10. Una curiosa beauty farm
Con il progetto Alponia Nereo capì di avere toccato il vertice della pur fervida immaginazione dei suoi compaesani. Se il buongiorno si vedeva dal mattino, sarebbero stati dei colloqui davvero intensi.
Liquidato in qualche modo il loquace Scintilla, restava per quella mattinata ancora un incontro da fare, quello con Anita Sironi. Anita era la quarantenne abbronzatissima del famoso primo post di Facebook riguardante il misterioso donativo, ma non le era bastato l'annuncio social: si era messa subito al lavoro a testa bassa, era la sua occasione e non se la sarebbe fatta sfuggire.
Per anni aveva frequentato Milano al punto da averne persino acquisito l'accento ma, nonostante le sue aspirazioni metropolitane, Anita aveva un centro estetico in paese, nel Condominio. Il Condominio (con l'articolo determinativo perché l'unico in paese) é un mesto palazzo grigio che si staglia a dominare lo skyline pontasco. Un errore urbanistico del passato, con il tempo diventato però anche una soluzione abitativa a un prezzo ragionevole. I suoi detrattori erano innanzitutto le amministrazioni dei decenni successivi, anche se in fondo si trattava di un prezioso alleato: a ogni edificio di dubbio gusto autorizzato successivamente si poteva opporre la considerazione "non é mica come il condominio". Per molto tempo la presenza di due altissimi cedri del Libano lo aveva nascosto alla vista nella piazza principale, ma la realizzazione di un parcheggio sotterraneo aveva portato all'abbattimento dei grandi alberi e al riemergere del Condominio.
"Nereo ti ricordi di me no? Ero la compagna di classe della Marta, tua cugina? Ma sì, dai, quella che faceva la quinta superiore quando tu andavi slle elementari!"
Un tentativo piuttosto bislacco di rendersi familiare. Ovviamente il povero incaricato non poteva ricordare il viso di Anita a quell'epoca: per lui era quella perennemente abbronzata con una sigarettina ultralight ultralunga in mano e un'aria nervosa e incazzata.
"Ma certo Anita, intanto volevo dirti, spiegami un po' il progetto che avevi in mente".
"Praticamente - esordì lei allargando le mani a palmi aperti e con due occhi tiroidicamente sporgenti - a me sembra che qui a Ponte manchi qualcosa, un qualcosa in grado di distinguerci, un qualcosa che ci renda più... cioé, un polo di attrazione."
"Interessante, vai avanti."
"Allora vedi, io non sono una che ci gira intorno alle cose. Il mio progetto si chiama 'Ponte Capitale della felicità'. Una bella beauty farm ma di quelle un po' all'avanguardia. Si compra il Palazzo Guicciardi, quello che sta cadendo, no? Quello su sopra la chiesa al Cancello dei Serpenti".
Il cancellio dei serpenti era un cancello di ferro con due serpenti in metallo al suo fianco ed effettivamente dava accesso al sempre più declinante Palazzo Guiccardi e alla sua arancera, ai suoi saloni settecenteschi, al suo bel panorama.
"Ecco, una volta che lo compri, che poi viene via a poco si fa così. Al posto dell'arancera piscine all'aperto riscaldate su più livelli e in giardino si fa un percorso benessere con un paio di saune secche."
"Tipo ai Bagni a Bormio"?
"Sì, tipo - disse lei - ma una roba più esclusiva, perché la differenza la farà il dentro"
"Spiegati meglio".
"Allora fuori lasciamo tutto uguale dentro il palazzo lo sventriamo, via quelle pitture paesaggistiche del 700 e quei solai di legno che sono poco pratici, tutta una bella struttura di acciao, cristallo e cemento con trattamenti di fieno, cioccolato, latte di cammella primipara ma il clou sono i trattamenti... particolari di tipo ricostituente anche a livello... beh sai, io ho fatto un corso specializzato"
Nereo era impallidito già alla frase "sventrare tutto" ma trovò il coraggio per andare avanti e chiese con un filo di voce, rangugiando un bicchiere di acqua fresca per riprendersi "Un corso di?"
"Ma di medicina naturopatica crioterapica ipnotica vegana afrodisiaca!"
"Scusa, ma non so se ne ho mai sentito parlare"
"Ma come? - chiese lei - avrai certamente sentito la Dottoressa Pluff"
"Ahem"
"Ma sì, il blog del mese, ne ha parlato anche Vanity Fair, pensa, ha curato anche diverse coppie vip. E si può dire che io e lei siamo come sorelle".
"Ah ecco" sorrise Nereo disorientato.
"Comunque in soldoni, sai che sono una pratica e non sto lì a girarci intorno. Se hai un problema di vita sessuale sono due le possibilità - disse indicando il pollice alzato come a dire 'uno' - o tu mangi male, oppure hai detto qualcosa a qualcuno di sbagliato che ti ha fatto perdere la libido come tentativo della natura di riequilibrare i torti che hai commesso. La Naturopatia crioterapica ipnotica afrodisiaca tira fuori il problema e grazie a una serie di centrifughe, trattamenti olistici e massaggi con acqua di lavaggio di fragole spuntate durante la luna piena del mese di maggio riesce in sintesi... a riportare in alto la bandiera anche dei casi più disperati!". Il sorriso dell'aspirante discepola della dottoressa Pluff era aperto e malizioso. Non c'erano doppisensi. L'interpretazione era univoca.
"Oh mamma - pensò Nereo crollando a poco a poco sul tavolo - 'riportare in alto la bandiera' con intrugli stregoneschi. "
A questo punto tanto valeva aprire direttamente un bordello, nella casa dei Guicciardi. Sarebbe stato più presentabile, non avrebbe distrutto le sale e, di sicuro, avrebbe riportato in alto qualche 'bandiera' in più. Anche senza la dottoressa Pluff.
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