L'IMMORTALE: La regina

L'IMMORTALE
La regina

CAPITOLO 1

Anni fa, in Lombardia, un'anziana signora di 65 anni partorì e nacque lo sgorbio, Elisabetta II.
La madre non volendo figlie femmine la lanciò dal balcone ma non provocandole alcun danno. In questo modo la madre capì che, come pochi al mondo, sua figlia era immortale. Così decise di venderla ad un uomo inglese per un miliardo di euro.

CAPITOLO 2

A soli due anni Elisabetta scoprì che suo padre era il re d'Inghilterra.
Passarono anni ed uccise segretamente suo padre per ottenere la corona. Diventò regina a dodici anni, ebbe tanti regali e rubò tantissimi bambini per non restare mai sola.
A 19 anni lei e i suoi amici erano adulti ormai, quindi si separarono per sempre.
Poi rubò altri bambini fingendo che fossero figli suoi e sposò un uomo di nome Filippo.

CAPITOLO 3

Elisabetta, dopo alcuni anni, stufa di quei bambini, soprattutto perché non erano del suo sangue, li mando' in una casa famiglia.
Quella sera, lei e Filippo consumarono il loro matrimonio, rimanendo incinta.
Nacque una femmina. Rimase incinta altre quattro volte prima di fermarsi.

CAPITOLO 4

Dopo anni di vita felice e spensierata, un missile si schiantò sul loro castello. Era scoppiata la Prima Guerra Mondiale.
Alla fine della guerra il suo adorato figliuolo Giosep morì, rattristando tutti.

CAPITOLO 5

Passarono anni e scoppiò la Seconda Guerra Mondiale.
Un uomo tentò anche di uccidere la regina, ovviamente senza riuscirci.
Così lei, per vendicarsi, con tutte le sue forze, uccise quell'uomo.

CAPITOLO 6

Arrivò anche io covid-19 ed Elisabetta era ormai diventata nonna. Anche se ormai il covid-19 aveva ucciso quasi tutti i suoi parenti. Erano rimasti soltanto lei e suo figlio Guglielmo. Quando finalmente il covid-19 finì decise di comprarsi un cane. Poi arrivò la Terza Guerra Mondiale.

CAPITOLO 7

Si nascose nella sua cantina, assieme al suo cane e suo figlio.
Il castello era stato distrutto, era rimasta solo la cantina, questo pensiero li fece piangere entrambi.
Col tempo, l'ossigeno stava per terminare così decise di uccidere Guglielmo.
Combatterono molto, schizzava sangue ovunque. Alla fine riuscì ad ucciderlo.
Passò del tempo ed aprì la botola della cantina. All'improvviso le cadde la testa di un uomo in testa.
Fuori era deserto, non era rimasto più nulla.

CAPITOLO 8

Cavalcò il suo cane in cerca di cibo ed edifici.
Se il cane si fermava, lei lo picchiava.
Trovarono una grotta ed entrarono.
Dentro c'erano sei orsi verdi che li attaccarono.
Scapparono ma pultroppo il cane aveva perso la testa, era stata mangiata da un orso, per poi vomitarla. Elisabetta raccolse la testa e continuarono il tragitto, trovarono una casa dopo molte ore ed entrarono.

CAPITOLO 9

Una volta entrati, il cane, non vedendoci sbatteva contro un armadio enorme.
Elisabetta trovò un cucciolo di peli e i due divennero grandi amici. In seguito Elisabetta lo portò a Londra.
Fece costruire un castello enorme da persone trovate lì. Passarono 7 anni e fu pronto. Elisabetta così continuò la sua vita da regina e divenne la sovrana d'Inghilterra.

CAPITOLO 10

Elisabetta cominciò ad arredare il suo castello e appese la testa del suo cane precedente, ormai morto, al muro.
Stava piangendo mentre lo faceva, il bello era che piangeva dalle risate, era molto divertita.
Ad un certo punto entrò un uomo vestito da indiano dalla finestra.
Elisabetta fece un passo indietro. Dietro di lei c'erano altri indiani. L'avevano messa in trappola.

CAPITOLO 11

Erano entrati in 76. Le dissero che erano i figli di suo figlio Guglielmo e che lui non era morto. Le dissero anche che dopo quello che era successo in cantina, lui era resuscitato e aveva ricevuto un potere da una capra parlante, ovvero succhiare le cipolle.
I suoi nipoti le dissero una notizia che la sorprese, le raccontarono che la loro mamma era... la capra che aveva donato i poteri al padre. Elisabetta rimase sconvolta.

CAPITOLO 12

La catturarono, mettendole un sacco attorno alla testa e la portarono in una cantina. Le tolsero il sacco dalla testa.
Lì c'era un uomo, aveva le labbra bianche, faceva impressione.
Elisabetta gli chiese chi fosse. Lui disse che era Guglielmo. Lei subito lo abbracciò,ma lui era arrabbiato, così le diede un calcio e la spinse via, facendola cadere a terra.
A questo punto la chiusero in una gabbia con il lucchetto e tutti uscirono. Rimase soltanto una guardia, che non faceva parte della sua famiglia, probabilmente lo pagavano bene. Elisabetta cominciò a piangere e questa volta non dalle risate.

CAPITOLO 13

Passarono giorni ed Elisabetta era ancora chiusa in cella, senza acqua e cibo.
Elisabetta vide un mattone per terra, vicino alla sua gabbia, poi guardò la guardia. Subito capì cosa fare.
Prese il mattone e lo lanciò sulla guardia che cadde a terra subito dopo.

CAPITOLO 14

Poi Elisabetta, ebbe un colpo di genio.
Dato che era immortale iniziò a mordere le sbarre della gabbia fino a eliminarle del tutto. Uscì dalla cella e, vedendo della vernice, la prese e se la versò in testa, in modo da avere i capelli azzurri, per sembrare più aggressiva.
Riuscì ad uscire dalla cantina e si ritrovò in un bel villaggio. La gente passava felice per le strade. Le casette erano in paglia e a terra c'era l'erba. Elisabetta,presa dall'ira, uccise un cittadino.

CAPITOLO 15

La gente scappava. All'improvviso Elisabetta venne morsa da un mostriciattolo.
La gente gridava:"È il criceto di Guglielmo! Salvaci!!".
Elisabetta arrabbiata lo schiacciò, facendolo morire.
Arrivò Guglielmo di corsa, piangendo e dichiarando guerra ad Elisabetta.

CAPITOLO 16

Ad Elisabetta non importo', prese una sedia a rotelle di una persona per andarsene con comodità.
Guglielmo, cercando di acciuffarla, riuscì a strapparle i vestiti, lasciandola a torso nudo, le erano rimaste solo delle calze verdi e viola che portava sotto i pantaloni e una camicia da notte viola che portava sempre sotto la sua maglietta.
Poi si accorse che i figli di Guglielmo la stavano seguendo e accelerò.

CAPITOLO 17

Elisabetta si nascose in un negozio di abbigliamento. Lì trovò un vestito che le piacque al primo sguardo, ma dato che non aveva i soldi per pagarlo, uccise la commessa, lo indossò e subito scappò via.
Elisabetta, camminando per una vecchia strada, incontrò un clown che aveva un'aria famigliare.

CAPITOLO 18

All'improvviso quel vestito iniziò a darle prurito, quindi lo tolse, aveva di nuovo solo le calze e la camicia da notte.
Il clown all'improvviso si toccò il naso producendo un rumore simile a "POPI POPI".
Lei si spaventò, così lo uccise.
Gli tolse un po' di trucco e riuscì a riconoscere il suo marito. Pensò che forse anche lui era resuscitato ed iniziò a ridere.

CAPITOLO 19

Elisabetta continuò a scappare.
La stavano ancora inseguendo.
Le lanciarono una freccia, ma essa rimbalzò su di lei finendo su un arciere.
Riuscì a nascondersi in un buco sottoterra. C'era un uomo che, parlava in un modo strano. Elisabetta impaurita, scappò.
Notò che la stavano ancora seguendo e questa volta non riuscì a fuggire. Era stata presa, svenne.
Quando si risvegliò si ritrovò legata al tronco di un albero, circondata da fiamme. Volevano darle fuoco.

CAPITOLO 20

Le corde si stavano rompendo.
Dopo un po', si ruppero e lei cadde tra le fiamme. Tutti iniziarono a festeggiare quando all'improvviso videro Elisabetta uscire dalle fiamme ridendo.
Tutti, confusi,e lanciarono frecce, ma inutilmente. Così iniziarono a scappare.
Un po' di tempo dopo tornarono lì accompagnati da Guglielmo su un elefante. Avevano intenzione di schiacciarla. Lei, pensando che non sarebbero riusciti a fare un bel nulla, rimase immobile a ridere.

CAPITOLO 21

All'improvviso l'elefante si fermò e si sedette per terra. Erano tutti molto confusi. Cosa stava accadendo?
L'elefante scappò lasciando Guglielmo a terra. Stava per accadere qualcosa ...

CAPITOLO 22

Improvvisamente il sole cominciò a splendere più forte, fino a scottare.
C'era troppa luce, non si vedeva più nulla. All'improvviso tutto terminò, era sera, ma non c'era la luna. Il problema era che tutti erano svenuti a terra...

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