L'Incubo di Eli


<< Appa! Appa!! Svegliati!! Farò tardi a scuola!! >> 

Eli si svegliò, guardò l'orologio: erano le 7:30.

Eli si tirò su le coperte.

<< E' presto! >> mugugnò.

Sentì qualcuno salire sul letto, e infine tirargli le coperte di dosso.

<< Appa!! Appa!! Guarda che lo dico a mamma!! >>

Eli farfugliò qualcosa, ma poi si rese conto di una cosa: lui non era papà!

<< Io??? Papà?? IMPOSSIBLE!!! >> esclamò Eli, saltando giù dal letto.

" No, è impossibile!!! Sarà un sogno, si un sogno!"

Il bambino lo guardò stupito e poi ritorno a gridargli << Appa!! Appa!! Sbrigati! Perderò il pullman della gita!! >>

Eli si preparò in fretta, ancora sorpreso di questo fatto.

<< Mamma ci ha preparato dei toast, quindi non devi preparare nulla per colazione e poi ho già tutto nello zainetto. >>

Eli annuì e, finito di vestirsi, prese il bambino e si avviarono verso la scuola.

" Adesso mi sveglierò, ne sono certo!" penso Eli, mentre il bambino gli stringeva la mano.

Quella sensazione sembrava tanto reale per poter essere un sogno. 

Arrivati a scuola, molti bambini, vedendo Eli, iniziarono a corrergli incontro urlando: << C'è il papà di Michael!! Eli appa!! Eli appa!! >>

Eli si ritrovò con tanti bambini che si spintonavano per stare vicino a lui e al bambino.

<< Ci canti qualcosa???? >>

<< Voglio fare bingeul bingeul!! >>

<< Io doradora!! >>

<< Dov'è amma?? >>

Eli si mise le mani nelle orecchie, cercando di mantenere la calma.

<< BAMBINI!!! Adesso basta! Eli-san non può sempre accontentarvi e poi oggi ha una brutta cera, cos'hai amico mio?? >>

Eli alzò lo sguardo, cercando di vedere il volto di quella voce così familiare e, con grande gioia, vide Alexander.

<< Oh, Alex!! Meno male sei qui!! >>

Alexander sorrise, mentre prendeva tutti i bambini, dirigendoli verso il pullman, compreso Michael.

<< Tutto bene? Mi sembri sorpreso e spaventato! >> disse Alexander, una volta che i bambini furono su pullman.

<< No, è che.....ecco....mi sembra di essere in un incubo! Io padre???? AH! >>

Eli sorrise, ma Alexander divertito disse: << Ah, lo amico mio!! Ma ormai sono passati quattro anni dalla sua nascita e non ci vuoi credere! Sta tranquillo, prima o poi creserà e non sarà più un incubo. >>

L'espressione di Eli cambiò, mentre Alexander, agitando la mano, lo salutò andandosene con i bambini.

Eli si incammino verso casa, barcollando.

" Non è un sogno??NO, E' UN SOGNO!! Non può essere reale!! ELISSON, SVEGLIATI!!! "

Corse lungo la via, finché non arrivò vicino alla porta di casa. Entrando sentì dei rumori e un buon profumo di brioche.

Si diresse lentamente verso la cucina e, sbirciando, vide rivolta per le spalle, intenta ad aprire le finestre e a controllare la cottura delle brioche, una ragazza alta, snella, magra e dai capelli lunghi e castani.

Eli cercò di entrare lentamente, ma una voce lo fece sobbalzzare.

<< Appa! Appa! Finalmente!! Ti stavamo aspettando! >>

Una bambina dai capelli neri gli saltò addosso, abbracciandolo.

<< MA...ma..... >> 

<< Oh, caro, finalmente! Gli amici di Michael volevano ancora un' esibizione? Povero il mio amore! >>

Eli si voltò e vide Kevin che si inchinava verso di lui con un gran pancione.

<< Kev-Kevin??? Una don-donna? >> restò pietrificato e sorpreso.

Kevin rise, vedendo la sua faccia.

<< Cos'hai, amore? sembra che tu stia vivendo un incubo! ahahahahah! >>

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!! >>
Eli si svegliò, cadendo giù dal letto.

<< Ehi, Ehi! E' stato solo un incubo, Eli. >>

Soohyun si avvicinò a lui, preoccupato.

<< Un incubo?? Oh, Dio! Grazie al cielo! >> sospirò Eli, abbracciando l'amico.

<< Eli, cos'ha è successo??? >>

Kevin spallancò la porta, piombando nella camera allarmato.

Appena Eli lo vide, inizio a gridare, scappando via.

<< No!!! Non sono padre!!! >>

Alexander arrivò in camera e, vedendo Kevin, gli diede un colpetto in testa.

<< Quante volte ti ho detto di non mettere il mio cuscino sotto la tua maglia?? >>

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