5. Esprimi un desiderio

L'espressione sul volto di Derek è un misto tra sorpreso e confuso.
«Ho indovinato?» Osa chiedere Chris, inconsapevole del fatto che io gliel'ho detto con sicurezza.
Il ragazzo di fronte a noi annuisce, Chris saltella felice «Siii sii sii» Guarda sia me, che ho un sorriso soddisfatto stampato in faccia, che Derek, il quale deve ancora realizzare.
«Allora, cosa succede ora?» Chiede con tono esitante «Cosa succede ora?» Chiede Hale in un mormorio.

.....

«RICORDATEMI PERCHÉ AVETE MESSO IN MEZZO ANCHE ME?» Urlo scendendo dal vagoncino delle montagne russe, entrambi ridono, devo ammettere che potrebbe essere una registrazione nella mia playlist.
«Perchè..» Chris guarda Derek come per chiedere aiuto, lui in tutta risposta fa spallucce «Perchè senza di te non sarebbe stata la stessa cosa» Derek mi poggia una mano sulla fronte, levandomi dei ciuffetti dal viso.
Improvvisamente sento la gola secca, abbasso lo sguardo sulle mie scarpe, diventate improvvisamente Interessanti.
Tira un lieve sospiro e mi passa una mano tra i capelli.. «Facciamo quello!» Ci distrae Chris puntando lo sguardo contro il labirinto degli specchi non molto lontano.
Indietreggio per distanziare la mano del ragazzo dal mio viso, lui sembra accorgersene, la sua espressione è..delusa?
Scuote il capo e si sistema i capelli scompigliati dalla pressione e velocità del gioco precedente, guarda il bambino e si passa una mano sul viso, ridendo «Mi perderò lì dentro, ma...Andiamo» Derek e Christopher si allontanano verso il prossimo gioco mentre io vado a prendermi dei pop corn.

Mentre mangio mi godo la scena di un Derek nel panico, mi guarda attraverso gli specchi e reprimo la voglio di ridergli in faccio, lui mi rivolge un lieve labbruccio e allora lì rido.
Christopher ha quasi raggiunto l'uscita, Derek cerca invano di raggiungerlo.

Dopo svariato tempo Derek è ancora bloccato tra gli specchi, lo faccio notare alla ragazza nella biglietteria e lei accende una serie di luci rosse che formano la strada per l'uscita, velocemente il ragazzo dagli occhi verdi raggiunge l'uscita, venendo verso di noi.
Semplicemente è senza parole, guarda sia me, che Chris senza dire niente.

«Perchè tu non sei venuto, Stiles?» Mi chiede Derek addentando il suo panino, Chris mi ruba delle patatine e io alzò lo sguardo sul ragazzo davanti a me «Stavo mangiando» Mi invento una scusa.

Per il resto della serata saliamo su altri giochi, Derek compra anche un peluche di una volpe a Chris e infine, al ritorno ci prendiamo una pizza al taglio da mangiare mentre portiamo il bambino a casa.
Per tutto il tragitto il bambino non fa altro che parlare della giornata passata assieme, aggiungendo ogni tanto dei momenti simili passati con la madre, Derek guida attentamente e ascolta interessato.

«Perchè non parla più?» Chiede il ragazzo guardando dallo specchietto retrovisore, mi volto a vedere e la figura che mi si presenta davanti e tenerissima.
Dei riccioli biondi gli ricadono sulla fronte, il piccolo peluche è stretto tra le sue braccia, il respiro è appena udibile e la labbra sono leggermente schiuse in un viso rilassato ma stanco.
Chris si è addormentato, Derek abbassa del tutto il volume della radio e svolta.

«Così sembra che ti stia sfruttando, il che è vero, però non avrei dovuto dirlo per sembrare carino..» Dico mentre seguo Derek, che sta portando Chris in braccio, dentro l'ascensore «Simpatico il ragazzo» Risponde il ragazzo con tono basso «Veramente sono un ragazzo sessantasei chili logorroico, che usa il sarcasmo come sua unica difesa, non simpatico» Lo correggo mentre premo il tasto per il quarto piano.
«Logorroico?»
«Ohw, non mi conosci affatto Derekuccio.» Se non fosse che ha il bambino tra le braccia gli avrei pizzicato una guancia, non so perché ho appena pensato ciò, non dovrei, lo so, ma l'ho fatto.
«Avrò l'occasione di conoscerti?» Chiede guardando il bambino ancora addormentato.
A dire il vero non ho la più pallida idea se ne avrà l'occasione, cioè, come? Quando?
«Non lo so, Derek» Rispondo sincero.

L'ascensore si apre di fronte a noi e io-avendo il doppione delle chiavi del appartamento- apro la porta al ragazzo che mi guarda con uno sguardo come chiedere se può entrare, prima di farsi strada dentro l'ingresso.
Gli indico dove si trova la stanza del bambino e lui ci si avvia, mentre io sveglio delicatamente Margaret, che è addormentata sul divano.
«Ohw, Stiles, vi..vi stavo aspettando» Mugugna con gli occhi ancora chiusi.
La sollevo senza troppa forza e lei si dirige a passo stanco verso la propria stanza «Signora Jensen c'è un.. » Non faccio in tempo a finire di parlare che un urlo interrompe il silenzio nella stanza.
Sento dei rumori e mi affretto a raggiungere il piccolo andito che separa le due stanze, accendo la luce e un esemplare di Margaret che alza le mani contro Derek mi so presenta davanti, non so se ridere o restare qui a guardare.
«STILES UN LADRO VOLEVO PRENDERE IL MIO BAMBINO» Urla e allora mi avvicino a lei prendendola per le braccia, così da separla dal ragazzo che tiene le braccia di fronte a sé, non volendo reagire.
«Lo ha appena riportato a letto, lui è il ragazzo di cui Chris le ha parlato, prima che lei urlasse le stavo proprio dicendo questo.» Spiego mentre la signora non leva lo sguardo truce da Derek che ora si sistema la giacca in pelle con riluttanza.
«Quindi...Sei tu il ragazzo da cui mio figlio vuole sempre andare?» Derek annuisce senza spiccare parola.

Abbiamo salutato la signora Jensen, donna dei terrori (parole dette da Derek) e stavo tornando a casa quando Derek mi ha chiesto se avevo sonno, ho risposto con una negazione nonostante non abbia dormito la scorsa notte.
Ora siamo in macchina, diretti non so dove, esattamente, il ragazzo accanto a me guida e non da segni di voler parlare.
Io, molto stranamente, non sono da meno.

«Vieni, andiamo» Mormora prendendo qualcosa dai sedili posteriori, apre il proprio sportello e scende dalla macchina, invitando di conseguenza me a fare lo stesso.
Siamo in una spiaggia, tra le mani Derek tiene un telo che stende poco lontano da dove ha parcheggiato.
Perché?
Insomma io, con Derek Hale? A vedere le stelle?
Ignoro il grande subbuglio che mi si è creato nella pancia.

«Per te hanno un significato?» Chiedo interrompendo il silenzio creatosi da quando ci siamo sdraiati sul telo.
«Non preciso..» Risponde non levando lo sguardo dal cielo vastamente stellato.
«Io invece siano le persone del passato, stanno lì, che ci osservano costantemente, anche quando non non le vediamo, loro stanno lì e ci vegliano.
Specialmente i nostri parenti più cari, quelli che hanno deciso di far parte del immenso spettacolo del cielo notturno.» Spiego con un pensiero fisso in testa.
Mamma.
«Uhm... » Mugula il ragazzo accanto a me «Tu hai... qualcuno di importante nel immenso spettacolo?» Osa chiedere con un filo di voce.
«Questo è un altro aggiornamento, Hale» Rispondo fissando il cielo sopra di noi.

«Una stella! Una stella! Derek, una stella! Esprimi un desiderio» Urlo come un bambino mentre picchetto la mano sulla sua spalla e diminuisco la distanza tra noi
«Sai qual'è il mio desiderio, Stiles?» Mi chiede levando la mia mano dalla sua spalla.
«Veramente non mi dovrebbe interessare, non ho la più pallida idea di quale sia il tuo desiderio, Derek...»
Il ragazzo, per la prima volta in tutta la serata si volta verso di me e sorride appena.

«Avere a che fare con te è il mio desiderio»

Spazio me
Allora, voi ne avete visto stelle?
Io a dire il vero ne ho visto solo due :c
Però, meglio di niente, no?
Come al solito spero il capitolo vi sia piaciuto, magari fatemi sapere qualcosa tra i commenti ;D
E niente, Buonanotte belle persone

-Claw

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