asserì Banks, dissi che Arthur non era pazzo e raccontai del mio incubo che combaciava con la storia e riferì la frase che mi perseguitava Syet gher yhv poyi fret.
Il volto di Banks s'illuminò di gioia, una gioia strana e inquietante, sorrise. <<Significa...IO SONO COLUI CHE ASCENDE DALL'ABISSO>>.
<<Come fa a saperlo?>> chiesi incredulo.
I suoi occhi mutarono, erano verdi. <<Signori>> gridò, mi voltai, tutti nella struttura avevano volti deformati e occhi verdi <<abbiamo l'ospite>> tutti risero e mi bloccarono.
Con un falso pretesto mi rinchiusero nel manicomio e scoprì che Banks era il capo di una setta devota a strani demoni. I ragazzi dell'università, con la loro scoperta, avevano involontariamente aiutato questa setta, ma non ho abbastanza tempo, voglio che si sappia la verità, è tutto vero.
Arthur Moff non era pazzo né un assassino...vedo il bagliore e quella strana voce...stanno venendo a prend- -
***
Nigel Carter si svegliò era nel suo appartamento. "E' solo un incubo" pensò; aprì la finestra, l'aria fredda lo calmava; le strade erano deserte, ma improvvisamente delle ombre si fermavano sotto la sua finestra. Iniziarono a sussurrare Syet gher yhv poyi fret e i loro occhi erano verdi.
Qualcosa di viscido sfiorò il suo viso...era un tentacolo
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