CAP. 15-Una guerra impossibile
CAPITOLO 15
Una guerra impossibile
Eravamo pronti a difenderci.
Gli alieni sarebbero arrivati da un momento all'altro.
Era davvero strano rivederli dopo tre anni.
Improvvisamente un esercito di alieni spuntò dalla foresta e arrivò da noi.
Eravamo tutti fermi, gli uni davanti agli altri.
Nessuno faceva e diceva nulla.
La testa iniziava a girare, stavo andando in ansia.
Non eravamo pronti a quell'attacco improvviso, sarebbero dovuti arrivare il giorno dopo alle 14:56!!
Improvvisamente da dietro gli alberi spuntò una capsula appoggiata su delle piccole ruote. Arrivò davanti agli alieni e si fermò.
La porta della capsula si aprì e da lì uscì il Papa.
Era sulla sedia a rotelle.
Non appena il Papa uscì dalla capsula due alieni si precipitarono da lui per proteggerlo.
"Voi siete umani stupidi... e adesso, TUTTI AL ROGO!!" Ci disse il Papa.
Andammo nel panico.
Iniziammo a correre in direzioni diverse.
Io mi girai di spalle ed iniziai a correre senza pensare a nient'altro.
Fui colpita alla testa e caddi a terra.
Quando ripresi i sensi ero legata ad un albero.
Mi guardai attorno e notai che c'era anche qualcun altro nella mia stessa situazione!!
Sgorbio e Parmiggiano erano su un tavolo davanti al Papa.
Degli altri non c'era traccia.
Improvvisamente il Papa parlò:"Prima di dare fuoco a tutti voi, voglio prima saziarmi un po'".
Poi prese Sgorbio e Parmiggiano e se li ficcò in bocca.
Iniziò a masticare, il rumore delle ossa stritolate mi faceva impressione.
"NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!" Urlarono Guglielmo, Giuliana e Nepisa.
Noi piangemmo in silenzio.
Successivamente due alieni portarono al Papa un tavolo con le rotelle e un vassoio coperto sopra.
Il papà alzò il coperchio.
Sotto c'era Mima divisa in tre!!!
Mi stavo per sentire male.
Il Papa prese coltello e forchetta ed iniziò a tagliare.
Decisi di provare a slegarmi. Dovevo solo trovare il modo giusto.
Ai miei piedi c'era una pietra affilatissima ma era impossibile prenderla in quelle condizioni, così decisi di usare le unghie.
Iniziai a strofinarle contro la corda.
Quando rialzai la testa il Papa aveva ormai mangiato tutto.
Si avvicinò a uno degli amici di Pina e mosse una mano verso di lui.
Delle fiamme si alzarono attorno a lui, stava bruciando vivo.
"Carto!!! Nooooooo!!! Lasciatelo stare!!!" Disse Pina disperata.
Poi mi ricordai di Suor Marika, mi voltai verso di lei e notai che era di un nero scurissimo. Gli occhi erano scomparsi di nuovo.
Delle crepe arancioni si stavano formando sul suo corpo.
Quando il Papa la vide si immobilizzò.
Si avvicinò lentamente a lei.
Sembrava aver cambiato sguardo, era più triste...
Alzò una mano e Suor Marika tornò normale.
"Co... Cosa?" Disse lei sorpresa.
"Mi hai salvata!! Grazie!!!".
Si baciarono.
Ma quindi era amore reciproco!! Quanto mi dispiaceva per Suor Marika.
Non mi avrebbe mai perdonata per quello che stavo per fare.
Riuscii a spezzare la corda con le unghie, raccolsi lentamente la pietra affilatissima da terra e corsi immediatemente alle spalle del Papa.
Gli conficcai la pietra nel collo e iniziai a segarlo.
La testa del Papa era appena caduta a terra.
Suor Marika era sconvolta, rimase a bocca aperta. Stava per piangere.
Gli alieni erano calati nel più profondo silenzio.
"CIUAN CIU TA MERRR!!!" Disse un alieno e tutti scattarono contro di noi.
Mi affrettai a liberare Fiona, che era la più vicina a me. Poi schivando i colpi di ogni alieno liberai Gabriele.
Nel frattempo ero riuscita persino ad uccidere qualcuno di loro.
Suor Marika era ancora ferma a guardare il nulla.
Il Dio Volo con tutti i suoi sforzi usò della magia e riuscì a liberarsi, ovviamente per lui avevano usato un diverso tipo di corda.
Iniziò ad attaccare gli alieni. Eravamo in vantaggio, combatteva solo lui, nel frattempo io liberai il Gabibbo.
"Grazie Elisa!!!".
"Aiutami!!".
Andai a slegare Chandler.
La sua corda sembrava non volersi spezzare!!
Iniziai a colpire la corda con la pietra più forte che potevo.
Per sbaglio colpii il polso di Chandler,sanguinava.
"AAAAAAAA" Urlò.
"Scusa!!".
Finalmente riuscii a liberarlo.
Mi guardai attorno alla ricerca di qualcun altro da liberare e notai che erano tuttu liberi.
Gli alieni erano scappati.
Ce l'avevamo fatta.
FIUUUUUUU
Dei missili vennero verso di noi, qualcuno prese anche qualcuno di noi.
"AAAAAAAAH" Urlavano.
Mi girai. Non riuscivo a capire chi fosse.
Eravamo davvero tanti!
GLI ALIENI ERANO TORNATI!
Dei mini missili mi sfioravano all'infinito.
C
hissà chi stavano prendendo!!
Mi abbassai e misi le mani sulla mia testa, impaurita.
Poi ci fu il silenzio.
Questa volta sembravano essersene andati davvero.
Mi alzai.
Andai dalle persone stese a terra.
Il primo che trovai fu Artem, l'amico di Pina.
"Ehi Artem... tutto ok?".
"Mhh... Si. Mi hanno solo colpito qui ma per il resto tutto ok" Disse riferendosi al grande buco che aveva nella pancia, cacciando sangue dalla bocca.
"Quanto mj dispiace!! Cosa posso fare per aiutarti?".
"Beh... diciamo che una cosa ci sarebbe...".
"E cos'è?".
"Baciami... ti prego, è il mio ultimo desiderio. Sei bellissima, i tuoi occhi brillano al sole e i tuoi capelli sono così puliti che odorano di fragole".
"C cosa? N Noo!".
"Ti scongiuro... io bacio bene eh!" Disse, subito dopo vomitò circa mezzo litro di sangue.
"E va bene".
Mi avvicinai a lui lentamente, un po' schifata.
Poi le nostre labbra si toccarono.
Io ero paralizzata.
SENTIVO TUTTO IL SANGUE!
Lui sembrava voler andare oltre così mi scostai immediatamente.
"Avevi detto solo un bacio!!".
"Ma dai".
Successivamente il tronco di un albero si schiantò sulla sua faccia, ero piena di sangue ovunque.
Inizialmente ero sconvolta, poi pensai che gli altri stavano morendo e io avevo baciato uno sconosciuto nel frattempo!!!!
Mi alzai e andai a cercare i feriti.
Lì ero rimasta solo io, gli altri erano circa cinquecento metri più avanti.
Mi avvicinai a loro.
"Ed è così che oggi celebriamo la morte di queste fantastiche persone" Disse Suor Marika davanti a una fossa piena di cadaveri sovrapposti, l'unico che riuscivo a vedere era quello di Saretta... poverina.
"E adesso passiamo al ritorno verso i cieli".
Il Dio Volo prese i cadaveri uno ad uno dalla fossa.
I deceduti erano: Saretta, tutti gli amici di Pina, qualche tantalo, mamma e papà!!!
NOOOOOO!!!!
Iniziai a piangere e a urlare.
Poi il Dio Volo toccò ogni cadavere portandolo in paradiso.
Una settimana dopo
"Ragazzi il razzo è pronto" Ci disse Gustavo mentre stavamo facendo colazione.
Aveva staccato dei pezzi dall'astronave per creare una sorta di razzo spaziale, almeno saremmo potuti fuggire in altri universi.
Non eravamo ancora pronti alla guerra, non ce l'avrei fatta a vedere qualcun altro di noi morire.
Anche se credo che Suor Marika non vedesse l'ora di uccidermi, dato che le avevo ucciso l'amore della sua vita quando finalmente lo stava baciando...
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top